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Bononia University Press

Memorie di giganti verdi. Il racconto degli Alberi Monumentali d'Italia dell'Emilia-Romagna

Memorie di giganti verdi. Il racconto degli Alberi Monumentali d'Italia dell'Emilia-Romagna

Rosella Ghedini, Carlo Tovoli

Libro: Libro in brossura

editore: Bononia University Press

anno edizione: 2021

pagine: 264

Testimone di eventi, racconti, storie personali e fatti storici, portavoce di miti e leggende, credi religiosi, riti profani e tradizioni popolari, l'albero monumentale è per definizione un bene culturale. È un albero vetusto, un essere vivente sopravvissuto ai cambiamenti di un paesaggio in continua mutazione, per azione dell'uomo o della natura stessa. Per questo necessita di protezione e di cure, come ad esempio il Cipresso di Verucchio, il più vecchio dell'Emilia-Romagna, piantato secondo la tradizione da San Francesco e oggi sorretto da una struttura in ferro. In genere presenta caratteristiche eccezionali legate alle dimensioni, all'altezza, alla circonferenza del tronco e all'estensione della chioma. A volte acquista valenza di landmark, di punto di riferimento per il territorio. Ma la monumentalità di un albero si riconosce anche nel valore storico, culturale, tradizionale e identitario per il luogo in cui è cresciuto, così come nel suo pregio paesaggistico, sia in ambito urbano che extraurbano, in contesti architettonici di rilevanza storica e culturale, ville e altre residenze storiche private, orti botanici, monasteri e chiese. Questo volume ci aiuta a conoscere i 103 alberi riconosciuti "Monumentali d'Italia". Un viaggio fotografico che è un invito a scoprire l'Emilia-Romagna, con le sue bellezze, i suoi riti, le sue tradizioni, le sue peculiarità, in un'ottica più green. Rosella Ghedini, laureata in Scienze Agrarie all'Università di Bologna, fa parte dell'Ufficio Promozione della qualità del paesaggio e della natura del Servizio Patrimonio culturale dove si occupa in particolare di alberi monumentali. Di recente ha approfondito il tema delle varietà antiche degli alberi da frutto. Carlo Tovoli, giornalista professionista, si occupa di comunicazione all'interno del Servizio Patrimonio culturale della Regione Emilia-Romagna. Ha curato diversi volumi sul tema degli alberi, dei parchi e dei giardini dell'Emilia-Romagna.
15,00

Andrea Palladio. Villa Forni Cerato

Andrea Palladio. Villa Forni Cerato

Libro

editore: Bononia University Press

anno edizione: 2021

Questa pubblicazione è il resoconto di studi, analisi e riflessioni su documenti e reperti reali presi in esame di quel che resta di Villa Forni Cerato a Montecchio Precalcino, Vicenza. La pubblicazione è testimonianza di uno stato di fatto di abbandono o scarsa attenzione al valore dell'oggetto. L'articolazione dei vari capitoli è trattata in forma di storia di significati e contenuti narrativi perché nella storia si esprime il testo con il suo sviluppo dei fatti, mentre con il racconto si cerca di fare emergere l'esposizione della situazione. Questa villa di Andrea Palladio è una delle diverse occasioni che l'architetto ebbe di intervenire con un progetto in un impianto medievale preesistente. È un'architettura che si può intendere come opera aperta in divenire e il suo recupero è tutto interno alla "cultura del progetto", in grado di riannodare i fili di una trama che si è dipanata nel corso di cinquecento anni. Si può affermare che questo libro sia, nel senso più ampio del termine, la riflessione di un architetto che fonda la propria idea della disciplina sulla costruzione dell'opera e ciò significa credere che l'architettura sia un campo preciso, razionalmente costruito, al cui interno ogni operazione possiede un contenuto definitivo. Gli annessi ruderi medievali hanno posto il problema di dover scegliere se conservarne i lacerti oppure ricostruire secondo la logica del "com'era dov'era", oppure ancora, conservare le parti superstiti aggiungendo un segno contemporaneo che ne consenta nuovi usi e nuova vita. Il filo rosso che collega tutto il racconto sulla Villa, mira ad annullare ogni aggettivo con cui si vuole definire un architetto per meglio precisarlo: impreparato, arrogante, grezzo, oppure: colto, stravagante, artista, nella misura in cui l'analisi delle tecniche di espressione sono considerate un linguaggio unitario basato su una visione univoca dell'architettura. Impensabile una proposta che non tenga vivo un preciso obbiettivo o che non contenga una costruita e coerente visione intellettuale dell'opera analizzata. Lo sviluppo dei vari capitoli e la specificità dei singoli paragrafi sottolineano l'articolazione organica di un'idea che vuole mettere in evidenza il metodo adottato per l'esposizione del tema e che va oltre i caratteri stessi della ricerca, rimarcando ancor più la diversità di approccio e di lettura tra essere storici o critici, oppure semplicemente architetti che però non intendono sostituirsi agli specialisti inventando nuove figure di analisti, né tanto meno assumere il "loro" punto di vista. In definitiva questo è il viaggio temporale di tre anni intrapreso da un architetto progettista dentro il corpo fisico di Villa Forni Cerato, confrontando e interpretando l'opera con la storia e i maestri della disciplina. Ma può un architetto o un progettista prescindere dalla storia? Di più, senza costruire una propria storia?
30,00

