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Campisano Editore: Saggi di storia dell'arte

«Laborantibus monachis». Architetti, capomastri, processi e modelli nella riedificazione dell’abbazia di San Martino delle Scale tra XVI e XVII secolo

«Laborantibus monachis». Architetti, capomastri, processi e modelli nella riedificazione dell’abbazia di San Martino delle Scale tra XVI e XVII secolo

Emanuela Garofalo

Libro: Libro in brossura

editore: Campisano Editore

anno edizione: 2025

pagine: 232

Ubicata nell’omonima località sulle montagne che circondano Palermo, a pochi chilometri dal capoluogo siciliano e poco distante da Monreale, l’abbazia di San Martino delle Scale, a partire dagli anni Quaranta del XVI secolo, è oggetto di un lungo e articolato processo di riedificazione e ampliamento, che ha il proprio fulcro nella costruzione di una chiesa nuova. Possedimenti e rendite cospicui accumulati nel tempo, permettono al potente cenobio benedettino, dal 1506 aderente alla congregazione cassinese, di sviluppare un ambizioso progetto edificatorio che, in più fasi, si dipana lungo l’intera età moderna. Il volume ripercorre le prime tappe di questa complessa vicenda, la costruzione della chiesa nuova e del claustro picciolo, mettendo in luce processi e modalità di definizione delle scelte progettuali, andamento e gestione del cantiere, conflittualità, contenziosi e consulenze, aspetti tecnici e intrecci di modelli, tra una circolazione interna alla stessa congregazione cassinese e un confronto con tradizioni locali e tendenze contemporanee diffuse.
30,00

Borromini ultimo atto. La casa, il suicidio, l'eredità

Borromini ultimo atto. La casa, il suicidio, l'eredità

Giuseppe Bonaccorso

Libro

editore: Campisano Editore

anno edizione: 2024

pagine: 328

Il volume esplora l’epilogo della vita di Francesco Borromini (1599-1667), approfondendo in particolare l’ultimo anno della sua esistenza, che culmina nell’estate del 1667 con un tentativo di suicidio. Si analizzano la struttura della sua casa- studio, le relazioni sociali e gli eventi che conducono a questa tragica decisione. Si presta attenzione agli ultimi cantieri e alla ricostruzione di un libro inedito, che avrebbe dovuto raccogliere i suoi migliori progetti, la cui mancata pubblicazione contribuisce alla sua instabilità emotiva. Lo studio include l’analisi dei beni appartenuti a Borromini e la ricostruzione del- le vicende legate alla sua eredità, come l’alienazione della sua biblioteca, dei suoi disegni e dei ritratti, di cui possiamo analizzare oggi solo una minima parte. Si mette in luce la sua partecipazione attiva alla vita culturale di Roma, ricostruendo le biografie delle sue amicizie e rivalità. Il volume offre un contributo originale alla comprensione delle frequentazioni quotidiane di Borromini, contrastando una consolidata narrativa aneddotica che lo descrive come un artista isolato, malato e chiuso nelle sue mura domestiche. Uno dei focus del volume riguarda la descrizione dell’ultima settimana di vita di Borromini, presentando tre possibili interpretazioni della sua morte: casuale, accidentale o progettata. Ogni ipotesi è supportata da prove, lasciando al lettore la libertà di decidere quale sia l’epilogo più probabile.
40,00

Collezionismo e libero mercato nella Roma del Seicento. La quadreria del mercante di sete Marcantonio De Marchis

Collezionismo e libero mercato nella Roma del Seicento. La quadreria del mercante di sete Marcantonio De Marchis

Antonella Pampalone

Libro

editore: Campisano Editore

anno edizione: 2023

A Tor Sanguigna, a ridosso di piazza Navona fulcro della vita commerciale dell’Urbe, era ubicata la casa-bottega dei De Marchis, una famiglia di mercanti di sete del secolo XVII. L’esponente di spicco Marcantonio, anche detentore di un banco di cambio, possedeva una ragguardevole raccolta di dipinti di importanti artisti contemporanei italiani e stranieri attivi a Roma. Il volume, nel prendere in esame la dispersione dei quadri distribuiti ai creditori dopo la sua morte nel 1684, tende a dimostrare come il collezionismo del mercante rispondesse piuttosto ad una strategia di investimento favorito dal commercio delle sete trainanti per la diffusione del mercato dell’arte. Le relazioni con una clientela per lo più privilegiata e internazionale particolarmente vocata al collezionismo agevolavano le richieste di un pubblico che, avendo col mercante un libero rapporto svincolato da commissioni, contribuiva ad alimentare il suo volume di affari. Le opere di G. Brandi, M. Cerquozzi, V. Codazzi, J. Courtois, L. Cousin, G. Lanfranco, P.F. Mola, C. Maratti, Mario dei Fiori, Salvator Rosa, A. van der Cabel, A. Camp, J.K. Van Eck, e altri ancora documentano la varietà dell’offerta e i differenziati livelli di qualità della quadreria, rappresentativa sia degli orientamenti di gusto di Marcantonio De Marchis, sia delle esigenze figurative e culturali della sua clientela. Una apertura è rivolta ai familiari mercanti-pittori Giovanni e Tommaso De Marchis.
40,00

