Le isole del Mediterraneo, oggi ricercate sedi di villeggiatura, un tempo rappresentarono l'ignoto, il proibito, l'emarginazione, il confino. Un mondo lontano, oasi di serenità o di travaglio, luoghi del "meraviglioso" e del "diverso", pensati in antitesi alla terraferma. Un universo a sé, una separazione dal caos del reale. Gli esseri umani, che non possono esistere senza un mondo, sono legati alla dimensione dell'isola: in fondo, siamo tutti isole. E le donne di più. L'isola genera il pensiero. Dinanzi a essa l'uomo vede ciò che è: qualcosa di separato. Pensare qualcosa significa isolarlo, separarlo dal tutto. Pensare è isolare. Pertanto, per il fatto stesso di essere pensata, ogni cosa ha forma di un'isola. Siamo tutti isole disperse nel mare dell'infinito, e ci alimentiamo di sogni e di chimere.
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Le donne sono isole. Riflessioni sulle solitudini femminili in età classica
in uscita
Titolo | Le donne sono isole. Riflessioni sulle solitudini femminili in età classica |
Autore | Titti Preta |
Collana | Fuori collana, 37 |
Editore | Meligrana Giuseppe Editore |
Formato |
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Pagine | 130 |
ISBN | 9788868154530 |
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