Chimica: fondamenti e prospettive

Chimica: fondamenti e prospettive

Vincenzo Balzani, Luca Moggi, Luca Prodi, Margherita Venturi

Libro

editore: Bononia University Press

anno edizione: 2021

pagine: 752

Perché studiare Chimica su questo testo? Prima di tutto perché ogni parola di ogni pagina è stata elaborata ad otto mani, spesso corretta e ricorretta finché non è sembrata allo stesso tempo rigorosa e semplice. La seconda buona ragione è che viene privilegiato l'aspetto logico che caratterizza la Chimica e che permette di scoprire un mondo meraviglioso che unisce l'atomo alla Natura, all'uomo e alle sue invenzioni. Un'altra caratteristica di questo libro è che offre, accanto ad un percorso di base, molti approfondimenti, tramite Box o interi capitoli, non solo per soddisfare gli studenti più curiosi, o per essere in linea con programmi più esigenti, ma anche e soprattutto per evidenziare che la Chimica gioca un ruolo primario in tutte le maggiori sfide che la nostra società deve affrontare. Infine, il testo è corredato di una Tavola Periodica veramente sui generis, in cui, oltre ai dati normalmente riportati, sono raccolte tante altre informazioni utili per lo studio.
50,00

Archeologia e cultura materiale nel Medioevo

Archeologia e cultura materiale nel Medioevo

Enrico Cirelli

Libro: Libro in brossura

editore: Bononia University Press

anno edizione: 2021

pagine: 368

Il medioevo è spesso considerato un periodo drammatico per le società umane, caratterizzato da un impoverimento tecnologico e da un regresso nelle capacità produttive, con un ritorno a forme di insediamento e di organizzazione del lavoro confrontabili solo con la preistoria. In che modo l'archeologia può aiutare a destituire di fondamento questa tradizione, fortemente radicata nella mentalità dei nostri contemporanei? Con la lettura di questo libro vi proponiamo una nuova interpretazione e un diverso punto di vista della cultura materiale e delle forme di produzione sviluppate durante il medioevo. Vi sono differenze molto consistenti da una regione all'altra del territorio europeo e del Mediterraneo, ma tutto questo periodo è segnato da straordinarie nuove invenzioni e da piccole rivoluzioni tecnologiche. In Archeologia e cultura materiale nel medioevo sono analizzate le forme e i sistemi di lavorazione necessari per realizzare gli oggetti e i prodotti della vita quotidiana, dal vasellame ceramico e ligneo al vetro per gli occhiali da vista, dalle straordinarie realizzazioni in metallo ai tessuti. Sono analizzati i diversi modi di rinvenimento e le tecniche di estrazione e gestione delle risorse minerarie, la trasmissione del sapere per l'invenzione di nuovi sistemi di scrittura e per la produzione del cibo, degli abiti in seta e degli oggetti in osso e avorio. Attraverso evidenze archeologiche presenti nel territorio europeo e in area mediterranea, verranno presentate le procedure e l'organizzazione degli atelier, con gli indicatori riconosciuti sul campo, le esigenze delle comunità che se ne servirono e le eventuali traiettorie di distribuzione dei prodotti derivati da officine, botteghe e atelier alla base delle attività produttive. Saranno riproposte le azioni con cui le materie prime, i beni e le risorse primarie vengono trasformati o modificati, utilizzando altre risorse materiali (fornaci, macchinari, installazioni produttive ecc.) ma anche immateriali, come per esempio il lavoro umano. Da tali attività si ottengono gli oggetti, i manufatti in modo che possano essere utilizzati dall'uomo, sia direttamente sia dopo ulteriori lavorazioni che li rendano utili a rispondere alla domanda dei singoli individui o delle comunità che li richiedono, attraverso diverse forme di scambio o di distribuzione nel mercato che consentirono di gettare le basi per la nascita dell'uomo e della società moderni.
30,00

