ETPbooks
Sulla traduzione. Studi di Emilio Mattioli
Libro
editore: ETPbooks
anno edizione: 2020
pagine: 164
Il libro ripropone alcuni dei più significativi scritti di Emilio Mattioli ancora oggi capaci di contribuire al dibattito sulla traduzione. Questa sia pur breve antologia testimonia anche la vastità dei campi nei quali si è inoltrata la sua ricerca. Antonio Lavieri, nella Prefazione, osserva infatti: "La centralità della traduzione appare a Mattioli quando, negli anni Sessanta, pubblica sulla rivista il Verri, il saggio intitolato "Introduzione al problema del tradurre". Un saggio questo, che apre a una vera e propria fenomenologia delle poetiche traduttive e la traduzione comincia ad apparire come una pratica teorica costitutiva (e cruciale) in seno ai processi simbolici che percorrono la cultura (non solo letteraria e filosofica) contemporanea. Nel 1993, nell'intervista rilasciata alla RAI - continua Lavieri -, Mattioli afferma che la traduzione non può essere affrontata da una sola disciplina, è invece un argomento tipicamente interdisciplinare; anzi, i saperi tendono a riorganizzarsi intorno a questo problema, che non è solo della filosofia, dell'estetica e della linguistica [...]. Da queste brevi dichiarazioni emergono già due aspetti fondamentali: la traduttologia non è (e non può essere) la scienza normativa del tradurre, ma si caratterizza come un campo del sapere eminentemente interdisciplinare in cui convergono tutte le scienze umane e sociali. In questa prospettiva, la traduzione è un vero e proprio dispositivo epistemologico dotato non solo di efficacia euristica ed ermeneutica, ma anche di una efficacia inventiva (leggiamo cognitiva) ogni volta specifica e diversa".
Erotokritos (romanzo d'amore e cortesie)
Vicentzos Kornaros
Libro: Libro in brossura
editore: ETPbooks
anno edizione: 2020
pagine: 656
"Erotokritos" attinge alle trame convenzionali del romanticismo medievale ma tempera l'azione adeguandola ai modi di pensiero rinascimentali, elevando il dialetto cretese, in cui è scritto, a sofisticato strumento letterario di grande espressività e musicalità. Mentre la poesia ha molte caratteristiche del dramma ed è stata chiaramente scritta da qualcuno che aveva familiarità con le convenzioni neoclassiche, non è tuttavia una commedia, ma poesia narrativa. Una parte importante della sua valenza artistica sta proprio nel modo in cui rompe con le convenzioni al fine di creare qualcosa di completamente nuovo. Stylianos Alexiou ha giustamente riferito della sua "audace miscela di generi". Potremmo aggiungere che esiste un altro genere letterario rinascimentale molto popolare che fa, con "Erotokritos", la sua comparsa, quello del bozzetto pastorale o dell'idillio, che è rappresentato qui dalla storia del cretese Charidimos e dal suo amore per una giovane donna che uccide accidentalmente. "Erotokritos" è un'opera altamente strutturata, innovativa e stimolante nel modo in cui incorpora elementi di diversi generi, ricchi di immagini, lirismo e modelli di vario genere; un'opera che è allo stesso tempo complessa e sofisticata, ma che mantiene una stretta relazione con la tradizione popolare. David Holton
Parliamo greco (senza saperlo)
Maria Mattioli
Libro
editore: ETPbooks
anno edizione: 2019
pagine: 356
La lingua greca, da quando per la prima entrò in contatto con le popolazioni dell'Italia antica, non ha mai smesso di influenzarne i linguaggi. È del risultato di questa influenza, continuativa e sostanziale, che si cerca di dare una visione d'insieme, la più chiara ed esaustiva possibile. In quest'opera, che non è né vuole essere una storia della lingua greca, viene quindi fotografato lo stato attuale dei rapporti tra il greco e le altre lingue europee (o dovremmo dire indoeuropee). Oltre 3000 parole greche, siano essi prestiti o antiprestiti poco cambia, un vasto repertorio di nomi propri di origine greca, radici, suffissi, prefissi, costituiscono un potente strumento di dialogo tra le lingue qui prese in esame, che, grazie ad essi, si rivelano più vicine di quanto non si immagini. Un secondo fenomeno, poi, quello dei calchi, ovvero la traduzione delle parole greche in latino, iniziato già nella Roma arcaica con Andronico e proseguito con autori quali Plauto e Cicerone, ha fatto sì che si creassero neologismi latini, ma dall'anima profondamente greca. Prestiti ed antiprestiti paralleli e calchi permettono dunque di dire che la provocazione "parliamo greco" non è poi così lontana dalla realtà. Fondamentale per quest'opera è tuttavia cercare di evidenziare quanto questo patrimonio linguistico, profondamente penetrato nelle varie lingue, possa essere impiegato per mettere in comunicazione le moderne lingue europee tra di loro; far sì che esse possano riconoscersi reciprocamente sorelle. La lingua greca, che essendo nel DNA delle lingue europee, continua ad essere impiegata per creare straordinari neologismi, si rivela essere uno strumento di decodificazione, ma anche di produzione di concetti. Anche oggi la Grecia continua a ricordarci, che, volente o nolente, ogni popolo che sia entrato in contatto con la sua lingua ha da lei ricevuto in omaggio un patrimonio archetipico, duttile, creativo, capace di far riscoprire la necessità di sentirsi comunità umana, al di là dei confini politici, oggi più o meno esistenti.
