L'Italia preromana ci ha consegnato un patrimonio ricchissimo di iscrizioni, frutto dell'esperienza scrittoria dei suoi numerosi popoli. L'Etrusco, il Messapico, il Venetico o l'Osco-umbro, considerate lingue frammentarie, sono comprensibili solo parzialmente e dopo una lunga esegesi. Allo studioso che vi si avvicini è richiesto un lavoro delicato e assiduo, ma soprattutto l'impiego simultaneo di discipline come la linguistica, l'archeologia, la sociologia, l'etnologia e il cognitivismo. Questo manuale sulle lingue frammentarie si propone allo studente, e al cultore del mondo antico, come uno strumento interdisciplinare unico per capire il valore e il senso dei testi che l'Italia antica ci ha lasciato. Il volume tratta inizialmente la definizione delle lingue frammentarie e dei metodi impiegati per il loro studio, prosegue tracciando un quadro storico ed etnologico dell'Italia antica prima dell'avvento di Roma e si addentra poi nello specifico delle singole lingue, con alcuni quadri ricostruttivi dei loro sistemi grammaticali. Completano il volume esempi di descrizione di singoli testi e appendici di approfondimento utili per la pubblicazione di iscrizioni e per lo studio degli alfabeti con strumenti informatici.
Le lingue frammentarie dell'Italia antica. Manuale per lo studio delle lingue preromane
Titolo | Le lingue frammentarie dell'Italia antica. Manuale per lo studio delle lingue preromane |
Autore | Simona Marchesini |
Collana | Storia, filosofia e religione |
Editore | Hoepli |
Formato |
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Pagine | 230 |
Pubblicazione | 06/2009 |
ISBN | 9788820341664 |