Tabula Fati: Parnaso
Stagioni
Dario Lauterio
Libro: Libro in brossura
editore: Tabula Fati
anno edizione: 2022
pagine: 184
C'è un posto nella mia mente chiamato memoria. In questo posto ho racchiuso tutti quei ricordi che negli anni, hanno costituito il mio bagaglio fatto di parole, di racconti, di storie e di avventure che si sono dipanate in oltre sessanta anni di poesia e di scrittura. Questo posto è situato nel labirinto della memoria, che cresce ancora di giorno in giorno e che rende sempre meno possibile il riuscire a trovarlo nonostante siano trascorsi mesi ed anni. Infatti, pur sapendo che la poesia è un qualcosa di strettamente personale, mi prefiggo in questo 21° libro, non solo di scrivere versi belli a leggersi, ma anche componimenti che riescano a provocare, nell'animo il lettore, un insieme di emozioni. Nonostante i miei, oramai, capelli bianchi non ho mai pensato, nemmeno per un attimo, di gettare nel cestino i miei ricordi e tutti quegli attimi fuggenti nella convinzione che qualcuno prima o poi si renderà conto che l'uomo per vivere, ha bisogno anche di provare "emozioni letterarie e poetiche". Nasce così questa mia ultima fatica letteraria che ho pensato di chiamare Stagioni e dentro di me rimane la certezza, che queste mie stagioni e con le mie storie, insieme ai miei pensieri faranno bene al vostro cuore. Alla mia non giovane età, solitamente, la prima cosa che viene in mente è che ne vorrei avere venti di anni, per ricominciare tutto daccapo, per tornare ad occupare un posto in prima fila nel cinema dei sogni. Quel posto però è già occupato, e non resta che sedermi un poco più indietro, per poi avere la sorpresa di rivedere sullo schermo la pellicola della mia vita. Solo allora mi accorgerò di non essere disposto a dare indietro nemmeno un giorno e neppure un attimo della mia vita, delle mie avventure, nemmeno un momento per riavere quei miei vent'anni e quella mia prima sigaretta e nemmeno quella mia prima cinquecento.
Nel mezzo del cammino
Dario Lauterio
Libro: Libro in brossura
editore: Tabula Fati
anno edizione: 2020
pagine: 168
Dario Lauterio ha una lunga consuetudine con la poesia, che considera forma di espressione e di conoscenza personale e accessibile a tutti. Si legge nella Presentazione della sua più recente opera, La via dei sentimenti (2019): "È un cammino impervio, non facile, quello della poesia, a tratti il sentiero è accidentato, scosceso, si scivola facilmente, si cade e ci si rialza, il ricordo a volte impone un confronto, un parallelo tra età differenti, il guardarsi allo specchio a sera". È un cammino che l'autore percorre da sessant'anni, che oggi affida alla raccolta Nel mezzo del cammino. Il titolo sembra alludere a Dante, che a Torre de' Passeri si può dire di casa. In realtà si riferisce all'ordinamento delle composizioni, tutte inedite e riportate cronologicamente, che incastonano un "intermezzo" in lingua fra due gruppi di liriche in dialetto. Il dialetto a volte amplifica il sentimento, altre l'accompagna con un controcanto sommesso, musicale, venato di malinconia, rendendo pienamente tutte le sfumature in cui si espande la vena lirica. Non diversamente nei componenti in lingua, con i quali si entra nel "laboratorio" dello scrittore. Appaiono chiari i suoi riferimenti ai classici e ai grandi del Novecento, tutti assimilati e rielaborati in chiave personalissima. Presentazione di Mario Giunco. Postfazione di Veronica Di Paolo.
Risate e suspire e altre poesie in dialetto abruzzese
Lamberto De Carolis
Libro: Libro in brossura
editore: Tabula Fati
anno edizione: 2020
pagine: 200
Lamberto De Carolis ha saputo raggiungere [...] risultati negli studi di quel ricco patrimonio di usanze con cui le piccole comunità del territorio abruzzese sono riuscite a organizzare la propria lettura del mondo e le proprie dinamiche sociali, i propri riti della fede e quelli anche del sorriso, dell'amore, dell'urto e dei mille fatti quotidiani, chiariti via via nei giorni e nelle rotondità delle stagioni per i figli, per i nipoti e per la gente che sarebbe venuta poi ad accrescerli e magari a sostituirli. De Carolis, infatti, oltre che poeta in vernacolo, è stato un appassionato ricercatore dei costumi e delle modalità popolari, di quel folclore, cioè, e di quei dati antropologici che alimentarono il suo lavoro di giornalista: una attività, che egli esercitò lungo tutta la sua esistenza. E insieme al folclore trovarono spazio, nel suo impegno e fra le sue passioni, anche la storia civile, i segmenti dell'azione, i valori chiamati a colmare il divario fra la civiltà e la barbarie, fra la bontà e il male, fra la luce e il buio, con un cifrario solitamente prezioso, vigile, intelligentemente denso di accrediti e di slanci umanitari.
