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Costa & Nolan: Estetiche della comunicazione globale

Jazz! Appunti e note del secolo breve

Jazz! Appunti e note del secolo breve

Franco Bergoglio

Libro: Copertina morbida

editore: Costa & Nolan

anno edizione: 2008

pagine: 189

Il jazz ha attraversato da protagonista il Novecento. Frutto dell'incrocio tra culture diverse si è rapidamente aperto alla contaminazione con altre forme artistiche e ha ispirato, anche in modi insospettabili, le vicende storiche, sociali e culturali del secolo. Questo saggio tratteggia una riflessione su come i critici e gli storici hanno applicato conoscenze, e spesso pregiudizi, al jazz. Sulla società che lo ha prima criticato e poi mitizzato e sulle dittature che lo hanno immancabilmente proibito. Sulle controculture che invece lo hanno sempre amato e nutrito. Sulla produzione critica e letteraria che è fiorita attorno alla figura del jazzista, spesso sottovalutata. Questo non è un libro di aneddoti sui musicisti o di commenti ai dischi. Più che raccontare le gesta di questo o quel sassofonista si vorrebbe proporre come metro di lettura la categoria estetica del metasassofono. Lo sforzo è di inserire a pieno titolo il jazz nell'alveo degli studi culturali, evidenziandone la trasversalità rispetto ai fenomeni socio-politici e al rapporto con i mass media. Un'opera rivolta a chi è innamorato del jazz e ne percepisce i profondi legami con le altre faccende della vita nel quadro di un Novecento magmatico e contraddittorio. Prima che gli storici chiudano i conti con il secolo breve, inseriamo nel totale una voce sul jazz: seminale astrazione concettuale per l'intero secolo.
17,40

Della fotografia senza soggetto. Per una teoria dell'oggetto estetico tecnologico

Della fotografia senza soggetto. Per una teoria dell'oggetto estetico tecnologico

Mario Costa

Libro: Copertina morbida

editore: Costa & Nolan

anno edizione: 2008

pagine: 104

Che cosa significa estetizzare un oggetto tecnologico? E poi, più ancora, che cosa significa estetizzare un oggetto neotecnologico? L'estetica ha elaborato le sue categorie riferendosi e fermandosi agli oggetti tecnici e si è rivelata del tutto inadeguata a pensare l'estetica degli oggetti tecnologici e ora neotecnologici. Essa ha creduto di poter applicare agli uni e agli altri le stesse categorie elaborate per gli oggetti tecnici ed è, ovviamente, arrivata alla conclusione della non, o imperfetta, artisticità ricavabile dagli uni e dagli altri. Già le polemiche, subito iniziate e mai sopite, sulla questione se la fotografia debba essere considerata un'arte a pieno titolo, lo provano ampiamente. In effetti si trattava semplicemente, ma non tanto, di capire che le tecnologiche della estetizzazione non sono omogenee e che l'artista, l'opera, la fruizione e tutta la costellazione di concetti a essi legata, si configurano ogni volta in maniera discontinua e radicalmente diversa. Gli oggetti estetici riescono a essere effettivamente tali solo nella misura in cui le tecnologiche sulle quali si fondano vengono effettivamente attivate ed estetizzate nel modo che è loro proprio, e la maniera migliore per farlo è quello di eliminare il più possibile da essi il soggetto e il significato.
16,00

