Sigismundus: Almea
Ludi estremi
Claudio Gargano
Libro: Libro rilegato
editore: Sigismundus
anno edizione: 2016
"Non traggano in inganno l’andamento prosastico dei versi e il tono epigrammatico di certe chiuse. Il gioco della scrittura, dietro la cortina fumogena prodotta dalle rime baciate, rivela il suo vero volto di rudere: sia dal versante pubblico (come indica la sezione intitolata Civili) che dal versante privato. Quest’ultimo, in particolare, è quello che presenta più crepe: dalle Ultime per Enda (che rovesciano la prospettiva ancora incerta rappresentata, nel Diario, dalla Suite scritta per la stessa Giovane Parca) a Pan, Quattro foto e Ars Poetica (nelle quali le delusioni della vecchiaia finiscono per annullare i sogni della giovinezza) fino alle sei Familiari (dove il figlio, 'designato a prossima rovina', chiede invano alla madre e al padre di essere salvato da se stesso)."
Per os
Fabio Orecchini
Libro: Libro rilegato
editore: Sigismundus
anno edizione: 2016
"Disposta a spingersi oltre il confine della lettera, in un cartografare (un cardio/sismo/grafare) spinto oltre il vuoto della pagina per puntare sugli ipocentri del impronunciato, lì, proprio, dove ogni traccia di voce viene a mancare; fino a insediare, in ultimo, le sue pratiche nelle pieghe e mute ectonie dell’atto, abitando e il cuore e il tuono delle rovine." (dalla postfazione di Tommaso Ottonieri)
Sangue bluette e altri riprovevoli inchiostri
Patrizio Luigi Belloli
Libro
editore: Sigismundus
anno edizione: 2016
Il villaggio
Stefano Sanchini
Libro
editore: Sigismundus
anno edizione: 2016
"Come nel viaggio nei quattro mondi alchemici dell'Endimione di John Keats Stefano Sanchini si conferma come una delle ultime voci orfiche di cui il nostro ferito, addormentato, traumatizzato paese boschivo di fiumi e neve possa ancora dissetarsi. Perché un paese, la sua terra di pietre, ha lunga pazienza. [...] Se ricongiungersi, nella sapienza degli antichi greci, era infatti l'atto del "ricordare", la voce di questo poema "ricorda". E siamo noi, lettore ed autore assieme, a bere dalla fontana di Mnemosine prima di iniziarci a una comune avventura in cui chi guida è anche colui che segue, voce che rivela e primo ascolto di sé stessa, fratelli a seguire i passi di una rivelazione altra. Eccoci dunque qui. Perché 'Il nostro sentire ci ha fatto incontrare'. Di fronte alle porte del villaggio." (Davide Nota)
Poema della residenza
Loris Ferri
Libro
editore: Sigismundus
anno edizione: 2016
Il testo si presenta al lettore nella forma complessiva di una geografia sentimentale, lungo un tempo storico dilatato, condensando un immaginario che scava a fondo nella memoria individuale e collettiva, dalla cosmogonia di una terra misteriosa alle profondità vive, sino all'approdo su sponde più oniriche e rugginose, alla scoperta, tra incontri, illuminazioni e paesaggi interiori, di veri e propri luoghi dell'anima. Cinque sezioni ne compongono il corpo poetico: "Il primo seme", "Viaggio di un uomo", "Frammenti di un racconto interrotto", "Versi eretici" e "Quaderni della migrazione", anticipate da inediti sulle riviste "Viola" a cura di D. Puaek e "El Ghibli" diretta da P. Khouma. È un poema sul continuo radicarsi nel mutamento.
Il panorama verticale
Augusto Amabili
Libro
editore: Sigismundus
anno edizione: 2013
"Se nel precedente libro, 'La gettata del cielo', sin dal titolo veniva suggerita una prospettiva piana, orizzontale, in questo nuovo lavoro l'ottica viene rovesciata, nella solo apparente dicotomia alto/basso, terreno/celeste. 'Il panorama verticale' è infatti il libro di un poeta cosciente che non si possa, in poesia e forse neppure nella vita stessa, separare ciò che è ascesa e ciò che ancoraggio al presente, ai suoi impantanamenti, alle sue sofferenze. E che anzi in questa necessaria convivenza sente di volere far risiedere la sua arte. Leggendo questi versi, Augusto, sembra di sentire un amico rivelare i suoi deliri con le lacrime agli occhi; chissà se commosso, accecato dal neon del bar, o provato dai suoi scavi nell'oscurità; o ancora perché 'di tristezza piangi più che di paura'. Ciò che importa è guardarti negli occhi mentre canti." (dalla prefazione di Raimondo Iemma)