Domenico da Cortona. Un legnaiolo toscano al servizio della Corona di Francia, 1495-1545

Domenico da Cortona. Un legnaiolo toscano al servizio della Corona di Francia, 1495-1545

Flaminia Bardati

Libro

editore: Campisano Editore

anno edizione: 2023

In contatto con maestri del calibro di Francesco di Giorgio, Fra’ Giocondo, Leonardo da Vinci e per cinquant’anni al servizio dei re Carlo VIII, Luigi XII e Francesco I come legnaiolo e architetto, Domenico Beccaloro da Cortona (1470-1545) ha dato un contributo fondamentale alla diffusione del Rinascimento oltralpe. Formatosi tra Cortona e Napoli e giunto in Francia a venticinque anni, Domenico fece parte delle maison delle regine Anna, Claudia ed Eleonora, lavorò per Anne de Montmorency, fu il protagonista degli allestimenti effimeri per le feste reali, il consulente per le fortificazioni e per il progetto del castello di Chambord e l’architetto voluto da Francesco I per il nuovo Hôtel de Ville di Parigi. Accompagnato da un’antologia di fonti in parte inedite e da numerose restituzioni grafiche, il volume indaga la formazione italiana e ripercorre le tappe della lunga carriera francese di Domenico da Cortona, integrandola con nuove acquisizioni, con l’obiettivo di far conoscere anche in Italia uno dei maggiori protagonisti del primo Rinascimento francese.
40,00

Tra memoria e declino. Il cardinale Francesco Peretti (1597-1655) e la dispersione della collezione Montalto

Tra memoria e declino. Il cardinale Francesco Peretti (1597-1655) e la dispersione della collezione Montalto

Belinda Granata

Libro: Libro in brossura

editore: Campisano Editore

anno edizione: 2023

pagine: 512

L’analisi del mecenatismo di Francesco Peretti – ultimo esponente della casata – affrontata in questo libro colma una lacuna nel panorama degli studi sul collezionismo romano del Seicento. Della raccolta Montalto, infatti, celebrata dalle fonti come una del- le più ricche e illustri di Roma, si conosceva soprattutto il ruolo determinante giocato prima da Sisto V e poi dal cardinale Alessandro Peretti, ma rimaneva di fatto piuttosto vaga l’identità sociale e culturale del loro schivo nipote. Il lavoro qui condotto ha permesso di delineare i contorni di un personaggio che ebbe ruoli di primo piano nella potente corte spagnola, verso la quale egli nutriva sentimenti di profonda lealtà ricambiati da Filippo IV con riconoscimenti e incarichi prestigiosi. Le ricerche hanno consentito inoltre di ricostruire con precisione le dinamiche della dispersione della raccolta Peretti Montalto, note finora solo attraverso indizi assai frammentari portando alla luce una complessa vicenda ereditaria sfociata nella vendita di una parte consistente dei beni: i fatti vengono ripercorsi a ritroso nel volume, insieme alla storia delle opere individuate, ai loro passaggi di proprietà, fin dove è stato possibile risalire, e all’attività collezionistica che guidò i numerosi e illustri acquirenti. In senso più ampio sono stati chiariti e approfonditi i meccanismi di vendita attuati nel Seicento dagli eredi testamentari per far fronte ai debiti che spesso accompagnavano un lascito e si è esteso lo sguardo anche al mercato dell’arte nella sua complessità.
50,00

