Avagliano: Poesia
Chicane
Daniele Beghè
Libro: Libro in brossura
editore: Avagliano
anno edizione: 2024
pagine: 80
«Nella poesia di Beghè un io mai autoreferenziale privilegia lo sguardo orientato verso il quotidiano: quello di una vita urbana straniante nella gravezza di un lavoro insicuro, fra strade che si aggrovigliano e si dipanano in curve e rettifili; piazze affollate; e auto e camion che vanno e vengono. Eppure, in questo mondo convulso ci sono anche luoghi reali e metaforici - le chicanes - che impongono lentezza, e persone e oggetti carichi di memorie che ne fanno scoprire altro, e di ben altro valore. Parlando con l'oggi e dell'oggi, della contemporaneità tecnologica e multimediale, dell'Aldiquà saturo di cose, la poesia di Beghè riporta all'umano che è slancio etico nonostante tutto. E Beghè tutto osserva per conoscere, ricorda per sentire e ri-ordinare: è la scelta della verità a imporre gerarchie. Il dettato si snoda in ritmi pacati pronti a sfociare con naturalezza in quelli più distesi della prosa: non prose poetiche, ma brevi capitoli, frammenti di vita e di passato, così come riemergono e si dispongono nella coscienza dell'autore a seconda delle sue intime necessità di sapere. In una realtà resa ipertrofica e che corre e corre lungo i giorni, il poeta ci sospinge a guardare sempre più lontano, verso un orizzonte metafisico. La poesia è la «bestia calma» che risuona in noi e richiama alle verità di cui abbiamo bisogno: preveggenza delle parole che dicono la nostra vita umana prima che essa accada, perché già accaduta» (Daniela Marcheschi)
Gemello falso
Antonio Bux
Libro: Libro in brossura
editore: Avagliano
anno edizione: 2022
Un viaggio senza sconti nel mondo della psiche e della metamorfosi che mette al centro i temi del comportamento alimentare e la difficile gestione del corpo e della mente per chi, come l’autore, soffre di disturbi legati al cibo. Qui l’io narrante spesso si interroga sul senso del doppio. Ed è così che il gemello falso non è solo quella parte di sé che si perde o ritorna, ma anche quella personalità in ombra che spesso prende il sopravvento. I componimenti presentati in questo libro sono dunque al tempo stesso sia il simbolo del clone generato dalle due anime (quella buona e magra e quella cattiva e in carne), sia quella trinità sfiorata dal poeta per un istante verso la chiusa del libro, come a testimoniare, più di ogni altra cosa, l’importanza iniziatica dell’intero percorso di un’opera che si può ritenere il diario in versi di un’esistenza passata a esorcizzare il proprio specchio.
Avatar
Cristina Annino
Libro: Libro in brossura
editore: Avagliano
anno edizione: 2022
«In versi dal segno forte e dalle tinte intense, proprio come nei suoi quadri, la poesia di Cristina Annino afferma il senso di una esistenza che, malgrado «bolle di vecchio dolore», si staglia in una «atroce vitalità». In "Avatar" l’Io e il Sé si alternano, interloquiscono e si scontrano, a narrare in forma poetica e visionaria appunto la scissione dell’Io dal Sé, che dovrebbero invece costituire una armonica unità nella personalità e nella coscienza umana. Con la sua ironia, con il suo peculiarissimo sguardo dilatato, capace di cogliere ciò che l’occhio comune non vede, ma c’è ed esiste nel suo rilievo di cosa, questa poesia si snoda ricca di immagini imperative nella loro fisicità, per rilanciare la sfida “umanistica” perno della grande letteratura.» (Daniela Marcheschi)
L'etica dell'acqua
Giuseppe Manitta
Libro: Copertina morbida
editore: Avagliano
anno edizione: 2021
pagine: 92
