Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina

Gangemi Editore

La bellezza scolpita. Franca Florio nel ritratto di Piero Canonica. Storie e restauro

La bellezza scolpita. Franca Florio nel ritratto di Piero Canonica. Storie e restauro

Libro: Copertina morbida

editore: Gangemi Editore

anno edizione: 2017

pagine: 96

La Fondazione Paola Droghetti ha dedicato il XX volume della sua collana "Interventi d'arte sull'arte" alla storia e al restauro dell'opera "Donna Franca Florio" di Pietro Canonica custodita nel museo dell'artista. Franca Florio, donna di grande fascino, considerata la "regina di Palermo", celebre negli ambienti dell'alta società italiana per l'indiscussa bellezza ed eleganza, fu un personaggio rappresentativo di un'epoca. Collaborò insieme al marito Ignazio e al cognato Vincenzo, ideatore nel 1906 della celebre corsa automobilistica "Targa Florio", alla sprovincializzazione di Palermo e al suo inserimento tra le più vivaci città europee nei primi anni del novecento. L'interesse per questa meravigliosa scultura in marmo nasce innanzitutto da una particolare attenzione della fondazione per il piccolo ma straordinario Museo Pietro Canonica in Villa Borghese. Si tratta di un'affascinante e preziosa casa-museo, ove si respira una speciale atmosfera collocata tra fine ottocento e prima metà del novecento. Le sale espositive, insieme allo studio dell'artista e alle stanze dell'appartamento privato, restituiscono in modo completo non solo la notevole qualità dello scultore ma anche la sua umana complessità, il suo gusto e la sua poliedrica personalità. Il ritratto di donna Franca Florio, che è tra i più noti capolavori dell'artista, necessitava di una accurata e delicata operazione di pulitura e per questo motivo la fondazione si è impegnata a finanziare il restauro conservativo dell'opera. La scultura è tornata ora al suo originario splendore. Un'operazione impegnativa che è avvenuta sotto gli occhi del pubblico, creando così un ulteriore interesse al complesso lavoro del restauratore. Il cantiere è stato infatti aperto nella stessa area espositiva del museo e questo ha consentito ai visitatori non solo di ammirare l'opera ma anche di seguire i lavori di restauro nelle sue diverse fasi. Contributo di Francesco Ruggieri, presentazione di Claudio Parisi Presicce e prefazione di Giulia Gorgone.
20,00

Pintoricchio. Pittore dei Borgia. Il mistero svelato di Giulia Farnese. Catalogo della mostra (Roma, 19 maggio-10 settembre 2017)

Pintoricchio. Pittore dei Borgia. Il mistero svelato di Giulia Farnese. Catalogo della mostra (Roma, 19 maggio-10 settembre 2017)

Libro: Copertina morbida

editore: Gangemi Editore

anno edizione: 2017

pagine: 192

"La mostra che inauguriamo ai Musei capitolini porta all'attenzione del pubblico quello stupefacente periodo, uno dei più fecondi della cultura romana, che vide alla fine del quattrocento il tessuto dell'élite culturale e politica attraversato da un grande fermento umanistico, propugnato dagli intellettuali, ma fortemente controllato da una curia romana che interpreta sé stessa come nuova Atene. Il filo conduttore dell'esposizione è il tentativo di riconoscere nelle lettere e nelle arti dell'epoca quella memoria della Roma antica, repubblicana e imperiale, sulla base della quale la Chiesa andava delineando il proprio "rinascimento" politico e religioso. I protagonisti della mostra, già indicati nell'intrigante titolo "Pintoricchio pittore dei Borgia. Il mistero svelato di Giulia Farnese", sono Bernardino di Betto, detto il Pintoricchio (Perugia c. 1454 - Siena 1513), uno degli artisti più estrosi del nostro Rinascimento, "occhio di gazza" come lo definì magistralmente Lionello Venturi già nel 1913, e il neoeletto papa Alessandro VI (Rodrigo Borgia, 1492-1503), notissima e controversa figura di pontefice che ebbe, tuttavia, tra i suoi meriti quello di richiamare a Roma l'artista umbro a decorare il suo nuovo appartamento in Vaticano. Il Pintoricchio fu un artista protagonista del suo tempo capace di affrontare tutti i nodi centrali della pittura italiana del quattrocento. Si cimentò, infatti, proponendo nuove soluzioni precorritrici di promettenti sviluppi, nella prospettiva lineare, nella pittura di paesaggio, nella pittura di storia, nella pittura di volte e soffitti, nello studio dell'antico. In tutti questi campi il Pintoricchio si dimostra spigliato, originale e anticonvenzionale; usando la felice espressione di Claudio Strinati, Bernardino di Betto fu il pittore del "tenue gigantismo", capace, nelle sue opere più riuscite, di dilatare in registri quasi monumentali il calligrafico miniaturismo, spesso considerato un suo limite, e di avvicinarsi con sguardo consapevole e moderno alla lezione dell'antichità classica." (Dall'Introduzione di Cristina Acidini e Francesco Buranelli). Prefazione di Claudio Parisi Presicce e Claudio Folena.
30,00

