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SEI: Teoria e storia dell'educazione

Piccoli lettori del Novecento. I bambini di Paola Carrara Lombroso sui giornali per ragazzi
18,00

Col libro in mano. Maestri, editoria e vita scolastica tra Otto e Novecento

Col libro in mano. Maestri, editoria e vita scolastica tra Otto e Novecento

Mirella D'Ascenzo

Libro: Libro in brossura

editore: SEI

anno edizione: 2014

pagine: XII-234

Perché il titolo "Col libro in mano?" Perché fino ai primi decenni del Novecento sapersi avvalere di un libro era un segno distintivo e significava compiere un passo avanti nella scala sociale; questo spesso accadeva grazie ai libri di scuola, conservati nelle famiglie più povere con grande rispetto e passati da una generazione all'altra. Per l'appunto gli unici libri "avuti in mano": libri importanti, tuttavia, non solo sul piano della formazione personale e familiare, ma anche spie delle scelte culturali e didattiche di maestri e professori, strumento principale e spesso insostituibile della loro professionalità. I numerosi studi che negli ultimi anni hanno indagato il fenomeno del libro di scuola lo restituiscono posto all'intersezione di una storia culturale più ampia che vede intrecciate la storia dell'editoria con quella della pedagogia, della scuola e della letteratura infantile e con un mondo popolato da tipografi, editori, autori, illustratori che hanno nel tempo disegnato i contorni di un'editoria specifica e sempre più specializzata. II volume concorre a fornire ulteriori elementi alla recente storia dell'editoria scolastica italiana, indagando il libro di testo sotto svariati profili. Alcuni saggi lo analizzano dal punto di vista delle stratificazioni didattiche sottese e delle ragioni legate alle scelte adottive, altri si soffermano sulla produzione di alcune significative tipografie e case editrici, preferenzialmente in area emiliana.
17,50

«Signor Maestro Onorandissimo». Imparare a scrivere lettere nella scuola italiana tra Otto e Novecento

«Signor Maestro Onorandissimo». Imparare a scrivere lettere nella scuola italiana tra Otto e Novecento

Fabio Targhetta

Libro: Libro in brossura

editore: SEI

anno edizione: 2013

pagine: XXV-195

Negli ultimi anni la lettera, un tempo indiscussa protagonista nei rapporti interpersonali, è stata sostituita da forme più moderne e tecnologiche di comunicazione scritta: posta elettronica, SMS, chatline, messaggi sui social network (da Facebook a Linkedln), cinguettii su Twitter, ecc. Il ricorso sempre più ampio a queste varie modalità comporta la condivisione di un codice di regole volte a disciplinare il rapporto tra utenti del web. Ne stanno scaturendo manuali e corsi di netiquette - neologismo traducibile come "galateo della rete" - presentati come una grande novità. Essi raccolgono l'eredità di quei galatei epistolari che la scuola italiana, dall'Unità al secondo Dopoguerra, si preoccupò di trasmettere ai propri studenti applicando il dettato dei programmi ministeriali. Questo è il primo lavoro che si confronta con tale pratica didattica, attraverso lo studio organico dei brani esemplari riprodotti nei manuali scolastici e nelle guide per insegnanti e, in misura minore, dei testi elaborati dagli alunni nei loro quaderni. Si tratta di un corpus di circa settecento lettere - di cui seicento analizzate anche con il software ATlas.ti - quasi tutte conservate presso il Museo dell'Educazione dell'Università di Padova. Le regole sintattiche e stilistiche, gli appellativi, le formule di saluto, gli argomenti affrontati sono tutti elementi che permettono di indagare i valori con cui una società voleva essere rappresentata.
17,00

