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Vita e Pensiero: Giustizia e letteratura

Un haiku per la giustizia. Un modello di stile per «parole giuste»

Un haiku per la giustizia. Un modello di stile per «parole giuste»

Libro

editore: Vita e Pensiero

anno edizione: 2025

pagine: 176

L'Alta Scuola "Federico Stella" sulla Giustizia Penale (ASGP) dell'Università Cattolica ha invitato le studentesse e gli studenti di alcuni corsi di giurisprudenza a trasfondere in un haiku il pensiero suscitato dalla parola 'giustizia'. Ne è nato così un esercizio didattico per provare quanto la cura della giustizia passi anche attraverso l'attenzione riposta alle sue forme espressive. Questo volume raccoglie attorno agli haiku degli studenti le riflessioni di giuristi, linguisti e letterati che esplorano la forza espressiva di questa forma poetica, la cui rigida struttura formale esalta tanto la musicalità delle parole scelte, quanto il valore delle pause di silenzio 'pensoso' soffermandosi su essenziali questioni e principi del diritto.
12,00

L'esercizio del «giusto giudizio». Dialoghi manzoniani sull'idea di responsabilità e i fondamenti della giustizia

L'esercizio del «giusto giudizio». Dialoghi manzoniani sull'idea di responsabilità e i fondamenti della giustizia

Libro: Libro in brossura

editore: Vita e Pensiero

anno edizione: 2025

pagine: 504

Che cosa rende ‘giusto’ l’esercizio del ‘giudizio’? Quanto, come e perché il ‘giudicare’ non si lascia ridurre al semplice ‘spiegare’? Queste le domande che si dischiudono non appena si mette a tema il ‘giudizio’, tanto più in un contesto socio-culturale, oltre che giuridico-istituzionale, nel quale si assiste, a tutti i livelli, a un ‘infuriare’ di giudizi ‘sommari’, il cui assordante rumore di fondo sembra renderci orfani di giudizi veri e, appunto, giusti. Le opere letterarie prese in considerazione in questo volume lasciano intravedere spiragli di risposta a tali secolari quesiti dell’umanità. La Storia della colonna infame, che è il luogo del giudizio e del giudizio sul giudizio, ma anche I promessi sposi, dove il giudizio è più squisitamente narrativo, pongono le basi per scandagliare, con Alessandro Manzoni, la dimensione etica della vita e il delicato equilibrio tra giudizio e comprensione. Un interrogativo che si ripropone nel dialogo con Leonardo Sciascia e Primo Levi, ma anche con molti altri autori e pensatori, attualizzato, ad esempio, nella serrata discussione critica con la tendenza, espressione di una crescente ‘ansia punitiva’, a mal sopportare i tempi e i vincoli di garanzia dello stesso procedimento penale, in favore del ben più rapido, ed emotivo, ‘giudizio mediatico’. Congiungendo competenze teoriche e sensibilità applicative, esperienze giuridiche e prospettive filosofiche, sociologiche, psicologiche e criminologiche, il volume incoraggia il lettore, tanto più quello interessato al livello di civiltà giuridica (e, dunque, di civiltà tout court) della società in cui vive, a dipanare l’intreccio tra responsabilità, giudizio, riparazione e pena, «tutte categorie che evocano situazioni di sofferenza». La risposta alla perturbante domanda «Ma come rispondere diversamente?» sta nel prendere sulle spalle un «pezzetto della croce della società», aprendosi a un’idea di giustizia come ascolto e attenzione.
34,00

