Nel 1761, a Livorno, lo stampatore Fantechi pubblicava "L'analisi della bellezza" «Scritta col disegno di fissar l'Idee vaghe del Gusto», di William Hogarth, appena otto anni dopo l'edizione originale (Londra, 1753). Ora, a distanza di oltre due secoli, questa prima e forse inimitabile traduzione italiana viene qui ripresentata. Pittore all'avanguardia nel Settecento europeo, Hogarth è altrettanto anticonformista nella sua Analisi, fra l'ironico e il corrosivo, come nei dipinti e nelle incisioni, ponendo le proprie «idee del gusto» in relazione a quelle variabili «idee di bellezza» che caratterizzano l'aura estetica dell'epoca, attraverso l'icastica partecipazione ai caratteri e ai costumi, puntigliosamente indagati e polemicamente denunciati, sempre con passionale fervore. In realtà Hogarth è un moralista o, meglio, un author of moral histories, come egli si definisce, intenzionato a rieducare le «idee del gusto» di una società poco propensa a lasciarsi illuminare, culturalmente, dall'intelligenza critica della ragione.
L'analisi della bellezza
Titolo | L'analisi della bellezza |
Autore | William Hogarth |
Curatore | M. N. Varga |
Collana | Carte d'artisti, 13 |
Editore | Abscondita |
Formato |
![]() |
Pagine | 162 |
Pubblicazione | 04/2019 |
ISBN | 9788884167569 |