Ciesse Edizioni: Le nostre guerre
Storie di confine. Le altre vittime di Caporetto
Ivana Tomasetti
Libro: Libro in brossura
editore: Ciesse Edizioni
anno edizione: 2022
pagine: 456
Dopo la sconfitta di Caporetto, l'esercito austrotedesco dilagò nella pianura veneta e compì razzie e violenze. Molte donne ne furono vittime. Da questo fatto nasce il romanzo che racconta anche la generosità di due personaggi importanti dell'epoca: Celso Costantini, che ebbe l'idea di raccogliere i figli della guerra in un istituto e Elena d'Aosta che ne fu una importante benefattrice.
Storia di una resistenza. Gli internati militari italiani
Marcello De Caro
Libro
editore: Ciesse Edizioni
anno edizione: 2022
pagine: 184
"Storia di una Resistenza" costituisce un importante contributo per capire la scelta dei militari italiani dopo l'armistizio. Infatti, durante la Seconda Guerra Mondiale, tra i milioni di soldati prigionieri dei tedeschi, soltanto agli italiani catturati dopo l'8 Settembre 1943 fu offerta la possibilità di essere liberati in cambio dell'adesione al Terzo Reich e alla neonata Repubblica Sociale Italiana. Tale proposta fu respinta dalla grande maggioranza, che preferì affrontare le durissime condizioni dei Lager tedeschi, anche a rischio della vita, pur di non contribuire attivamente allo sforzo bellico nazifascista. La tragica vicenda degli IMI (Internati Militari Italiani) costituisce a pieno titolo un capitolo, ancora troppo poco noto, della storia della Resistenza.
Didattica della memoria. Tutto grazie alle ultime parole
Silvia Pascale, Orlando Materassi
Libro: Libro in brossura
editore: Ciesse Edizioni
anno edizione: 2022
pagine: 156
Aristotele diceva che Educare la mente senza educare il cuore significa non educare affatto. Il volume raccoglie un percorso triennale educativo ideato e coordinato dai due autori sulla Memoria, sul Ricordo e sulla Riconciliazione legati alla storia degli Internati Militari Italiani. Un progetto dal titolo emblematico "Ripensare la Memoria", replicabile in altri contesti, come attività laboratoriale in continuo divenire, insegnando un metodo di analisi e di studio. Il focus si incentra sulle testimonianze di IMI attraverso i documenti oppure ascoltando figli o nipoti di internati: uguali e diverse tra loro, tutte hanno una comune storia ed ognuna ha l'originalità personale, ma sono importantissime per comprendere il valore della scelta dei 650.000 militari italiani fatti prigionieri dall'esercito tedesco dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943. Il loro NO al nazifascismo, ripetuto più volte, fu causa di sofferenze personali: fame, freddo, affetti negati, violenze e tanti altri supplizi, ma la loro lotta senz'armi contribuì alla Liberazione.
E io no! Non sono tedesco! Alberto Pucciarini, dalle scuole in colonia alla prigionia in Germania
Tommaso Rossi, Aurora Caporali
Libro: Libro in brossura
editore: Ciesse Edizioni
anno edizione: 2022
pagine: 188
Una storia comune ed eccezionale al contempo, un'occasione di scavo e di recupero: una memoria che meritava di essere consegnata alle pagine di un libro e alla posterità. Alberto Pucciarini, che per la grande Storia è uno degli oltre seicentomila italiani in divisa che hanno detto "no" al fascismo e al nazismo. Il lavoro di ricerca ha approfondito due aspetti fondamentali della vita di Alberto: da una parte, il suo percorso formativo (che fu di molti), fino alla scelta: «E io no! Non sono tedesco!»; dall'altra, la sua esperienza da Internato militare italiano. Tra l'educazione fascista, i mass-media di regime e l'esperienza dell'internamento, emerge un personaggio curioso, veloce nel lavoro, d'intelletto acuto: alla fine di tutto un patriota. Di centrale importanza, per una ricostruzione fedele della vicenda, sono stati - oltre all'intervista del protagonista - i documenti da lui stesso gelosamente conservati e accompagnati, in fase di analisi e decodifica, con dolcezza e perizia, dalle ricostruzioni e dai commenti della figlia Maria Grazia. Chi ha scritto il libro ha voluto fornire un contesto storico-critico sintetico e cogente, volto all'accoglimento della vicenda esemplare di Alberto Pucciarini: si è cercato, in buona sostanza, di ricostruire l'uomo e il tempo, di dar voce ad un ricordo, avvalorato e documentato della storiografia.