La via dei sentimenti
Dario Lauterio
Libro: Libro in brossura
editore: Tabula Fati
anno edizione: 2019
pagine: 168
Da tempo il poeta Dario Lauterio non tornava ad aprire la porta della sua "Bottega delle cose perdute" per ritrovare, per citare un'altra sua opera, le storie di quel cuore che in questi anni di assenza dalle pubblicazioni ha continuato a battere ininterrottamente dove c'era e c'è poesia. È un vecchio vizio, una dolce abitudine, o se vogliamo una malattia inevitabile che funziona al contrario, è cioè terapeutica per curare gli affanni del quotidiano, le malinconie dei giorni che scorrono uguali e veloci, come polvere di una clessidra che non funziona a dovere o di un orologio che non batte sempre il tempo giusto. Si parla di stagioni, quelle dell'anima, che spesso vanno per conto loro, controcorrente, tornano indietro a ricordare volti, nomi, storie e situazioni che non ci sono più nel presente e che il cuore, invece, ha urgente bisogno di ritrovare. Presentazione di Sante Lauterio.
La case che nen ze chiude
Vito Moretti
Libro: Copertina morbida
editore: Tabula Fati
anno edizione: 2013
pagine: 344
L'uso del dialetto, in questo volume arca di Vito Moretti, mira ad agevolare il riconoscimento della realtà e la sua restituzione agli spazi più intimi, nei quali il tempo e le ragioni individuali si fanno vita, esistenza quotidiana, itinerario da percorrere in solitudine o con quanti si abbia d'intorno. L'orizzonte di riferimento è quello della piccola comunità di San Vito Chietino, con la sua parlata e con le sue risorse espressive, ma il poeta allarga via via il suo sguardo fino a declinare sulla pagina gli interrogativi, le inquietudini, gli snodi culturali e morali che sono della sua stessa età e della sua complessa generazione, sicché i testi si propongono anche come testimonianza della coscienza contemporanea, della quale Moretti sa cogliere illusioni e disincanti, speranze e sconfitte. Si tratta, dunque, di una poesia che, pur sollecita ai rigori della registrazione filologica, vuole essere anzitutto una ricerca di identità.
La signora dai capelli rossi. Racconti, poesie, bambole e costumi
Maura Pacella Coluccia
Libro: Copertina morbida
editore: Tabula Fati
anno edizione: 2012
pagine: 416
Quel che colpisce nei versi di Maura è che "affondano le loro radici parte nel divino e parte nell'umano", come lei stessa scrive riferendosi a "certe particolari predisposizioni", nella introduzione a Le angelitudini (2003). E così da una parte ci possono essere le sue Liriche erotiche in "Manifattura" (2002) dove si assiste ad una specie di trasfigurazione dell'eros nei simboli della Natura, e dall'altra gli empiti lirico-spirituali delle "Angelitudini", oppure una mescolanza di entrambi gli aspetti nei versi "impegnati" de "Le Veneri" (2003) e di "Canto alle donne" (2005). Se c'è qualcosa di comune in tutte queste sfaccettature della poesia di Maura è quello che non riesco a definire altrimenti se non come un senso panico della Natura, un sovrapporsi, compenetrarsi, assimilarsi dell'essere umano e delle sue componenti con i vari aspetti della Natura che ci circonda: acqua, aria, terra, fuoco. Un po' come fosse un ritorno alle origini quando il rapporto tra l'uomo e l'ambiente in cui viveva era diretto e non mediato come al giorno d'oggi.
I gigli della memoria. Narrazione collettiva
Patrizia Tocci
Libro: Libro in brossura
editore: Tabula Fati
anno edizione: 2012
pagine: 256
Questo libro è nato attorno ad un desiderio: che restasse testimonianza della nostra vita di questi anni, durante e dopo il terremoto del 6 aprile 2009. Nella prima sezione del libro, "La banca della memoria", è contenuta una narrazione collettiva: 55 testimonianze raccontano le prime 12 ore della nostra seconda vita. Non è stato facile "estorcere" questi racconti: tutte queste testimonianze parlano la mia stessa lingua, quella dell'esilio. Ho cercato, in questo modo, di dare voce a una comunità dispersa, che ha perso i luoghi dell'incontro, il concetto di prossimità ma non la necessità, né il desiderio di condividere il "momento", per cementare la speranza del ritorno. La seconda parte del libro, "I gigli della memoria", vorrebbe invece dar conto del tempo successivo, fino ad oggi. La postfazione è affidata alla penna di Paolo Rumiz. L'ho accompagnato in Zona rossa, fra le rovine dell'Aquila. Volevo che vedesse quelli che per me già erano il simbolo della città: i gigli in ferro battuto, posti alla fine delle catene di ferro che sorreggevano i muri maestri dei palazzi aquilani. Resistono ancora, infatti, sulle pareti crollate.