Questo è un libro di topografie. Il titolo prende spunto dal giudizio sulla società presente in "Wasted lives" di Baumann e, di conseguenza, dalla teoria della società liquida. Da questa ispirazione, si legge la migrazione come necessità e, quindi, come espressione più antica all'interno della società stessa. Ci sarebbero, per assurdo, tracce di ciò anche nell'uomo che professa una sorta di ostrica verghiana (quindi il disadattamento allo spostamento). Si può persino immaginare che costui ha l'esigenza di trovare una propria geografia nello spazio limitato di un'abitazione, all'interno della quale preferisce un ambiente piuttosto che un altro. Lo spazio, dunque, nel quale viviamo è a sua volta complice della forma che assumiamo (complice in senso fisico, ma anche psicologico e antropologico). L'esigenza di dare a noi stessi una determinata forma nello spazio conferma, in apparenza, che siamo vivi. Eppure, al contempo, ciascuno subisce il fascino dello spostamento come desiderio di realizzare un'altra forma di sé. Così è la migrazione: il risultato della ricerca di questa geografia personale. Andando oltre, se badiamo al contenuto e non alla forma, oggi l'illusione finale sarebbe quella di superare il possesso esclusivo delle personali topografie. In sostanza, questo è un libro di utopie.
Nel giorno in cui il mondo fu creato
Nikolaj S. Gumilëv
Libro: Libro in brossura
editore: Avagliano
anno edizione: 2020
pagine: 80
"Nel giorno in cui il mondo fu creato" è la prima, ampia, antologia italiana di versi di Nikolaj S. Gumilév (1886-1921), autore russo che molta influenza esercitò sulle generazioni più giovani, nel suo paese, e di cui erano finora note, da noi, solo rare composizioni. La traduzione italiana di Amedeo Anelli, nei suoi ritmi scanditi, restituisce la voce fresca e forte di un protagonista della letteratura internazionale del Novecento: in breve, di un giovane poeta dalla vita intensa, grazie ai suoi viaggi in Europa e in Africa; all'amore ricambiato per Anna Achmatova; alla partecipazione, come volontario, alla Prima guerra mondiale di cui fu un eroico combattente; al suo rientro in patria conclusosi con la morte prematura per una condanna ingiusta. Da La giraffa a La guerra, da Canzone a Spavento stellare o a Non conosco questa vita, il lettore delle poesie di Gumilév, raccolte in questo volume, ne riscoprirà l'incontro vitale con le meraviglie naturali, gli sconvolgimenti del mondo contemporaneo e la morte. Il tutto all'insegna di una ricerca poetica originale, tesa a sostituire le aure mistiche e remote della poesia simbolista con limpidezza di visione e di stile: con la parola-cosa.
Sasso, carta e forbici
Antonio Bux
Libro: Copertina morbida
editore: Avagliano
anno edizione: 2019
pagine: 190
"Emana da 'Sasso, carta e forbici' di Antonio Bux una pronuncia scabra, dolorosa e pungente e un andamento testuale netto e narrativo. In alcuni momenti di questo libro così denso, si ha l'impressione di essere di fronte, per trasfigurazione immaginativa e personaggi messi in scena, a una versione poetica, cambiata la latitudine geografica, delle splendide 'Botteghe color cannella' di Bruno Schulz per magia sciamanica volate fino al Sud. Ma, in generale, convivono qui tensioni diverse: sprofondamenti nell'irrazionale ed emersioni di un'energia primordiale scandita da un procedere a scatti che, insieme, disorienta e conforta. E, con esse, una pulsione metamorfica in cui pare intervenire il ricordo di esperienze figurative come quelle di Bosch e Ligabue, con il loro affollarsi di animali domestici e minacciosi. Forse il tratto distintivo di una scrittura segnata da una profonda necessità espressiva e dalla conquista di un suo inconfondibile stile." (Enrico Testa)
