"I figli della primavera" racconta la vita dei giovani artisti e scrittori di Niggeratti Manor, la casa al 267 di West 136th Street a New York che negli anni ’20 divenne uno dei principali luoghi d’incontro della controcultura afroamericana. Sullo sfondo di Harlem nell’era del proibizionismo e degli speakeasy, seguiamo le peripezie di Raymond, scrittore alle prese con un difficile parto letterario, di Paul, artista edonista e scapestrato, di Euphoria, donna d’affari con un passato da attivista, di Eustace, che vorrebbe sfondare nella musica classica ma che è costretto a esibirsi in concerti di spiritual. In un romanzo dal ritmo incalzante che è al contempo un autoritratto disincantato e ironico, Wallace Thurman mette in scena i sogni e le frustrazioni, le debolezze e le passioni, le ansie e le contraddizioni della sua generazione, mentre riflette sul rapporto tra gruppo e individuo, tra riscatto collettivo e realizzazione personale, tra identità e libertà.
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I figli della primavera
| Titolo | I figli della primavera |
| Autore | Wallace Thurman |
| Traduttore | Davide Platzer Ferrero |
| Argomento | Narrativa Narrativa classica (prima del 1945) |
| Collana | Senza frontiere |
| Editore | Lindau |
| Formato |
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| Pagine | 236 |
| Pubblicazione | 05/2020 |
| ISBN | 9788833532950 |
€19,00
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