Corpografie. Urti di senso tra Witkin, Mapplethorpe e Serrano

Corpografie. Urti di senso tra Witkin, Mapplethorpe e Serrano

Erika D'Amico

Libro: Copertina morbida

editore: Costa & Nolan

anno edizione: 2006

pagine: 141

Nelle opere di Joel-Peter Witkin, Robert Mapplethorpe e Andres Serrano, la fotografia si fa corpo e questa fusione, un "corpo fotografato" diventa così un testo che narra il visibile, l'immagine, il racconto dell'esperienza umana. Nel vis-à-vis con i corpi catturati dall'obiettivo, lo sguardo viene urtato, pungolato da una semantica di morte, di sacro, di sangue. Il mistero del corpo aumenta il suo ermetismo slittando dalla pelle alla pellicola e si perde nel pulviscolo di tematiche che i tre artisti affrontano con profondo spirito di sovversione e di provocazione. È una passerella di corpi afallici e acefali, di significati mozzati dal senso comune, di lucide follie che attraversano il postmodernismo giocando sull'ambiguità dell'ombra, sulla perpetua sensazione che mantiene lo sguardo del lettore nell'incertezza del chiaro-scuro: un ricamo di corde a cui sono legati temi come la vita e la morte, il sacro e il profano, il maschile e il femminile. È un racconto di morte, in definitiva, quello che emerge dai loro scatti: Glassman, Woman Once a Bird, Ken Moody, Morgue solo per citare le foto più note al pubblico. L'autrice propone delle fenditure, degli spazi di lacerazione dove la comparazione tra i "testi fotografici" provoca un urto di senso, dimostrando come la fotografia non sia semplice luogo di contemplazione del bello, bensì eterno risuonare delle campane funebri. Questo saggio ha forse come unico, vero scopo quello di condurre l'occhio all'apice del suo godimento.
16,40

Paesaggi attivi. Saggio contro la contemplazione. L'arte contemporanea e il paesaggio metropolitano

Paesaggi attivi. Saggio contro la contemplazione. L'arte contemporanea e il paesaggio metropolitano

Viviana Gravano

Libro: Copertina morbida

editore: Costa & Nolan

anno edizione: 2008

pagine: 216

II volume vuole tracciare una linea che collega esperienze apparentemente molto diverse e distanti, in realtà accomunate dall'uso di uno sguardo attivatore sul paesaggio metropolitano. Le città e poi le metropoli sono lo specchio di poteri forti e precise volontà di ordinamento politico, sociale ed economico. Nel corso del Ventesimo secolo, l'arte ha avuto sempre più un atteggiamento "attivo" e presente teso a modificare il paesaggio attraverso l'azione e a riconoscere allo spettatore un ruolo partecipativo dell'opera stessa. Le correnti e gli artisti contemplati nel libro: la Scuola di Dusseldorf, Luigi Ghirri, il situazionismo francese, il Group Material, Gordon Matta Clark, la Public Art, Michelangelo Pistoletto.
17,00

Una stupita fatticità. Feticismi visuali tra corpi e metropoli

Una stupita fatticità. Feticismi visuali tra corpi e metropoli

Massimo Canevacci

Libro: Copertina morbida

editore: Costa & Nolan

anno edizione: 2007

pagine: 250

La cultura contemporanea è caratterizzata dalla proliferazione di nuove forme di feticismo radicalmente trasformate, rispetto a quelle classiche, dai flussi della comunicazione digitale e del consumo performativo. Il titolo del libro cita un concetto che Adorno usa per criticare il metodo che cerca di dissolvere i processi di reificazione rivendicato da Benjamin: forare le fatticità visuali, cioè l'insieme di oggetti-cose-merci, con lo stupore di uno sguardo che è avvolto e che fuoriesce dai feticismi. L'autore parte da questo concetto - la stupita fatticità, tratto dalla corrispondenza tra i due amici per adeguarlo alla penetrazione minuziosa e perturbativa degli attuali feticismi attraverso alcune parole-chiave: "bodyscape", "location", "attrattore". Ovvero tra i movimenti e i mutamenti del corpo panoramatico di un "multividuo" che fluttua tra luoghi, spazi, interstizi della metropoli comunicazionale. Gli attrattori sono codici visuali ad alto valore feticista che attraggono e fissano lo sguardo. Sono policentrici e polimorfi, sincretici e fetish. Sono il movimento zero della pupilla. Da questa prospettiva, la ricerca si snoda sull'attrazione di corpi proliferanti in pubblicità, design, arte, architettura, moda; sui nessi tra sessualità-erotismo-porno; sulle bambole illusive di Rilke, perverse di Hans Bellmer, stupite di Simon Yotsuya. Infine disegna la prospettiva di un metafeticismo come possibilità politica comunicazionale per fatticità corporee liberate dallo stupore.
19,00

