Besa muci: La Bodiniana
Corriere spagnolo (1947-1954)
Vittorio Bodini
Libro: Libro in brossura
editore: Besa muci
anno edizione: 2013
pagine: 135
Verso la metà del novembre 1946 Vittorio Bodini si recò per la prima volta in Spagna, avendo ottenuto una borsa di studio dal Ministero degli Esteri di quel paese per svolgere attività di ricerca presso l'Istituto italiano di cultura di Madrid. La borsa di studio aveva una durata di sei mesi, ma il soggiorno dello scrittore leccese, che aveva allora trentadue anni, si protrasse ben più a lungo, rivelandosi alla fine un'esperienza decisiva per la sua formazione culturale e umana. I reportages e le prose qui raccolti compongono, nel loro insieme, un singolare "taccuino di viaggio" in cui la progressiva esplorazione del paese straniero da parte del poeta s'intreccia, da un certo punto in avanti, con la riscoperta delle proprie radici e della propria terra.
Sud come Europa. Carteggio (1954-1960)
Vittorio Bodini, Leonardo Sciascia
Libro: Libro in brossura
editore: Besa muci
anno edizione: 2011
pagine: 159
I percorsi intellettuali di Vittorio Bodini e Leonardo Sciascia occupano un posto di primo piano nella storia della cultura (non solo meridionale) del Novecento. Quello che emerge dal loro carteggio è l'affascinante profilo di due scrittori curiosi e poliglotti, poeti e narratori di talento e dalle letture sterminate, con una tensione mai dismessa verso la mappatura di esperienze poetiche e letterarie che dalla provincia del Sud approdano in Europa e arrivano fino al mondo arabo-ispanico. Forse le pagine più rivelatrici dell'epistolario sono proprio quelle incentrate sulla attività di traduzione e promozione editoriale; in particolare sui progetti portati a compimento e su altri mai realizzati, come un'antologia della poesia spagnola contemporanea o una collana dedicata alle scritture antiche e moderne del Mediterraneo. Intanto Sciascia e Bodini perfezionavano o completavano il rispettivo apprendistato letterario con la pubblicazione di opere fondamentali quali "Le parrocchie di Regalpetra" (1956), "Dopo la luna" (1956) e la traduzione del "Chisciotte" di Cervantes (1957).
Metamor (1967)
Vittorio Bodini
Libro
editore: Besa muci
anno edizione: 2010
pagine: 52
Metamor (1967), ultimo libro poetico edito vivente l'autore, accentua, anche con scrittura automatica, il surrealismo della sua poesia. "È un'inchiesta sulla materia e sull'essere", e al titolo sono affidati "ben tre significati: metamorfosi, meta-amore e metà-morto". Un anno prima di morire (1969), coinvolgendo altri inediti, egli aggiungeva trattarsi di "un libro traumatico, sostanzialmente e disperatamente teso a denunziare il totale smarrimento del reale o la sua ricerca senza fede".
Dopo la luna
Vittorio Bodini
Libro: Libro in brossura
editore: Besa muci
anno edizione: 2009
pagine: 160
Carteggio (1953-1970)
Vittorio Bodini, Luciano Erba
Libro
editore: Besa muci
anno edizione: 2007
pagine: 164
Dei numerosi carteggi di Bodini con i più noti esponenti della letteratura italiana del Novecento, quello con Erba, poeta e francesista schivo e sottilmente ironico, è particolarmente intenso tra il 1954 e il 1956, gli anni in cui Bodini diresse la fortunata rivista "L'esperienza poetica". Attraverso la scambio epistolare di Bodini ed Erba, è possibile rivivere la serrata polemica che si accese tra i sostenitori dell'ermetismo, quelli del del neorealismo e coloro che incoraggiavano e cercavano l'originalità di una terza via, più aderente al rinnovato clima culturale degli anni Cinquanta e alla nuova realtà sociale che si veniva creando.
La luna dei Borboni (1952)
Vittorio Bodini
Libro: Libro in brossura
editore: Besa muci
anno edizione: 2006
pagine: 83
"La luna dei Borboni (1952)" è il primo libro poetico di Vittorio Bodini, integralmente ripubblicato e commentato nella presente edizione. Ed è un fatto nuovo nella poesia del secondo dopoguerra, per il quale egli va oltre una sua pur generativa esperienza ermetica e un diffuso neorealismo, tendenzialmente convenzionali e storicamente inerti. Il Sud è la realtà primaria e inedita di questo libro, la riscoperta di un tempo fuori del tempo: preistoria immanente nella storia e autobiografia mai rassegnata alle proprie origini. Qui sono in gran parte prefigurate le altre sue maggiori prove poetiche.