Elio, un eroe per scelta
Orlando Materassi, Silvia Pascale
Libro: Libro in brossura
editore: Ciesse Edizioni
anno edizione: 2021
pagine: 72
Silvia e Orlando, uniti dal filo rosso della Memoria, in quest'opera, continuano a disseminare la grande testimonianza di Elio Materassi e degli Internati Militari Italiani per far sì che i giovani diventino staffette di Memoria. È un libro pensato per i ragazzi, ma non solo; è un racconto illustrato dall'artista Gabriella Di Stefano, che ha per protagonista Elio Materassi, il papà di Orlando, uno dei 650.000 Internati Militari Italiani deportati nei Lager del Terzo Reich dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943. Un libro dove le immagini acquerellate descrivono il dramma della guerra e della deportazione di Elio, ma anche la speranza e l'attesa del rientro, aprendo una finestra importante sul tema degli Internati Militari Italiani, una pagina di storia ancora poco conosciuta e studiata negli Istituti Scolastici Italiani. Spiegare questo momento storico è importante quanto necessario soprattutto per le nuove generazioni, per lasciare tracce di Memoria. Degni di nota gli interventi di Daniele Susini, storico ed esperto di educazione alla Memoria, di Lucia e Luciana Bigliazzi bibliotecarie direttrici coordinatrici e ricercatrici storiche e di Harald Gröte Dirigente di Baracke Wilhelmine, Consigliere Comunale di Schwanewede; arricchiscono il volume con riflessioni pedagogico/didattiche.
La memoria legata al filo rosso. Il ricordo negli occhi di mio padre
Orlando Materassi, Silvia Pascale
Libro: Libro in brossura
editore: Ciesse Edizioni
anno edizione: 2021
pagine: 352
Elio Materassi è uno dei 650.000 Internati Militari Italiani deportati nei Lager del Terzo Reich dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943. Elio pagò con 20 lunghi mesi di internamento il suo "NO" al nazifascismo, costretto al lavoro coatto come schiavo di Hitler. Dalle sofferenze dei campi di concentramento e dalla miseria del lavoro forzato avrebbe potuto liberarsi optando per la Germania e la Repubblica Sociale Italiana, ma decise di non farlo contribuendo alla prima forma di Resistenza: una pagina di storia non ancora completamente studiata da lasciare in eredità ai giovani. Per la prima volta insieme Silvia Pascale e Orlando Materassi affrontano non solo la tematica storica degli IMI, ma proprio partendo dall'esperienza personale di figlio di Internato, dialogano sul senso del trauma familiare, del rapporto tra padre e figlio, svolgendo un filo rosso che unisce stima e affinità emotive.
Dal fronte Balcanico ai lager tedeschi
Valerio Mardegan
Libro
editore: Ciesse Edizioni
anno edizione: 2021
pagine: 192
Il volume ripercorre la vicenda di Casimiro Mardegan, detto Lino, che si snoda attraverso la voce del figlio Valerio. In questa dimensione emotiva il libro ha il merito di testimoniare la vicenda degli Internati Militari Italiani, sostanzialmente rimasta nell'ombra per moltissimi anni. Con l'8 settembre del 1943 migliaia di militari italiani furono sorpresi dalla notizia dell'Armistizio e deportati nei Lager tedeschi. Qui si trovarono di fronte alla scelta se aderire alla neonata RSI e al Terzo Reich di Hitler, o resistere scegliendo di restare nel Lager. Furono sottoposti ad un durissimo sfruttamento, a maltrattamenti, alle malattie, al freddo e alla fame. All'interno del volume trova spazio un importante contributo storico di Orlando Materassi, Presidente Nazionale dell'ANEI (Associazione Nazionale Ex Internati nei Lager Nazisti) e la prefazione di Silvia Pascale, storica specializzata in storia delle deportazioni, in particolare di Internati Militari Italiani.
