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Artemide: Pensieri ad arte

Le stagioni della cattedrale di Monopoli. Architettura e cultura figurativa

Le stagioni della cattedrale di Monopoli. Architettura e cultura figurativa

Libro: Libro in brossura

editore: Artemide

anno edizione: 2025

pagine: 432

La cattedrale di Monopoli costituisce il risultato del più grande cantiere attivo nella Puglia del Settecento che crebbe comportando la distruzione dell'edificio medievale voluto dal vescovo Romualdo all'inizio del XII secolo. Gli studiosi coinvolti nella preparazione del volume hanno lavorato per dimostrare come la chiesa costituisca ancora un prezioso palinsesto degli interventi di epoche diverse. Sulle vestigia romaniche, a loro volta cresciute sui resti d'età messapica e romana, ancora visibili nel succorpo, s'innestò l'edificio tardo barocco al cui interno si conservano manufatti che coprono un arco temporale che va dal XII al XIX secolo. Un cospicuo numero di opere – dalla pala di Lazzaro Bastiani ai dipinti di Jacopo Palma il Giovane, dalle sculture di Giuseppe Sanmartino alle tele di Francesco de Mura e di Pietro Bardellino – attesta le complesse fasi di importazione da alcuni dei maggiori centri artistici italiani. I saggi di ambito storico-architettonico ripercorrono le trasformazioni della chiesa, a partire dall'età medievale fino alla ricostruzione settecentesca, esaminando, in particolare, l'attività di maestranze locali che dovettero confrontarsi con modelli napoletani e salentini; la facciata sulla quale s'innervano citazioni berniniane e borrominiane e la quinta scenografica del muraglione frangivento contribuiscono a qualificare il polo religioso della città e, allo stesso tempo, renderlo uno degli spazi architettonici meglio riusciti fra i centri pugliesi.
90,00

Inside the exhibition. Temporalità dispositivo narrazione

Inside the exhibition. Temporalità dispositivo narrazione

Libro: Copertina morbida

editore: Artemide

anno edizione: 2023

pagine: 248

Il libro considera l'allestimento di esposizioni temporanee tra il XVI e il XXI secolo come un complesso fenomeno culturale, prendendo in esame dodici casi studio. Attraverso l'analisi di documenti inediti e approcci metodologici diversificati, i saggi esplorano il fenomeno espositivo nelle sue molteplici declinazioni e come esso abbia prodotto dei cambiamenti significativi nel modo di guardare l'arte, dalla Firenze ducale del Cinquecento al Canada francese contemporaneo. Al centro dell'indagine è il rapporto tra teoria, dispositivo, spazio e pratica curatoriale. Il quadro d'insieme che il volume restituisce permette di riflettere in senso diacronico sul concetto di "esposizione", dimostrando i limiti applicativi di questo termine e proponendo una riflessione fondata su un'analisi storica della pratica espositiva, ponendo l'accento sul ruolo cruciale delle mostre nelle (ri)scritture della storia dell'arte.
30,00

La pittura a Gaeta tra Seicento e Settecento

La pittura a Gaeta tra Seicento e Settecento

Christian Bonaventura

Libro: Copertina morbida

editore: Artemide

anno edizione: 2022

pagine: 200

Vivacizzata sin dall'epoca medievale da una classe mercantile intraprendente e da un clero tanto orgoglioso quanto ambizioso, in età moderna Gaeta continuò a giocare sempre in prima linea nelle dinamiche che animarono il Regno di Napoli, privilegiata anche da una posizione geo-politica straordinaria che la rese successivamente uno dei luoghi più emblematici del potere borbonico. Patria di astri di assoluta grandezza nel firmamento della pittura italiana come Scipione Pulzone (1544 circa-1598) e Sebastiano Conca (1680-1764), il centro litorale seppe consolidarsi come uno dei poli più attrattivi per i maestri attivi nel Viceregno e nell'Urbe, impreziosendo il proprio patrimonio artistico attraverso testimonianze pittoriche sempre al passo con i fatti più significativi andati in scena tra Roma e Napoli. Il volume ricompone le vicende della pittura gaetana con un impianto di tipo monografico, analizzando le espressioni artistiche manifestatesi in città nell'arco di due secoli, e proponendosi così come un aggiornato strumento critico.
25,00

