Vita e Pensiero: Relazioni internazionali e scienza politica. ASERI
La società anarchica. L'ordine nella politica mondiale
Hedley Bull
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2004
pagine: XVI-366
Scritto nel 1977 e tradotto ora per la prima volta in italiano, "La società anarchica" è un testo classico il cui valore oltrepassa i limiti del contesto storico nel quale è stato concepito. Esiste un ordine nella politica mondiale? Come è possibile far convivere la società e il principio anarchico? Nel cercare una risposta a tali determinanti interrogativi, Hedley Bull tocca i temi essenziali della realtà politica internazionale: il contrasto tra i principi dell'ordine e della giustizia, il significato controverso della guerra e il ruolo delle grandi potenze, l'origine e il funzionamento delle istituzioni che hanno segnato la storia della società internazionale europea.
L'Occidente e gli altri. La globalizzazione e la minaccia terroristica
Roger Scruton
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2004
pagine: XI-124
Nell'accesa discussione sui rapporti tra mondo islamico e Occidente, questo saggio di Roger Scruton propone una tesi che coglie alcuni aspetti innegabili della questione. Alla radice delle attuali difficoltà nelle relazioni tra islam e Occidente stanno differenze costitutive intorno alla concezione dell'ordine politico. Nella tradizione occidentale esso è fondato sulla laicità. Nel mondo musulmano, al contrario, a legittimare la politica è il richiamo - o l'adesione - alla tradizione coranica. Convinto della validità della tradizione liberale democratica, e delle forme di organizzazione sociale e politica da essa alimentate, Scruton ci offre una riflessione estremamente lucida che arricchisce il dibattito sull'incontro/scontro tra le civiltà.
Lo spazio politico della regione. Cittadinanza, azione di governo e politiche pubbliche
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2004
pagine: 384
In un contesto in cui aumenta la competizione internazionale e alcune funzioni statali vengono trasferite al livello sovranazionale dell'Ue, sembra profilarsi uno 'spazio politico' per l'istituzione regionale. Spazio non chiuso alle influenze esterne, ma tale da consentire all'istituzione regionale una propria capacità di governo e un ruolo di mobilitazione e aggregazione delle risorse locali. Dinanzi al processo di costituzionalizzazione dell'Ue, la prospettiva dell'"Europa delle Regioni" sembra destinata a rimanere una formula politica più che una realtà. Soprattutto, acquista credibilità l'ipotesi che la regione diventi uno spazio politico in cui radicare nuove forme di garanzia e promozione della cittadinanza, in grado di dar corpo all'architettura di una multilevel citizenship.
Guerra santa? Il terrore nel nome dell'Islam
John L. Esposito
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2004
pagine: XXVI-176
Come può una religione giustificare, e addirittura invocare il massacro di vittime innocenti? Ciò che parrebbe un controsenso è invece la domanda tragicamente aperta dal crollo delle Torri gemelle e rinfocolata dal crescendo degli episodi terroristici commessi "nel nome dell'Islam". Se da un lato questa esplosione di violenza annichilisce la ragione, dall'altro chiede di essere compresa e suscita molteplici interrogativi. Chi sono gli estremisti islamici autori dei devastanti attacchi dell'11 settembre e perché odiano l'Occidente? Quali sono i loro obiettivi? E davvero l'Islam insegna che essi verranno ricompensati per le loro azioni? In questo libro, l'autore risponde a queste e altre domande.
La fine dell'era americana. Politica estera americana e geopolitica nel ventunesimo secolo
Charles A. Kupchan
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2003
pagine: XXVI-445
Negli anni Novanta era opinione diffusa che la caduta del muro di Berlino avesse decretato il trionfo della democrazia liberale e del capitalismo di mercato, cancellando l'ultima grande linea di demarcazione ideologica. Cominciava un'era di prosperità economica e di pace stabile, sotto l'egida dell'unica superpotenza planetaria rimasta: gli Stati Uniti. In realtà la fine della Guerra fredda ha segnato paradossalmente non la vittoria definitiva dell'America, ma l'avvio del suo declino e un periodo di forte instabilità. L'incalzare di concorrenti economici e politici, quali la Cina e la stessa Unione Europea, non si concilia con il dominante "unilateralismo" americano in materia di politica estera e impone all'America di ridefinire la sua egemonia.
Dopo la vittoria. Istituzioni, strategie della moderazione e ricostruzione dell'ordine internazionale dopo le grandi guerre
John G. Ikenberry
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2003
pagine: XVI-388
La fine della guerra fredda è stata come una specie di big bang che ricorda quanto successe dopo le guerre napoleoniche o quelle mondiali. John Ikenberry risponde alla domanda su cosa facciano gli stati vincitori con il potere acquisito e come lo usino per costruire un nuovo ordine internazionale. La domanda riguarda in particolare l'egemonia degli USA nell'era unipolare. Il carattere aperto del sistema americano e una rete di istituzioni multilaterali può permettere agli Stati Uniti di esercitare un controllo strategico e di stabilire valide relazioni tra le democrazie industriali nonostante i veloci cambiamenti e l'estrema disparità di potere.
