Compagnia Editoriale Aliberti: I libri della Salamandra
Alto tradimento. Come gli Agnelli Elkann se ne sono andati dall'Italia e chi li ha aiutati
Francesco Bonazzi
Libro: Libro in brossura
editore: Compagnia Editoriale Aliberti
anno edizione: 2025
pagine: 368
Lo snobismo torinese, la diffidenza per Roma e i politici, l’ottima predisposizione a incamerare soldi pubblici con qualunque governo. La vocazione internazionale del gruppo Fiat, dall’Argentina alla Russia al Brasile, sempre sotto il cappello di regimi dittatoriali (non ultima la Libia del dittatore Gheddafi). Il declino del settore auto e il passaggio alla finanza con Romiti, fino al famoso “maxi-dividendo”. I guai con il fisco dell’Avvocato, i rapporti privilegiati con politici, sindacalisti, banchieri, magistrati, giornalisti, spesso trattati alla stregua di (volonterosi) cortigiani. La “fuga” da Torino degli Agnelli comincia nel 2005, quando vengono venduti al pubblico trecentomila metri quadrati dell’area di Mirafiori. Ma come si è arrivati a questo punto? Ripercorrendo la storia della Fiat, la più importante azienda italiana del Novecento, il giornalista Francesco Bonazzi racconta e analizza il processo, storico ed economico, che ha portato al semiabbandono degli stabilimenti, avvenuto quasi sotto silenzio. Sono più di vent’anni, ormai, che con Romiti, Marchionne e infine Tavares, la Fiat – sempre più protetta e aiutata in Italia –, è una sorta di entità senza patria, e non solo perché Gianni Agnelli ha accumulato un tesoro nei paradisi fi scali di mezzo mondo (la vicenda della sua eredità estera si trascina da quindici anni con la figlia Margherita, in causa coi figli Elkann). Oggi Stellantis ha delocalizzato in Serbia, Polonia, Marocco, Algeria, Turchia, Spagna, Portogallo, dove il lavoro costa meno, con il benestare di politica, informazione, giustizia e altri pezzi dello Stato. Solo i sindacati di base e Fiom-Cgil avevano capito che dell’auto, in Italia, sarebbe rimasto solo il cadavere.
Eroi nel vento. Quarant'anni di Desaparecido dei Litfiba
Donato Zoppo
Libro: Libro in brossura
editore: Compagnia Editoriale Aliberti
anno edizione: 2025
pagine: 176
Una cantina buia, sudata, umida. Una chitarra imbrattata di sangue. Tanta energia nel suonare, come se fosse l’ultima volta. Una dozzina di scalini e poi l’oscurità, dove cinque ragazzi danno forma e suono a un sogno. Quello di un rock politico e visionario, sfrontato e seducente, aggiornato con le nuove correnti arrivate dall’Inghilterra ma italiano nel cantato, nel pathos, nella sostanza. Nella Firenze del 1985, una città vitale e pullulante di stimoli, di connessioni artistiche, di inventiva e creatività, i Litfiba creano Desaparecido: il loro album d’esordio, ma anche il disco più importante della prima new wave italiana. Eroi nel vento. Quarant’anni di Desaparecido racconta il percorso che ha portato i Litfiba dall’underground al successo. È la storia dei primi passi e del primo disco del gruppo per eccellenza del rock italiano, primo atto della Trilogia del Potere, tre dischi che in modo originale e ambizioso parleranno di totalitarismo, guerre, dittature e antimilitarismo. La voce è quella dei protagonisti stessi: testimonianze inedite messe insieme con sapienza da Donato Zoppo. In questo libro parlano Piero Pelù, Ghigo Renzulli, Antonio Aiazzi, Bruno Casini, Federico Fiumani, Federico Guglielmi, Francesco Magnelli, Gianni Maroccolo, Alberto Pirelli, Alessandro Querci, Sergio Salaorni. Prefazione Roberto Mancinelli.
