Edizioni Carmelitane
«A laudi Deu». Luigi Rabatà. Tra storia, memoria e pratiche devozionali
Marco Papasidero
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Carmelitane
anno edizione: 2019
pagine: 152
Il volume ha per oggetto la figura del beato Luigi Rabatà, carmelitano vissuto nel Quattrocento e priore del convento di S. Michele a Randazzo, in Sicilia. Lo studio prende in esame gli atti dei due processi in partibus condotti a Randazzo nel 1533 e nel 1573, finalizzati a raccogliere le informazioni relative alla vita, alla fama di santità e ai miracoli verificatisi per intercessione del beato. Tra le fonti utilizzate nel volume, anche numerosi testi agiografici composti a partire dal Seicento e che fissarono la memoria di Luigi Rabatà nel corso dei secoli. Il libro ha l'obiettivo di condurre il lettore alla conoscenza di questa figura meno nota della storia dell'Ordine Carmelitano, fornendo un esame attento dei dati biografici, spirituali, cultuali e devozionali che emergono dalle deposizioni dei testimoni nei due processi e dalle altre fonti agiografiche e narrative nel corso dei secoli.
Santidad. Trazos universales y huellas carmelitas
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Carmelitane
anno edizione: 2019
pagine: 668
Seeing him, are we moved with compassion? A scientific, ethical and theological inquiry into the moral status of the early human embryo
Benedictus Benny Phang Khong Wing
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Carmelitane
anno edizione: 2019
pagine: 300
Le carmelitane: storia e spiritualità (rist. anast. 1968)
Claudio Catena
Libro
editore: Edizioni Carmelitane
anno edizione: 2019
pagine: 574
La bolla "Cum nulla" (1452) è il documento che sta al centro della storia delle monache carmelitane; costituisce una preistoria del secondo Ordine Carmelitano, che è quasi sconosciuta, invece quello che viene dopo ne è la storia, concretamente nelle due figure di Teresa di Gesù (d’Avila) e di Maria Maddalena de’ Pazzi. Se il Secondo Ordine Carmelitano, almeno indirettamente approvato nel 1452, dà la possibilità di trasformazione delle beghine dallo stato di converse a quello di coriste, la bolla segna l’inizio della storia delle monache e l’inizio della loro evoluzione che coinvolge l’Ordine intero. Le monache restituiscono gli elementi spirituali all’Ordine Carmelitano che all’inizio aveva ricevuto, ma li restituiscono in una dose variata.
Teresa di Lisieux e la sacra scrittura. «Lettura Orante» della Bibbia in santa Teresa di Gesù bambino
Nazareno Maria Mauri, Emmanuel Ndebe De la Grace
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Carmelitane
anno edizione: 2018
pagine: 70
Nel saggio che segue, in collaborazione con il carmelitano scalzo P. Emmanuel Ndebe de la Grace, P. Nazareno Mauri si prefigge di esaminare proprio questo importante aspetto dell'esperienza spirituale della carmelitana di Lisieux, cercando di cogliere gli elementi essenziali della sua "Lettura Orante" della Sacra Scrittura. In particolare, gli autori pongono in evidenza il sostrato biblico degli assi portanti della sua dottrina spirituale, quali ad esempio la scoperta della "piccola via", della sua "vocazione" all'interno della Chiesa, corpo mistico di Cristo, la sua devozione al Santo Volto, nonché alcune sue intuizione esegetiche. Ci sembra importante sottolineare come la Scrittura illumini Teresa non solo in occasione delle "grandi intuizioni" della sua vita spirituale, ma anche nella quotidianità più ordinaria.
Eliseo profeta. Uomo di Dio in mezzo al popolo. Lectio divina in prospettive nuove
Carlos Mesters
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Carmelitane
anno edizione: 2018
pagine: 224
Questo libro è una primizia assoluta per la spiritualità carmelitana. Di Eliseo profeta finora non esiste una proposta di lettura di tutti i brani biblici che ne parlano, sviluppata secondo il metodo della lectio divina e dei suoi 4 passi (lectio, meditatio, oratio, contemplatio). In venti meditazioni e con l'aggiunta di due appendici (sui figli dei profeti e sulla funzione dei profeti in Israele) la figura biblica del profeta Eliseo viene interpretata in tutta la sua grandezza e originale risorsa ispirativa, come uomo di Dio in mezzo al popolo, specie a beneficio delle persone più fragili e marginali.
