Effigie
Trentanove transpoesie. Ediz. italiana e ungherese
Endre Szkárosi
Libro: Libro in brossura
editore: Effigie
anno edizione: 2022
pagine: 108
La poesia di Szkárosi apre le finestre su un mondo altro, dove il linguaggio la fa da padrone. Sgorga da una spontanea autenticità, nondimeno da autori ungheresi come Ady e Petofi József, dalle opere moderniste di Rimbaud; da Apollinaire, dadaisti e surrealisti, ma anche da canzoni popolari e modi di dire che, nella transpoesia, tornano con energia trasfigurati dal poeta che definisce l'arte poetica come fondata da "spazio, materia e movimento".
Sesamo e sale. Testi originali a fronte
Rufin Doh, Betty Gilmore, Ana Maria Pedroso Guerrero, Salih Selimovic, Antje Stehn
Libro: Libro in brossura
editore: Effigie
anno edizione: 2022
pagine: 83
Tutte le lingue mutano nel tempo, si lasciano sedurre da neologismi al contatto con altre lingue, popoli, nuove scoperte tecnologiche, scientifiche, ecc. Le poetesse e i poeti Betty Gilmore, Antje Stehn, Ana María Pedroso Guerrero e Rufin Doh Zeyenouin, Salih Selimovié, autori di questa antologia di poesie, sono ugualmente attori, cantori, pittori. Parlano le lingue dei rispettivi Paesi: Stati Uniti, Germania, Cuba, Costa d'Avorio, Bosnia. Vivono in Italia da tanti anni, comunicano reciprocamente in italiano, lingua d'adozione, nella quale hanno declamato brani, recitato sceneggiature, pubblicato poesie, racconti, si sono esibiti in performance artistiche, dando un eccellente tributo alla lingua di Dante.
L'uragano Cefis
Fabrizio De Masi
Libro: Libro in brossura
editore: Effigie
anno edizione: 2022
pagine: 403
Dato alle stampe nel 1975,""L'uragano" Cefis" è un libro unico per davvero. Se ne conserva infatti una sola copia, quella che nel marzo 2010 il chiacchierato senatore-bibliofilo Marcello Dell'Utri espose tra i pezzi di pregio alla Mostra del libro antico di Milano. Da allora "L'uragano" ha preso a circolare in fotocopia a mo' di samizdàt, e si spiega: il libro contiene informazioni esatte, dunque pericolose, sulla sfacciata intraprendenza a fini personali di Eugenio Cefis, presidente dell'Ente nazionale idrocarburi (Eni) e poi della Montedison. "L'uragano" si sofferma sul brulicante arcipelago di società private che, per tramite di prestanome, fanno tutte capo a Cefis: società immobiliari, petrolifere, metanifere, finanziarie, del legno, della plastica, della pubblicità, televisive, ecc. affidate a uomini di fiducia del presidente di Eni e di Montedison; e che, con Eni e poi con Monte-dison, sono a volte indebitamente in affari, altre volte in concorrenza. Era l'epoca di bassa marea morale, per dirla con Calvino, in cui l'hanno vinta i peggiori. Ne emerge la foto di gruppo di una borghesia parassitaria, incline all'affarismo e socialmente noncurante: la borghesia più ignorante d'Europa, direbbe Pasolini. Di questa borghesia traffichina Eugenio Cefis parrebbe il paradigma, «la storia mediocre di un uomo mediocre...» scrive Fabrizio De Masi (un nome di comodo), ma dal suo libro traspare semmai la storia di un uomo che — tornando a Pasolini (e a Dostoevskij) —ha conosciuto «la grandezza sia dell'integrazione che del delitto»: la metamorfosi di un "eroe diabolico" metà guardia e metà ladro, la storia di una vita legata a filo doppio ai tanti, troppi intrallazzi e misteri che hanno attraversato e attraversano questo nostro Paese. Non è tutto. Nel suo ampio saggio conclusivo Giovanni Giovannetti rende conto di ciò che l'autore di "L'uragano Cefis" ha inteso tacere, raccordando l'inchiesta di De Masi alla biografia politica e morale dell'onorato presidente": Eugenio Cefis, quel giovane sottotenente fucilatore di partigiani e antifascisti poi diventato lui stesso partigiano e antifascista, nome di battaglia Alberto, uno tra i più preparati comandanti militari della Resistenza di area cattolico-monarchica. Dopo la Liberazione, eccolo prima all'Agip e poi all'Eni accanto a Enrico Mattei, il presidente dell'Ente petrolifero di Stato ucciso il 27 ottobre 1962 (una morte che vedrebbe Cefis coinvolto). A Mattei subentrerà proprio l'ex partigiano Alberto, chiamato a perseguire politiche industriali non sempre volte al pubblico interesse e a prefigurare mutamenti istituzionali in aperto contrasto con la Costituzione repubblicana nata dalla Resistenza. Fosse dipeso da lui oggi l'Italia sarebbe una Repubblica presidenziale, più autoritaria che autorevole, guidata dall'"uomo forte" o dal tecnocrate di turno. Introduzioni di Giovanni Giovannetti e Pier Crescenzi.