Oltre la selezione scolastica. I giovani di origine straniera all'università

Oltre la selezione scolastica. I giovani di origine straniera all'università

Alessandro Bozzetti

Libro: Libro in brossura

editore: Bononia University Press

anno edizione: 2021

pagine: 192

Le traiettorie educative degli studenti con background migratorio iscritti all'università, non di rado, incontrano ostacoli e criticità, oltre a essere banalizzate e ritenute a-problematiche perché giunte al livello più selettivo del sistema d'istruzione italiano. Il volume propone un approfondimento sui percorsi biografici che hanno portato le "nuove generazioni italiane" ad accedere agli studi universitari. La decisione di proseguire gli studi dopo il diploma apre, infatti, a una serie di interrogativi relativi all'investimento formativo che sono qui affrontati, tramite un approccio quanti-qualitativo, con riferimento a uno specifico studio di caso: quello dell'Università di Bologna. Individuare gli aspetti caratterizzati da maggiori difficoltà apre la strada a una riflessione volta a fornire indicazioni concrete a supporto della pianificazione di politiche inclusive, un approccio indispensabile per evitare che le barriere già presenti possano trasformarsi in veri e propri vincoli strutturali.
15,00

La collezione Michelangelo Poletti nel castello di San Martino in Soverzano. Dipinti emiliani e di confine (secoli XV-XVIII)

La collezione Michelangelo Poletti nel castello di San Martino in Soverzano. Dipinti emiliani e di confine (secoli XV-XVIII)

Angelo Mazza

Libro: Libro rilegato

editore: Bononia University Press

anno edizione: 2021

pagine: 664

Della collezione dell'imprenditore Michelangelo Poletti il volume prende in esame il nucleo caratterizzante dei dipinti emiliano-romagnoli e principalmente della scuola bolognese dalla fine del Quattrocento a tutto il Settecento, con approdi ai primi dell'Ottocento. Vi compaiono nomi ben noti alla storia dell'arte (da Palmezzano al Garofalo, da Passerotti a Cesi, da Lavinia Fontana a Elisabetta Sirani, da Cantarini a Pasinelli e Cignani, da Creti ai fratelli Gandolfi, fino a Giani e Palagi), ma prevalgono gli artisti che la critica non convenzionale - attraverso lo studio delle fonti e grazie alle indagini d'archivio, incrociando dati materiali e testimonianze manoscritte, raccogliendo indizi e interrogando lo stile - recupera faticosamente dall'oblio sancito dalle mode di un gusto imperante, dal conformismo dei nomi altisonanti e dall'opportunismo di una critica d'arte al servizio del mercato antiquario. Emergono capolavori dell'arte rinascimentale come la pala del misterioso "Maestro dei Baldraccani" riscoperto da Federico Zeri, la lucida Presentazione del Bambino al tempio del raro Antonio Pirri, il fiammeggiante Padre eterno in volo con quattro angeli di Girolamo Genga; quadri eccentrici come quelli di Francesco Zaganelli, Camillo Procaccini, Giuseppe Caletti e del Mastelletta; testi di concentrata cultura figurativa come le tele di Giovanni Maria Viani e del figlio Domenico Maria; modelletti con idee in fermento, come la doppia composizione di Gaetano Gandolfi. La qualità artistica dei dipinti, la coerenza che li unisce organicamente, la tracciabilità che li riconduce alle prestigiose collezioni bolognesi del Sei e Settecento oltre che a pubblici luoghi di culto e infine il collegamento alle fonti che informano degli autori, dei committenti e dei percorsi collezionistici, consentono di affermare che l'insieme degli oltre 130 dipinti qui illustrati ha dato vita a quella che, oggi, è la più cospicua e significativa collezione di pittura emiliana in mani private.
140,00

