Edizioni del Girasole
Nefertiti e altri racconti
Alfonso Zaccaria
Libro
editore: Edizioni del Girasole
anno edizione: 2021
pagine: 252
Il raggiungimento della pensione rappresenta l'occasione, per un medico, di realizzare un desiderio a lungo sopito: scrivere. Questo fatto può sfociare in un dotto trattato sui grandi progressi della biologia e delle terapie innovative, in grado di produrre risultati clinici impensabili solo alcuni anni fa, oppure in un testo fatto di racconti più spesso tristi di storie vissute e dall'esito amaro. Questo libro può essere considerato appartenente alla seconda categoria; tuttavia, pur comprendendo alcuni episodi del tipo suddetto, inevitabili del contesto di una professione di questo tipo, cerca di trovare, nei vari episodi descritti, il lato ironico, spiritoso, talvolta sperabilmente divertente, pur nel massimo rispetto delle persone e dei loro problemi. Un Amarcord che copre oltre 70 anni di vita, non solo di professione medica. Cinquantaquattro racconti dove Berni, Nappo, il goliardo, Colleghi e Direttori e tanti altri emergono dal fondo della memoria con le loro piccole e grandi storie.
Galeotto fu il convento
ALDO SGARANO
Libro
editore: Edizioni del Girasole
anno edizione: 2021
pagine: 136
Giunto all'età del pensionamento da professionista grafico, nel pieno della maturità, Adelmo comunica alla famiglia sbigottita, moglie e figli che pure ama teneramente, la sua determinazione a ritirarsi nel mitico Monastero montano di Sant'Altfrido, luogo dell'anima, già frequentato in passato instaurando con i monaci un solido rapporto di sincera amicizia e reciproca stima. Lì non cade mai nella monotonia. Anzi, così tante incombenze non le aveva mai sbrigate nemmeno quando si era trovato al culmine dell'attività lavorativa. Quel sacro luogo si rivela però pian piano fonte imprevista di ogni sorta di tentazione e tutto, dentro o fuori il cenobio, diventa occasione per la trasgressione e il peccato. E come fu il Libro di Ginevra e Lancillotto per Paolo e Francesca così per Adelmo Galeotto fu il convento. Per quanto cerchi di resistere a ogni lusinga seduttiva e alle relative conseguenze, sarà infine il suo passato a presentargli il conto e a cambiargli inaspettatamente il futuro oltre ogni speranza e oltre ogni timore. (n.d.e.)
Dante nel mezzo dell'Infosfera. Trasumanàr/Trasdivinàr
Mauro La Spisa
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni del Girasole
anno edizione: 2021
pagine: 104
In infosfera si è come accasati in uno stabile senza stanze, fatto solo di pianterreno e tetto. Masticazione e digestione hanno tempi diversi; non rispettandoli si rischiano disturbi alimentari. Il cervello "mastica" molte informazioni al secondo (segnali info-rimati) ma, per digerirli in consapevolezza, necessita delle pause di riflessione: tempi morti per i flussi di connessione. Incapsulati in "meme" per i messaggi vocali e video, nei "tweets" per gli scritti, economia vuole che i linguaggi siano compressi in scatole di segni e link disambiguati. Mettersi online richiede attenzione puntiforme al tempo elettronico, divenuto produttore di valore fruibile all'istante poiché la velocità risucchia in centrifuga attenzione e riflessione... Per accostarci a Dante dobbiamo metterci in gara con lui: distaccarci dalle figure di questo mondo per ritrovarle nell'altro, smerigliate come per magico salto quantico. Nella Commedia, Dante spiega come abbia meglio rivissuto la propria vita mondana partendo dall'altra, un po' come quello spettatore che abbia avuto modo di assistere all'azione scenica sia dal lato del pubblico come da dietro le quinte. Concomitanza di partenza e arrivo... Il giro prospettico è da "capogiro" e lo stordimento coglie quei giovani studenti che, dalla sera alla mattina, si ritrovano in classe ad ascoltare l'insegnante che recita quasi musicalmente l'incipit fatidico: "Nel mezzo del cammin di nostra vita...".
Giraffa, Miciona e i cuccioli del parco
Monica Grotti, Mariasole Vallicelli
Libro
editore: Edizioni del Girasole
anno edizione: 2021
Età di lettura: da 5 anni.
