"Predisposto al bello e all'ostinata ricerca della perfezione, Vito Santin cerca e trova una sua strada dopo anni di lavoro consapevole, ma non pubblica, non si fa largo, lascia piuttosto che l'igneo e il tellurico, appreso meditando gli altri, attraversi il suo carattere schivo e appartato fino a trovar luce. La scelta del dialetto è quasi un obbligo, vista la profondità con cui ama la sua piccola patria, Scomigo, frazione collinare di Conegliano, posta a confine tra l'ex città industriale e i territori di Vittorio Veneto. Non un salto nel buio, ma il passaggio dalle umiltà dell'argilla lavorata in precedenza, a quelle della lingua contadina ceramizzata in versi splendenti, come in questi 686 che ora - divisi in dieci sezioni - emergono sorgivi sul bianco della pagina."(dall'introduzione di Luciano Caniato).	 
			
    
    
    Te'l gnentintut de le parole (Nel quasi niente delle parole)
| Titolo | Te'l gnentintut de le parole (Nel quasi niente delle parole) | 
| Autore | Vito Santin | 
| Collana | Qui e altrove. Manifesti di poesia contemporanea, 10 | 
| Editore | Ronzani Editore | 
| Formato | 
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| Pagine | 138 | 
| Pubblicazione | 12/2019 | 
| ISBN | 9788894911527 | 