Salviati a Venezia. Un artista immigrato nell’Italia del Cinquecento

Salviati a Venezia. Un artista immigrato nell’Italia del Cinquecento

Mattia Biffis

Libro: Libro in brossura

editore: Artemide

anno edizione: 2022

pagine: 232

Cosa significa essere un pittore migrante nell’Italia frammentata e cosmopolita del Cinquecento? Questo libro cerca di fornire una risposta a una domanda tanto insolita quanto attuale, ricostruendo le vicende biografiche e professionali di Giuseppe Porta, il pittore garfagnino meglio noto col nome di Giuseppe Salviati (1520-1575). La sua carriera riflette molte di quelle urgenze di mobilità e formazione che furono proprie di una generazione di artisti cresciuti col mito di Raffaello e Michelangelo, in incessante movimento tra i principali centri della penisola alla ricerca di occasioni di lavoro e di crescita professionale. Dalla natia Garfagnana, egli si portò prima a Roma, per poi volgersi nuovamente verso nord per raggiungere Venezia passando per Firenze e Bologna. Nella Serenissima decise di fermarsi in pianta stabile, di prender moglie e metter su famiglia, entrando nelle grazie dei committenti locali. Pittore prolifico e abile disegnatore, Salviati diede prova di sé anche nella scrittura, elaborando un originale progetto di catalogazione universale dei suoni rimasto in forma manoscritta. Attraverso un’attenta ricostruzione delle sue vicende artistiche e intellettuali, questo libro fa dunque luce su uno dei protagonisti della pittura veneziana del Cinquecento, rimasto ingiustamente fino ad oggi ai margini della storia dell’arte.
40,00

Roma 1629. Una microstoria dell'arte

Roma 1629. Una microstoria dell'arte

Jan Blanc, Marije Osnabrugge

Libro: Copertina rigida

editore: Artemide

anno edizione: 2021

pagine: 296

Il volume è un esperimento metodologico, che vuole provare ad applicare alla storia dell'arte i notevoli progressi acquisiti nel campo della microstoria. Ciascuno degli undici saggi raccolti in questo libro tratta di una vicenda culturale o artistica avvenuta a Roma nel 1629. Tutt'altro che un anno straordinario nella storia della città papale, il 1629 ci mostra infatti il "business as usual" nella vita artistica dell'Urbe. La scelta di un quadro geografico e cronologico limitato, d'altronde, offre l'opportunità di mettere a fuoco i dettagli delle singole vicissitudini. Inoltre, letti insieme, i saggi dipingono un'immagine pluriforme della vita culturale della Roma moderna. Essi consentono infatti di incontrare gli attori principali della vita romana nel 1629 (dai Barberini e Cassiano dal Pozzo a Sandrart e Giulio Mancini), così come di comprendere le dinamiche delle reti familiari, sociali (i Bentvueghels) e professionali (l'Accademia di San Luca) e di aprire una finestra di ricerca sulle pratiche della vita quotidiana nell'atelier (Antonio Bosio davanti alla sua scrivania e la dimora-museo di Filippo Napoletano), nei cantieri (Ciampelli nella Fabbrica di San Pietro e Valentin a palazzo Barberini) e nella strada (Duquesnoy che studia le antichità o i fiorentini che celebrano un loro nuovo santo).
40,00

Mattia Preti die befreiung des heiligen Petrus aus dem Kerker

Mattia Preti die befreiung des heiligen Petrus aus dem Kerker

Stefan Albl

Libro: Copertina morbida

editore: Artemide

anno edizione: 2021

pagine: 151

30,00

Leggere le copie. Critica e letteratura artistica in Europa nella prima età moderna (XV-XVIII secolo)

Leggere le copie. Critica e letteratura artistica in Europa nella prima età moderna (XV-XVIII secolo)

Libro: Libro in brossura

editore: Artemide

anno edizione: 2020

pagine: 320

L’analisi del fenomeno della copia e della riproducibilità artistica è un argomento di crescente interesse nel contesto degli studi storici più recenti volti a recuperarne quei valori e significati a lungo negati dalla critica del Novecento. Il volume si propone di inquadrarne il ruolo nelle arti figurative della prima età moderna dal punto di vista delle fonti testuali, dalla storiografia artistica alla trattatistica tecnica, tra primo Umanesimo e Illuminismo. Lo sguardo proposto mira a leggere copie e riproduzioni ponendo a confronto le riflessioni nell’ambito specifico della letteratura artistica con quelle offerte dalle altre discipline umanistiche, dalla letteratura antica e moderna, alla teoria dell’architettura, e al contempo mira a ricontestualizzare e a restituire le riflessioni critiche e materiali sulla copia tra Italia, Spagna e resto d’Europa, indagando anche fonti e casi di studio sino ad oggi meno noti.
30,00