Il corpo dell'altro. La parola e la violenza

Il corpo dell'altro. La parola e la violenza

Libro: Libro in brossura

editore: Vita e Pensiero

anno edizione: 2024

pagine: 368

Il tema perturbante della violenza chiama insistentemente a confrontarsi con l'irruzione del disordine e dell'imprevedibile, invitando a una rivalutazione della dimensione corporeo-esistenziale della persona nella sua intrinseca vulnerabilità. La letteratura e le altre forme narrative che danno vita a questo volume prospettano al lettore una varietà di conflitti e dilemmi, reali o immaginari, i quali illuminano le tortuose traiettorie che conducono alle azioni umane più atroci. Alcuni dei livelli simbolici così dischiusi investono le manifestazioni di violenza individuale, di cui costituisce drammatica declinazione ogni forma di dominio esercitato sulla donna. Analoghi quesiti si pongono rispetto agli attacchi perpetrati dal potere istituzionale, dal kratos, che occulta dietro un simulacro di legittimità le sue condotte delittuose, come la disumanità estrema della tortura. Nel favorire lo sviluppo di una ‘pensosità' che cerchi di spiegare – per poter contrastare – gli oltraggi alla dignità della persona, Il corpo dell'altro, attraverso una lettura originale di capolavori della narrativa (da Capote a Bulgakov, passando per Hardy, Atwood, Kafka, Coetzee e Burgess), dischiude orizzonti di senso nei quali sono il discorso e le storie a guidare il lettore nella comprensione dei conflitti e nella ritessitura dei legami tra gli esseri umani. Solo per mezzo di narrazioni capaci di portare allo scoperto e sciogliere le radici della violenza, quella terra, che raccoglie il sangue di Abele e che «grida» con un silenzio che inaridisce, può tornare a generare i suoi frutti. Con i contributi di: Laura Ambrosiano, Davide Assael, Pierpaolo Astorina Marino, Guido Bertagna, Adolfo Ceretti, Adriano Dell'Asta, Gaia Donati Marina Di Lello Finuoli, Ruggero Eugeni, Marcello Flores, Gabriele Fornasari, Gabrio Forti, Roberta Gefter Wondrich, Marta Lamanuzzi, Claudia Mazzucato, Chantal Meloni, Maria Agnese Moro, Lorenzo Natali, Silvano Petrosino, Lois Presser, Alessandro Provera, Megi Trashaj, Luisa Villa, Arianna Visconti.
28,00

Tra giustizia e letteratura. Un'avventura del pensiero

Tra giustizia e letteratura. Un'avventura del pensiero

Libro: Libro in brossura

editore: Vita e Pensiero

anno edizione: 2024

pagine: 144

Ogni ordinamento giuridico, se vuole essere davvero a misura d'uomo, deve comprendere la natura intrinsecamente narrativa dell'umano, del nostro essere per vocazione narratori e ascoltatori di storie: solo attraverso questa riconciliazione con la mutevolezza dell'esistenza è possibile mantenere la stabilità e coerenza delle regole ma al contempo venire incontro pienamente alla richiesta di giustizia della società umana. È qui che nasce il bisogno di un dialogo sempre aperto tra diritto e letteratura, essenziale per tutti coloro che concorrono a vario titolo all'amministrazione della giustizia: magistrati, avvocati, ma anche semplici cittadini. Questo volume sintetizza la grande avventura scaturita da una tale consapevolezza e attraversata nell'arco di quasi quindici anni dall'Alta Scuola “Federico Stella” sulla Giustizia Penale con il progetto ‘Giustizia e letteratura'. Gli agili saggi di taglio divulgativo che lo compongono illustrano alcune delle opere e degli ambiti letterari esplorati nel corso di questo lungo cammino, da Manzoni a Sciascia, da Shakespeare a Steinbeck, dal grande canone letterario a qualificate opere di genere, con incursioni nel giallo e nella fantascienza.
15,00

Oltre i confini della realtà. La fantascienza e gli universi distopici della Giustizia

Oltre i confini della realtà. La fantascienza e gli universi distopici della Giustizia

Libro: Libro in brossura

editore: Vita e Pensiero

anno edizione: 2023

pagine: 240

Quello della fantascienza e delle distopie è un vastissimo universo narrativo (comprensivo di opere cinematografiche e serie televisive) in cui il confronto con temi e problemi di giustizia appare particolarmente serrato, malgrado la frequente sottovalutazione di questo filone legata all'etichetta di genere e alla proliferazione di prodotti commerciali. Eppure, in un mondo in cui la sempre più rapida evoluzione tecnologica rende attuali, e anzi impellenti, questioni etiche, filosofiche e sociopolitiche un momento prima apparentemente remote e ‘futuribili', confrontarsi con gli scenari immaginati dai grandi autori di fantascienza diventa ineludibile, per il giurista come per il cittadino. La fantascienza di qualità letteraria, presa in considerazione dai saggi qui raccolti, presenta anzi al lettore o spettatore un'incredibile varietà di conflitti, questioni giuridiche e dilemmi morali, in superficie legati a specifici sviluppi tecnologici, reali o immaginifici, ma assai spesso, a un'analisi più approfondita, di portata universale. Nel trasportare il lettore «oltre i confini della realtà» attuale, l'analisi della letteratura fantascientifica compiuta dagli autori del presente volume finisce quindi per incoraggiarlo a spingersi «dove nessuno è mai giunto prima» nell'esplorazione della vera «ultima frontiera» adombrata dalla metafora dello spazio intergalattico: le profondità dell'umano e, «in uno specchio oscuro», del disumano.
24,00