La croce versa
Paolo Castronuovo
Libro: Libro in brossura
editore: Effigie
anno edizione: 2022
pagine: 102
"Con Labiali e L’Insonnia dei Corpi, Paolo Castronuovo aveva già dato prova di una grande maturità artistica. Con questa sua ultima raccolta, l’autore si spinge oltre: La Croce Versa segna un nuovo momento creativo, è un percorso a ritroso, che scava a fondo il dolore e il male. Castronuovo trasfigura la propria biografia e rende universale la sua esperienza." (Paolo Cosci)
La modulazione dell'urlo
Paolo Cosci
Libro: Libro in brossura
editore: Effigie
anno edizione: 2022
pagine: 183
«Leggere la poesia vuol dire cercare un dialogo e questo libro lo racconta come non capitava di vedere da tempo. Dal 2011 al 2020, Paolo Cosci ha raccolto qui le sue lettere ad amici e maestri. Siamo nel vivo della formazione dell'immaginario letterario dell'autore — generazione anni Ottanta — che porta sulla pagina un confronto critico senza orpelli: con i classici, come Leopardi o Pasolini, e i contemporanei, da Moresco a Ferrari, da Magrelli a Toma. Queste lettere testimoniano con autenticità una storia personale di comprensione della poesia, altrui e propria, e invitano a riflettere sulla funzione attuale della scuola e sulla trasmissione della conoscenza.» (Maria Borio)
Luci da un mare notturno
Giovanni Piccioni
Libro: Libro in brossura
editore: Effigie
anno edizione: 2022
pagine: 119
«Il 'mare notturno' è l'emblema della fusione di cielo e terra, della compresenza orizzontale di mondi, però nell'oscuro coscienziale, nello spazio nero blanchotiano. Le 'luci' rappresentano invece i segni tangibili di un'illuminazione, di una chiarezza o una chiarità poetica capace di restituire lo sprazzo della comprensione. La sfera luminosa diviene così dispensatrice di un barlume à la Montale, un'occasione in cui l'io effuso dà conto dei moti segreti del proprio animo rapportati al luogo d'elezione.» (Alberto Fraccacreta)
Lama triangolare
Mino Milani
Libro: Libro in brossura
editore: Effigie
anno edizione: 2021
pagine: 151
Melchiorre Ferrari è alle prese con due spietati delitti. Tra la morte dell'usuraio Domenico Bianchi pugnalato in un vicolo a Pavia e quella del garibaldino Doriano De Marchi, avvenuta nell'agosto 1848 nella battaglia di Morazzone, non v'è alcun apparente legame. Indagando sull'assassinio del Bianchi, Ferrari raccoglie attonito una serie d'indizi dai quali sembra emergere che ad uccidere, in entrambi i casi, sia stata l'identica arma. Un po' alla volta, il commissario ricostruisce l'intera vicenda. Qui Mino Milani ha privilegiato il susseguirsi degli scarni fatti di cronaca: quelli dei gelidi e cupi mesi di febbraio e marzo del 1851 nella suggestiva cornice di una Pavia silente e nevosa.
