Booklet Milano: MELTEMI.EDU
Introduzione a Max Weber
Daniela Triggiano
Libro: Copertina morbida
editore: Booklet Milano
anno edizione: 2008
pagine: 239
Dalla storia all'economia, dal diritto alla sociologia, ancora oggi Max Weber padroneggia in ciascun ambito un'erudizione straordinaria, che gli consente di dar vita a una produzione fra le più significative e vaste del suo tempo. Molte delle sue opere restano insuperate per l'ampiezza degli interessi e il rigore scientifico, tanto che il confronto con le sue teorie è inevitabile per chiunque si muova all'interno della disciplina sociologica. Acuto analista della modernità, Weber vede in essa gli effetti pervasivi di un ampio processo storico-universale di razionalizzazione, che investe ogni sfera dell'esistenza: da quella economica, con il dispiegamento del sistema capitalistico moderno, a quella giuridica, con l'affermazione di un diritto razionale, a quella politica, con il sorgere dello Stato moderno e l'espansione della burocratizzazione, fino all'elaborazione di un sapere scientifico la cui visione del mondo è svincolata da qualsiasi postulato etico-religioso. Tuttavia, la notorietà di Max Weber è rimasta a lungo legata esclusivamente all'"Etica protestante", ai saggi metodologici, alle due conferenze di Monaco e ad "Economia e società". Queste opere hanno costituito un vero e proprio "canone weberiano". Questo volume intende ripercorrere i passaggi fondamentali che hanno portato alla revisione di questo canone e verificare l'impatto della nuova tendenza interpretativa sulla ricezione del sociologo tedesco in Italia.
Linguaggi della città. Senso e metropoli. Volume 2
Libro
editore: Booklet Milano
anno edizione: 2008
pagine: 303
Urbanisti e filosofi, sociologi e architetti, artisti e amministratori sono oggi alla ricerca di efficaci chiavi interpretative per capire fenomeni emergenti e sviluppi futuri della città, ma anche modelli formali atti a irretirne le mute-voli manifestazioni sostanziali. Da qui l'apporto della prospettiva semiotica che prova a fornire un "organon" flessibile ma rigoroso per spiegare la discorsività contemporanea nelle sue declinazioni metropolitane e derive posturbane. I saggi proposti mettono alla prova i modelli semiotici a partire da casi molto concreti : dalle esibizioni di grandeur di Dubai alle periferie romane, dal recente quartiere fieristico milanese ai complessi intrighi di San Paolo, dalle campagne di ricostruzione di Beirut al conglomerato cileno di Casagrande. Il tutto sullo sfondo di un discorso della città che ingloba sia le sue rappresentazioni artistiche e mediatiche (da Calvino a Second Life) sia alcuni suoi elementi costitutivi (i marciapiedi, le vetrine, la segnaletica).
«Persona» in sociologia
Libro: Copertina morbida
editore: Booklet Milano
anno edizione: 2008
pagine: 263
Nessuno contesta al giorno d'oggi il carattere vincolante della regola che ci ordina di essere, e di essere sempre di più, una persona. L'imperativo espresso da Durkheim conserva ancora oggi tutta la sua attualità. La necessità di ripensare la categoria di persona in sociologia nasce dalla constatazione che altre categorie centrali della modernità - quelle per esempio di "coscienza", "io", "soggetto" - appaiono sempre più in discussione, nonché dalla consapevolezza che la teoria sociale è stata finora dominata da due contrapposti e insoddisfacenti modelli di essere umano: quello dell'uomo iposocializzato, autosufficiente rispetto alla società, e quello dell'uomo ipersocializzato, del tutto dipendente da un ambiente sociale che lo plasma. A partire dalla considerazione che occorre cercare un modello più idoneo a rendere ragione del modo in cui effettivamente la persona agisce nel contesto sociale, gli autori di questo volume studiano la categoria in rapporto a concetti come cultura, riflessività, istituzioni, riconoscimento, ruolo sociale, senso comune, dono, Sé dialogico.