Adolfo Venturi. La fotografia e l'università
30,00

La Casina del Cardinal Bessarione tra Medioevo e Rinascimento

La Casina del Cardinal Bessarione tra Medioevo e Rinascimento

Claudia D'Alberto

Libro: Libro in brossura

editore: Campisano Editore

anno edizione: 2023

pagine: 160

La veste tardo quattrocentesca della Casina del cardinal Bessarione ha celato l’anima medievale di questo monumento “palinsesto”; anima che invece emerge prepotentemente soprattutto in corrispondenza dei prospetti meridionale e occidentale che restituiscono in modo chiaro il suo articolarsi in due plessi architettonici distinti e ascrivibili a differenti fasi cronologiche. Il primo, quello prospicente l’Appia, costituisce la testimonianza più tangibile del casale agricolo impiantato in corrispondenza del sito cesareo (che già di certo aveva una sua vocazione rurale forse dalla fine del XII secolo) sino almeno dalla metà del Duecento. Di questa tenuta produttiva si è qui ricostruito, per via documentaria, anche la presenza di una torre posta nel versante sud-orientale del complesso, scomparsa sicuramente tra la seconda metà del XVIII secolo e gli anni venti del successivo. L’altro avancorpo, in forte simbiosi strutturale con il precedente, è l’esito della ri- funzionalizzazione ospedaliera voluta da Bonifacio VIII e all’indomani della quale fu previsto anche il suo collegamento, tramite vani accessori purtroppo scomparsi, con la torre angolare. Della fase tardogotica resta soltanto una frammentaria Incoronazione della Vergine, ultimo brandello materiale che tramanda, più di ogni altra pittura superstite, le ferite di una storia conservativa complessa e tortuosa che si è in parte restituita attraverso l’analisi della campagna fotografica commissionata al tempo del restauro del Governatorato. Questa, custodita al Museo di Roma, supporta anche una nuova proposta attributiva, a favore dell’entourage del Pintoricchio “Bufalini”, sia dei murali tardo quattrocenteschi della loggia che di quelli del salone d’onore, entrambi testimonianze del patrocinio del cardinal Giovan Battista Zeno. Un monumento, dunque, di grande interesse che ancora oggi, grazie alla rilevanza del suo tessuto archeologico, storico artistico e alla sua invidiabile posizione di cerniera fra l’area archeologica centrale e quella dell’Appia Antica, riacquisterà, si auspica, il prima possibile la centralità che la storia gli ha sempre assegnato. Prefazione di Alessandro Tomei.
30,00

Avanguardie e utopie. Architetture e Città: frammenti ipocriti

Avanguardie e utopie. Architetture e Città: frammenti ipocriti

Maurizio Gargano

Libro: Libro in brossura

editore: Campisano Editore

anno edizione: 2022

pagine: 136

Il libro propone una rilettura di alcuni frammenti estratti dalla Storia dell’Architettura e della Città dal XV al XX secolo. Frammenti ritenuti emblematici per il disvelamento delle accezioni di Avanguardia e di Utopia nella loro identità di sorelle siamesi. Precise circostanze, dunque, sottoposte a ri-letture ipocrite, al fine di fare emergere le singole proprietà e la natura peculiare di quelle accezioni. Singole specificità capaci, tuttavia, di associarsi tra loro e di sovrapporsi, di confondersi mirabilmente nelle opere prese in esame: vicende architettoniche o urbane, selezionate, risultate esemplari e significative, sotto quest’aspetto. Emblematiche e sporadiche occasioni nelle quali diverse ipotesi di Avanguardia e sognate Utopie si sono indissolubilmente intrecciate tra loro, contribuendo ad annullare una distinzione lessicale spesso non motivata. Se non, addirittura, pretestuosa e fuorviante. Una distinzione che ha ridimensionato il portato delle loro singole specificità, piuttosto che sottolinearne ed esaltarne le rispettive cariche propulsive. Identità separate che, invece, acquistano potenza semantico-comunicativa proprio alludendo a una ineludibile fusione di quelle due singolarità: come emerge dalle vicende architettoniche e urbane ri-esaminate.
30,00

Leo Steinberg now. Il pensiero attraverso gli occhi

Leo Steinberg now. Il pensiero attraverso gli occhi

Libro: Libro in brossura

editore: Campisano Editore

anno edizione: 2022

pagine: 432

Pochi storici dell’arte hanno scosso il corso tranquillo della nostra disciplina accademica quanto Leo Steinberg (1920-2011). Dagli affreschi del Rinascimento (Leonardo, Michelangelo), fino all’arte americana del dopoguerra (De Kooning, Rauschenberg), passando per l’architettura barocca (Borromini), per la scultura di Rodin e per l’arte di Picasso, non c’è stato artista noto, o movimento artistico, che non sia stato posto sotto una nuova luce dalle ricerche di Steinberg. Che lo si associ a Other Criteria, a Leonardo’s Incessant Last Supper, oppure a La sessualita di Cristo nell’arte rinascimentale e il suo oblio nell’epoca moderna, ogni suo libro colpisce per la sua originalità, per l’erudizione, per il modo in cui le opere sono restituite in tutta la loro complessità storica, plastica, formale e spaziale, e per un certo modo, alquanto singolare, inatteso e ironico, di esporre le sue osservazioni e interpretazioni. Se Steinberg gode oggigiorno di un’innegabile reputazione, i suoi scritti e la sua concezione della storia dell’arte, al contrario, sono stati poco indagati dal punto di vista della storia della Storia dell’arte. Nonostante il suo ruolo nella storia artistica, culturale e intellettuale del XX secolo, la sua vita, la sua formazione, il suo percorso accademico, la sua posizione storica, la sua scrittura e la sua pratica storico-artistica sono ancora scarsamente considerati. È questo l’obiettivo del presente libro che tenta di riattivare l’eredità intellettuale di Leo Steinberg per smuovere una pratica storico-artistica solitamente monotona, troppo poco audace e poco irriverente. Leo Steinberg Now! Un invito che ci auspichiamo possa condurre a pensare, leggere e osservare le opere d’arte in un modo diverso grazie a Leo Steinberg.
40,00

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