Welschtiroler. Una famiglia trentina durante la Grande Guerra
Ivana Tomasetti
Libro: Libro in brossura
editore: Ciesse Edizioni
anno edizione: 2020
pagine: 272
Trentino, 1914. Una famiglia di contadini vive in terra austriaca, nei pressi del confine italiano. L'inizio del conflitto mondiale la costringe alla separazione: il padre è reclutato nell'esercito dell'impero ed è inviato sul fronte orientale, la madre ed il figlio di sei anni saranno internati nel campo profughi di Braunau, quando l'Italia dichiarerà guerra all'Austria. Lontani per lunghi anni, non conoscono la sorte l'uno dell'altra. La storia di un uomo, di una donna, del piccolo Giuseppe che si fa grande, le loro lotte, le loro speranze sono raccontate in una vicenda, nella quale la sopravvivenza è legata anche alla trasformazione delle anime. Welsch-Tirol (Tirolo Italiano) fu il nome dato al Trentino, ai tempi dell'Impero asburgico, per indicare la zona in cui si parlava la lingua italiana. Fu coniato da Giulio Cesare che chiamava Volcae una tribù della Gallia. Nel tempo, Welschen indicò le popolazioni francesi e italiane, che parlavano lingue neolatine, per distinguerle dai Germani, la cui lingua derivava dal ceppo tedesco.
Guareschi e il Natale nel lager
Silvia Pascale
Libro: Libro in brossura
editore: Ciesse Edizioni
anno edizione: 2020
pagine: 228
Il libro affronta le vicende dei soldati italiani deportati dopo l’8 settembre 1943 nei Lager del Terzo Reich attraverso un’opera nata e rappresentata all’interno di un campo per Internati Militari Italiani: “La favola di Natale” di Giovannino Guareschi, uno dei più famosi scrittori italiani, conosciuto in tutto il mondo soprattutto per Don Camillo e Peppone. L’originalità del volume sta nella metodologia di lavoro e nella sua trasformazione al momento dell’emergenza per il Covid–19. Gli alunni delle classi 2G e 2H dell’IC4 Stefanini di Treviso, dove la Pascale è docente, hanno voluto fortemente diventare protagonisti e arricchire questa ricerca con la Didattica a Distanza. Così lo descrive Orlando Materassi Presidente Nazionale ANEI (Associazione Nazionale ex Internati nei Lager Nazisti): “È un testo costruito a “cento mani”, un contributo importantissimo affinché i ragazzi e le ragazze nati nel terzo millennio abbiano la conoscenza e la consapevolezza di costruire il loro futuro facendo tesoro di cosa sia la mancanza di libertà, di democrazia e di pace.” Sorpreso e soddisfatto di questa grande prova anche il figlio di Giovannino Guareschi, Alberto: “È confortante sapere che questa favola, le cui muse ispiratrici furono ‘fame, freddo e nostalgia’, nata per consolare gli internati militari nei Lager tedeschi lontani dai loro cari, sia riuscita a coinvolgere emotivamente anche questa nuovissima generazione”. Il libro ha ricevuto il placet non solo dal figlio di Guareschi, ma anche da parte della ministra dell’Istruzione On. Lucia Azzolina, che lo ha indicato come modello: “Sono queste le azioni didattiche che fanno della nostra scuola una vera comunità”.