Polifonie urbane. Oltre i confini della visione prospettica
Lidia Decandia
Libro: Copertina morbida
editore: Booklet Milano
anno edizione: 2008
pagine: 191
Per comprendere i mutamenti in atto nella città contemporanea occorre liberarsi da quella visione dello spazio e del tempo che ha avuto origine con l'affermarsi del sistema di rappresentazione prospettica e che, a partire dal Rinascimento, ha potentemente condizionato il nostro modo di guardare e progettare la città e il territorio. Tale visione rischia di impedirci di capire che, al di là degli orizzonti conosciuti, qualcosa di nuovo sta nascendo. Qualcosa che sta modificando radicalmente i nostri modi di esperire e di concettualizzare lo spazio e il tempo e che ci chiede di essere ascoltato e interrogato: uno spazio polifonico che alla nettezza dei confini certi, delle gerarchie e delle regolarità, dell'unitarietà e della coerenza, contrappone una territorialità aggrovigliata e in continuo movimento. A partire dalla presa d'atto di queste profonde modificazioni e dal senso di spaesamento e di disorientamento che esse provocano in noi, il testo invita a non rifugiarsi negli orizzonti del già noto e a ripartire proprio da questa condizione urbana dispersa, dalla ricchezza delle diverse situazioni territoriali.
Pratiche e politiche dell'etnografia
Libro: Copertina morbida
editore: Booklet Milano
anno edizione: 2008
pagine: 211
Nel corso degli ultimi anni l'interesse nei confronti dell'etnografia è andato aumentando in maniera proporzionale all'importanza che essa ha assunto all'interno della ricerca sociale. Proponendo una serie di riflessioni sull'antropologia contemporanea, questo volume intende approfondire alcuni aspetti della disciplina, come il ruolo assunto dallo studioso, la criticità dell'oggetto in analisi e la re-invenzione della ricerca in situazioni di conflitto, ribadendo l'assunto critico della non neutralità dell'indagine etnografica. Le diverse testimonianze raccolte sottolineano le difficoltà epistemologiche e metodologiche che inevitabilmente segnano il "lavoro sul campo" nel tentativo di evocare la problematicità che caratterizza il discorso etnografico nel cosiddetto "mondo contemporaneo".
La rappresentazione allo specchio. Testo letterario e testo pittorico
Libro: Copertina morbida
editore: Booklet Milano
anno edizione: 2008
pagine: 263
II rapporto tra la letteratura e le arti visive attraversa la cultura occidentale sin dalle sue origini, sul piano della riflessione estetica come su quello della pratica letteraria e artistica, traducendosi in una fenomenologia multiforme, fatta di scambio, concorrenza, solidarietà, conflitto. Su questo nodo teorico cruciale, con particolare attenzione per la pittura, riflettono i saggi raccolti nel volume, articolati in tre sezioni. Nella prima - Cultura visuale e rappresentazione - ci si interroga su come la rappresentazione pittorica abbia potuto costituire un modello o uno specchio per la rappresentazione letteraria. La seconda sezione - Immagine pittorica, linguaggio, letteratura - presenta una campionatura dell'incontro tra letteratura e pittura. I saggi che compongono la terza e ultima sezione Incerti confini - esplorano la soglia, il passaggio misterioso e a volte inafferrabile tra immagine e parola.
Sfere di dominio. Democrazia e potere nell'erà globale
Mariano Croce
Libro: Copertina morbida
editore: Booklet Milano
anno edizione: 2008
pagine: 235
Società, potere, democrazia: è questo il nodo che il volume intende approfondire da più punti di vista, da quello della sociologia a quello della politica e del diritto. Dapprima vengono indagati i meccanismi costitutivi della società: la sua definizione, i processi di soggettivazione e le istituzioni che la innervano. Il potere è riconosciuto e analizzato nella pluralità delle sue dimensioni: coercizione, influenza, controllo e dominio. La democrazia, infine, è ripensata alla Luce di un'esigente interpretazione critica e deliberativa: le relazioni soggettive non possono risolversi nel mero consenso, ma esigono di essere lette come forme di critica e consapevole contestazione dell'ordine simbolico in cui sono immerse. L'autore prova inoltre a verificare queste intuizioni oltre L'angusto quadro dello Stato-nazione: un comune linguaggio procedurale dovrebbe infatti trovare posto in ogni Costituzione e rendere così disponibile a ciascuno l'ineliminabile diritto a contestare e dissentire.
Agency e linguaggio. Etnoteorie della soggettività e della responsabilità nell'azione sociale
Libro: Libro in brossura
editore: Booklet Milano
anno edizione: 2007
pagine: 282
Negli ultimi decenni la riflessione sul concetto di "agency" ha rivestito un ruolo importante in diversi ambiti delle scienze sociali. Qquesto libro raccoglie i contributi di studiosi provenienti da diversi ambiti disciplinari, ma accumunati dall'interesse dello studio empirico dell'interazione umana e dei processi comunicativi.