La Torraccia. Un lungo giallo ancora irrisolto. Dal 1600 alla Liberazione al progetto per salvare il monumento
Carlo Zingaretti
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni del Girasole
anno edizione: 2021
pagine: 176
Testimonianza di una storia, che venne anche inserita nel censimento dei Luoghi del cuore promosso dal Fondo Ambiente Italiano. La sua forza evocativa è innegabile: fra i campi di oggi, coltivati, questa seicentesca torre costiera di avvistamento con la sua sola presenza spalanca le porte della memoria, riconducendo alle vicende di quel Porto Candiano che qui correva, costringendoci a prendere atto delle profonde trasformazioni del territorio, della linea di costa, dell'ambiente e assieme dell'intervento dell'uomo che ridefinisce i luoghi, con il lavoro, con l'uso, ma anche con l'abbandono. Carlo Zingaretti da cinquanta anni tiene d'occhio la Torraccia. Bene ha fatto a proporcene in questo suo lavoro le origini, e le vicende successive, a partire dal Seicento, in una Ravenna pontificia ancora alle prese con i pericoli che venivano dal mare. Baluardo alle incursioni piratesche, questo nostrano esempio di architettura fortificata, oggi unica torre costiera rimasta nel ravennate a segnare l'antico Porto Candiano, ha conosciuto la dismissione e i parziali riusi, legati alla pastorizia o alla agricoltura... E oggi si erge, potente rovinosa immagine in questa bella terra ricca di memorie archeologiche da salvare, in un contesto ambientale fra i più rilevanti dal punto di vista naturalistico. (Dalla prefazione di Claudia Giuliani)
Amalasunta. La regina ravignana
Luciano Ferretti
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni del Girasole
anno edizione: 2021
pagine: 312
Per buona parte delle persone Galla Placidia è un Mausoleo, Amalasunta è una Via. Eppure nella storia hanno ricoperto un ruolo importante: diedero inizio ai processi d'integrazione fra popoli che oggi, dopo quindici secoli, sono ancora traballanti e irrisolti. E spesso l'odio oggi è persino più feroce. I motivi sono gli stessi: le migrazioni. Dalle controversie interne al cristianesimo di quei tempi, si è passati alle guerre interreligiose dei tempi moderni. Amalasunta intende continuare sulla strada del padre re Teodorico: unire Goti e Italiani, ariani e cattolici ed è quello che Costantinopoli accetta momentaneamente pur di spianare la strada a un futuro unico impero. L'impero d'Oriente, che sembra concedere spazio, vuole solo guadagnare tempo. A Costantinopoli si perseguitano gli ariani mentre a Ravenna e in Italia la convivenza sembra reggere. Ma solo finchè regge Amalasunta, presto lasciata sola a combattere contro tutti. La Regina finirà sopraffatta dai suoi stessi Goti e con lei finiranno le speranze iniziali. Fuori i Goti, l'Italia diventerà territorio di conquista e di guerra - dopo i Bizantini - da parte di Longobardi, Franchi, Normanni. Fino ad arrivare alle guerre d'Indipendenza contro l'Austria, la Francia, la Chiesa e fino al Regno d'Italia. Chissà se nell'Italia Unita c'è un po' di quell'Amalasunta che si sentiva romana...
L'altalena delle nuvole
Iosè Vicentini
Libro
editore: Edizioni del Girasole
anno edizione: 2021
pagine: 140
Vivere consiste nel manifestare al mondo la nostra intima malattia. Questa è la "saggia" e amara considerazione della giovane autrice, che ancora combatte a denti stretti per la vita. Il lettore è invitato in un viaggio fatto di constatazioni e di fatti a volte incredibili tramite una scrittura didattica e terapeutica (sulla sofferenza psichica più grave, la psicosi) che vuole essere di sostegno e di aiuto agli interessati, ma soprattutto alle donne di ogni età e alla tutela della loro dignità nel primo incontro - spesso fragile - con l'altro. Scritto durante il lockdown, il libro testimonia un cammino difficile e sofferto ma anche la rinascita e la riscoperta di un sentimento universale che l'autrice credeva di aver perso per sempre. Eccola invece accompagnare il lettore attraverso le righe della sua anima per farlo calare in un mondo intimo e sconosciuto, fino al culminare dell'amore che può guarire anche le ferite più grandi.
Buongiorno!
