BFS Edizioni
Cafiero
P. Carlo Masini
Libro: Copertina morbida
editore: BFS Edizioni
anno edizione: 2014
pagine: 288
Carlo Cafiero (1846-1892) occupa un posto centrale nella storia del movimento operaio italiano, per essere stato nel 1872 tra i principali ispiratori e organizzatori della prima Conferenza della branca italiana dell'Internazionale (Rimini, 1872). Fiduciario di Engels e Marx, nonché primo divulgatore in Italia de "Il Capitale", dopo la rottura con i due Cafiero diventa amico di Bakunin ed è promotore, insieme ad altri, del tentativo insurrezionale della Banda del Matese nel 1877. La vita pubblica di Carlo Cafiero si compie nell'arco di dodici anni: fra gli sviluppi internazionalisti seguiti alla caduta della Comune di Parigi (1871) sino a quando Andrea Costa, amico di Cafiero e a sua volta tra i principali esponenti dell'Internazionale in Italia, abbandona le file di questa per entrare nel Parlamento italiano come primo deputato socialista. La vita di Cafiero, spesa nell'appassionata, intransigente, disperata, ma vana ricerca del "sol dell'avvenire", si chiude, infine, con la tragedia della follia. Il libro che Pier Carlo Masini ha dedicato a Cafiero, è ora presentato in una nuova edizione rivista e ampliata dall'autore prima della sua scomparsa.
I denti del drago. Storia dell'internazionale nera tra mito e realtà. I rapporti con il neofascismo italiano
Saverio Ferrari
Libro: Libro in brossura
editore: BFS Edizioni
anno edizione: 2013
pagine: 176
In questo libro è raccontatala storia dell'Internazionale nera e dei suoi rapporti con il neofascismo italiano, dall'immediato dopoguerra a oggi. Un lavoro storico-giornalistico basato su materiali archivistici e informativi provenienti dai centri di documentazione ebraici, della Resistenza e della Deportazione, ma soprattutto reperiti in questi ultimi anni negli archivi di polizia e dei servizi segreti. Grazie a questa ricca documentazione, l'A. ricostrisce accuratamente i multiformi tentativi di dar vita a un coordinamento dell'estrema destra su scala mondiale. Si tratta di un excursus pluridecennale, dalla prima Internazionale di Malmoe alle reti neonaziste attuali, da Blood and Honour agli Hammerskin, passando per gli antisemiti del Nuovo ordine europeo, i terroristi dell'Oas, Jeune Europe, la World union of national socialists e le trame dell'Aginter Presse che stanno dietro alla strage di Piazza Fontana e alla strategia della tensione in Italia. Completa il volume, un'appendice con un breve saggio su populismi ed estreme destre oggi in Europa, a Est e a Ovest.
Livorno ribelle e sovversiva. Arditi del popolo contro il fascismo 1921-1922
Marco Rossi
Libro: Copertina morbida
editore: BFS Edizioni
anno edizione: 2013
pagine: 96
Saint Gobain. Un secolo di industria, lavoro e società a Pisa (1889-1983)
Renato Bacconi
Libro: Copertina morbida
editore: BFS Edizioni
anno edizione: 2012
pagine: 336
Figli dell'officina. Anarchismo, sindacalismo e movimento operaio tra Ottocento e Novecento
Maurizio Antonioli
Libro: Copertina morbida
editore: BFS Edizioni
anno edizione: 2012
pagine: 190
Il presente e la storia. Studi e ricerche in memoria di Alceo Riosa
Libro: Copertina morbida
editore: BFS Edizioni
anno edizione: 2012
pagine: 195
Nostra patria è il mondo intero. Pietro Gori nel movimento operaio e liberatorio italiano e internazionale
Libro
editore: BFS Edizioni
anno edizione: 2012
pagine: 351
Livorno ribelle e sovversiva. Arditi del popolo contro il fascismo 1921-1922
Marco Rossi
Libro: Copertina morbida
editore: BFS Edizioni
anno edizione: 2012
pagine: 109
Libertà, uguaglianza, solidarietà. Il sindacato in Francia dalle origini al duemila
Eva Civolani
Libro: Copertina morbida
editore: BFS Edizioni
anno edizione: 2011
pagine: 209
Il volume disegna, nelle sue linee essenziali, la traiettoria storica di quell'intreccio di spinte organizzative e sensibilità collettive che ha portato il sindacalismo francese ad affermarsi, nell'arco di oltre un secolo e mezzo, quale interlocutore irrinunciabile dell'imprenditoria e dello Stato. Il processo di allargamento della sua sfera di rappresentanza è andato di pari passo con l'articolazione degli organismi associativi in strutture verticali e piramidali. Ciò ha finito con il creare una distanza sempre maggiore tra i vertici delle organizzazioni sindacali e la base, e ad accelerare una tendenza alla diversificazione che, delineatasi nel Primo dopoguerra, si è consolidata dopo il Secondo. A partire dagli anni Settanta del Novecento il calo di adesioni, in concomitanza con le trasformazioni connesse alla terziarizzazione dell'economia nazionale e alla globalizzazione, segnala l'inizio di un sostanziale declino del sindacalismo. Privi di concrete prospettive di unificazione in un fronte comune, i sindacati francesi devono attualmente affrontare problemi di non facile risoluzione sul piano del rinnovamento delle architetture interne e delle strategie per la difesa dei diritti dei lavoratori. Prefazione di Maurizio Antonioli.