Estetica dei nuovi media. Forme espressive e network society

Estetica dei nuovi media. Forme espressive e network society

Antonio Tursi

Libro: Copertina morbida

editore: Costa & Nolan

anno edizione: 2007

pagine: 180

Che ne è delle forme espressive nell'ambito della società delle reti telematiche? Ha ancora senso parlare di arte e bellezza in presenza dei sempre più pervasivi flussi informativi veicolati dalle nuove tecnologie di comunicazione? Queste sono causa di un'astrazione delle nostre esperienze o permettono un più denso coinvolgimento emotivo sulla base del quale formare nuovi legami sociali? Come è cambiato il nostro senso dello spazio e del tempo nel passaggio da una società industriale a una società informazionale? Questi sono alcuni degli interrogativi che l'autore pone, dipanandosi attraverso il confronto con alcuni dei massimi teorici della comunicazione (tra i quali Marshall McLuhan, Hans Georg Gadamer, Walter Benjamin) e l'indagine di determinati ambiti espressivi peculiari alla nostra epoca: la net art, le performance dei corpi, le nuove forme della narrazione, l'architettura rivoluzionata dal digitale.
17,40

Ciak si trema. Guida al cinema horror

Ciak si trema. Guida al cinema horror

Daniela Catelli

Libro: Copertina morbida

editore: Costa & Nolan

anno edizione: 2007

pagine: 223

Nuova edizione per questo libro. Non occorrono immagini se si raccontano aneddoti, curiosità, titoli e protagonisti del cinema horror di tutti i tempi, in un libro che non vuole essere il consueto manuale né una storia del cinema ma un'agile lettura di un genere che da sempre, in tutte le sue forme, attrae il pubblico, medio e specializzato. Il genere horror viene affrontato per temi: effetti speciali, freaks, mutanti, vampiri e, nella versione aggiornata, tre parti inedite dedicate al proliferare di prequel, sequel e remake; all'invasione degli horror giapponesi; e alla "paura televisiva", sulle nuove serie tv americane e non solo. Immancabile un aggiornamento dell'appendice sulla partecipazione in film splatter da parte degli attori più insospettabili. Rivolto a un pubblico molto vasto, il libro contiene i segreti di un genere poco noti anche ai conoscitori più incalliti.
16,40

La radio nella rete. Storia, estetica, usi sociali

La radio nella rete. Storia, estetica, usi sociali

Tiziano Bonini

Libro: Libro in brossura

editore: Costa & Nolan

anno edizione: 2006

pagine: 187

Dalla radio a internet, passando per le linee telefoniche. Il saggio di Tiziano Bovini è un libro su due culture, quella radiofonica e quella della rete che, complice il telefono, si sono ritrovati a condividere una porzione della stessa strada. Cosa succede alla radio quando va in rete? Come cambia la rete quando è possibile usarla per ascoltare la radio? La radio e internet, una volta incrociate le antenne e i cavetti, si trasformano in qualcosa di diverso. Per alcuni aspetti uguali alle radio che trasmettono in modulazione di frequenza, le web radio differiscono da quelle soprattutto perché permettono l'interazione diretta tra ascoltatore e trasmissione.
16,40

MangArt. Forme estetiche e linguaggio del fumetto giapponese

MangArt. Forme estetiche e linguaggio del fumetto giapponese

Cristian Posocco

Libro: Copertina morbida

editore: Costa & Nolan

anno edizione: 2006

pagine: 205

Le origini, i generi, le strutture esterne e interne dei manga, un medium visivo di straordinaria forza espressiva, divenuto da qualche decennio oggetto di interesse sempre crescente per i fumettisti occidentali, al punto da influenzarne notevolmente la produzione. Per capire modalità e codici e spiegare le ragioni della loro universalità, l'autore scava nella prorompente forza comunicativa contenuta nelle immagini dei fumetti giapponesi, ricostruendone la storia dal lontano Ottocento fino ai giorni nostri, esaminandone i diversi generi sviluppatisi nel tempo (manga per bambini, per ragazzi, per ragazze, per adulti, eccetera).
18,60