Un'altra scuola. Quattro questioni aperte, un'unica sfida

Un'altra scuola. Quattro questioni aperte, un'unica sfida

Libro: Libro in brossura

editore: SEI

anno edizione: 2013

pagine: XXI-192

Il futuro della scuola è uno dei temi più coinvolgenti e, insieme, complessi del dibattito culturale contemporaneo, che interpella non solo gli addetti ai lavori, ma tutti quanti hanno a cuore il destino dell'istituzione scolastica e dell'educazione. I saggi qui raccolti, redatti da studiosi di diversa estrazione e competenza, approfondiscono quattro questioni decisive per la transizione a un nuovo sistema scolastico e formativo: il libro e il computer come strumenti di formazione; la cultura o la competenza come finalità del curricolo scolastico; le nuove architetture istituzionali introdotte dalla visione sussidiaria della scuola; il rapporto tra identità e multicultura nei processi educativi. L'introduzione e il saggio finale si interrogano sulle prospettive aperte dalle trasformazioni in corso, delineando gli snodi essenziali di un possibile cambiamento, che conservi e valorizzi la centralità della persona che apprende. Il volume raccoglie gli studi sviluppati a partire dal Convegno "Un'altra scuola è veramente possibile? Quattro questioni aperte, un'unica sfida", svoltosi nell'ottobre 2010 presso l'Università di Torino per iniziativa della Facoltà di Scienze della Formazione e con il contributo della Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo e della Regione Piemonte.
13,50

La scuola degli Asburgo. Pedagogia e formazione degli insegnanti tra il Danubio e il Po (1773-1918)

La scuola degli Asburgo. Pedagogia e formazione degli insegnanti tra il Danubio e il Po (1773-1918)

Libro: Libro in brossura

editore: SEI

anno edizione: 2012

pagine: XVI-300

La politica scolastica degli Asburgo pose l'Impero austriaco all'avanguardia nel settore dell'istruzione pubblica. La portata di quest'opera politico-educativa è però nota in Italia soprattutto per gli anni teresio-giuseppini, ma anche nell'età di Francesco I e di Francesco Giuseppe furono attuate riforme di grande respiro. I riflessi di tale importante legislazione da Vienna si diffusero nel Lombardo-Veneto e da lì nella penisola. Furono create cattedre universitarie di pedagogia, fu notevolmente migliorata e definitivamente istituzionalizzata la preparazione dei maestri, fu avviata la creazione di un corpo docente elementare femminile, fu innovata la didattica e fu innalzato sensibilmente il livello di alfabetizzazione. In tutto l'Impero si diffuse la pedagogia cattolica e scientifica di V. Milde, mentre nella seconda metà dell'Ottocento s'impose la pedagogia herbartiana. Il volume svela questo passato, proponendo diversi saggi innovativi, frutto di attente indagini archivistiche di specialisti delle Università di Verona e Torino e dell'Università Cattolica di Milano, e presentando per la prima volta in lingua italiana l'esito di ricerche originali condotte da autorevoli studiosi stranieri di Austria, Ungheria, Slovenia e Romania. Ne esce un panorama ricco e articolato, che dimostra la profondità anche pedagogica della cultura mitteleuropea.
15,50

Oltre il «recinto». L'educazione popolare negli oratori milanesi tra Otto e Novecento

Oltre il «recinto». L'educazione popolare negli oratori milanesi tra Otto e Novecento

Paolo Alfieri

Libro: Libro in brossura

editore: SEI

anno edizione: 2011

pagine: XX-297

Negli anni compresi tra l'ultimo Ottocento ed il primo dopoguerra, gli oratori della diocesi di Milano vissero un periodo di particolare vivacità. Il loro incremento quantitativo fu accompagnato da una riforma organizzativa e pedagogica che, rispondendo ai bisogni emergenti dal processo di industrializzazione e modernizzazione del tessuto sociale milanese, propose modelli formativi destinati a segnare in modo decisivo l'immaginario pedagogico del Novecento. Il volume documenta il delinearsi del progetto di educazione popolare promosso dalla pastorale giovanile ambrosiana che offrì ai giovani percorsi di formazione religiosa, morale, patriottica e fisico-igienica. Inoltre, grazie all'analisi di fonti inedite o poco indagate, il libro ricostruisce la vita interna dell'oratorio, soffermandosi sui suoi spazi e i suoi tempi, sulle figure educative e sulle principali attività proposte, da quelle più tradizionali, come il catechismo e la ricreazione, a quelle più innovative, come la ginnastica, il cinema, il teatro e le iniziative economico-assistenziali. L'assunzione della più recente metodologia storiografica consente di osservare il "recinto" oratoriano da nuove angolature, che, superando una prospettiva esclusivamente istituzionale, indagano le intenzioni programmatiche e i risvolti più concreti della sua azione educativa.
15,00