Ilaria Baruzzi
Libro
editore: Edizioni del Girasole
anno edizione: 2021
pagine: 80
«Sono originaria di Traversara e abito a Bagnacavallo. Laureata in Scienze Ambientali a Ravenna e abilitata in Scienze della Formazione Primaria a Bologna, sono docente di ruolo nella scuola primaria di S. Pancrazio. Ho un compagno e una figlia, Linda, di 10 anni. Questo è il primo libro che scrivo. È una raccolta di ricordi, emozioni, sensazioni e fantasie che mi piace esprimere in forma di poesia: mi viene naturale. Tocco tanti aspetti della vita, tanti contenuti diversi e non sempre c'è un legame tra loro, un nesso logico evidente, ma è il bello dello zibaldone. Amo l'idea di ripercorrere il passato facendo paragoni a prima vista assurdi con lo "zibaldone" della minestra fantasia che ci davano all'asilo o con quel mischione di verdure chiamata peperonata o con lo stufato che preparava mia nonna o con quei "pignattoni" delle favole con all'interno la pozione magica. Le mie poesie... sono così: uno zibaldone di parole per arrivare a un dunque.»
San Lorenzo o re Davide? La liturgia funeraria antica nei mosaici del Mausoleo di Galla Placidia
Emanuela Penni
Libro
editore: Edizioni del Girasole
anno edizione: 2021
"Con l'ausilio della narrazione agostiniana della morte della madre Monica e di altre antiche fonti, liturgiche e patristiche, i mosaici del Mausoleo ravennate sono come un "rituale" che raffigura le diversi fasi della liturgia cristiana del commiato: la domanda di purificazione e perdono a Dio durante la processione funebre e davanti al sepolcro del defunto (il re Davide/Cristo che getta sulla graticola il libro dei peccati); la preghiera per la deposizione del corpo nella tomba, con l'esaltazione del "refrigerium" dell'anima nel paradiso, accolta dagli Apostoli e dai Santi (lunette e cupola stellata). La lunetta sulla porta d'ingresso del Mausoleo, che si ammira soprattutto nell'atto di uscire fuori, riflette la liturgia delle esequie, che prega perché l'anima sia "portata sulle spalle dal buon Pastore" (dalla prefazione di Erio Castellucci Arcivescovo di Modena-Nonantola e Carpi, Presidente Commissione Episcopale Dottrina Fede). "In particolare la studiosa avanza l'ipotesi che l'ideatore dell'intero programma iconografico e iconologico del sacello, forse congiuntamente con la stessa Augusta, abbia voluto fare precisi riferimenti al rito sepolcrale cristiano dei primi secoli. Così tutta la decorazione musiva appare fortemente ispirata sia dal cerimoniale, sia dalle letture dei Salmi prescritti per la funzioni. In questo contesto anche il personaggio biancovestito posto nella lunetta sul fondo del Mausoleo assume una nuova identità, coerente con tutto l'apparato iconografico" (dall'introduzione di Linda Kniffitz Archeologa e storica dell'arte).
I mosaici ravennati nella «Divina Commedia» dagli ultimi canti del «Paradiso» ai primi dell'«Inferno» in 111 visioni
Ivan Simonini
Libro
editore: Edizioni del Girasole
anno edizione: 2021
pagine: 264
2a edizione riveduta, accresciuta e capovolta. Perché capovolta? Perché, rispetto alla 1a edizione del dicembre 2017 e oltre agli "errata corrige" già in quella inseriti, questa 2a edizione (in cui gli episodi - o visioni - passano da 80 a 111) è soprattutto ripensata nella sua struttura compositiva. Mentre nella 1a edizione le visioni seguivano ordinatamente la sequenza della Divina Commedia dal primo canto dell'Inferno all'ultimo del Paradiso e la serie di abbinamenti tra endecasillabi e immagini musive obbediva alla collocazione dei versi danteschi nel corso del Poema, la 2a edizione privilegia i luoghi di culto: la nuova sequenza parte dai battisteri, continua con le basiliche e termina con i mausolei secondo uno schema caro a don Giovanni Montanari e al professor Giovanni Gardini. La sequenza adottata nella 1a edizione era funzionale a facilitare la comprensione delle due novità fondamentali introdotte dal libro negli studi sulle ispirazioni che Dante trasse dai mosaici ravennati anche per l'Inferno (e non solo nel Purgatorio e nel Paradiso come si riteneva prima) e che trovò non solo nei mosaici bizantini del V e del VI secolo ma anche nei più poveri e non meno significativi (per quanto ignorati dai dantisti) mosaici veneziano-ravennati del XIII secolo in S. Giovanni Evangelista. Avendo la 1a edizione ampiamente dimostrato tali due assunti prima inediti, la sequenza adottata nella 2a edizione obbedisce ad un'altra prospettiva: l'aderenza al percorso spirituale reale del cristiano che da sempre nasce (battisteri), prega (basiliche) e muore (mausolei) come ogni altro uomo credente o no che sia. Ai cicli musivi dei Battisteri Neoniano e Ariano, della Cappella Arcivescovile, di S. Apollinare Nuovo, S. Vitale, S. Apollinare in Classe, S. Giovanni Evangelista e Mausoleo di Galla Placidia, sono qui aggiunte ulteriori suggestioni (S. Francesco, S. Michele in Africisco, Mausoleo di Teodorico). Il corpo del volume raccoglie così 111 capitoletti in cui l'immagine musiva proposta è seguita dai versi di Dante che quell'immagine suggerisce e da un breve testo esplicativo di ognuno dei 111 accostamenti, nei quali l'abbinamento scatta solo quando, secondo un criterio che esclude analogie generiche, quanto è figurato nei versi di carta corrisponde a quanto è scritto nei dipinti di pietra.