Luigi Vignali e Santo Stefano «qui dicitur Sancta Hjerusalem». Iconografia del complesso delle Sette Chiese

Luigi Vignali e Santo Stefano «qui dicitur Sancta Hjerusalem». Iconografia del complesso delle Sette Chiese

Angelo Mazza

Libro

editore: Bononia University Press

anno edizione: 2021

pagine: 96

La recente donazione alla Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna di ventisette grandi acquerelli di Luigi Vignali (Bologna 1914-2008) con rilievi architettonici del complesso di Santo Stefano detto delle "Sette chiese" riaccende il dibattito sulla più misteriosa architettura religiosa di Bologna, suggestiva per la varietà degli spazi, l'antichità delle origini, il tramando dell'affezione civica, la spiritualità esoterica e la mobilità delle luci nella successione di interni ed esterni; il tutto sul filo dell'inquietante ambiguità degli inganni dichiarati tra antico e moderno, vero e falso. Architetto, disegnatore, studioso e autore di saggi critici sugli edifici religiosi della città, Luigi Vignali si è dedicato nell'arco di oltre vent'anni all'elaborazione dei ventisette grandi acquerelli poi utilizzati nel volume sul complesso stefaniano, edito nel 1991, a sostegno figurativo della tesi largamente condivisa che vede nell'allineamento della chiesa del Santo Sepolcro, del cosiddetto Cortile di Pilato e della cappella della Croce l'intenzionale riproposizione del modello gerosolimitano dell'Anastasis, dell'Atrium/Calvarium e del Martyrium, quanto meno a partire dal tempo dell'abate Martino, agli inizi del secolo XI.
25,00

Glauco Gresleri. Architettura di chiese

Glauco Gresleri. Architettura di chiese

Libro: Libro in brossura

editore: Bononia University Press

anno edizione: 2021

pagine: 176

Glauco Gresleri (Bologna, 1930-2016) e Giuliano Gresleri (Bologna, 1938-2020): due fratelli legati dagli anni della formazione alla Facoltà di Architettura dell'Università di Firenze, dalle occasioni professionali a cui hanno spesso collaborato e dalle numerose esperienze di vita condivise in gioventù. Il libro raccoglie gli atti della Giornata di studi tenutasi presso la Fondazione Cardinale Giacomo Lercaro di Bologna, voluta da Giuliano per ricordare il fratello a due anni dalla sua improvvisa scomparsa. Definita intorno alla figura di Glauco, la narrazione spazia dal resoconto del percorso di giovane studente universitario alla descrizione delle sue opere e del contesto culturale in cui furono realizzate, dalle ricostruzioni storiche ai ricordi evocati da amici, colleghi di lavoro e studiosi che hanno avuto modo di conoscerlo e frequentarlo negli anni della sua intensa attività professionale tra Bologna e Pordenone. Ne emerge una figura di architetto complessa, articolata, severa nei giudizi, impegnata nella ricerca di un risultato progettuale che non si stancava mai di perseguire, fedele al costante approfondimento dei temi a lui più cari: spazio, luce e forma. Questa raccolta contribuisce ad aggiungere un ulteriore tassello alla definizione di un importante protagonista dell'architettura del Novecento italiano.
35,00