Villa Wolkonsky. Storia della collezione di antichità

Villa Wolkonsky. Storia della collezione di antichità

Raffaella Bucolo

Libro: Copertina morbida

editore: Artemide

anno edizione: 2020

pagine: 176

La Villa Wolkonsky, oggi residenza dell'Ambasciatore britannico a Roma, custodisce nel suo giardino una ricca collezione di marmi di età romana, patrimonio storico e artistico di valore. Grazie a recenti restauri è stato possibile documentare per la prima volta in modo completo l'intera raccolta di antichità e indagarne la storia, dalla formazione fino all'esposizione odierna. In questo volume si sono ripercorse le vicende stesse della Villa e dei suoi proprietari, in particolare i principi Wolkonsky, grandi amanti della cultura e figure centrali per la nascita e l'incremento della collezione a partire dai primi decenni dell'Ottocento. Attraverso lo studio di documentazione storica e di archivio è stato ricostruito ogni momento riguardante la raccolta e i marmi antichi, dalle provenienze archeologiche e collezionistiche, all'esposizione nel giardino romantico. La Villa fu luogo di incontro per scrittori, artisti e visitatori, di cui si sono riportati gli ammirati commenti e le descrizioni; fu anche investita dai lavori della fervente urbanizzazione postunitaria, durante i quali avvennero numerose scoperte archeologiche e il rinvenimento di vari reperti, in parte confluiti nella collezione stessa. Sede diplomatica prima tedesca, poi inglese, Villa Wolkonsky divenne luogo di rappresentanza, dove la collezione continua ad essere motivo di pregio.
30,00

La scintilla divina. Il disegno a Roma tra Cinque e Seicento

La scintilla divina. Il disegno a Roma tra Cinque e Seicento

Libro: Copertina rigida

editore: Artemide

anno edizione: 2020

pagine: 484

Gli anni di raccordo tra un secolo e un altro sono sempre stati teatro, nel corso della storia, di fenomeni innovativi che hanno spesso condotto a mutamenti profondi, a volte rivoluzionari. Fra la fine del Cinquecento e l'inizio del Seicento, Roma, al tempo la più importante capitale europea, fu meta imprescindibile per talenti in cerca di fortuna o desiderosi di compiere il proprio tirocinio artistico. La compresenza in città di Michelangelo Merisi da Caravaggio e di Annibale Carracci segnò l'avvio di una nuova stagione artistica e una svolta cruciale per i destini della storia dell'arte a Roma e non solo. Operarono però al contempo, e in parallelo a Caravaggio e Carracci, anche artisti la cui fama è stata fino a tempi piuttosto recenti oscurata dalla risonanza dei due "campioni" del Seicento italiano. I percorsi professionali di tali artisti, spesso considerati retorici portavoce dell'establishment pontificio - e dunque personalità conformiste e di minore interesse -, restano ancora in larga misura da mettere a fuoco. Su questo cruciale momento è posta l'attenzione del volume. Nei saggi che lo compongono si è cercato di presentare uno scenario più complesso di quello delineato dalla storiografia e di dare lettura delle interazioni che intercorsero tra gli artisti operanti a Roma nello stretto giro di anni che fanno da cerniera tra i due secoli, scegliendo come punto di osservazione privilegiato quello del disegno, lo strumento più intimo dell'operare dell'artista, in cui, prima ancora che nella pittura, si manifestarono i caratteri di innovazione e sperimentazione e l'entusiasmo degli artisti nei confronti di idee nuove, a volte incredibilmente moderne.
50,00

La basilica della Santa Casa di Loreto. La storia per immagini nell'età del digitale

La basilica della Santa Casa di Loreto. La storia per immagini nell'età del digitale