Il Mediterraneo nelle relazioni internazionali
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 1994
pagine: 240
Culla di civiltà e crogiolo di culture, il Mediterraneo ha da sempre costituito un'arena di incontro e il luogo di genesi di processi storico-politici in grado di influenzare lo sviluppo di Oriente e Occidente. Oggi più che mai quest'area è tornata a essere uno dei grandi 'scacchieri' delle relazioni internazionali contemporanee. Il Mediterraneo sta vivendo un processo di ridefinizione strategica il cui risultato non è ancora chiaro; e questo proprio nel momento in cui, anche alla luce dei mutamenti nel contesto internazionale del "dopo 11 settembre", diventa sempre più un crocevia in cui i principali attori della politica mondiale definiscono interessi, identità e politiche. Questo volume muove dall'assunto che sia utile analizzare la politica internazionale del Mediterraneo alla luce dei due grandi progetti politici di ridefinizione dello spazio mediterraneo oggi sul tavolo: da un lato, l'idea europea di una regione Euro-mediterranea e, dall'altro, l'idea statunitense di un Grande Medio Oriente.
Relativismo giuridico. La crisi del diritto positivo nello Stato moderno
Luca Galantini, Mario Palmaro
Libro: Copertina morbida
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2011
pagine: 129
Il relativismo è fenomeno complesso che affascina gli studiosi per la sua straordinaria diffusione nella società postmoderna. Il punto di partenza di ogni relativismo è la negazione di qualunque verità, cosicché il dubbio insuperabile si insinua a ogni livello del processo della conoscenza, compresi il concetto di diritto, di norma giuridica e la loro interpretazione. Gli autori di questo volume, lo storico del diritto Luca Galantini e il filosofo del diritto Mario Palmaro, sostengono che il sistema giuridico positivo vive una crisi senza precedenti. Ne scaturiscono problemi decisamente concreti, come il rapporto fra Stato e religioni, la relazione fra diritto e morale, il concetto di 'laicità dello Stato'. Le dottrine di stampo positivista hanno pensato di sciogliere questi nodi teorizzando l'assoluta impermeabilità del diritto - ridotto a diritto positivo - rispetto a ogni infiltrazione di carattere morale e religioso. Ma lo schema fondato sulla laicità negativa, cioè sulla possibilità di rinchiudere religione e morale nella sola sfera privata, è stato contraddetto dalla storia: le istanze e le identità religiose più diverse - anche le più radicali in termini di valori morali e di scelte giuridiche - da quella islamica a quella cristiana, rivendicano sempre più spesso un ruolo e un compito pubblico, interpellando gli stati e le organizzazioni internazionali su quali siano le soluzioni più ragionevoli da adottare.
Challenges of development: asian perspectives
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2010
pagine: 192
Manuale di studi strategici. Da Sun Tzu alle «nuove guerre»
Giampiero Giacomello, Gianmarco Badialetti
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2009
pagine: 376
Che cos'è la strategia? Esistono alcuni principi 'immutabili' della guerra? Che cosa sono le 'nuove guerre', i 'conflitti asimmetrici' e la 'guerra fra la gente'? E gli 'studi strategici'? Domande come queste hanno attirato l'attenzione di molti studiosi, da Tucidide a Sun Tzu, da Machiavelli a Clausewitz, per arrivare ai contemporanei Liddell Hart, Kissinger, Luttwak e molti altri. Muovendo dall'opera di tali autori, il volume intende spiegare in modo sintetico da dove provengono i concetti e i termini riferiti alla strategia, che spesso i media utilizzano così male, chiarire quali dinamiche condizionano il ricorso alla forza militare da parte dei governi e segnalare quegli strumenti (come il controllo degli armamenti e il peacekeeping) che possono oggi limitarne le conseguenze.
Immagini del mondo. Introduzioni alle relazioni internazionali
Paolo Foradori, Paolo Rosa, Riccardo Scartezzini
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2008
pagine: 388
Questo libro offre una trattazione ampia e aggiornata delle relazioni internazionali contemporanee. Sono illustrati i principali strumenti analitici e approcci teorici (realismo, neo-realismo, neo-liberalismo, costruttivismo, post-positivismo) e vengono discusse questioni centrali come l'economia politica internazionale, la geopolitica, i processi di globalizzazione e le forze sovranazionali, l'analisi della politica estera, gli studi di sicurezza, la stabilità del sistema internazionale, le nuove problematiche dell'agenda globale (terrorismo, ambiente, armi di distruzione di massa).
Prima del prossimo attacco. Preservare le libertà civili in un'era di terrorismo globale
Bruce Ackerman
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2008
pagine: 271
I fatti che hanno seguito l'11 settembre mostrano come ogni nuovo attacco terroristico faccia scattare di riflesso nuovi provvedimenti repressivi, innescando un circolo vizioso che rischia di condurre a una vera e propria devastazione delle libertà civili nel corso del XXI secolo. Con uno sguardo lucido e lungimirante sul futuro, Bruce Ackerman propone in questo libro un'alternativa ben precisa e praticabile: una "costituzione di emergenza" che permetta ai governi (e in particolare al governo degli Stati Uniti) di intraprendere azioni eccezionali per contrastare il rischio di nuovi attacchi, ma impedisca misure permanenti che vadano a detrimento delle libertà civili. Con la sua "costituzione di emergenza" Ackerman smaschera i pericoli nascosti dietro la nota affermazione che stiamo combattendo una guerra al terrore e non esita a criticare apertamente le posizioni che, accettando un'idea bellica del problema, hanno finito per appoggiare un'espansione estrema dei poteri presidenziali. A sostegno della sua proposta porta esempi concreti di provvedimenti di emergenza adottati nelle costituzioni di diverse nazioni, dalla Francia al Sud Africa. Analizzando poi in particolare la risposta britannica agli attacchi terroristici, trae la conclusione che nessun paese oggi è sufficientemente attrezzato per affrontare la sfida determinante di questo inizio secolo: sconfiggere il terrorismo e contemporaneamente preservare le libertà fondamentali.