Diogene e la città il cinismo antico e le sue riemergenze

Diogene e la città il cinismo antico e le sue riemergenze

Ugo Cornia

Libro

editore: Bononia University Press

anno edizione: 2021

pagine: 256

Il libro si propone di indagare, a partire dagli stimoli offerti dalle ricerche di alcuni filosofi e studiosi come Hadot, Agamben, Foucault, Fabbrichesi, Goulet-Cazé e Sloterdijk, la specificità dell'antico cinismo, una forma di vita molto particolare, il cui stile ha forse ancora oggi qualcosa da dire. A tale scopo, il testo ricostruisce un quadro di insieme che ricompone la peculiare forma di vita cinica, molto autarchica e polemica in relazione alle principali esperienze di vita: l'origine e la cittadinanza, il rapporto con l'economia, il potere, le convenzioni sociali, il sapere e la religione. Contestualizza inoltre la forma di vita cinica in relazione al contesto urbano, perché il cinismo si è sviluppato all'epoca della civiltà greco-romana e all'interno delle città. Nei templi o nelle piazze, attraverso comportamenti sfrontati e spudorati, veniva contestato l'abituale modo di vestirsi o di abitare, e veniva scarsamente considerato il ruolo delle normali consuetudini e delle leggi. Nella ricerca qui proposta viene inoltre indagata la persistenza di una corrente sotterranea del cinismo, con continue riemersioni, nel corso dello sviluppo della cultura occidentale, dalla fine del mondo greco-romano al diciannovesimo secolo. Riferimenti a Diogene sono anche presenti nella cultura araba e in alcune raccolte medioevali, così come in Erasmo da Rotterdam, Montaigne, Rabelais, Thoreau, Marx e Nietzsche. Per quanto riguarda il Novecento si sono analizzati alcuni motivi cinici presenti nella narrativa di vari autori come Tolstoj, Bernhard, Beckett, Hašek e Kristóf. Infine, in ambito filosofico, viene approfondito in quale modo il cinismo sia stato recuperato da Foucault e Sloterdijk, mentre per la sfera socio-economica si è cercato di evidenziarne i nessi con le proposte del pensiero della decrescita e di Ivan Illich.
15,00

Andrea Costa e l'Italia liberale. Società, politica e istituzioni tra dimensione locale ed europea

Andrea Costa e l'Italia liberale. Società, politica e istituzioni tra dimensione locale ed europea

Carlo De Maria

Libro: Libro in brossura

editore: Bononia University Press

anno edizione: 2021

pagine: 168

La biografia di Andrea Costa ci riporta non solo alla storia di tutte le componenti del socialismo italiano di fine Ottocento, ma alla storia plurale della nascita della così detta "economia sociale" o "economia popolare". Ripercorrendo la vita di Costa possiamo, dunque, fare il punto su un momento della nostra storia nazionale in cui la crescita delle forme associative, il processo di democratizzazione e lo sviluppo dell'autogoverno locale stavano procedendo parallelamente. Tra il primo movimento comunale promosso da Andrea Costa nel 1883 e la crisi di fine secolo corre un periodo decisivo per la storia dell'Italia liberale, per il futuro delle autonomie e per i caratteri del movimento operaio e socialista. Dal movimento del 1883 emerse - si potrebbe dire "dal basso" o "dalla periferia", in sostanza dal mondo delle autonomie sociali e dagli ambiti municipali - una richiesta di spazi democratici. La negazione o l'aggiramento di questa domanda popolare pose negli anni successivi un problema di democrazia che non venne compiutamente risolto neppure dalla svolta liberale di inizio Novecento. Carlo De Maria è Professore Associato di Storia contemporanea presso il Dipartimento di Storia Culture Civiltà dell'Università di Bologna e presidente dell'Associazione di ricerca storica Clionet.
20,00

