DeriveApprodi: Sabir
Preferirei di sì. Idee di riproduzione sociale sulle macerie del welfare
Ota De Leonardis
Libro: Libro in brossura
editore: DeriveApprodi
anno edizione: 2025
pagine: 128
Viviamo un tempo nel quale la forza dell’opposizione non ha presa sulla potenza distruttiva di un (dis)ordine sociale autoritario che fa a pezzi le infrastrutture fondamentali della vita quotidiana delle persone, assoggettandole all’imperativo della redditività. Opporsi alla distruzione appare tanto sacrosanto quanto vano. Invece, sulle macerie di questo (dis)ordine c’è chi ne ricompone i pezzi, inventando combinazioni inedite per costruire daccapo nuovi contesti nei quali la vita sociale torna a essere abitabile in modi diversi e con energie insospettate. Pur sempre orientate in direzione ostinata e contraria, queste energie imboccano strade laterali per dire e fare «altrimenti». Affermando che è possibile – infatti lo fanno e continuano a farlo – si oppongono all’impossibile che ci sovrasta. Dandone conto il libro esprime una presa di posizione, non «contro» bensì «per», non per negare ma per affermare: «preferirei di sì», appunto. È la vocazione della conoscenza a ricercare il possibile.
Politiche dell’autismo. Etica, epistemologia, attivismo
Libro: Libro in brossura
editore: DeriveApprodi
anno edizione: 2025
pagine: 256
L’autismo e la neurodiversità si impongono quali poste in gioco e protagonisti del discorso contemporaneo, trasgredendo i limiti dello sguardo medico e smarcandosi dalle forme di rappresentazione e intervento legate al modello caritativo. Nuove modalità di contestazione impreviste fanno la loro comparsa sullo scenario politico, interpellando i quadri epistemologici, le attitudini morali e le pratiche di attivismo che organizzano il nostro rapporto con la norma. Questo volume collettaneo, pensato a partire dal modello sociale della disabilità e scritto in ossequio al motto «nulla su di noi senza di noi», riflette sui rapporti che l’autismo, come esperienza storicamente singolare e oggetto culturale, intrattiene con le pratiche diagnostiche, le diseguaglianze di genere e le politiche neoliberiste, le rappresentazioni mediatiche e storiografiche, rilanciando l’impazienza di trasformazioni sociali e culturali che rendano possibile, finalmente, «sviluppare la propria legittima stranezza».
Sorellanze. Per una psicoanalisi femminista
Silvia Lippi, Patrice Maniglier
Libro: Libro in brossura
editore: DeriveApprodi
anno edizione: 2024
pagine: 256
Diventare femminista non è solo una scelta razionale. È una risposta vitale a traumi così profondi che si perdono nella notte delle nostre storie singolari: #MeToo. Il femminismo non sarebbe così potente se non avesse un significato inconscio. Eppure la psicoanalisi sembra non volerne sapere nulla. Questo libro rompe questo silenzio introducendo il concetto di sorellanza nella clinica e nella teoria psicoanalitica, sostenendo al contempo un femminismo che sia capace di dare largo spazio ai propri elementi pulsionali, traumatici e folli. Lippi e Maniglier prendono come guida improbabile in questa impresa una donna, lesbica, schizofrenica, criminale: Valerie Solanas, che immagina un mondo che si costituisce a partire dalle sole relazioni tra donne – un mondo di sorelle. La sorellanza non si limita alle relazioni tra persone già identificate come donne, è un tipo di legame sociale nel quale si comunica direttamente a partire dai nostri traumi reciproci, in una forma fabbricata in comune, qui chiamata «sintomo condiviso». Con un linguaggio chiaro, impertinente e rigoroso, il libro getta le basi per una psicoanalisi sororale. Parla così a tutte e a tutti coloro che aspirano a pensare, vivere e desiderare al di là degli immaginari della dominazione maschile.
Lessicografia della diagnosi. Trenta serie cliniche
Pietro Barbetta
Libro: Libro in brossura
editore: DeriveApprodi
anno edizione: 2025
pagine: 227
Pietro Barbetta accompagna il lettore in un viaggio affascinante attraverso i modi in cui la diagnosi è stata pensata, praticata e narrata nel mondo occidentale e oltre. Si parte da un excursus sui linguaggi della diagnosi, per esplorare il senso del sintomo in contesti culturali differenti, fino a proporre una visione transculturale dei metodi diagnostici e terapeutici. Al cuore del libro c’è un originale «dizionario» dei principali termini diagnostici, che intreccia etimologia, antropologia e pratica clinica. Ogni voce si apre come un dialogo con il lettore per riflettere su cosa significhi oggi fare diagnosi in un mondo complesso e interconnesso. Il sintomo è il punto di partenza: luogo d’incontro tra scienza, arte e filosofia. Ogni sintomo ha un suo stile, una forma, una coerenza interna, e si colloca in una specifica semiosfera – dalla medicina classica ai riti clanici, dalle psicoanalisi alle terapie di gruppo. Attraverso storie cliniche, strumenti di lavoro e trent’anni di esperienza, il libro rompe così con ogni riduzionismo e apre a una pluralità di sguardi: è una mappa preziosa per orientarsi nella complessità della sofferenza psichica.