Webcinema. L'immagine cibernetica

Webcinema. L'immagine cibernetica

Luca Barbeni

Libro: Copertina morbida

editore: Costa & Nolan

anno edizione: 2006

pagine: 140

Nel 1997 sono stati lanciati su internet gli strumenti per realizzare e distribuire video web (Flash 1.0, Realvideo 1.0, Quicktime). Nasce il webcinema, cinema creato appositamente per essere visto su internet, mezzo digitale e interattivo, che proprio per queste qualità appare estremamente diverso dalla televisione e dal cinema tradizionale. I web film-maker sono grandi sperimentatori, pionieri dell'uso di tecniche visuali e narrative proprie dello schermo del computer che hanno finito per influenzare a loro volta la televisione e il cinema: si pensi alla pagine web di CNN, a "Run, Lola, run" di Tom Tykwer, a "Le valigie di Tulse Luper" di Peter Greenaway, che pronunciò le ormai famose parole "Il cinema è morto". Barbeni è un raccontastorie che introduce in questo libro alcuni artisti, come Peter Horvath, Philip Wood, Entropy8Zuper, e i relativi progetti realizzati per internet, che testimoniano, nella loro varietà, i possibili approcci nei confronti del digital storytelling. Webcinema non è un movimento artistico, né un linguaggio: queste opere sono accomunate solo dal fatto di essere prodotte secondo metodologie digitali e distribuite in rete.
16,90

XXX. Corpo, porno, web

XXX. Corpo, porno, web

Emanuela Ciuffoli

Libro: Copertina morbida

editore: Costa & Nolan

anno edizione: 2006

pagine: 190

La diffusione crescente del web, le sue caratteristiche di fruizione, le modalità di condivisione di testi e immagini hanno consentito la formazione di una sorta di "cosmo libidinale" mediato tecnologicamente, che dà spazio a preferenze iperspecifiche: sexblog, sexcam, pornocomunità, indieporn. Oggi è l'hard a fornire l'immaginario, i topoi, le derive, gli eccessi a cui molti generi letterari e cinematografici paiono non voler rinunciare. Cultura, politiche di costruzione identitaria, economia si trovano congiunte in un orizzonte comunicativo e affettivo strutturato sui contenuti e sulle modalità discorsive del porno:pornscape, In questo paesaggio erotico digitalizzato le persone strutturano, distruggono o, semplicemente, ridefiniscono la loro relazione con il corpo, con il piacere, con l'altro. Nella società in rete nessuno si può collocare esternamente rispetto alla discorsività sul sesso; siamo tutti pornographised cyborgs. Il netporn pare allora essere il luogo obbligato per chi voglia comprendere le dinamiche che intrecciano corpo sessuato, cultura e sguardo. Snodo focale tra gli interessi delle grandi case di produzione, le trasformazioni culturali, quelle tecnologiche e i desideri dei singoli, esso informa (e deforma) l'immaginario erotico, spinge i soggetti alla feticizzazione estrema del visibile.
17,40

Frankenstein. Un mostro di celluloide tra horror e parodia

Frankenstein. Un mostro di celluloide tra horror e parodia

Alvise Barbaro

Libro: Copertina morbida

editore: Costa & Nolan

anno edizione: 2006

pagine: 205

Uscita nel 1818 dalla penna della ventenne Mary Shelley, la storia di Frankenstein e dei suoi esperimenti ha attraversato quasi due secoli, conservando intatta la sua presa sul pubblico. Da allora ha percorso vie diverse: dalla carta al grande schermo che ne ha fissato l'iconografia rendendolo un classico. Attraverso il cinema, il Novecento ha adottato le vicende del mostro infondendo lo spirito di un'epoca moderna e in evoluzione. Nei Frankenstein hollywoodiani si riflettono i cambiamenti di un secolo cruciale che dallo sguardo solenne dei primi film approda a quello dissacrante e memorabile di Mel Brooks. Il libro si arricchisce di frequenti incursioni nella storia della settima arte, che con la prima trasposizione cinematografica di James Whale, sancisce il trionfo del genere horror. Con il sostegno di un interessante apparato iconografico, l'autore ripercorre le tappe attraverso le quali la storia di Frankenstein si è impressa nella mente di tutti, prestandosi a letture nuove e adattamenti inediti, ma mantenendo sempre la capacità di muovere corde profonde. Cosa accomuna il successo del romanzo e dei film degli anni Trenta a quello delle rivisitazioni nostalgiche degli anni Settanta? La tragedia interiore della Creatura di Frankenstein è quel tanto di sentimentale e pop che induce all'identificazione gli ex bambini scacciati dal gruppo, le ragazze brutte, i nuovi venuti, i parenti poveri, fino alle minoranze etniche e religiose.
17,60

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