L'ombra delle «colonne infami». La letteratura e l'ingiustizia del capro espiatorio

L'ombra delle «colonne infami». La letteratura e l'ingiustizia del capro espiatorio

Libro: Libro in brossura

editore: Vita e Pensiero

anno edizione: 2022

pagine: 408

La letteratura moderna, in particolare nei capolavori, tra gli altri, di Manzoni, Camus, Steinbeck presi in considerazione nel presente volume, con la capacità di iscriversi nelle coscienze che è propria della grande narrativa, ha posto sotto gli occhi e dentro la mente del lettore le crudeli devastazioni della antica e perversa dinamica alla base della costruzione del capro espiatorio e dei riti sacrificali. Specie di quelli che rivestano le pratiche persecutorie col manto legittimo e rispettabile del diritto e del processo penale. Dinamica che in René Girard ha trovato uno dei suoi massimi diagnosti e di cui il libro invita a fare dolente ma salutare esperienza, calandosi negli abissi più oscuri dell’animo umano, non senza riemergerne con possibili prospettive di giustizia e antidoti culturali e regolativi idonei a portare alla luce, contrastare o almeno contenere la formidabile spinta alla ricerca di vittime su cui illusoriamente scaricare colpe e nodi irrisolti da individui, istituzioni e collettività. Nella Storia della colonna infame di Alessandro Manzoni, da cui non a caso si è tratta ispirazione per il titolo del volume, il meccanismo del capro espiatorio trova il suo unico punto di rottura nella figura di Gasparo Migliavacca che, come Cristo in Girard, rifiuta di espandere la furia sacrificale evitando ulteriori chiamate di correità. Senza il suo esempio – come si legge nel libro – l’uomo sarebbe costretto a negare la Provvidenza o ad accusarla, cioè si troverebbe vincolato all’interno di un dualismo incapace di dare una risposta al problema dell’esistenza del male.
28,00

Il viaggio letterario della giustizia. Storie di scoperte, colonizzazioni, migrazioni, turismi

Il viaggio letterario della giustizia. Storie di scoperte, colonizzazioni, migrazioni, turismi

Libro: Libro in brossura

editore: Vita e Pensiero

anno edizione: 2020

pagine: 296

I viaggi reali, per quanto esperienza vissuta da molti nei secoli, sono poca cosa rispetto al ben più vasto alone simbolico e antropologico dell’idea del viaggio. Non solo perché la letteratura ha insediato nell’immaginario occidentale storie e personaggi – da Odisseo a Robinson Crusoe – che anche il più addomesticato tour vacanziero ha il potere di suscitare in chi lo intraprenda. Soprattutto, queste storie sono fonte di innumerevoli metafore che ‘trasportano’ a ciò che per la vita di ognuno hanno voluto dire approdi e naufragi, addii e ritorni, tempeste e bonacce. È, questa, l’incantevole dimensione del viaggio interiore, destinata ad accentuare ulteriormente la sua prevalenza anche per la minore attrattiva che avranno a lungo i viaggi reali a causa dei timori pandemici. Tutti questi livelli simbolici guidano gli autori del volume a porsi essenziali domande di giustizia relative alle forme di viaggio, reali o metaforiche, dei nostri giorni. Si discute ad esempio del turismo, della sua sostenibilità come «questione morale». E analoghi interrogativi ci si pone rispetto all’immigrazione o al rapporto con i beni cultuali di altri paesi. Reso acuto dall’universo narrativo della letteratura greca antica e moderna, della Tempesta di Shakespeare, di Cuore di tenebra di Conrad, e di altri capolavori, il lettore potrà riconoscere le forme rispettabili e accattivanti con cui a volte si mascherano i segni antichi di uno sfruttamento (neo)coloniale. Se il viaggio, in ogni sua forma, resta soprattutto incontro di mondi diversi, la giustizia o l’ingiustizia di questo ‘andare’ ha le sue radici già nello sguardo di chi arriva e di chi accoglie, nell’equilibrio che vi si gioca tra il dare e il togliere, tra il comprendere e l’imporre. Anzi: tutto prima ancora si rivela nel livello di reale attenzione prestata a ciò cui e, soprattutto, a chi si va incontro.
25,00