Alfabeti d'Italia. La lotta contro l'ignoranza nell'Italia unita

Alfabeti d'Italia. La lotta contro l'ignoranza nell'Italia unita

Giorgio Chiosso

Libro: Libro in brossura

editore: SEI

anno edizione: 2011

pagine: VII-319

Al momento dell'Unità gli italiani che sapevano leggere e scrivere erano appena 6 milioni, un quarto della popolazione. È legittimo sospettare che tra questi molti fossero alfabeti dalle incerte capacità. Gli italofoni erano inoltre una ridotta minoranza, in prevalenza concentrati in alcune regioni del Paese. Da quel momento venne ingaggiata una vera e propria guerra all'ignoranza, combattuta su più fronti: la scuola innanzi tutto, ma anche mediante le tante iniziative promosse da benefattori e filantropi per adulti, soldati, giovani lavoratori, donne. Il volume lo documenta con ampiezza di dati e ricchezza di documentazione. Non mancarono aspetti contraddittori. Fu a lungo persistente il timore che un eccesso di istruzione potesse avere pericolose conseguenze sul piano degli equilibri sociali e non tutti fruirono allo stesso modo del diritto alla conoscenza. Ma bisogna riconoscere che, pur fra limiti e difficoltà di ogni genere, la conquista dell'alfabeto rappresentò un fenomeno davvero epocale. Lo dimostrano sia la varietà dei luoghi dell'alfabetizzazione sia quella dei protagonisti in campo: politici e intellettuali, pedagogisti e uomini di scuola, preti e massoni, socialisti e cattolici, ciascuno con la sua fede ideale, ma tutti convinti che l'Italia unita non potesse più tollerare italiani senza alfabeto.
15,00

Amore è musica

Amore è musica

Massimiliano Stramaglia

Libro: Libro in brossura

editore: SEI

anno edizione: 2011

pagine: XV-219

I nuovi adolescenti abitano la musica come se fosse la loro casa: dall'ascolto privato alla condivisione di file MP3, dalle discoteche ai grandi concerti, la musica assolve una funzione di socializzazione, di scambio, di comunicazione. La nascita della pop music, o della musica da vedere, rappresenta una rivoluzione in tema di attaccamenti giovanili: i brani musicali si sposano a personaggi spettacolari, le popstar, che incarnano i bisogni adolescenziali di apparire, di riscuotere successo e popolarità, di sentirsi importanti. Le nuove generazioni, amanti di Hello Kitty, dei Simpson, di emittenti televisive come ITALIA 1 ed MTV, trovano nei Tokio Hotel, in Beyoncé, in Madonna e in Lady Gaga, nuove figure di riferimento molto più vicine a loro degli stessi genitori. Tra l'analisi di mode, mondanità, stili e tendenze, questo libro interpreta gli immaginari giovanili emergenti in una società in cui le famiglie sono sempre più in crisi e i nuovi modelli educativi paiono costituiti dalle celebrità della musica e della TV.
17,00

La conquista della parola. L'educazione dei sordomuti a Torino tra Otto e Novecento

La conquista della parola. L'educazione dei sordomuti a Torino tra Otto e Novecento

M. Cristina Morandini

Libro: Libro in brossura

editore: SEI

anno edizione: 2010

pagine: VIII-197

Solo da pochi anni l'educazione dei sordomuti in Italia è oggetto di studi volti a ricostruirne la storia e i modelli educativi sia in riferimento alla legislazione scolastica e assistenziale sia, più in generale, in relazione alla mentalità corrente e alle scelte politiche che ne hanno influenzato lo sviluppo. All'origine di tale impostazione si colloca un'ipotesi interpretativa situata all'incrocio di più dimensioni: storica, culturale e religiosa, se si tiene conto che molte iniziative si svilupparono grazie all'impegno di sacerdoti e religiosi. È in tale orizzonte che si colloca questo volume che ripercorre la storia del Regio Istituto di Torino. Si tratta di un'esperienza per più versi paradigmatica per comprendere il microcosmo dei non udenti e i progetti educativi appositamente creati per loro. Un pezzo di storia che, pur nella sua specificità, documenta la complessità degli elementi che connotano il più ampio quadro della storia della scuola e delle istituzioni educative in Italia tra Otto e Novecento.
15,00

