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Sonda: Luoghi non comuni

Veronesi. Guida ai migliori difetti e alle peggiori virtù

Veronesi. Guida ai migliori difetti e alle peggiori virtù

David Conati

Libro: Copertina morbida

editore: Sonda

anno edizione: 2007

pagine: 130

I veronesi sono sicuramente franchi, galli, celti, longobardi, un po' veneti, austroungarici, germani e cimbri con qualche goto ancora presente nel DNA. Ospitali, certo, vista la marea di popoli che nel corso dei secoli continuano a passare da Verona, ma anche un po' diffidenti. Qualche forestiero, turista o emigrato, arriva a insinuare che i veronesi siano addirittura un po' xenofobi. In effetti si mostrano un po' chiusi, introversi e a volte scontrosi, ma a conoscerli bene si scopre invece che sotto la dura scorza del montanaro, del pescatore del lago o del contadino sono davvero un po' "mati". Sarà forse per l'aria del monte Baldo, oppure per i temporali devastanti che arrivano dal Garda, o per la nebbia che confonde e disorienta o ancora per il livello variabile dell'Adige con cui da sempre devono fare i conti. Ma sanno essere anche bonari e accomodanti, epicurei e ironici, grandi lavoratori ed eccellenti venditori anche del mito di città romantica che l'amore tragico di una Capuleti e di un Montecchi ha ispirato. I veronesi vanno presi così. Lo sa bene Tim Parks, lo scrittore inglese che da molti anni vive nei pressi di Verona: o tutto o niente, prendere o lasciare.
11,00

Genovesi. Guida ai migliori difetti e alle peggiori virtù

Genovesi. Guida ai migliori difetti e alle peggiori virtù

Roby Carletta

Libro: Copertina morbida

editore: Sonda

anno edizione: 2007

pagine: 133

Tutti sanno che Genova è il capoluogo della Liguria, ma pochi, entrandoci dall'autostrada, circondati dai brutti palazzacci a gradinata, sospettano che è una sorta di signora un po' fané appoggiata su un balcone affacciato sul Mar ligure. Lunga e stretta come la fame, Genova ancora oggi tiene a ricordare il suo rango di "Superba". Come la sua città, il genovese è un misto di orgoglio riservatezza, sospettosità e tanta nostalgia del bel tempo che fu: da Genova sono ormai sparite le grandi famiglie di industriali, armatori, di petrolieri e banchieri e l'economia della città si è da tempo orientata sul turismo, mentre i genovesi hanno faticosamente imparato a convivere con loro. Con un ampio inserto fotografico (a cura di Paola Leoni), nuovi capitoli, nuove battute fulminanti.
11,00

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