Il senso della memoria. L'ambasciata d'Italia. Ediz. italiana e greca
Libro
editore: ETPbooks
anno edizione: 2019
pagine: 212
Raccontare di un luogo che è stato silenzioso testimone dei rapporti politici, economici e culturali tra due Paesi, ha significato partecipare ad una stesura della Storia. E l’edificio dell’Ambasciata d’Italia ad Atene, ancor prima di assistere ed essere in qualche sorta protagonista di tale storia, lo è stato, parimenti, della Storia di Grecia negli anni in cui qui dimorò il Principe Nicola, figlio di re Giorgio e della Granduchessa Elena Vladimirovna di Russia. Dagli anni della sua costruzione (1870) ad oggi, ha assistito a quanto la storia del’900 riservò ad una capitale e ad un paese che per questioni geopolitiche sarebbe diventato il crocevia non solo dei rapporti tra potenze occidentali ed orientali ma anche, al finire della Seconda guerra mondiale, della guerra fredda e, successivamente, dell’avvento della Grecia così come oggi la conosciamo. Il periodo più ricco di avvenimenti fu certamente quello a cavallo della Seconda guerra mondiale, soprattutto per quanto riguarda i rapporti tra Grecia ed Italia. La memoria di questo periodo ancora pesa a tratti anche se l’intensa attività svolta sta permettendo agli uni di superare il senso di colpa, agli altri alcune tracce di seppur sopito rancore. Negli anni che culminarono con la consegna italiana dell’ultimatum il 28 ottobre 1940 e poi, dopo la pausa dell’occupazione tedesca, fino al 1947, anno in cui, superata la campagna anti-italiana che seguì alla fine del conflitto grazie ad una complessa trattativa politica che permise di ricucire i rapporti tra i due Paesi, venne designato il nuovo Ministro Plenipotenziario italiano ad Atene e l’edificio di Vassilissis Sofia angolo Via Sekeri fu testimone e oggetto di grandi avvenimenti e trattative spesso rimasti colpevolmente in ombra anche se essenziali alla comprensione del ruolo che invece, oggi, riveste nella sua piena attività. Via Sekeri sembra osservarci ogni volta, si mantiene silenziosa e attenta, conserva gli eventi, ci restituisce memoria. Conserva i volti di chi da qui è transitato, ne ricorda le fisionomie, i grandi ed i piccoli gesti, le buone e le cattive parole. Conserva gli attimi frenetici consegnati alla Storia con la stessa solenne serenità con cui ospita cori di bambini, opere di giovani studenti, interventi di grandi intellettuali, concerti, presentazioni, eventi, feste, riunioni, assistendo alle numerose piccole e grandi decisioni che ogni giorno vi si consumano, alle responsabilità che si avvicendano anche in ogni piccolo gesto che sarà, fuori da quelle mura il gesto di un Paese.
