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Dupress: Filosofia

Il negativo e il positivo. La varietà della natura e della natura umana

Il negativo e il positivo. La varietà della natura e della natura umana

Libro: Copertina morbida

editore: Dupress

anno edizione: 2018

pagine: 262

"Si è sentita l'esigenza di tornare su nozioni chiave della nostra cultura. Natura e natura umana sono stati pertanto posti al centro di questo nuovo percorso filosofico. È da qui che mi piace pensare ad un lavoro in fieri che possa continuare nell'analisi dei problemi che attanagliano il nostro pre-sente. Perché negativo e positivo? Perché termini assiologici in associazione alla natura e alla natura umana? Forse perché partendo da giudizi di valore si può iniziare una descrizione che dia ragione della varietà del divenire. Un divenire che modifica le stesse nozioni di negativo e positivo. Si tratta di un divenire che trova il proprio fondamento nella natura?" (Dall'Introduzione di Paolo Vincieri).
21,00

Sull'identità personale

Sull'identità personale

Libro: Copertina morbida

editore: Dupress

anno edizione: 2013

pagine: 448

"Nell'ambito del dibattito contemporaneo la nozione di persona ha acquisito una dignità di assoluto rilievo [...]. Di qui è maturata un'opzione a favore della persona, che ha reso possibile saldare - sulla base di una centralità per così dire trasversale - posizioni tra loro non proprio omogenee, realizzando così il miracolo di resuscitare l'idea di persona, con la sua indiscussa pregnanza concettuale [...]. In un quadro quindi di aperta competizione circa lo statuto da accreditare alla persona ontologicamente intesa, si è andato in realtà affermando una sorta di totalitarismo della persona che ha finito per mascherare ogni suo difetto d'identità o precipuo modo di essere." (Dalla prefazione di Stefano Besoli).
23,00

Sul fondamento della morale

Sul fondamento della morale

Paolo Vincieri

Libro: Copertina morbida

editore: Dupress

anno edizione: 2012

pagine: 341

"Ragionevoli e geometri quanto i francesi", gli italiani sono allora consapevoli della crisi, dell'inconsistenza della morale tradizionale, senza disporre dell'antidoto di una forte identità civile moderna: sono i più grandi "filosofi pratici", perché conoscono il disincanto del cosmo (la "cognizione della vanità d'ogni cosa", vera "somma di tutta la filosofia") senza l'alternativa edificante, ricostruttiva e circolare, dello Stato. Di qui il cinismo, il riso, la mancanza di un senso di appartenenza collettivo e nazionale [...]. Insomma: non mancanza di ragione, difetto di rappresentazione. Ipertrofia della ratio, carenza di mito, di narrazione comune: è la diagnosi leopardiana dei nostri mali nazionali. Dalla Prefazione di Riccardo Caporali.
16,00

Corruzione, decadenza, declino

Corruzione, decadenza, declino

Libro: Copertina morbida

editore: Dupress

anno edizione: 2011

pagine: 292

«Questo libro [...] tiene saldi i fili per il verso dei nomi (corruzione, decadenza, declino) e lascia così emergere quanto i nomi via via portano con sé sul versante dei significati. Che cosa ne vien fuori? Cosa si dichiara nelle dissonanze dei registri concettuali e nello scarto tra i contesti teorici? Viene alla luce il telaio teorico di fondo sul quale - evidentemente a insaputa degli autori - l'intero discorso sembra dipanarsi: la sofferenza per il mutamento, percepito o esperito come manifestazione del destino mortale del vivente». (Dalla prefazione di Alberto Burgio)
21,00

Dalla «critica della trascendenza» alla «fenomenologia della vita». Alle radici del percorso di Michel Henry

Dalla «critica della trascendenza» alla «fenomenologia della vita». Alle radici del percorso di Michel Henry

Roberto Formisano

Libro: Copertina morbida

editore: Dupress

anno edizione: 2012

pagine: 373

Nell'elaborazione di" L'essence de la manifestation", Michel Henry ha di fatto definitivamente posto in evidenza i principi fondamentali della "phénoménologie de la vie". In ragione della sua radicale "critica della trascendenza" - non senza un decisivo contrasto con le analisi heideggeriane di Sein und Zeit - Henry ha da sempre rivendicato e difeso l'irriducibile eterogeneità della "verità originaria" rispetto all'ekstaticità del mondo. Lo studio di Roberto Formisano offre una ricostruzione, per così dire, "dall'interno" del percorso teoretico compiuto da Michel Henry: criticamente segue lo sviluppo argomentativo di "L'essence de la manifestation" per mezzo del quale sono determinati i caratteri fenomenologici costitutivi della fenomenalità (immanenza, invisibilità, affettività). In forza di un serrato confronto con le fonti teoretiche (tra cui Husserl, Heidegger, Fichte, Meister Eckhart) che variamente hanno ispirato il filosofo francese, Formisano giunge a dar conto della specificità della fenomenologia henryana. Ma dove Henry si tiene strettamente, irrinunciabilmente legato ai temi puramente fenomenologici, Formisano conduce ancor oltre la sua interrogazione e pone la più ampia questione della "fondazione (non ontica) del pensiero filosofico". La lettura del testo henryen apre allora alla possibilità di un rinnovato confronto con i temi propri della prima "philosophia".
23,00

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