Libro: Copertina morbida

editore: Artemide

anno edizione: 2019

pagine: 246

Il volume raccoglie i risultati del progetto Smart-Heritage dell'Università di Camerino, volto a valorizzare il patrimonio culturale della basilica della Santa Casa di Loreto attraverso l'integrazione tra conoscenza storica e rappresentazione digitale. Il suo obiettivo è stato la ricerca di un equilibrio tra l'efficacia degli strumenti visivi contemporanei e il rigoroso controllo dei contenuti da divulgare. La prima parte, Appunti di architettura, contiene due saggi introduttivi che reinterpretano, sulla base di studi originali, le vicende architettoniche della basilica e del suo ricco patrimonio artistico nei secoli XV-XVII, costituendo i più aggiornati e organici contributi sul tema. Dopo un saggio dedicato a un episodio singolare che ha legato la Santa Casa alla Francia del Re Sole, sono analizzati i restauri compiuti alla basilica nel XX secolo, distinguendoli dai precedenti ottocenteschi. Nella seconda parte, L'immagine digitale, sono illustrati i concetti metodologici e le tecniche impiegate per la ricostruzione digitale in 3D degli stati assunti dall'edificio negli anni 1500 e 1612; viene poi discusso il nuovo rilievo strumentale della Santa Casa al laser-scanner (il primo mai eseguito), ed è infine spiegata la scelta dei dispositivi digitali e interattivi messi a punto per divulgare i contenuti storici e artistici del complesso lauretano. Nella terza e ultima sezione, Segni grafici, sono indagati alcuni modi di rappresentazione visiva del complesso di Loreto, condizionati dagli specifici fini perseguiti: dalla restituzione della Santa Casa nelle incisioni dei secoli XVII-XVIII, in bilico tra devozione e scrupolo archeologico, ai poetici schizzi rapidamente ripresi da William Turner nei suoi viaggi in Italia del 1819 e 1829, sino alla tendenziosa ricerca della fotografia otto-novecentesca di un'immagine lirica dei complessi monumentali, oggettiva solo in apparenza. Il volume è completato da apparati che ne facilitano la lettura: oltre alla bibliografia e agli indici analitici, l'opera è arricchita da un originale atlante fotografico della basilica, e infine da una planimetria in cui ogni sua singola parte viene individuata con la denominazione attuale e quella storica.
30,00

Itinera tridentina. Giovanni Balducci, Alfonso Gesualdo e la riforma delle arti a Napoli

Itinera tridentina. Giovanni Balducci, Alfonso Gesualdo e la riforma delle arti a Napoli

Libro: Libro in brossura

editore: Artemide

anno edizione: 2019

pagine: 424

Negli ultimi anni del Cinquecento, una sottile linea rossa attraversava il cuore dell'Italia postridentina, annodando a una poetica espressiva dai tratti fortemente connotati e dalle comprovate capacità didattiche, le politiche di riforma promosse in seno alla Curia romana e dai pastori delle Chiese di Firenze e Napoli. Allievo in patria di Giovan Battista Naldini, il fiorentino Giovanni Balducci (1560 - post 1631) fu riconosciuto già dai contemporanei come un artista di cerniera tra le capitali del Granducato mediceo, dello Stato pontificio e del Viceregno. Un pittore che, grazie a una maniera piana, didascalicamente devota e felicemente narrativa, fu in grado di gettare un ponte diretto, e storicamente pregnante, tra le strategie di rinnovamento culturale propugnate da due homines novi del Sacro Collegio cardinalizio: Alessandro de' Medici (1536-1605) e Alfonso Gesualdo (1540-1603). Sforzandosi finalmente di leggere nella sua cornice politica e religiosa il percorso che Balducci seguì da Firenze a Napoli sotto l'ala dei suoi due principali mecenati, il volume offre al lettore una fitta messe di acquisizioni sull'epoca di papa Clemente VIII (15921605), mettendo a disposizione degli studi il primo catalogo ragionato dell'opera grafica e pittorica dell'artista.
40,00

Le collezioni degli artisti in Italia. Trasformazioni e continuità di un fenomeno sociale dal Cinquecento al Settecento

Le collezioni degli artisti in Italia. Trasformazioni e continuità di un fenomeno sociale dal Cinquecento al Settecento

Libro: Copertina morbida

editore: Artemide

anno edizione: 2019

pagine: 295

Un aspetto tra i più affascinanti del collezionismo in età moderna riguarda le raccolte assemblate da artisti. L'analisi di varie tipologie di fonti e in particolare la consultazione degli inventari permette di osservare da un punto di vista privilegiato la personalità e il ruolo sociale del collezionista, risultando di grande interesse nel caso in cui il creatore della raccolta sia un artista. Nelle abitazioni, nelle botteghe e negli studi si incontrano, insieme ai beni attinenti alla pratica del mestiere, opere esposte seguendo validi criteri di allestimento, oltre a pezzi d'antichità e oggetti di varia natura. Non sempre si tratta di un'accumulazione arbitraria, ma generalmente il possesso di queste opere riflette una precisa volontà collezionistica, frutto di orgoglio personale, di pura speculazione commerciale o del desiderio di collocarsi a un livello più alto nella scala sociale. Il volume intende affrontare i molti aspetti di un tema delicato e problematico e fornire l'occasione di un valido confronto tra epoche e contesti cittadini diversi dal punto di vista sociale.
30,00

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