Le tre Italie di Giuseppe Fanciulli

Le tre Italie di Giuseppe Fanciulli

Davide Montino

Libro

editore: SEI

anno edizione: 2009

14,00

Sperare nell'uomo. Giussani, Morin, MacIntyre e la questione educativa

Sperare nell'uomo. Giussani, Morin, MacIntyre e la questione educativa

Libro: Libro in brossura

editore: SEI

anno edizione: 2009

pagine: XII-275

L'educazione dei futuri uomini e cittadini sarà certamente una delle questioni cruciali nei prossimi decenni dietro la spinta dei grandi e tumultuosi cambiamenti del nostro tempo. Questo libro si propone di fornire qualche traccia per capire come potrà essere l'educazione futura. A tale scopo i saggi dei diversi autori rileggono gli insegnamenti di un prete italiano che ha dedicato la propria vita all'educazione dei giovani, di un intellettuale francese impegnato nella proposta di "riforma del pensiero" e di un filosofo americano che all'individualismo e relativismo contemporanei oppone la partecipazione alla vita della comunità. Giussani, Morin e Maclntyre condividono, pur nella diversità dei rispettivi approcci teorici e culturali, almeno tre opzioni accomunanti: una grande fiducia nell'uomo e nella condizione umana da cui partono per svolgere la loro riflessione; una tenace resistenza contro le tendenze relativistiche del nostro tempo; il netto rifiuto di pensare l'uomo in termini di semplice adattamento alle regole della vita sociale. Contro la tentazione di concepire l'educazione come residuale in una realtà dove tutto rischia di essere commodity, un bene semplicemente da usare e scambiare dentro un mercato senza senso se non quello economico, si coglie nella riflessione di Giussani, Morin e Maclntyre una esplicita vocazione educativa segnata dal valore riconosciuto all'uomo in quanto capace di senso, di comprensione, di relazione con gli altri.
15,50

Educare all'obbedienza. Pedagogia e politica in Piemonte tra Antico Regime e Restaurazione

Educare all'obbedienza. Pedagogia e politica in Piemonte tra Antico Regime e Restaurazione

Paolo Bianchini

Libro: Libro in brossura

editore: SEI

anno edizione: 2008

pagine: XVII-359

Le vicende scolastiche del Piemonte sono molto significative per cogliere la complessa transizione che si compie tra la fine dell'Antico Regime e la Restaurazione nel campo della mentalità educativa. Fin dagli inizi del Settecento il Regno di Sardegna aveva una organizzazione scolastica "moderna" con un attivo ruolo dello Stato nella gestione delle scuole. L'impatto della cultura rivoluzionaria avrebbe dovuto trovare un fertile terreno per moltiplicare l'impegno pubblico in nome dell'eguaglianza dei cittadini. L'orientamento delle élites piemontesi andò invece verso un'altra direzione, con l'orgogliosa difesa della propria identità contro i processi annessionisti dei francesi e con un'aperta diffidenza verso le teorie pedagogiche più radicali, giudicate pericolose per gli equilibri sociali e politici. Nonostante queste riserve di principio, anche la scuola sabauda era fatalmente destinata a cambiare dietro le spinte di un "bisogno di scuola" socialmente più rilevante rispetto al passato, fino a configurare nei primi anni dell'Ottocento alcune linee che anticipavano i modelli di scuola e di pedagogia destinati ad affermarsi nei decenni successivi. Il libro ricostruisce la lenta evoluzione del sistema scolastico piemontese verso il riconoscimento dell'importanza del "saper leggere, scrivere e far di conto" anche per i ceti popolari, ma a condizione che essi non pretendano di oltrepassare i limiti posti dalla loro condizione sociale.
16,00

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