Umanità in trincea. Voci di giustizia da una Grande Guerra senza pace

Umanità in trincea. Voci di giustizia da una Grande Guerra senza pace

Gabrio Forti, Alessandro Provera, Biancamaria Spricigo

Libro: Libro in brossura

editore: Vita e Pensiero

anno edizione: 2019

pagine: 300

La trincea, con «la sua nervosa ossessione di ciò che sta tramando 'l'altra parte'», si è insediata nelle mentalità con la Grande guerra e getta l'ombra delle sue paranoie fino al nostro presente, fissando «un modello di moderna polarizzazione politica, sociale, artistica e psicologica». Pur lontane dal fango e dal sangue, 'trincee' furono anche quelle allestite a Versailles, perché sui tavoli diplomatici del 1919 non si fece che perpetuare lo stesso 'spirito del 1914' da cui l'immane conflagrazione aveva tratto origine e che avrebbe generato sempre nuove catastrofi. L'infinita catena delle rivalse, il 'patriottismo difensivo' e punitivo, la tendenza a 'schivare il concreto', l'avidità e le idee di superiorità razziale occultate sotto la coltre retorica di grandi ideali continuarono a incombere sull'Europa e sul mondo. I conflitti e le spinte disgregatrici dei nostri giorni ne portano i cupi segni. Segni di un'ingiustizia originaria e radicale, che è già manifesta — come insegna l'esperienza professionale degli autori, tre penalisti — nell'ansia di restituire il torto e di pervenire a qualche 'soluzione finale' criminalizzando e annientando gli elementi di disturbo. Il libro esplora lo 'spiritualmente tipico' di quelle vicende, da Sarajevo fino a oggi, raccogliendo sia dalle memorie dei dimenticati della guerra sia dalla grande letteratura mitteleuropea (Musil, Canetti, Kraus, Roth, Trakl) e italiana (Gadda, D'Annunzio, De Roberto, Serra, Slataper, Stuparich, Svevo, Lussu, Saba, Marin, Ungaretti), parole espressive di una giustizia che si invera, come scrisse Piero Calamandrei, immergendosi nel dolore dell'altro (del 'nemico' stesso) e degli ultimi. È questa la via d'uscita dalla prigionia delle trincee, fisiche e psichiche, che riconduce al «senso della parola uomo», dove la terra non è più 'di nessuno', ma 'di ognuno': dove «ognuno, ma proprio ognuno», come scrive Elias Canetti, è «un centro a fianco di innumerevoli altri, i quali lo sono quanto lui».
25,00

Mito e narrazioni della giustizia nel mondo greco

Mito e narrazioni della giustizia nel mondo greco

Libro: Copertina morbida

editore: Vita e Pensiero

anno edizione: 2019

pagine: 240

Lo sguardo di Ifigenia si perde nella distesa del mare. Così la ritrae un pittore tedesco dell'Ottocento legato, per cognome e parentela, a uno dei maggiori giuristi del suo tempo e di ogni tempo. Non potrebbe esserci immagine più emblematica per rappresentare, insieme, l'eternità dei miti della Grecia («queste cose non avvennero mai, ma sono sempre»), l'ammaliante e simbolica ambivalenza del rapporto con il mare di quella civiltà e l'interrogazione fondamentale, per il mondo del diritto e della giustizia, che la geografia dello spirito disegnata dai flutti dell'Egeo nel lambire quelle coste, quelle isole, incessantemente rivolge agli umani. Il lettore di quest'opera potrà trovare nella letteratura greca (da quella arcaica fino alla poesia neoellenica e alle riscritture moderne del mito), i «punti di riferimento tracciati dagli astri nella volta del cielo» (M. Detienne) per veleggiare «nell'arcipelago in cui iniziò il grande destino della civiltà occidentale» (M. Heidegger) e approdare ai lidi della giustizia. A questo «bel viaggio», «fertile in avventure e in esperienze» (C. Kavafis), a questo eterno tendere verso l'ideale Itaca dell'hesykía, in cui si ricompongano i conflitti, si plachino le contese, si allontani la hybris, non è certo chiamato il solo professionista del diritto. «Sempre devi avere in mente Itaca»: ognuno, ma proprio ognuno, ogni giorno, gettato nel mare dei fatti della vita, deve cercare il poros, la via. E, come nell'arte della navigazione, deve saper «giocare d'astuzia col vento, essere sempre sul chi vive, prevedere l'occasione migliore per agire». L'«intelligenza dalle mille sfaccettature», la gnome polybulos che, secondo Pindaro, è la virtù del pilota, lo è anche dell'essere umano proteso alla ricerca di 'parole giuste'.
30,00