Le cose innegabili
Nanni Cagnone
Libro: Libro in brossura
editore: Avagliano
anno edizione: 2018
pagine: 80
«"Le cose innegabili" di Nanni Cagnone è fra le sue più suggestive raccolte. I settantuno testi che vi sono riuniti sono preceduti da numeri romani, a indicarne la funzione di "stanze" poematiche, in cui il poeta procede nell'attraversamento delle cose tangibili per rilanciarne gli interrogativi più alti e coinvolgenti per l'essere umano. Contro ogni facile ontologia, l'innovativa e allo stesso tempo classica poesia di Cagnone ribadisce la concretezza e la certezza delle esistenze cosali e umane, pur entro la coscienza della caducità in cui tutto quanto vive e sta nel mondo è iscritto. "Le cose innegabili" mette in evidenza la trama poliedricamente colta della profonda poesia di Cagnone, che tocca qui vertici di una perfezione tecnica mai disgiunta dall'intensità espressiva per nitore dei significati e autentica capacità di evocazione.» (Daniela Marcheschi)
La fragile allegria. Poesie 2012-2017
Massimo Oldoni
Libro: Libro in brossura
editore: Avagliano
anno edizione: 2018
pagine: 137
"Che una mia mano ti tenga/mentre l’altra sbriga la vita" sono i versi di una poesia contenuta in questa raccolta, ed è proprio in questo doppio ruolo, tenere per mano qualcuno o qualcosa e sbrigare la vita, che si consuma “la fragile allegria” del conoscere se stessi o incontrare l’altro. Per il poeta solo la poesia è in grado di descrivere i meccanismi interiori più profondi e nascosti dell’individuo: la poesia costituisce questo tentativo di ricerca e qualche volta di scoperta, perché tutto ciò che nasce dalle certezze è insopportabile. Così, La fragile allegria diventa la storia di un viaggio lungo un percorso di domande e memoria: luoghi, persone, circostanze, incontri e racconti inquadrano un orizzonte da raggiungere.
Fiori in pericolo
Mauro Fabi
Libro: Copertina morbida
editore: Avagliano
anno edizione: 2006
pagine: 120
Attorno al fuoco
Claudio Damiani
Libro: Copertina morbida
editore: Avagliano
anno edizione: 2006
pagine: 100
Questo libro è una raccolta di poesie di Claudio Damiani. Se nelle raccolte precedenti dominava il passato, in quanto memoria, padri, lingua, terra su cui costruire un futuro, qui al centro è il presente. È lui il fuoco attorno al quale ci raccogliamo, il fuoco che ci riscalda e ci incanta, che ci interroga e ci consuma. Così anche irrompe qui, rispetto alle precedenti raccolte, un presente finalmente detto, nella figura di una guerra totale in cui siamo tutti soldati, "vecchi ragazzi donne bambini", in un eroismo obbligatorio e di tutti, che già era comparso nel precedente "Eroi", ma che qui si fa più lacerato e esploso, o imploso.
Resistenza e sparizione
Sergio Bertolino
Libro: Libro in brossura
editore: Avagliano
anno edizione: 2023
"C'è un ardore di conoscenza e di ricerca, da sempre, nella poesia di Sergio Bertolino. Un ardore nutrito di rabbia e di inquietudine, che traversa tutti gli emblemi del vivere senza temere di contraddirsi. Questo libro sembra approfondire proprio questo tema della sete, portando all'estremo l'idea di poesia che si muove tra ribellione e disciplina, ma esercitando la propria "resistenza" dentro un paesaggio e una lingua coerenti e definiti. E il paesaggio che qui si profila è quello delle origini che già avevamo esperito nella raccolta precedente, ma non con la stessa selvatica virulenza di ora, la stessa "fame di radici" e di "arcano" che agisce in queste pagine, dove il ricorso - per una intera sezione - al dialetto reggino svela tutta la carica delle scelte e la forza dell'inabissamento." (Dalla postfazione di Giancarlo Pontiggia)