DeriveApprodi: Sexscapes
Genere, sesso, migrazione
Libro: Libro in brossura
editore: DeriveApprodi
anno edizione: 2022
pagine: 176
Genere e sessualità sono prospettive, interconnesse, sempre più presenti nell'analisi delle migrazioni internazionali. Troppo spesso i discorsi intorno allo sfruttamento delle donne migranti nei mercati del sesso egemonizzano il tema, dando vita a una rigida polarizzazione tra retoriche antitrafficking, da un lato, e pro-sex work, dall'altro. Questo volume rappresenta un tentativo di restituire la complessità del tema e mette in dialogo saperi diversi, attraverso riflessioni epistemologiche e casi studio che provano a superare la periodica conta delle presenze straniere e le letture in larga scala. Tratto unitario è la valorizzazione dell'agency delle donne nel processo migratorio, tanto nella contemporaneità quanto in una prospettiva storica. I processi migratori si arricchiscono di rinnovate chiavi di lettura anche grazie alle nuove generazioni non solo di migranti, ma anche di studiosi e studiose che suggeriscono nuove interpretazioni dei generi, della sessualità e del loro posizionamento.
Uomini che si fanno pagare. Genere, identità e sessualità nel sex work maschile tra devianza e nuove forme di normalizzazione
Cirus Rinaldi
Libro
editore: DeriveApprodi
anno edizione: 2020
pagine: 280
«Il lavoro sessuale maschile è un fantasma dell’immaginario, gravato di eccessi di significazione. Da un lato, esso viene rappresentato come tema romanzato, finzionale, un topos letterario e cinematografico denso di riferimenti alle rappresentazioni culturali delle ansie del potere e dell’immaginario, dall’altro come l’esemplificazione della più profonda degradazione morale e personale per il “maschio” coinvolto: in entrambi i casi, queste due prospettive tipologiche rischiano di privare i soggetti coinvolti nel sex work della propria agentività. Con ciò non si vuole sostenere che le attività di sex working non possano essere determinate da mancanze di opportunità strutturali e da una dotazione diseguale e iniqua di risorse materiali e simboliche, né che il/la sex worker non possano essere sfruttati/e o essere vittime; allo stesso modo, non si vuole praticare un percorso cinico di voyeurismo intellettuale per mezzo del quale la volontà del soggetto si può esprimere attraverso pratiche e condotte indipendenti dai condizionamenti strutturali. Il problema concerne il modo in cui intendiamo i sex worker e i clienti, se trattiamo i concetti di “vittima” e di “approfittatore” come identità anziché come “condizioni temporanee”. Questo volume tenta di ricostruire le rappresentazioni, le teorie, le retoriche, l’organizzazione e le tipologie di un tema complesso, scomodo e controverso, che si pone al crocevia della trasformazione delle maschilità e del mutamento socio-sessuale, a metà fra modelli tradizionali, configurazioni inedite e nuove forme di normalizzazione. Poco visibile ma presente negli interstizi dello spazio pubblico e delle involuzioni dei discorsi scientifici e delle retoriche disciplinari in età moderna, il lavoro sessuale maschile è la cartina al tornasole delle asimmetrie di genere, classe, età ed etnia che strutturano le nostre pratiche quotidiane convenzionali».