La grande guerra. Storia e parole di giustizia

La grande guerra. Storia e parole di giustizia

Libro: Libro in brossura

editore: Vita e Pensiero

anno edizione: 2018

pagine: 312

Il primo conflitto mondiale non è un avvenimento passato e concluso, su cui è “già stato detto tutto”. La Grande Guerra abita ancora il nostro presente, in primo luogo perché molti dei problemi geopolitici che oggi affliggono il mondo hanno avuto origine da quel conflitto e dalla “pace” che ne è seguita. Le voci che risuonano dalla Grande Guerra continuano, inoltre, a parlarci e a interrogarci dall’abisso immenso delle sofferenze patite e ci aiutano a comprendere le ingiustizie di oggi. La letteratura della grande Guerra rappresenta poi una delle massime manifestazioni dell’esigenza umana di confrontarsi con l’altro da sé, in primo luogo con il nemico. Solo attraverso questo confronto si può sottoporre a giudizio ogni convinzione e tentare di superare confini che appaiono invalicabili, anche al fine di costruire una società basata sulla giustizia e su relazioni di solidarietà non solo nell’ambito europeo. Il volume raccoglie i saggi che traggono spunto dal Ciclo seminariale “Giustizia e letteratura della Grande Guerra”, organizzato dal Centro Studi “Federico Stella” sulla Giustizia penale e la Politica criminale (CSGP) dell’Università Cattolica del Sacro Cuore nell’anno accademico 2017-2018.
25,00

Giustizia e letteratura. Volume Vol. 3

Giustizia e letteratura. Volume Vol. 3

Libro: Libro in brossura

editore: Vita e Pensiero

anno edizione: 2016

pagine: 500

Terzo di una serie, il libro trae origine dai cicli seminariali su "Giustizia e Letteratura" organizzati, con grande risposta di pubblico, dal Centro Studi "Federico Stella" sulla Giustizia penale e la Politica criminale dell'Università Cattolica del Sacro Cuore. Eminenti scrittori, critici letterari e cinematografici, filosofi e giuristi conducono il lettore lungo un affascinante itinerario che, grazie all'originale penetrazione nel cuore di importanti opere italiane e straniere, getta nuova luce sui temi della giustizia, del diritto, del crimine, della responsabilità. La cultura delle regole, il rapporto tra legge formale e giustizia sostanziale e tra diritto e moralità, la questione della responsabilità, della colpa e del perdono, il tema della narrazione come resistenza all'ingiustizia e forma in sé di giustizia, la capacità del diritto di affrancarsi dai formalismi e dagli istinti di vendetta per aprirsi a percorsi di riconciliazione. A esplorare questi mondi si è condotti per mano dai più grandi classici, come Dante, Alexandre Dumas, Victor Hugo, Charles Dickens o Robert Louis Stevenson, ma anche da brillanti contemporanei come Cormac McCarthy. Apre il volume una sezione di riflessione metodologica sul significato dell'esperienza letteraria per la formazione del giurista, l'evoluzione e l'applicazione del diritto, e in generale per lo sviluppo di un'idea della giustizia che possa dirsi autenticamente rispettosa della dignità delle persone.
32,00

Giustizia e letteratura. Volume Vol. 2

Giustizia e letteratura. Volume Vol. 2

Libro: Libro in brossura

editore: Vita e Pensiero

anno edizione: 2014

pagine: 871

Il lettore è guidato da scrittori, critici letterari, esperti di comunicazione e giuristi, lungo un itinerario che, andando al cuore di fondamentali opere narrative italiane e straniere, affronta essenziali problemi del diritto, del crimine, della responsabilità. L'apertura al dialogo, il piacere del pensiero alto e il "senso di giustizia" vengono stimolati da una lettura di capolavori letterari e cinematografici. In questo libro, la letteratura e le altre "arti narrative" confermano la loro vocazione a dischiudere orizzonti di senso nei quali ognuno è aiutato a trovare risposte alle grandi domande del vivere comune. La cultura delle regole, il rapporto tra legge formale e giustizia sostanziale e tra diritto e moralità, la questione della responsabilità, della colpa e del perdono, le tragedie del pregiudizio e il valore etico del pensiero, il tema della narrazione come resistenza alla disumanità (fino a quella estrema del genocidio) e luce essa stessa per l'"umanità in tempi bui", articolano un'idea di giustizia capace di superare il solco profondo che separa la fluidità senza confini della vita e la rigidità dell'ordine giuridico, immergendosi nei problemi delle persone e conciliandone i conflitti. Secondo di una serie, il libro trae origine dai Cicli seminariali su Giustizia e letteratura organizzati dal Centro Studi "Federico Stella" sulla Giustizia penale e la Politica criminale dell'Università Cattolica del Sacro Cuore.
38,00

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