Sedizioni: Sport
Quando rividi Maratona. Storie di uomini e dei da Filippide a Stefano Baldini
Alberto Brambilla
Libro: Libro in brossura
editore: Sedizioni
anno edizione: 2009
pagine: 120
Interpretata da molti come la vittoria della democrazia sulla tirannide, dell'occidente contro l'oriente, la guerra tra Greci e Persiani ha avuto nel messaggero Filippide il suo capro espiatorio, l'ultima offerta agli dei per la vittoria conseguita. Da allora quella corsa felice e insieme disperata da Atene a Maratona, ha assunto connotazioni speciali, religiose e simboliche: segno di identità e di resurrezione, prova di forza contro i propri limiti e contro il fato, ed altro ancora.
L'olimpiade dimezzata. Storia e politica del boicottaggio nello sport
Sergio Giuntini
Libro: Libro in brossura
editore: Sedizioni
anno edizione: 2009
pagine: 240
Di boicottaggi compiuti o solo minacciati, come nel caso di Berlino 1936, l'Olimpiade che più è assurta a cattiva coscienza dell'Occidente liberale, è pertanto lastricata la vicenda sportiva contemporanea. Da Pierre De Coubertin a Jacques Rogge. Durissimo, in particolare, il ciclo 1976-1984: con tre consecutive e imponenti defezioni che, per ragioni razziali e politiche, colpirono al cuore le Olimpiadi di Montreal, Mosca, Los Angeles. Lo sport, parafrasando Von Klausewitz, ha quindi spesso costituito una "prosecuzione della politica con altri mezzi" E sport e politica, sport e ideologia, costituiscono storicamente, davvero, endiadi inscindibili.
Tifosa e basta. C'era una volta?
Donatella Evangelista
Libro: Libro in brossura
editore: Sedizioni
anno edizione: 2008
pagine: 254
Un romanzo autobiografico sul tifo calcistico di una donna.
Le resistenze di un bibliomaratoneta
Sergio Giuntini
Libro: Libro in brossura
editore: Sedizioni
anno edizione: 2008
pagine: 214
Maratona era l'autentico sinonimo di resistenza. Leonardo - nel suo animo visionario abbacinato dai libri, dalla realtà deformata che riproducevano - la sua Resistenza-Maratona l'avrebbe fatta da partigiano alla Giovanni Pesce, correndo Senza tregua. Correndola, Leò aveva il sentore di resistere a tutto ciò che non gli garbava, che lo angustiava portandolo a incazzarsi e starci male. Con la Maratona, Leò faceva la propria Resistenza. Quella che due o tre dei suoi pensionati della Biblioteca di Quarto avevano combattuto e gliela raccontavano. Gli citavano il tale e il tal altro che erano stati fascisti, "repubblichini", si erano fatti appena qualche giorno di galera, e poi avevano rioccupato gli stessi posti di prima. In banca, negli uffici, in polizia, in parlamento.