Anatema
Rosaria Lo Russo
Libro: Libro in brossura
editore: Effigie
anno edizione: 2021
pagine: 127
Anatema, come un'autobiografia anonima e generazionale, scrolla regressivamente l'immaginario degli ultimi decenni del secolo scorso, quel Novecento vissuto e rivisto con gli occhi dell'infanzia e dell'adolescenza dei boomers, prima durante e dopo gli anni della fantasia al potere e della violenza di genere. Anatema come nostalgia del sacrificio, del sacrificio come condizione per ogni rivoluzione dell'immaginario. Fino al baratro della disfatta delle immagini del secolo breve e del millennio passato, e alla liberazione da uno dei suoi caposaldi, la memoria.
L'automa puro
Claudia Azzola
Libro: Libro in brossura
editore: Effigie
anno edizione: 2021
pagine: 168
Wallia è in fuga dopo la sconfitta del Goto Totila; una giovane "mummia" vivente promessa in sposa a un nobile; il vescovo sassone lacerato tra il cristianesimo e un rito pagano autoctono; un padre anaffettivo; lo storico e antropologo che conduce ricerche sulle streghe, per cui simpatizza; un licantropo in abiti moderni... Un filo lega le novelle, o forse "capitoli" de L'automa puro: lo stato di servitù sociale e psicologica dei personaggi, addirittura l'automa del titolo – in epoche storiche d'Europa – la cui esperienza è osservata in una o più scene, dove il prima e il dopo si offrono all'intuizione del lettore. Dall'alto medioevo al barocco, alla Francia di Luigi XIV, agli anni Cinquanta del Novecento, l'automa è la persona che si esaurisce in un'esistenza ripetitiva, impostata, o nel servilismo da sgherro di un capo. I racconti sono scritti in uno stile individuato, la lingua è causa materiale del testo, il "montaggio" è leggibile, per il divenire degli eroi e delle eroine, non per l'azione, ma per quello che si dice e si fa.
Nel volto delle bestie
Paola Turroni
Libro: Libro in brossura
editore: Effigie
anno edizione: 2021
pagine: 61
"Non c'è volto d'animale in cui non ci rispecchiamo, non c'è ghigno che non sottenda l'incubo necessario del deforme, e il linguaggio poetico della Turroni ci narra di una foresta bestiale nel mezzo del quotidiano, in cui la poetessa si muove tra presenze animali come noi facciamo tra le macchine, denuncia una necessaria forma di ossigeno che ci rimetta in pari col nostro vero grado di esistenza, mai comodo così come appare, una bocca da cui si apre un grido perché le grammatiche delle comunicazioni non sono sufficienti. È così che nasce il linguaggio." (Tiziana Cera Rosco)
Cene al veleno
Omar Viel
Libro: Libro in brossura
editore: Effigie
anno edizione: 2021
pagine: 87
Un artista e il suo biografo si incontrano per cenare in un ristorante di Londra. Non un semplice ristorante, un ristorante dove servono il fugu. Non una semplice cena, un rituale consolidato negli anni che sancisce il loro legame. Nell'ultima "cena al veleno", si snodano i ricordi di due esistenze intrecciate ancora prima del loro effettivo incontro. Un viaggio nel tempo e nello spazio, dagli anni Sessanta ai giorni nostri. Dalle pianure del Nord Italia alla Londra soffocata dalla killer fog. Dalle calli veneziane fino al mare eterno delle isole greche. Un duello dialettico, un gioco di specchi in cui due uomini ridiscutono il primato tra forma e materia, tra arte e vita, consapevoli che per scavare nell'esistenza dell'altro occorre prima di tutto mettere a nudo se stessi.
Tutte le altre rose. Ediz. in dialetto
Davide Ferrari
Libro: Libro in brossura
editore: Effigie
anno edizione: 2021
pagine: 84
"In queste poesie l'anima di Davide Ferrari affronta, non il racconto di una rosa, ma quella che nasce dentro di lui. Cosa sboccia nel profondo del poeta quando il fiore gli dice qualcosa? Si abbandona al segreto della rosa e ascolta come è espressivo il suo esporre la natura del suo essere. In quest'opera è il senso di umanità che colpisce, insieme all'attenzione, all'osservazione e all'ascolto del fiore. Ogni poesia è come un sogno dove il poeta entra nel segreto dell'anima della rosa e al lettore non resta che abbandonarsi alla musica dei versi. Il dialetto aiuta la natura a farla sentire viva, aiuta la rosa a sbocciare." (Franco Loi)