La biblioteca di Ravel
Stefanos Stavridis
Libro
editore: ETPbooks
anno edizione: 2019
pagine: 188
Una enigmatica biblioteca su un'isola tropicale, un poeta sull'orlo di una crisi di nervi, una lingua misteriosa che scompare in modo altrettanto misterioso, minacce camuffate da sogno, un uomo che dorme quando l'altro è sveglio e viceversa, un patetico caso di triscaidecafobia che distrugge la carriera di un brillante accademico, la smemoratezza di un amore impossibile. Nei racconti di Stefanos Stavridis, qui al suo esordio in italiano, l'ignoto è sempre in agguato offrendo ogni volta al lettore la possibilità di apprezzare indisturbato la maschera sorprendente della realtà.
Le tre ossessioni di Kassianòs il bottegaio
Nikos Nikolaidis
Libro
editore: ETPbooks
anno edizione: 2019
pagine: 232
Nel tentativo di farsi accettare dalla società della sua isola, Kassianòs il bottegaio deve scendere a patti con le sue tre ossessioni: la povertà, la solitudine e la procreazione di un figlio per garantirsi una vita oltre la vita e mettere al sicuro il patrimonio. In una Cipro dominata dalla colonizzazione inglese e segnata dalla convivenza tra turchi musulmani e greci ortodossi, la parabola di Kassianòs dall’infanzia alla morte si staglia vivida con la forza dei grandi personaggi della letteratura verista europea, fino alla tragica conclusione. Con Le tre ossessioni di Kassianòs il bottegaio Nikos Nikolaidis, il massimo scrittore cipriota contemporaneo e uno dei più importanti autori in lingua greca del Novecento, si presenta per la prima volta al lettore italiano con il fascino sconcertante di una ricerca artistica in grado di scandagliare gli abissi più inaccessibili di una psicologia segnata dalla privazione economica, affettiva, spirituale e sessuale, che lancia un grido di dolore di straordinaria potenza estetica e simbolica.
La scure tra le mani
Emilios Solomù
Libro
editore: ETPbooks
anno edizione: 2019
pagine: 188
Dopo la morte della madre, rimasta tragicamente uccisa in un incidente sul lavoro, il giovane Odisseas con lucida follia decide di intraprendere un viaggio di esplorazione per scoprire un continente misterioso, dove l’umanità sofferente potrò finalmente trovare la redenzione. Chiuso nel suo delirio solipsistico diventa assiduo frequentatore di un postribolo e vandalizza statue e sculture allo scopo di promuovere una estetica nuova, basata sui valori immortali di quella antica. Una strana compagnia di sordidi personaggi e un gruppo di ragazzini accompagnano Odisseas in questa assurda spedizione destinata a trasformarsi in una patetica Odissea rovesciata.
L'uomo che guardava il quadro (Senza vedere niente)
Makis Malafekas
Libro
editore: ETPbooks
anno edizione: 2019
pagine: 222
Estate del 2017: Atene si appresta a ricevere il variopinto mondo dell'arte internazionale in occasione di Documenta, una delle maggiori kermesse di arte contemporanea del mondo. Nello stesso tempo Michalis Krokos, scrittore greco residente a Parigi, giunge in Grecia per presentare (o, almeno, questo è quello che crede!) una monografia sul jazzista John Coltrane, "nel posto sbagliato, nel momento sbagliato e con il libro sbagliato". La misteriosa scomparsa di un quadro a Idra, l'assassinio di un restauratore belga nel ventre peccaminoso della capitale greca e un killer pronto a tutto costringono Krokos e la sua amica Kris a vivere un'avventura dall'esito incerto, tra teorie del complotto, guerre economiche e occulti interessi internazionali. Con il suo primo romanzo Makis Malafekas si presenta al pubblico italiano con un racconto ispirato al pulp degli anni Trenta ma saldamente ancorato nella tradizione mediterranea del poliziesco sociale, nello scenario grandioso e decadente di un'Atene torrida, in cui ogni tranquilla certezza è destinata a essere capovolta...