Il Vangelo di un utopista
Andrea Gallo
Libro: Libro in brossura
editore: Compagnia Editoriale Aliberti
anno edizione: 2023
pagine: 122
A dieci anni dalla scomparsa di don Andrea Gallo, tornano in libreria i due volumi che il “prete degli ultimi” ha dedicato al Vangelo e alla preghiera. Don Gallo è stato prima di tutto un uomo di fede: e questi sono i suoi sei personalissimi Vangeli, maturati e affinati in cinquant'anni di missione cristiana svolta "sulla strada", dalla parte della sofferenza, dell'emarginazione, della povertà economica e spirituale. Il primo è il messaggio che tutti, credenti e non credenti, possono cercare la verità costruendo un'unica grande famiglia umana. Il secondo è la Pace, e la giustizia verso i più poveri, i senza dignità. Il terzo è appunto l'utopia, perché Gesù è nell'orizzonte della speranza del Regno. Il quarto è la sobrietà, primo passo verso la solidarietà; il quinto, la Costituzione della Repubblica italiana. L'ultimo è il “vangelo” lasciatoci da Fabrizio De André ed Ernesto Balducci, per i quali «l'unica strada possibile è incarnarsi nella vita dei poveri e degli esclusi, non per essere travolti e abbassati, ma per vivere insieme a loro». Accanto al Vangelo di un utopista, le preghiere e i versi più belli scelti da don Gallo per accostarsi a Dio in modo personale e profondo: il messaggio di fede di un "vero" prete, la testimonianza di un uomo che è stato capace di vedere il Cristo là dove Gesù stesso ha detto di essere, negli umili, nei diseredati, in quelli che tutti schivano e scartano, e che invece sono le primizie del Regno. Con uno scritto di Vito Mancuso.
Sotto il Portico della Morte. Pasolini e Longhi tra arte, scrittura e fulgurazione figurativa
Francesco Aliberti
Libro: Libro in brossura
editore: Compagnia Editoriale Aliberti
anno edizione: 2025
pagine: 192
Nel cuore di Bologna, tra le aule di via Zamboni e le ombre della Libreria Nanni, sotto il Portico della Morte, prende avvio una storia di formazione intellettuale e affettiva: quella di Pier Paolo Pasolini studente, e del suo incontro folgorante con Roberto Longhi, maestro di arte e parola. Questo saggio nasce da una tesi di laurea assegnata da Ezio Raimondi nei primi anni Novanta, e si sviluppa come una riflessione profonda sul rapporto tra pittura e scrittura, tra vocazione e inquietudine, tra memoria e rivelazione. È anche una “tesi su una tesi”, un gioco di specchi che ripercorre la fulgurazione figurativa che Longhi ha impresso nell’anima di Pasolini – e che da lì non è mai uscita. Attraverso citazioni, testimonianze e analisi, il libro indaga il manierismo pasoliniano, la sua capacità di “ammanierare” la tradizione, di reinventarla, di trasformarla in cinema, poesia, romanzo. E lo fa restando fedele allo spirito bolognese: quello delle passeggiate infinite, delle discussioni appassionate, dei sogni di una vita adulta come campo creativo. Un omaggio alla giovinezza universitaria, ai maestri che ci cambiano per sempre, e alla bellezza inquieta della vocazione artistica.
Le nozze alchemiche
Ferrante Della Porta
Libro: Libro in brossura
editore: Compagnia Editoriale Aliberti
anno edizione: 2025
pagine: 304
All’età di diciott’anni, Samuel Rodriguez, rampollo di una ricca famiglia di armatori dalmati, si imbarca su una galea diretta a Venezia, per poi raggiungere via terra la città di Heidelberg, dove poter seguire gli studi universitari. È un giovane sveglio e sognatore, privo di quell’impronta pragmatica tipica della famiglia di commercianti dalla quale proviene. La sua propensione per gli studi umanistici lo porta a conoscere e frequentare influenti personaggi del mondo intellettuale germanico e a intraprendere una vera e propria avventura al seguito del neonato movimento filosofico rosacrociano. Tra le file di quel leggendario ordine segreto, Samuel coltiva la sua passione per la magia naturale e l’alchimia. Spinto dagli ideali di giustizia e tolleranza religiosa, giunge nella città di Praga al seguito di un movimento riformista boemo che appoggiava l’insediamento dei nuovi regnanti del Palatinato germanico. È in quella città che incontra Ester, la donna della sua vita. Insieme a lei rinnoverà i suoi sogni di libertà e giustizia; ma i tragici avvenimenti praghesi travolgeranno la coppia di sposi, costringendola a cercare protezione presso la famiglia di lui, prima a Venezia e poi a Spalato, dove finalmente i due assisteranno al miracolo della loro straordinaria, simbolica unione.