Lectura Dantis Bononiensis. Purgatorio

Lectura Dantis Bononiensis. Purgatorio

Libro

editore: Bononia University Press

anno edizione: 2021

pagine: 592

Quando ebbe inizio la Lectura Dantis Bononiensis i curatori erano ben consapevoli di giungere al culmine di una lunga trafila di Lecturae ancora attive in molte città italiane. Ma quel 1° di ottobre del 2009, fissato per il commento del primo canto del Poema, chiamava alla memoria quel lontanissimo 23 ottobre del 1373 in cui Giovanni Boccaccio inaugurò a Firenze, in Santo Stefano di Badia, la prima Lectura Dantis in assoluto interrotta all'inizio del XVII canto dell'Inferno per la salute già malferma dell'autorevole interprete. Dopo le apprezzate Letture di Benvenuto da Imola, rifluite poi nel commento dell'intera Commedia, ci fu una ripresa umanistico-rinascimentale specie ad opera dell'Accademia Fiorentina (1548 e 1589) con lettori di qualità quali Giovan Battista Gelli, Pier Francesco Giambullari, Benedetto Varchi, Galileo Galilei. Dopo un lungo percorso carsico l'iniziativa riemergeva nell'Ottocento, col Romanticismo, ma ancor più dopo l'unità d'Italia. Aprirono la strada le straordinarie lezioni su Dante di Francesco De Sanctis a Napoli, a Torino e a Zurigo, e le quasi contemporanee fondazioni della "Deutsche Dante-Gesellschaft" (1865), della "Oxford Dante Society" (1876), della "Dante Society of America" (1880) e della "Società dantesca italiana" (1888) con sede a Firenze. Proprio a Firenze nel 1899 si inaugurò la moderna Lectura Dantis. Ad essa fecero seguito numerose Lecturae legate a diverse città italiane dantesche come Firenze, Verona, Ravenna; ma anche all'estero non sono mancate analoghe iniziative come la Lectura Dantis Turicensis, dell'Università di Zurigo, la Lectura Dantis Andreapolitana, ancora in corso presso l'Università di St Andrews in Scozia, e quella francese promossa a Parigi dalla giovane "Société Dantesque de France". In questo contesto, qualsiasi altra analoga iniziativa poteva essere considerata non necessaria. Sappiamo però anche che la Lectura Dantis, accanto alle sue motivazioni specialistiche, ha un suo ruolo divulgativo, si rivolge cioè a un pubblico più ampio dei soli addetti ai lavori. In tal senso, a partire dal 2009, è iniziata ed è in corso a Bologna, città dantesca, la prima nuova Lectura Dantis del XXI secolo, ai cui lectores è stato chiesto di essere chiari nella loro esecuzione orale, riservando al testo scritto tutti i possibili approfondimenti e il necessario corredo bibliografico. La Lectura Dantis Bononiensis, ad opera dei principali commentatori di Dante, è stata promossa dalla collaborazione fra l'Accademia delle Scienze e il Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica dell'Ateneo bolognese, e si è tenuta, e si terrà, in una serie di incontri che saranno completati nel 2021, anno del settecentesimo anniversario della morte di Dante. Le singole lecturae sono state già pubblicate separatamente in volumetti dedicati, e vengono ora raccolte nella forma tradizionale in tre volumi, uno per ciascuna delle tre cantiche. Dopo il volume sull'Inferno, la serie prosegue con il tomo dedicato al Purgatorio e si chiuderà con quello dedicato al Paradiso.
50,00

Genere, lavoro e formazione professionale nell'Italia contemporanea

Genere, lavoro e formazione professionale nell'Italia contemporanea

Libro

editore: Bononia University Press

anno edizione: 2021

pagine: 296

I saggi raccolti in questo volume articolano un'indagine del nesso tra lavoro e istruzione tecnico-professionale nell'Italia contemporanea adottando una prospettiva di genere, scelta pressoché inedita per questi temi. Si tratta di lavori che nascono da ricerche originali, caratterizzate dall'uso di un'ampia gamma di fonti (archivistiche, statistiche e a stampa), e che si distinguono nel panorama storiografico per l'intreccio di esperienze settoriali e locali con una più ampia dimensione di carattere transnazionale, nella quale spiccano gli approfondimenti sull'azione dell'Ocse e dell'Unesco. Nella prima parte è il contesto italiano a essere studiato nelle dinamiche di lungo periodo, mentre nella seconda parte il "caso Italia" è collocato all'interno dello scenario globale e indagato attraverso una molteplicità di prospettive: la mobilitazione femminile, il ruolo del movimento cooperativo, l'accesso delle donne alle professioni tecnico-industriali, le trasformazioni del mercato del lavoro.
25,00

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