«Esiste un tipo di narrativa che, sul modello della filosofia, ma anche della musica e di altri ambiti artistici che mettono in connessione la ragione e l’immaginazione, esplora le zone di confine e si nutre di contrasti, ambivalenze ed ossimori oggettivi e concettuali, in seguito ristrutturati e restituiti, mutati, trasformati nel senso e nell'essenza», ha scritto il critico Ivano Mugnaini parlando di Sogniloqui (2018). Con Morfeologie , ancora 12 brevi racconti, Stefano Taccone riprende quel filo basato sulla giustapposizione tra sogno e commento. Morfeo è la divinità del sonno e dei sogni. Il suo nome deriva dalla parola greca che indica il concetto di forma. Il lavoro onirico è un plasmare forme in continuo divenire. «Mi affaccio con le mani nei capelli, aspettandomi già di vederla a terra morta spiaccicata e io in manette. […]. Invece […] sembra scomparsa lasciando una misteriosa nuvola iridescente al suo posto».
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Morfeologie. Racconti
| Titolo | Morfeologie. Racconti |
| Autore | Stefano Taccone |
| Illustratore | Rose Selavy |
| Argomento | Narrativa Narrativa moderna e contemporanea (dopo il 1945) |
| Collana | LE PERLE, 4 |
| Editore | Edizioni Iod |
| Formato |
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| Pagine | 94 |
| Pubblicazione | 07/2019 |
| ISBN | 9788899392789 |