Empatia selettiva. Perché l'Occidente è rimasto a lungo indifferente al genocidio di Gaza
Roberto De Vogli
Libro: Libro in brossura
editore: Compagnia Editoriale Aliberti
anno edizione: 2025
pagine: 320
"Empatia selettiva: perché l’Occidente è rimasto a lungo indifferente al genocidio di Gaza" ci porta nel cuore della più grande crisi morale del nostro tempo. Attraverso una combinazione di critica politica, ricerca psicologica e salute globale, testimonianze inquietanti e fatti nascosti, Roberto De Vogli mette a nudo i doppi standard morali di leader, giornalisti e intellettuali mainstream. Il libro svela una società che riserva compassione solo a determinate vittime, ignorandone altre. Gaza è diventata uno specchio, una cartina di tornasole, un punto cieco morale nell’occhio occidentale. La nostra civiltà sopravvivrà a questa crisi di umanità? De Vogli sfida le narrazioni prevalenti e invoca una nuova solidarietà basata sull’empatia universale, la giustizia sociale e la decolonizzazione emotiva.
Il destino dell'acqua. Storia di due gocce che attraversarono la Terra
Stefano Ferrari
Libro: Libro in brossura
editore: Compagnia Editoriale Aliberti
anno edizione: 2025
pagine: 160
Il viaggio di due gocce d’acqua nate dalla stessa sorgente nel Piz Sesvenna, in Alto Adige, che vengono divise da un piccolo sasso e intraprendono percorsi opposti. Una scende verso Nord, attraversando l’Europa centrale lungo l’Inn, il Danubio e infine il Mar Nero, attraversando paesi, città, guerre e storie di popoli. L’altra si dirige verso Sud, seguendo i torrenti che confluiscono nell’Adige e poi nell’Adriatico, dove si mescola con storie di migrazioni, speranze e tragedie nel Mediterraneo. Lungo il loro viaggio, le gocce incontrano memorie storiche, sofferenze, resilienza e umanità: dalle alluvioni italiane ai conflitti balcanici, dalle tragedie dei migranti nel Mediterraneo alle città cosmopolite di Istanbul o Budapest. L’acqua è la vita stessa, la memoria collettiva, il destino: che spesso non è scelto dagli uomini, ma imposto da forze più grandi, simili a un sasso che decide il corso di una goccia. Alla fine, le due gocce si ritroveranno nel Bosforo, tra Oriente e Occidente. Lì si fonderanno temporaneamente, portando con sé le storie di tutto ciò che hanno attraversato. Perché il loro destino è ciclico: evaporano, tornano al cielo, cadono di nuovo, continuando a essere memoria viva della Terra e della storia umana.
Io sono Israele. Viaggio al termine dell'umano
Marco Alloni
Libro: Libro in brossura
editore: Compagnia Editoriale Aliberti
anno edizione: 2025
pagine: 176
Un santo si aggira per le strade d’Egitto. Non è portatore di nessun messaggio religioso, ma si rende conto che il mondo è sull’orlo dell’Apocalisse. Dopo lunghi anni di silenzio, mille viaggi e altrettante letture, decide così di portare la propria parola: se l’uomo non si libera dell’Io, sarà destinato all’ecatombe. Una tragedia che a pochi chilometri da dove lui predica, sulle sponde del Mar Rosso, ha già cominciato a manifestarsi: Israele, ultimo avamposto dell’Occidente in Medio Oriente, sta portando allo sterminio l’intero popolo palestinese. È la fine della storia, la morte della civiltà, il tracollo dello spirito di fratellanza. Ma soprattutto è il capolinea di ogni possibile umanità. E contro questo degrado non rimane che un ultimo appello: uscire dalle logiche del suprematismo e da ogni pretesa elezione. «Il mondo, l’Occidente che l’ha guidato per secoli, è un mondo che si è sempre preteso eletto, che ha sempre decretato se stesso eletto sopra gli altri. E non c’è cosa che ripugni a Dio quanto essere Dio degli uni e non degli altri. E non c’è cosa che ripugni allo spirito quanto non avere casa e dimora in ciascuno».
Ti amo da morire
Virginia Zullo
Libro: Libro in brossura
editore: Compagnia Editoriale Aliberti
anno edizione: 2025
pagine: 176
Come interpretare, oggi, i femminicidi e gli infanticidi? Qual è l’apporto del discorso psicanalitico? In questo volume l’analisi degli agghiaccianti casi di cronaca di questi ultimi tempi – l’omicidio di Giulia Cecchettin da parte dell’ex fidanzato Filippo Turetta, l’omicidio di Giulia Tramontano da parte del convivente Alessandro Impagnatiello, l’omicidio dei suoi due gemelli da parte di Chiara Petrolini – e dei personaggi di celebri opere letterarie attraverso i grandi maestri della psicanalisi, da Freud a Lacan. Una tesi sovversiva, quella del discorso psicanalitico, che ci invita a pensare le pulsioni erotiche strettamente connesse a quelle di morte. Prefazione di Antonio Padellaro.
