L'8 giugno 1896 la municipalità della città di Bergamo decise di costruire il nuovo, grande cimitero unico, pubblicando un bando di concorso nazionale: il nuovo cimitero si sarebbe costruito accanto a quello già esistente di San Maurizio. Il progetto vincitore fu quello dell'architetto milanese Ernesto Pirovano. Nel 1900 partirono così i lavori per la realizzazione di quello che per molti anni è stato ricordato come Cimitero Unico, oggi chiamato Monumentale per differenziarlo dagli altri cimiteri cittadini in uso. Il cantiere è ricordato negli scritti dell'epoca come il più grande della storia della città, perché vi lavorarono centinaia di operai. Fu il primo manufatto a utilizzare il cemento armato a Bergamo. Il cimitero civico, deputato all'eterno riposo, non è solo un luogo nel quale si ravviva il ricordo dei propri cari ma è anche uno straordinario luogo di memoria storica ed artistica del nostro territorio. Attraversando i suoi viali, infatti, si possono ripercorrere le vicende della comunità cittadina, riconoscendo nei ritratti e nelle cappelle di famiglia uomini e donne che hanno fatto la storia della nostra città (ass.ri Angeloni-Ghisalberti).
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Arte e architettura nel cimitero di Bergamo
| Titolo | Arte e architettura nel cimitero di Bergamo |
| Autore | Valentina Raimondo |
| Collana | Studi e culture locali |
| Editore | Lubrina Bramani Editore |
| Formato |
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| Pagine | 88 |
| Pubblicazione | 11/2018 |
| ISBN | 9788877666697 |
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