Atile

Giulio ha perso il lavoro e ha dovuto adattarsi alla vita casalinga mentre sua moglie Antonia va ogni giorno a lavorare e gli organizza le giornate. Una mattina incontra Claudia, che ha un vivaio e gli offre di occuparsi delle piante lavorando al suo fianco. Giulio e la donna s'innamorano e vivono i loro sentimenti in segreto. L'improvvisa malattia di Antonia cambia il corso della storia fra i due amanti, ma in quale modo modifica il loro rapporto?

Sull'intera storia, ambientata nella locride del secolo scorso, grava la mano della “strige”, cioè del male che si diffonde e decide il destino di chiunque. Sequestri di persona e una violenza sessuale aprono la strada a una serie di omicidi. Si indaga su chi è a capo dei sequestri e su chi ha stuprato la giovanissima Sara. Prima di morire, Sara dà alla luce una bambina, che sarà sottratta all'amore della nonna e dello zio materni. Molti anni dopo sarà casualmente ritrovata, ormai donna. Nel frattempo non si fermano le indagini per scoprire l'assassino o gli assassini del padre di Sara e di altri uomini. Accanto a crimini e misteri, nascono delle vicende d'amore ma anche si consolida l'amicizia fra alcune persone. Bene e male si alternano fra le pieghe dei vissuti dei personaggi e della società italiana di un periodo storico in cui il volo della colomba era osteggiato dalla fame di sangue e potere della strige. Ma chi è la strige?

"Odi poetiche dalle pennellate enciclopediche inneggiano il cuore di una poetessa vestita dall’animo di professoressa. Una raccolta intensa e suggestiva, dove le stagioni dell’io umano si prendono per mano e poi viaggiano a braccetto attraverso quasi una sorta di cambiamento climatico, ovvero, le temperature dei sentimenti, malleabili a seconda dell’ispirazione con cui la penna viene travolta." (Francesca Ghiribelli)

"Quando gente come noi, che ha vissuto la sua prima infanzia intorno al 1950, inizia a leggere i racconti che si susseguono con simpatia e ironia nel libro che qui li raccoglie, si ritrova dentro un mondo dove le immagini e le rimembranze si addensano come in un caleidoscopio (sapete cos’è un caleidoscopio?), come diapositive in uno scanner (lo avete presente?), e ogni immagine parla come gli ideogrammi egizi e, a ogni parola e a ogni immagine, ricostruisce i suoi ricordi fatti di fortissime emozioni e di esperienze indimenticabili. È tutto realmente accaduto? Chissà… quasi tutto? Forse, perché i ricordi si accavallano fra storie vere e attese, desiderate e intensamente vissute! Così parlare di “Foce Azzurra beach”, ex “Porto Azzurro beach” fa ballare nella memoria il nome di Foceverde, Lido di Latina, che si pensava si estendesse interminabilmente da Capo Portiere a Torre Astura, confine del mondo di un bambino, dove la sfida poteva essere quella di andare a piedi senza mai raggiungere la fine, con i piccoli passi di un bimbo sul bagnasciuga e sulla strada che scottava al sole dell’estate."

"Un mini racconto a sfondo storico, una piccola grande finestra di guerra che illustra spaccati narrativi, che funzionano da istantanee più che valide per far conoscere il periodo del secondo conflitto mondiale a grandi e piccini. A chi lo ha vissuto davvero e a chi ne ha sentito solo parlare dai ricordi di nonni e bisnonni. Una protagonista, Lucia, un nome che dà luce, quella stessa luminosità che il suo coraggio le dona. Lotta con le unghie e con i denti per sopravvivere e continuare a tenere alto il senso della vita, nonostante ciò che vive sulla sua pelle e tutto il dolore che vede negli occhi altrui." (Francesca Ghiribelli)

Partito alla ricerca della sua mamma, il piccolo Chico intraprenderà un lungo viaggio dove scoprirà ciò che è davvero importante. “Un libro che nasce per ricordare a tutti noi, che siamo un'unica realtà”. Età di lettura: da 4 anni.

La terra nel futuro è divenuta un mondo post-apocalittico popolato da demoni, creature malvagie dotate dell’arte della magia e da Mencruz, ex uomini regrediti allo stato di bestie fameliche. Il genere umano è ridotto ad alcune migliaia di persone che vivono, nella città-Stato di Enonisio, assediata dalle creature del male. Ed è proprio nella pericolosa e primitiva terra di Enonisio in cui, Alessandro, un giovane dei nostri giorni, si troverà catapultato, suo malgrado, attraverso un tunnel spazio-temporale, attivato accidentalmente. Il ragazzo, proveniente dalla terra, si troverà a lottare per la salvezza del genere umano di due mondi.