La regola del Carmelo: origine, natura, significato
Carlo Cicconetti
Libro
editore: Edizioni Carmelitane
anno edizione: 2018
pagine: 848
Un caposaldo della formazione per i membri dell’intera Famiglia Carmelitana oggi come ieri è la Regola. Non potrebbe essere altrimenti, visto che il testo uscito in forma di lettera dalla penna di sant’Alberto di Gerusalemme e poi mitigato, corretto e approvato come Regula bullata da Innocenzo IV nel 1247 costituisce il punto di riferimento ideale e pratico di chi è chiamato a vivere «nell’ossequio di Gesù Cristo». Le diverse riforme nate dal seno dell’Ordine non furono altro che tentativi di rilettura della medesima Regola, il cui dettato veniva reinterpretato di solito in maniera aggiornata e adeguata alla sensibilità del momento e dell’ambiente culturale e religioso. L’uso di leggerla ogni venerdì durante il pasto è durato praticamente fino agli anni ’60 del XX secolo. Almeno il testo albertino-innocenziano era ben noto ai frati e alle monache, che lo conoscevano a memoria e ne avevano ben chiare le linee di interpretazione correnti. Questa conoscenza sembrava talmente acquisita che, quando p. Carlo Cicconetti decise di imbarcarsi nell’arduo cammino di ricerca e studio in vista della tesi di dottorato negli anni del Concilio e immediatamente seguenti, qualcuno lo sconsigliò dicendogli che della Regola ormai già si sapeva abbastanza e non ci sarebbe stato granché da aggiungere. Non fu così. Il testo di p. Cicconetti fu e resta ancora un punto di riferimento insostituibile per chiunque voglia studiare o parlare della Regola del Carmelo. Così si esprimeva in proposito p. Emanuele Boaga: «La bibliografia sulla Regola del Carmelo è molto ampia (…) opera fondamentale e indispensabile è C. Cicconetti, O.Carm., La Regola del Carmelo (…)». Lo stesso Autore affermava qualche anno dopo: «È così fiorita l’opera classica e fondamentale di Carlo Cicconetti, a cui tutti devono sempre attingere». Non si tratta solo di formule di circostanza, o di compiacenza fraterna, ma danno ragione del significato reale di un lavoro certamente accurato dal punto di vista storico-giuridico, ma anche da quello spirituale e, oserei dire, vitale.
La "Bolla sabatina". Ambiente - testo - tempo
Ludovico Saggi
Libro
editore: Edizioni Carmelitane
anno edizione: 2018
Per “Bolla Sabatina” si intende il documento che si asserisce emanato da Giovanni XXII il 3 marzo 1322, contenente la promessa della Madonna di liberare dalle pene del purgatorio il primo sabato dopo la morte. Tale “bolla” sarebbe stata riferita in un’altra di un papa Alessandro, ed ambedue trascritte da notai a Maiorca il 2 gennaio 1422. Da questo «trassunto» mallorchino dipendono tutte le trascrizioni fatte in seguito della “Bolla”. La “Bolla Sabatina” va distinta dalle concessioni di papa Clemente VII nel 1530 e da altri pontefici dello stesso secolo, in cui si accenna più o meno esplicitamente alla precedente e che talvolta sono state chiamate anche esse bolla sabatina. Da distinguere altresí la bolla dal “privilegio sabatino”: essi stanno tra loro come il contenitore ed il contenuto. Con la differenza che mentre la bolla la questione si risolve negativamente, il privilegio va giudicato in modo diverso: non in forza della bolla di Giovanni, ma per le concessioni della Chiesa, certamente autentiche.