Viaggio nel teatro greco contemporaneo
Libro
editore: ETPbooks
anno edizione: 2019
pagine: 496
Sostenere un viaggio nel Teatro greco contemporaneo attraverso la pubblicazione di 7 testi di 7 affascinanti drammaturghi provenienti dagli spazi iperuranici della scena, è un atto passionale elementare e irrinunciabile. Le opere di Nina Rapi sulle identità possibili, di Yannis Mavritsakis sulla paura della perdita e sulle relazioni amorose, di Elena Penga sulla riemersione degli oggetti come testimoni potenti della vita, di Tzanatos Tsimaras sulla tradizione biblica e il pensiero filosofico della Grecia antica, di Andreas Staikos che analizza il mondo degli idoli e delle metamorfosi, di Akis Dimou che celebra la potenza del sogno, di Sofia Kapsourou impegnata a distillare le ombre dell’incomunicabilità amorosa, compongono un caleidoscopio ideale per sentire il battito della drammaturgia greca. La dotazione di queste scritture è un flusso vivo di energie che oscillano tra vivi e morti, tra fantasmi e materia, tra pensiero ed azione, dimostrando che il teatro come la vita è meravigliosamente adimensionale.
La lingua greca
Maurizio De Rosa
Libro
editore: ETPbooks
anno edizione: 2019
pagine: 254
Il tramonto del mondo antico non segna la fine della lingua greca. Idioma veicolare di tutto il Mediterraneo orientale, lingua del Nuovo Testamento, della teologia cristiana e della letteratura bizantina, esso continua il suo ininterrotto percorso storico fino ai nostri giorni sopravvivendo alla dominazione ottomana e alla conseguente dispersione geografica del popolo greco. Dopo la nascita della Grecia moderna, nel 1832, il greco ha dovuto risolvere la questione della lingua, ritardata da venti secoli di atticismo e da quattro secoli di dominazione straniera. Affinato dalla lunga lotta per il trionfo del volgare, oggi il neogreco standard, ricomposto nelle sue due componenti, scritta e orale, offre finalmente ai greci, per la prima volta nella loro storia millenaria, una lingua unitaria che alla profondità storica della tradizione dotta affianca la ricchezza espressiva della demotica, i cui primi esempi risalgono già a Bisanzio. Il presente libro, rivolto a studiosi, docenti, studenti e semplici appassionati, offre un approccio scientifico ma non arido all'avvincente storia della lingua greca dalle tavolette in Lineare B fino a oggi. La ricchezza di informazioni e lo stile narrativo fanno di questo libro un vademecum indispensabile per chiunque, avendo o no studi classici alle spalle, sia curioso di saperne di più sulla lingua che, assieme al cinese, può vantare la maggior continuità storica al mondo e che, come poche altre, può definirsi lingua di cultura per eccellenza.
23 anni dopo
Neni Efthimiadi
Libro
editore: ETPbooks
anno edizione: 2019
pagine: 256
Dopo molti anni, un gruppo di amici uniti dalla complicità in una rapina dopo la quale non si sono più incontrati, si ritrova in una casa in riva al mare, d’estate. A convocarli di nuovo è il Capo di allora con la proposta di organizzare una nuova rapina. La vicenda, raccontata in prima persona, e dunque in soggettiva, da ciascun protagonista, con lo scorrere delle pagine assume dimensioni abnormi, che rasentano il delirio. Perché nessuno è davvero quello che sembra e neppure la famosa rapina, mito fondatore della vita di ciascun “avventuriero”, è davvero andata come tutti ritengono che sia andata. Fino all’enigmatico, sconcertante finale, che giunge al termine di un morboso labirinto di pensieri, ipotesi, congetture, segreti e menzogne. Neni Efthimiadi, una delle autrici più originali della letteratura greca contemporanea, scomparsa nel 2008, affida ai moduli del romanzo poliziesco e della spy-story le sue riflessioni sulla fine delle ideologie, sull’opportunismo della società odierna, sul cinismo che impronta di sé i rapporti umani in questo scorcio di forte transizione tra due secoli e due millenni. Contribuiscono alla creazione di un’atmosfera ricca di dubbi lo stile iperanalitico, sarcastico, a tratti grottesco, che rispecchia le tautologie e le contraddizioni della postmodernità mantenendo inalterato l’interesse del lettore dalla prima all’ultima pagina. Nel libro della Efthimiadi i personaggi non esternano mai le loro reali intenzioni. Essi tuttavia cercano in ogni modo di autodeterminarsi nel rapporto con gli altri. Il loro ego frammentato e spezzettato non può fare a meno di sottoporsi a un’analisi spietata, che tuttavia, anziché alla conoscenza, conduce a un abisso di introversione incapace di giungere davvero alla definizione di una identità certa, di un centro di gravità intorno al quale organizzare la propria esperienza individuale.