Basi di semiotica letteraria
Denis Bertrand
Libro: Copertina rigida
editore: Booklet Milano
anno edizione: 2007
pagine: 272
Il manuale rappresenta un'iniziazione alla semiotica letteraria e, in generale, all'analisi testuale. Affiancando sezioni teoriche a indagini concrete sui testi, Denis Bertrand ricostruisce la storia concettuale della disciplina, dalla prima semantica strutturale degli anni Sessanta fino ai recenti sviluppi della cosiddetta svolta semiotica, che integrano alle precedenti acquisizioni teoriche sulla significazione le questioni dell'enunciazione, dell'emozione e della sensorialità.
Beethoven e le mondine. Ripensare la cultura popolare
Fabio Dei
Libro: Copertina morbida
editore: Booklet Milano
anno edizione: 2007
pagine: 139
Il tema della cultura popolare è stato a lungo l'interesse centrale degli studi antropologici in Italia. Negli ultimi vent'anni, tuttavia, il dibattito in proposito si è progressivamente esaurito e frammentato. Tentare di riprenderlo oggi significa confrontarsi con problemi, sia epistemici che politici, completamente diversi da quelli degli anni Settanta. La crisi dei concetti antropologici classici di cultura e identità ha cambiato radicalmente il modo di pensare e di rappresentare etnograficamente le appartenenze locali. Inoltre, è cambiato profondamente lo sfondo etico-politico di un possibile 'uso pubblico" della cultura popolare, e di ciò risentono le politiche di salvaguardia e valorizzazione del patrimonio culturale etnografico. Ma, soprattutto, una definizione di cultura popolare non può fare a meno di affrontare il rapporto tra l'ambito del folklore cosiddetto tradizionale e quello dell'industria culturale di massa. Se l'antropologia ha cercato a lungo di tenere separati i due campi, 'proteggendo" l'autentica tradizione dall'invadenza omologante della cultura di massa, oggi è necessario riconoscerne le relazioni e inserirle nel contesto di una teoria delle differenze culturali nella società contemporanea.
Culture planetarie? Prospettive e limiti della teoria e della critica culturale
Libro: Copertina morbida
editore: Booklet Milano
anno edizione: 2007
pagine: 331
Il volume intende ripensare le dinamiche della cultura e dell'interazione tra culture in una dimensione globale, grazie all'analisi delle implicazioni politiche che ogni presa di posizione in tema di appartenenza culturale porta con sé. A partire dal concetto di planetarietà proposto da Spivak, il volume discute il modello proposto dai Cultural Studies. La prima parte è dedicata proprio alle questioni delle "nuove subalternità" (sociali, etniche, di genere, culturali). Chambers e Curti si concentrano rispettivamente sul Mediterraneo come spazio di migrazioni, di intrecci e di confronti, e sull'identità femminile. Nella seconda parte si considera il problema degli ambiti disciplinari e delle prospettive di studio che tali questioni chiamano in causa: ecco allora il contributo di Cometa sulle forme di scrittura negli studi culturali a partire da Gramsci e Benjamin, quello di Forgacs sull'articolazione tra "Cultural Studies" e "Political economy of culture", e quello di Baratt, che discute la proposta del pluralismo democratico di Said. I I saggi di Rivera, di Leghissa e di Zoletto valutano l'apporto dell'antropologia, della filosofia e della pedagogia nella definizione dei problemi delineati.
Dimore del corpo. Profili dell'identità femminile nella Grecia classica
Laura Faranda
Libro: Copertina rigida
editore: Booklet Milano
anno edizione: 2007
pagine: 144
Vergini folli e donne esemplari, madri assassine e miti fanciulle relegate dalla storia nel silenzio della sfera domestica: questo volume trae dal panorama mitico ed epico-letterario della Grecia antica modelli rappresentativi di una nozione occidentale dell'identità (o dell'alterità) femminile. Attraversare l'alterità di questi soggetti femminili lungo le regioni del silenzio dove si plasmano le loro 'immagini' coincide spesso con l'affidarle all'eloquenza dei loro corpi, per ridisegnare attraverso le metafore i tratti della loro identità storica e antropologica. Lo scenario di questo lavoro è il corpo femminile e le sue dimore simboliche; corpo 'trasmettitore di contenuti sociali'; axis mundi, sulla cui superficie si disegna e si delimita la coscienza dell'io femminile e delle sue unità di riferimento.