A Boston Claudia e Martin hanno una relazione sentimentale. La loro storia si conclude quando lei si trova dinanzi a un bivio. Sceglie di tornare in Italia e di seguire una strada, imprimendo così una direzione alla propria esistenza. In età adulta si rende conto dei limiti della scelta giovanile, ma il tempo non torna indietro e Martin intanto, alla luce di un'assenza di possibilità con Claudia, costruisce intorno a sé delle situazioni perseguendo i propri fini. Nel vissuto di Claudia s'intreccia la vita dell'amica Rossella che, in seguito a esperienze del passato, si dedica al volontariato in Africa e, seppur lontana, non interrompe mai il rapporto amichevole con la donna. Dopo molti anni Claudia torna a Boston con Andrea, che riuscirà a risolvere alcune difficoltà adolescenziali, si affermerà come giornalista ed evidenzierà condizioni umane disagiate vivendo la propria dimensione esistenziale.

"Lily e William donano passionalità, romanticismo, disperazione nera in una novella gothic fantasy veramente singolare. Lo stile dell’autrice è scorrevole, unisce prosa e lessico poetico in una narrazione che equilibra dialoghi e descrizioni nella sua sagace brevità. Usa spesso frasi quasi ermetiche, ma che hanno nella loro chiusa l’effetto di una fotografia scattata d’emozione. Il titolo incarta il lettore in una curiosa voglia di scoprire cosa celino la trama e la conclusione del racconto. Un plot che racchiude in sé anche sfumature umane, esistenziali, intrighi d’anima e cuore, ma anche familiari e infine anche un po’ di mistery che non guasta mai, neanche nella narrativa breve. “Il mistero delle rose di luna” vi aspetta, cari lettori! A voi il piacere di scoprirlo, pagina dopo pagina…" (Francesca Ghiribelli)

Sandro Striano ancora una volta vede la sua vita divisa in due parti; come affrontare di nuovo questa sorta di parallelismo, dove convivono bugie e ambiguità? Sarà disposto Don Rocco ad aiutarlo per la seconda volta? Oppure si arrenderà di fronte all’evidenza, cedendo il posto di guida dell’anima di Sandro a qualcun altro? In questo secondo episodio conclusivo della serie, Cinzia Perrone tornerà a farci interrogare sulla vita e su altro, immergendoci sempre più in questa “strana” storia. I nodi finalmente si scioglieranno, o forse no.

"Castagnetta ci regala un libro a episodi, simpatica parodia delle avventure di Indiana Jones, diventata sotto l’impeto della sua penna, Meridiana Jones. Ma all’interno della carnevalesca raccolta incontriamo anche la parodia di opere classiche indimenticabili, e perfino personaggi contemporanei presi dai romanzi del grande Andrea Camilleri. Sono innumerevoli i volti creati e ripresi dall’autore, che li ha rivestiti del suo inchiostro innovativo, tanto che sarebbe un peccato citarli tutti e rovinare così la sorpresa a chi legge. Castagnetta apre il sipario al suo pubblico di lettori con rivisitazioni tragicomiche fra italiano e dialetto siciliano, ma tra altre lingue riportate, sa anche ostentare un certo dialetto volgare, quando entra in merito a La Divina Commedia e accompagna dentro il goliardico viaggio di Dante con Virgilio, detto amichevolmente Virgi." Francesca Ghiribelli

«Lo scrittore Armando Pirolli, autore di opere di indubbio valore e di questo interessante romanzo “Il silenzio delle vite sospese”, ha una vasta e approfondita conoscenza della psiche umana, del cammino deviato da traumi psicologici, del tormento esistenziale che assilla l’anima di ogni uomo posto di fronte alla incapacità della sua mente a decifrare i messaggi delle sue astrazioni. Un tormento che a volte può assumere aspetti patologici. “Forse non sarò mai in grado di capire chi sono” dice il protagonista del libro, sondando le profondità della sua mente. Più avanti ribadisce con forza lo stesso concetto: “Qual è il motivo per cui io debba subire e vivere questa condizione di stress, fortemente improntato al nulla e al forse?”» (Elvira Delmonaco Roll)