Anicia (Roma): Eclettica-mente
I concorsisti. Raccontare il pubblico impiego attraverso i pubblici dipendenti
Vito Tenore
Libro: Libro rilegato
editore: Anicia (Roma)
anno edizione: 2025
pagine: 120
Un racconto davvero unico e particolare, divertente ma realistico, sul reclutamento concorsuale dei pubblici dipendenti. Uno spaccato di umanità raccontato con arguta ironia: dallo studio casalingo a quello presso “i profeti della traccia”, ovvero i preparatori; dalle sofferte tappe per raggiungere Fiera di Roma e le altre sedi concorsuali, al duro concorso con i suoi straordinari spunti. I patemi, le sofferenze, i dubbi, gli espedienti, le gioie, i successi e le sconfitte di migliaia di concorsisti, raccontati con cognizione di causa da uno dei più autorevoli ed eclettici concorsisti, oltre che attento studioso del pubblico impiego, che ha ben conosciuto, da concorrente, da vigilante, da segretario e da commissario il mondo dei concorsi! Una analisi lucida, concreta che, attraverso l’ironia ed il gioco linguistico, racconta il fondamentale momento concorsuale che recluta, in ossequio alla Costituzione (art.97, co.4, cost.), i migliori “servitori dello Stato”, destinati a farlo, in tanti anni di servizio, con “onore e disciplina” (art.54 cost.). Il concorso come spaccato e cartina di tornasole della vita, fatta di uomini e donne tenaci, laboriose e oneste, ma anche di furbetti.
Conoscere la Corte dei conti attraverso i suoi palazzi. Guida istituzionale e fotografica alle sedi regionali della Corte dei conti
Libro: Libro in brossura
editore: Anicia (Roma)
anno edizione: 2025
pagine: 336
Un piacevole racconto, anche fotografico, scritto per il 2 giugno, Festa della Repubblica, da Uomini e Donne delle Istituzioni e rivolto a tutti i cittadini, su una delle Magistrature italiane più apprezzate ed affidabili, la Corte dei conti, attraverso i suoi Palazzi, presenti sul territorio in ogni capoluogo di Regione quali basilare presidio locale di legalità e di tutela della corretta spesa di denaro pubblico. La scarsa conoscenza delle Istituzioni e dei loro compiti, attuativi di rilevanti principi costituzionali, è spesso all’origine della disaffezione dei cittadini e del fastidio degli amministratori, che hanno talvolta una visione distorta dell’antica Magistratura contabile, quasi fosse un “nemico” da cui difendersi o un qualcosa di estraneo o di “distinto” a cui contrapporsi. Il recupero della piena conoscenza delle Istituzioni nel nostro Paese e dei compiti costituzionali dalle stesse assolti, in primis quelli della Corte dei conti, è dunque il basilare punto di partenza per ricostruire una visione positiva e costruttiva del rapporto tra Politica, Istituzioni e Cittadini. Il curatore, affiancato da validi colleghi, autentici “Fedeli servitori dello Stato”, si è pertanto inerpicato in una piacevole camminata culturale tra le sedi regionali della Corte dei conti presenti sul territorio in ogni Regione, per raccontare l’Istituzione attraverso i suoi Palazzi, i suoi prospetti, le sue aule d’udienza, i suoi uffici, i suoi arredi, i suoi corridoi, le sue scale, i suoi portoni, le sue luci. Nei luoghi descritti e raccontati nel volume si sono tenute udienze, camere di consiglio e audizioni, si sono celebrate inaugurazioni di anni giudiziari, si sono tenuti convegni, si sono programmate indagini, si sono scritte citazioni, sentenze e delibere, ma soprattutto si sono realizzati incontri intensi tra esseri umani, si sono consumati dolori e gioie: anche questo il volume vuol raccontare attraverso la sobria eleganza dei luoghi, delle stanze, degli arredi! La sinergica funzione giurisdizionale e di controllo assolta dalla Corte dei conti nei suoi edifici istituzionali, va intesa come un basilare “Servizio alla Nazione”: il potere esercitato dalle Istituzioni nei suoi antichi palazzi è un potere lecito, legittimo ed etico, in quanto messo al servizio non dei singoli, ma dell’intera Nazione. L’Istituzione-Corte dei conti quale Servizio per la Nazione!
Il femminicidio. Analisi dei fattori di rischio e di vulnerabilità nella violenza di genere
Marta Sabino
Libro: Libro rilegato
editore: Anicia (Roma)
anno edizione: 2024
pagine: 202
Il tema della violenza di genere (fisica, economica, psicologica e persino telematica attraverso il revenge porn, lo stalking telematico o il cyberbullismo che vittimizza soggetti fragili, soprattutto donne) e della sua più tragica manifestazione, il femminicidio, è oggi una questione sociale che, come tale, è stata oggetto di saggi, articoli, convegni, giornate di riflessione, trasmissioni televisive tese a comprendere il fenomeno, stigmatizzarlo, combatterlo, prevenirlo, sensibilizzando l’opinione pubblica e l’attenzione di ogni cittadino e fornendo ausilio alle tante vittime di violenze in un’ottica di riscatto e resilienza. Una lettura altamente consigliata non solo per i tecnici della materia, ma per chiunque, da cittadino consapevole, voglia adeguatamente comprendere il tema della violenza sulle donne.
La Costituzione tradotta nelle lingue e nei dialetti regionali italiani
Libro: Libro rilegato
editore: Anicia (Roma)
anno edizione: 2024
pagine: 712
Le lingue “di minoranza” e i dialetti, per la loro concretezza, musicalità e capacità evocativa, riescono non solo nella poesia, nel teatro, nella musica, ma anche nel più (apparentemente) “freddo” diritto, a rendere più vive regole, concetti, principi, e non solo emozioni, ricordi e sentimenti. La lettura, preferibilmente ad alta voce, delle basilari (ma non esclusive) 21 varianti regionali della nostra unitaria Carta darà conferma, al lettore più attento, della capacità della lingua “di minoranza” e del dialetto di rendere ancor più bella, viva e permeante la Costituzione nell’agire quotidiano di ogni cittadino o uomo delle Istituzioni.
L'intelligenza artificiale può sostituire un giudice? I rischi della involuzione verso un «cretino digitale»
Vito Tenore
Libro: Libro in brossura
editore: Anicia (Roma)
anno edizione: 2023
pagine: 120
Solo chi ha sperimentato e vissuto la fatica dello studio (liceale, universitario e postuniversitario) prima e della fatica del decidere poi, solo chi, oltre ad aver letto gli atti di causa e ad aver consultato precedenti giurisprudenziali (come può certamente fare, ed anche meglio, una attenta e veloce AI), solo chi si è confrontato, alla luce del proprio bagaglio umano e professionale, con avvocati e colleghi in migliaia di discussioni in aula e in camera di consiglio, solo chi ha patito la “sofferenza del capire e del dubitare”, solo chi ha letto il volto, le voci, le posture e le espressioni di imputati, di parti in causa, di avvocati e di pubblici ministeri, solo chi ha odorato e percepito gli umori in un'aula di udienza, un corridoio di un tribunale, una caserma dei Carabinieri e un'aula penitenziaria, solo chi è capace di confrontarsi con la propria coscienza prima di assumere una qualsiasi decisione, è in grado di redigere una sentenza degna di questo nome, ovvero il frutto di un'operazione valutativa molto, molto più complessa di quella di cui è capace una “banale” intelligenza artificiale. Presentazione di Maria Rosaria San Giorgio, giudice costituzionale.