Giuseppe Spagnulo. Ritorno a Taranto

Giuseppe Spagnulo. Ritorno a Taranto

Bruno Corà, Roberto Lacarbonara

Libro: Copertina morbida

editore: Gangemi Editore

anno edizione: 2017

pagine: 63

A un anno dall'improvvisa scomparsa di Giuseppe Spagnulo sono dedicati all'artista un volumetto di fotografie e un'emozionante mostra/omaggio all'artista. Entrambi prendono le mosse da ARSenale Mediterraneo per le arti contemporanee, diretto da Giulio De Mitri, un evento avvenuto oltre dieci anni fa. Giuseppe Spagnulo, nell'ambito della vasta e articolata iniziativa e all'interno della sezione Genius loci I Ritorno da grandi, fu protagonista di un seminario di tre giorni, con gli artigiani di Grottaglie e con venti studenti dei bienni specialistici delle accademie di belle arti di Bari, Foggia, Lecce e Catanzaro, seguito da un incontro pubblico nel Museo Nazionale Archeologico di Taranto condotto da Bruno Corà. (...)
14,00

Sociologia. Rivista quadrimestrale di scienze storiche e sociali. Volume Vol. 1

Sociologia. Rivista quadrimestrale di scienze storiche e sociali. Volume Vol. 1

Libro: Libro in brossura

editore: Gangemi Editore

anno edizione: 2017

pagine: 159

Rivista quadrimestrale di Scienze Storiche e Sociali.
30,00

I doni dell'Amazzonia

I doni dell'Amazzonia

Franco Ferrarotti

Libro: Libro in brossura

editore: Gangemi Editore

anno edizione: 2017

pagine: 80

Reduce da una ricerca in Amazzonia, al largo di Manaus, che per poco non gli è costata la vita, l'autore ne ricava, con una riconoscenza mista a nostalgia, tre doni: la tenerezza, la natura come madre-Terra da rispettare, il senso del limite. Sappiamo costruire un aviogetto, ma anche piccoli telefoni cellulari multitasking, capaci di molte operazioni, dalla registrazione alla fotografia, e tuttavia non sappiamo più fare una carezza, il rapporto umano si è inaridito, il mondo si va smaterializzando. La foresta pluviale amazzonica è il grande polmone del pianeta, ma governi, pirati e fazenderos la vanno distruggendo, anno dopo anno, per ricavarne terreni da coltivare, spazi per l'allevamento, legname e minerali. Le società tecnicamente progredite hanno perduto il senso classico della misura. La morte, che un tempo incoronava la vita, è degradata a incidente tecnico. Il verso secentesco «Che bel fin fa chi ben amato muore» non ha più senso. È solo una stucchevole, finta autoconsolazione. Insieme con l'Amazzonia, anche l'umanità è in pericolo, forse condannata a vivere in una società irretita, ansiogena, egolatrica e, in fondo, essenzialmente anti-sociale.
20,00