L'opera senza nome. Antistoria del poema dantesco
Alessandro Nava
Libro
editore: Edizioni del Girasole
anno edizione: 2021
pagine: 592
Pur irriducibile alla dantistica accademica, "L'opera senza nome" si propone non come studio controcorrente provocatorio e polemico (per partito preso, come sarebbe in linea con l'attuale società dello spettacolo) ma vuole essere una lettura laica e un approccio leale a Dante, visto non come Padre della Patria e della Lingua Italiana, ma come uomo e pensatore contraddittorio, ambivalente e spesso insincero, a partire dalla Vita nova, cui qui si attribuisce valore di distrazione letteraria menzognera piuttosto che valore di documento probante e veritiero. Del tutto originale è l'ottica con cui, lontano dagli approdi tradizionali, si rivisita la figura di Beatrice nei Canti XXVIII-XXXI del Purgatorio, in un contesto critico che non contempla quel perenne omaggio (tipico di chi appartiene a confraternite ufficiali) alla santità operante del Poeta. Per quanto tripartita, la Commedia è narrativamente un viaggio senza soluzione di continuità (dall'Inferno alla natural burella al Paradiso Terrestre, da cui Dante stesso viene assunto in Empireo senza che neanche se ne avveda) e nello svolgimento non c'è mai uno stacco netto. Anzi, a rigor di logica, più che una trilogia, il Poema è una tetralogia, disponendo infatti di una brevissima Quarta Cantica: dal verso 49 al verso 145 del Canto conclusivo. Qui Nava si china stupefatto sugli ultimi 96 versi di Paradiso XXXIII: Dante sospetta che Dio, sacrilegamente, sia forse diverso da quello che le Scritture raccontano ma anche da quello che lui stesso ha raccontato negli oltre 14.000 endecasillabi precedenti come perno del suo Poema, senza prova o reperto testimoniale alcuno. Solo davanti al baratro della sua coscienza, Dante intuisce qualcosa di agghiacciante da cui non può far altro che ritrarsi mascherando astutamente il disinganno. E come la suprema visione si dissolve, assieme alla fantasia del Poeta, confluendo nell'implacabile moto uniforme dell'universo, così la Quarta Cantica suggerisce una pagina musicale: il finale della terza Sinfonia di Brahms dove la struttura armonica e melodica si materializza in un pulviscolo di suoni che sfociano nel silenzio agognato. Un libro da leggere attentamente, magari poco per volta, specie laddove non lo si condivide.
Fede nell'amore. La raccolta poetica di una vita
Bruna Melandri
Libro
editore: Edizioni del Girasole
anno edizione: 2020
pagine: 272
"Fede nell'amore" raccoglie una parte significativa della produzione poetica di Bruna Melandri ed è l'esordio di questa scrittrice che pure da sempre ama scrivere in versi affidando alla penna stati d'animo ed emozioni. Fulgenti lucori, nuvole disperse dal vento, dolcezze sottili, velate di malinconia, tratturi percorsi a piedi scalzi, corse gioiose nell'erba, sentieri dell'anima spesso rivisitati, echi di lontane memorie, l'arrendersi alla magia di una vastità solenne. Non mancano i versi dedicati al ruolo della "poesia" alla quale Bruna Melandri riconosce, fra gli innumerevoli meriti, soprattutto quello catartico e taumaturgico nei confronti dell'animo umano arrivando talvolta a raffigurarla e anzi a "personificarla" come capace di operare prodigi e compagna solidale nel dolore.