È il 1992, il piccolo Tijan ascolta una canzone di David Bowie alla radio quando le prime bombe colpiscono i quartieri di Sarajevo. Con tutta la famiglia il bambino si precipita in cantina in cerca di riparo mentre il mondo sembra esplodergli intorno. Lo shock iniziale è enorme, la vita cambia radicalmente. I negozi chiudono, le dispense si svuotano, in tanti scappano dalla città. Col passare del tempo la guerra però diventa quasi un’abitudine: tra terrore e noia, la gente cerca di inventarsi una nuova quotidianità. Mentre i genitori si dimostrano inadeguati ad affrontare la situazione, l’undicenne Tijan impara presto a cavarsela da solo e insieme agli amici Rafik e Sead affronta saccheggiatori, vende oggetti al mercato nero e baratta riviste pornografiche con i soldati in cambio di dolciumi… Un romanzo di formazione e memoria dallo stile avvincente e tragicomico, il ritratto di una generazione costretta a crescere fra le macerie.
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Radio Sarajevo
| Titolo | Radio Sarajevo |
| Autore | Tijan Sila |
| Traduttore | Cristina Vezzaro |
| Argomento | Narrativa Narrativa moderna e contemporanea (dopo il 1945) |
| Collana | Intrecci |
| Editore | Voland |
| Formato |
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| Pagine | 180 |
| Pubblicazione | 10/2025 |
| ISBN | 9788862436182 |

