Libri di Roberto Formisano
La religione come fenomeno. Ricerche e studi a partire da Michel Henry
Libro: Libro in brossura
editore: Orthotes
anno edizione: 2022
pagine: 200
L’incontro tra fenomenologia e religione è da sempre oggetto di vivaci dibattiti. Non è possibile non notare come questo interesse per tematiche inerenti alla sfera del “religioso” attraversi il campo delle ricerche fenomenologiche fin dalla formazione dei primi circoli animati dagli allievi di Husserl. Pensare, accostandole, fenomenologia e religione non significa però pretendere di subordinare uno dei due termini all’altro. Che cosa vuol dire allora trattare la religione come fenomeno? E che cosa è da intendere per fenomeno? La questione riguarda il “senso” dell’apparire e della connessione che, nel suo darsi, l’apparire offre al pensiero. Gli studi raccolti in questo volume si confrontano con le sollecitazioni provenienti dalla filosofia di Michel Henry e dal suo progetto di revisione della fenomenologia che, nella sua radicalità, apre lo spazio per ripensare in modo nuovo il legame antico che, nel pensiero dell’origine, vede inestricabilmente intrecciarsi filosofia e religione.
Oltre Heidegger. Percorsi tra fenomenologia materiale e idealismo
Roberto Formisano
Libro: Libro in brossura
editore: DeriveApprodi
anno edizione: 2019
pagine: 211
"Oltre Heidegger" non è un’illustrazione storica delle posizioni filosofiche attuali, o del recente passato, di altri pensatori che, dopo Heidegger, hanno trattato la questione dell’essere nell’epoca della “fine della metafisica”. Si tratta piuttosto di raccogliere l’eredità dell’ontologia fenomenologica per condurla fuori da quell’impostazione che ad Heidegger è debitrice. Spunto per questa lettura è la fenomenologia materiale di Michel Henry. Dispiegata attraverso il confronto con la fenomenologia di Hegel e la “filosofia berlinese” di Fichte, essa costituisce tuttavia solo il primo riferimento per mezzo del quale interrogare e spingere più a fondo il problema dell’“autonomia dell’essere” e del suo concreto “agire”: del suo destinarsi nella storicità della prassi. Sotto questo profilo, le difficoltà e le aporie della filosofia di Henry risultano ben più significative della compiutezza del suo pensiero, per pensare oltre Heidegger la soglia di quest’incontro tra fenomenologia e idealismo.
Azimuth. Ediz. italiana e inglese. Volume Vol. 11
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2018
pagine: 180
Azimuth è una pubblicazione scientifica di carattere internazionale, attenta alla questione filosofica nella sua duplice vettorialità: rivolta da un lato alla genealogia di idee e problemi nel mondo moderno, e dall'altro proiettata sulla riformulazione e applicazione contemporanea di forme e dinamiche del pensiero. Questa vocazione bidimensionale spiega il nome prescelto, Azimuth: trascrizione inglese del termine arabo as-sûmut, che indica in astronomia la distanza tra un punto e il piano di riferimento, fornendo le coordinate indispensabili per determinare univocamente la posizione di un corpo nella sfera celeste. L'obiettivo è quello di offrire al pensiero, esaminando in numeri monografici i nodi fondamentali della coscienza filosofica e culturale odierna, le coordinate necessarie per un orientamento critico nella società umana, la cui stratificazione rende indispensabile un pensiero a sua volta composito, che non sia solo comprensione ma anche un tentativo di posizionamento nel mondo.
Dalla «critica della trascendenza» alla «fenomenologia della vita». Alle radici del percorso di Michel Henry
Roberto Formisano
Libro: Copertina morbida
editore: Dupress
anno edizione: 2012
pagine: 373
Nell'elaborazione di" L'essence de la manifestation", Michel Henry ha di fatto definitivamente posto in evidenza i principi fondamentali della "phénoménologie de la vie". In ragione della sua radicale "critica della trascendenza" - non senza un decisivo contrasto con le analisi heideggeriane di Sein und Zeit - Henry ha da sempre rivendicato e difeso l'irriducibile eterogeneità della "verità originaria" rispetto all'ekstaticità del mondo. Lo studio di Roberto Formisano offre una ricostruzione, per così dire, "dall'interno" del percorso teoretico compiuto da Michel Henry: criticamente segue lo sviluppo argomentativo di "L'essence de la manifestation" per mezzo del quale sono determinati i caratteri fenomenologici costitutivi della fenomenalità (immanenza, invisibilità, affettività). In forza di un serrato confronto con le fonti teoretiche (tra cui Husserl, Heidegger, Fichte, Meister Eckhart) che variamente hanno ispirato il filosofo francese, Formisano giunge a dar conto della specificità della fenomenologia henryana. Ma dove Henry si tiene strettamente, irrinunciabilmente legato ai temi puramente fenomenologici, Formisano conduce ancor oltre la sua interrogazione e pone la più ampia questione della "fondazione (non ontica) del pensiero filosofico". La lettura del testo henryen apre allora alla possibilità di un rinnovato confronto con i temi propri della prima "philosophia".