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Aracne: Atene e Gerusalemme

Trans Tiberim. Pratiche occulte nel mondo antico

Trans Tiberim. Pratiche occulte nel mondo antico

Vito A. Sirago

Libro: Libro in brossura

editore: Aracne

anno edizione: 2013

pagine: 232

Trans Tiberim: la foce del Tevere è partenza dell'aldilà. Esame delle pratiche occulte elaborate nel Mondo Antico, dalle origine storiche all'inizio del Medioevo, prima della svolta segnata nei sec. IV-VI con l'organizzazione dei culti religiosi (Cristianesimo e Islamismo). La trattazione si sofferma sui luoghi ed episodi più appariscenti; evidenzia l'aspetto psichico, la paura dell'esistenza, il bisogno di liberarsi dalle ansie, l'uso come "medicina" di dette pratiche, per ridare fiducia e forza morale di fronte alle difficoltà della vita. Analisi quindi dei tentativi di risolvere le incertezze del presente e dell'avvenire.
14,00

Pier Damiani. Una teologia dell'onnipotenza

Pier Damiani. Una teologia dell'onnipotenza

Alfredo Gatto

Libro: Libro in brossura

editore: Aracne

anno edizione: 2013

pagine: 156

Il pensiero di Pier Damiani rappresenta una delle più importanti e audaci riflessioni sull'estensione e le prerogative dell'onnipotenza divina. Nell'ambito della tradizione medievale, e in particolare nei suoi più insigni e autorevoli rappresentanti, nessuno riuscirà infatti a eguagliare la radicalità del monaco ravennate. L'opera di Damiani può essere interpretata come il tentativo di conservare l'assoluta trascendenza divina di fronte alle incipienti pretese di autonomia avanzate dalla ragione umana. Sebbene la sua testimonianza sia destinata a essere scalzata dalla prepotente ascesa della scolastica medievale, il pensiero del monaco rimarrà comunque il più lucido esempio di una teologia fondata sull'onnipotenza di Dio.
11,00

Il corpo lacerato dell'eroe. Funzioni narrative e simboliche del sangue nell'Iliade

Il corpo lacerato dell'eroe. Funzioni narrative e simboliche del sangue nell'Iliade

Maurizio Civiletti

Libro: Libro in brossura

editore: Aracne

anno edizione: 2012

pagine: 100

L'Iliade rappresenta un mondo di corpi in lotta tra loro, anelanti senza sosta al reciproco ferimento. Essere eroi significa possedere una serie di qualità vigore fisico, coraggio, sprezzo del pericolo, padronanza nell'uso delle armi - il cui unico e naturale àmbito di applicazione è lo scontro fisico vòlto alla lacerazione del corpo avversario. Il sangue che fuoriesce a seguito del ferimento figura, nel generale quadro narrativo, come elemento descrittivo dei traumi fisici e psicologici cui sono soggetti i corpi degli eroi sul campo di battaglia. In quanto segno biologico della condizione umana il sangue è, più di ogni altro elemento, il tratto fisico e simbolico dell'umanità eroica fragilmente esposta agli inevitabili urti della guerra, e l'emorragia si configura come l'effetto fisico nel quale si condensa simbolicamente la valentìa del guerriero avversario. Le ferite inferte al nemico sono infatti il contrassegno oggettivo tanto dell'areté guerriera quanto dell'inevitabilità, sottesa all'idea di questa areté, dello scontro sul campo di battaglia. È quindi proprio nell'atto del lacerare che trova piena realizzazione la pragmatica bellica degli eroi iliadici.
8,00

Sulla resurrezione. Atenagora, Giustino, Origene

Sulla resurrezione. Atenagora, Giustino, Origene

Vito Limone

Libro: Libro in brossura

editore: Aracne

anno edizione: 2012

pagine: 124

"Il 'De Resurrectione mortuorum' di Atenagora di Atene (133-190), i 'De Resurrectione Fragmenta' di Giustino (100-162/8) e il 'De Resurrectione' di Origene di Alessandria (185-254) rappresentano il più alto tentativo del pensiero tardoantico di riflessione sul tema del corpo glorioso, ossia del corpo risorto, e di conciliazione della questione della resurrezione della carne con l'idea dell'immortalità dell'anima. Atenagora, Giustino e Origene, per la prima volta nel pensiero cristiano delle origini, affrontano il tema della resurrezione del corpo ricorrendo a strutture, dottrina e concetti della filosofia greca. Così facendo, il platonismo trapassa, in modo radicale, nel paleocristianesimo e il concetto di resurrezione, o di corpo glorioso, diviene uno dei luoghi più luminosi in cui filosofia greca e teologia cristiana condonano." (Prefazione di Giuseppe Girgenti)
9,00

Il debito del Cristianesimo delle origini nei confronti della filosofia. Il rapporto tra filosofia e fede

Il debito del Cristianesimo delle origini nei confronti della filosofia. Il rapporto tra filosofia e fede

Giancarlo Sebastian Puglisi

Libro: Libro in brossura

editore: Aracne

anno edizione: 2019

pagine: 100

Il volume analizza il rapporto tra i pensatori del primo Cristianesimo e la filosofia greca, dalla quale provengono in prestito concetti, dottrine e metodi. L'intento della ricerca è proprio quello di mostrare come tali elementi vengono decontestualizzati e ricollocati in una struttura teorica totalmente diversa, a partire dall'analisi degli obiettivi religiosi sottesi a tale rielaborazione filosofica. Ciò ha prodotto, pertanto, la trasformazione del Cristianesimo in filosofia e tutte le contraddizioni che un tale processo produce.
9,00

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