Il genere spiegato a un paramecio
Daniela Danna
Libro: Copertina morbida
editore: BFS Edizioni
anno edizione: 2011
pagine: 79
Se dovessimo spiegare il concetto "genere" a una creatura che ne è completamente priva, come certi alieni della fantascienza, oppure, proprio qui sul nostro pianeta, a un'ameba o a un paramecio, come ce la potremmo cavare? Il paramecio probabilmente ci chiederebbe: "perché siete divisi in maschi e femmine?", "perché alcuni popoli esagerano la distinzione mentre altri la rendono quasi insignificante?", "voi donne volete essere uguali agli uomini o differenti?", "avete una cosa chiamata "sessualità": come la vivete?", "cosa significa "post-genere"?". Le risposte serviranno sicuramente a tutti i parameci della terra, ma anche agli umani, a qualunque genere appartengano, che vogliono saperne di più su un concetto che tanti danno per scontato e sul quale non osano interrogarsi.
Fascisti a Milano. Da Ordine Nuovo a Cuore Nero
Saverio Ferrari
Libro: Libro in brossura
editore: BFS Edizioni
anno edizione: 2011
pagine: 150
Con il taglio dell'inchiesta giornalistica, il lavoro di Ferrari prende le mosse dall'assassinio, rimasto ancora oscuro, del giovane neofascista Alessandro Alvarez nei pressi di Milano, nel marzo 2000. In quella vicenda, a cavallo tra estremismo e malavita, fu anche indagato un ex terrorista nero. Da qui l'avvio, grazie al supporto di una ricca documentazione giudiziaria, dì un viaggio nell'estrema destra milanese, riannodando storie e figure del passato: la "banda Cavallini" dei primi anni Ottanta, il reclutamento di mercenari per le guerre d'Africa, l'accoltellamento di un consigliere comunale nel 1997... Fino agli anni più recenti, segnati dall'espandersi del fenomeno naziskin, dall'infiltrazione nelle curve, ma anche da episodi inquietanti quali l'organizzazione di un attentato a un magistrato antimafia. In questo percorso si evidenziano i legami politici e personali che continuano a collegare il mondo della destra radicale con quello della destra istituzionale.
Fascismo 1919. Mito politico e nazionalizzazione delle masse
Francesco Germinario
Libro: Libro in brossura
editore: BFS Edizioni
anno edizione: 2011
pagine: 204
Il fascismo diciannovista è stato visto come un movimento dagli aspetti politici e culturali contraddittori, privo di un chiaro programma politico. Questa interpretazione, già avanzata a suo tempo dai più acuti osservatori di area antifascista (Angelo Tasca, Pietro Nenni, Enzo Sereni, ecc.), per qualche aspetto si è riverberata nella storiografìa, a muovere dagli anni Settanta, sulla scia della distinzione introdotta da Renzo De Felice fra "fascismo-movimento" e "fascismo-regime". Questa ricerca intende problematizzare tali giudizi indagando la visione mitica della politica, evidente nelle avanguardie politiche e culturali che costeggiarono il primo fascismo (futurismo, sindacalismo rivoluzionario, arditismo), e il processo di nazionalizzazione delle masse di cui il fascismo si fece promotore fin dai suoi primi passi. Cosa si intende per "visione mitica della politica", e perché questa si presenta come un atteggiamento di opposizione al liberalismo e al socialismo? Il fascismo era consapevole di perseguire una strategia politica deliberatamente autoritaria, volta ad affossare lo Stato liberale? Rispondere a tali interrogativi è la chiave per sciogliere un nodo di carattere più generale: fino a che punto il fascismo diciannovista può essere visto come un movimento contraddittorio, protestatario, addirittura "libertario", e non piuttosto come una cultura politica in cui sono già presenti in nuce alcuni aspetti della successiva esperienza totalitaria?