Fiori dal lager. Antologia di internati militari italiani
Libro: Libro in brossura
editore: Ciesse Edizioni
anno edizione: 2019
pagine: 416
Questo libro si occupa di una delle pagine meno note della storia italiana, raramente presente anche nei manuali scolastici: i lunghi mesi di prigionia vissuti da circa 650.000 militari italiani che, dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943, vennero deportati nei Lager del Terzo Reich. Dalle sofferenze dei campi di concentramento e dalla miseria del lavoro forzato avrebbero potuto liberarsi optando per la Germania e la Repubblica Sociale Italiana, ma decisero di non farlo contribuendo alla Resistenza. Il volume è una raccolta di lettere, di racconti, di diari e di interviste, per dare voce a cinquanta Internati Militari Italiani. Le loro storie vivono ancora grazie agli scritti, alle memorie dei familiari, ai documenti e alle immagini inedite che costellano queste pagine. Chi erano questi giovani uomini capaci di una scelta così drammatica? Ragazzi poco più che ventenni, giovani padri di famiglia che hanno sacrificato un periodo della loro vita e che una volta rientrati hanno raccontato poco, ma la loro esperienza è rimasta impressa nell'animo ed è stata raccolta dalle proprie famiglie. In quest'opera hanno trovato voce anche alcuni di quelli che non sono tornati. Le loro storie sono state recuperate dai figli, dai nipoti o dai pronipoti, che hanno cercato per anni i documenti o anche solo una tomba, spesso senza neppure trovarla. Il testo è accompagnato dal racconto dell'autrice che spiega come attraverso il gruppo Facebook, IMI (Italienische Militär-Internierte) Internati Militari Italiani, si creino affinità elettive che hanno portato alla nascita dell'Antologia: un fiore con cinquanta petali, ognuno dei quali contiene una storia, legati purtroppo allo stelo della sofferenza e della morte, ma abbarbicati alle profonde radici della rinascita.
Una candela illumina il lager
Silvia Pascale
Libro: Libro in brossura
editore: Ciesse Edizioni
anno edizione: 2018
pagine: 416
Giancarlo Turchetto, Sottotenente in Grecia, dopo l'8 settembre 1943 viene catturato dai tedeschi a Volos e deportato attraverso un lungo viaggio a Beniaminowo, da dove poi sarà trasferito a Sandbostel e infine a Wietzendorf. La storia del protagonista è una delle tante vicende che coinvolsero oltre 600mila militari italiani fatti prigionieri dai tedeschi dopo l'8 settembre del '43. È la storia di una Resistenza senz'armi, di un militare che ha scelto di restare nel Lager piuttosto che collaborare con Hitler e Mussolini. Turchetto racconta ogni giorno la sua prigionia: sono pagine preziose, descrizioni vivide, emozioni scritte sulla carta alla luce fioca di una candela. E sono tutte rivolte alla moglie Mariuccia - chiamata affettuosamente Uccia - ai figli e alla mamma Camilla, che a casa hanno atteso a lungo il suo ritorno. Le condizioni di vita sono misere, si soffre il freddo, la fame, e il pensiero della morte accompagna costantemente il protagonista. È una condizione che di umano non ha più nulla, ma Giancarlo sopravviverà e riuscirà a tornare grazie all'amore per la sua famiglia, che gli darà la forza di resistere alla degradazione del Lager.
Come stelle nel cielo. In viaggio tra i lager
Silvia Pascale
Libro: Libro in brossura
editore: Ciesse Edizioni
anno edizione: 2017
pagine: 128
Alfredo Zaros è una stella nella galassia degli Internati Militari Italiani. Militare del 55° Reggimento "Marche", partito da Treviso per la Croazia, dopo l'8 settembre 1943 cominciò l'odissea della deportazione, un destino comune a più di 650.000 militari italiani che in quel momento erano dislocati al fronte. Una Resistenza diversa, che aspetta ancora di essere conosciuta e insegnata e non deve più essere una storia marginale, ma deve essere trasmessa come una battaglia per l'identità e la libertà. Alfredo pagò il suo "no" con la deportazione nel Terzo Reich e circa venti mesi di prigionia e lavoro coatto nei Lager nazisti, con la qualifica di Internato Militare Italiano, voluta da Hitler per non riconoscere le garanzie della Convenzione di Ginevra. È una vicenda individuale che ripropone in maniera drammatica la scelta difficile e sofferta degli IMI: la loro fu una scelta di Resistenza non armata, uno dei molteplici aspetti di opposizione al nazifascismo che non ha avuto adeguata valorizzazione. Nonostante abbia coinvolto un numero altissimo di famiglie italiane, è rimasta confinata per lo più nelle memorie personali.