Storia archeologica di Reggio Emilia
Paolo Storchi
Libro: Libro in brossura
editore: Compagnia Editoriale Aliberti
anno edizione: 2025
pagine: 272
Passeggiando per le strade di Reggio Emilia non vedrete neppure un muro romano, una colonna, un capitello. Eppure, l’eredità della città romana è proprio lì, “tatuata” nel disegno stesso della città: il vecchio Crostolo, la piazza forense, gli antichi isolati (le insulae), forse persino il teatro. Percorriamo ogni giorno strade antichissime, senza prestarci neppure attenzione. Questo libro accompagna il lettore in un viaggio appassionato e documentato nella storia archeologica della città, ricostruendo lo sviluppo del paesaggio urbano dalle origini al primo Medioevo, tra scoperte fortuite, scavi programmati, dati toponomastici, documenti d’archivio, lettura geomorfologica del terreno e antiche vedute. Un approccio multidisciplinare, tipico della Topografia Antica. Con uno stile chiaro, ma senza mai banalizzare la complessità, l’Autore sintetizza anni di ricerche scientifiche spesso rimaste inaccessibili al dibattito pubblico e restituisce al passato il suo fascino autentico. Prefazione di Tomaso Montanari. Presentazione di Axel Hémery.
Casa d'altri e altri racconti
Silvio D'Arzo
Libro: Libro in brossura
editore: Compagnia Editoriale Aliberti
anno edizione: 2025
pagine: 192
«"Casa d’altri" è tristezza senza inizio e senza fine, cosmica, travalica i protagonisti gli accadimenti e lo sfondo. Io l’ho percepita. Il paese della mia infanzia la conteneva e, in qualche strano modo, la venerava. "Casa d’altri" è la tragicità del vivere, il baratro della solitudine non illuminata dallo Spirito, la caducità della carne, il dolore che opprime, la sofferenza che annichilisce», scrive Giovanni Lindo Ferretti nella prefazione. «Sette case addossate e nient’altro» dell’appennino emiliano. «Ecco tutta Montelice. Tutta quanta: e nessuno lo sa». Doctor Ironicus (così lo chiamavano da giovane), prete stanco e disilluso, pensa di sapere tutto di quella montagna, di quelle umili anime di provincia. «Vivono», dice al nuovo curato di Braino, diciotto o vent’anni appena, chissà. «E poi muoiono». Finché non conosce Zelinda, una vecchia lavandaia mai vista prima, forse di un paese vicino e che, a quel prete, ha qualcosa da dire, anzi, da chiedere. Ma non subito. Lo farà alla fine di una lunga conversazione, muta, fatta di abili evasioni e sguardi non soliti a comunicare. Come chi sa come tenersi tutto dentro, senza nulla chiedere, a Dio, alla vita, al resto del mondo. E sentendosi, quindi, sempre in casa d’altri.
Io sono colpevole. Gaza: il silenzio ci rende complici
Vauro Senesi
Libro: Libro in brossura
editore: Compagnia Editoriale Aliberti
anno edizione: 2025
pagine: 192
Un libro per capire il genocidio dei palestinesi. «A oltre settecento giorni dall’inizio dell’assalto genocida che Israele ha lanciato contro Gaza nell’autunno del 2023, dopo quel giorno devastante che fu il 7 ottobre per Israele, per chi lo ama e pure chi lo critica, leggere le prime impressioni macchianti la coscienza come “sangue che gronda”, leggere di quando i morti erano “poche” migliaia, o anche i bambini uccisi erano “solo” diecimila, fa quasi venire nostalgia del tempo che fu. La distanza tra i primi mesi dell’assalto distruttivo di Gaza e oggi è la misura dell’indifferenza di troppi al dolore altrui, della nostra consolidata predisposizione al tollerare il male quando non ci tocca, della nostra miseria umana che alla fine ci schiaccia con questa sentenza: non abbiamo imparato niente o quasi dell’orrore che fu». (dalla Prefazione di Francesca Albanese). «Io sono colpevole è un atto necessario. Il titolo stesso è una denuncia che Vauro pronuncia contro sé stesso per non avere fatto e non avere saputo fare abbastanza perché il genocidio fosse impedito. Questa autodenuncia, scaturita da una profonda consapevolezza, ci interroga, ci chiama a chiederci: “Noi cosa abbiamo fatto? E cosa non abbiamo fatto?” Personalmente faccio eco a Vauro: “Anche io sono colpevole!”». (dalla Postfazione di Moni Ovadia)