Ritratti d'artista. Incursioni semiserie nell'arte contemporanea

Ritratti d'artista. Incursioni semiserie nell'arte contemporanea

Mario Corinthios

Libro: Libro in brossura

editore: Gangemi Editore

anno edizione: 2017

pagine: 96

Se l'arte contemporanea, problematica e pervasiva, è diventata sempre più fenomeno di massa, destinato a una platea sempre più vasta, dall'altra ha assunto una connotazione elitaria, esoterica, teosofica, dove il critico, dominus incontrastato, si è riscoperto sommo sacerdote e depositario dei suoi misteri. I “Ritratti d'artista” di Mario Corinthios, un'incursione anarchica e inconsueta nel mondo dell'arte contemporanea, passano in rassegna maestri storici come Afro, Kounellis, Ontani, Pistoletto, ma anche maestri e artisti emergenti meno conosciuti. La scrittura dell'autore, piena di accostamenti spiazzanti e di neologismi, parodia di un certo linguaggio aulico e di una certa critica astrusa e autoreferenziale, cela tuttavia anche uno sguardo disincantato, dissacratorio e pasoliniano sulla società che gravita attorno al mondo dell'arte.
12,00

Metropoli. Il disegno delle città

Metropoli. Il disegno delle città

Livio Sacchi

Libro: Libro in brossura

editore: Gangemi Editore

anno edizione: 2017

pagine: 239

Questo volume presenta i primi risultati di una ricerca condotta dall'autore, a partire dal 2016, all'interno del Laboratorio di disegno del dipartimento di architettura dell'Università degli Studi "G. d'Annunzio" di Chieti-Pescara. Il tema è il disegno delle città, a partire da ventuno casi studio selezionati dal CRESME, Centro ricerche economiche e sociali del mercato dell'edilizia, e, in particolare, analizzati seguendo le indicazioni fornite dal suo direttore, Lorenzo Bellicini. Alla ricerca ha partecipato un esteso gruppo di lavoro, coordinato da Daniele Calisi, che ha raccolto dati, documenti, progetti, immagini e, soprattutto, elaborato i grafici originali qui riprodotti. Protagonista della ricerca è il disegno, con la rappresentazione di queste ventuno città del mondo: disegno che è, in primo luogo, strumento di conoscenza e analisi delle realtà urbane esaminate ma, anche e soprattutto, strumento delle strategie di sviluppo che tali città esprimono. L'aspetto più interessante e significativo che emerge dall'intero lavoro, quello che maggiormente ci induce a riflettere e che ci spingerà a proseguire questa ricerca, è che i ventuno casi studio analizzati, ovviamente diversi fra loro, sono tuttavia accomunati da un fattore molto evidente: esprimono tutti, in maniera più o meno convincente, una fortissima progettualità. Ne emerge qualcosa che, nel suo insieme, si configura come una vera e propria nuova utopia urbana, una potentissima spinta verso il nuovo che è premessa indispensabile alla costruzione di un futuro migliore.
30,00

Italia nostra. Volume 493

Italia nostra. Volume 493

Libro: Copertina morbida

editore: Gangemi Editore

anno edizione: 2017

pagine: 31

Rivista dell'Associazione Nazionale per la tutela del Patrimonio Storico, Artistico e Naturale della Nazione.
10,00

Patrimonio architettonico religioso. Nuove funzioni e processi di strasformazione

Patrimonio architettonico religioso. Nuove funzioni e processi di strasformazione

Libro: Copertina morbida

editore: Gangemi Editore

anno edizione: 2017

pagine: 382

I contributi pubblicati in questo volume sono stati selezionati dal comitato scientifico del convegno internazionale "Patrimonio architettonico religioso. Nuove funzioni e processi di trasformazione" tra quelli inviati da studiosi di varie nazionalità in risposta alla procedura di call for paper attivata in vista del convegno stesso, organizzato dal dipartimento Architettura e Design del Politecnico di Torino e dall'ufficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici della Conferenza episcopale italiana (Torino, 11 e 12 dicembre 2014). Il comitato ha compiuto questa scelta allo scopo di conoscere in termini generali lo stato dell'arte della ricerca rispetto ai temi che il convegno ha inteso sviluppare in modo organico. L'esito della call ha consentito di verificare sia l'interesse per il tema sia la grande varietà di punti di vista secondo cui il tema del riuso delle chiese viene attualmente affrontato in Italia e in altri paesi, anche in un'ottica di apertura verso diverse confessioni religiose. I contributi sono stati pubblicati secondo la stessa articolazione del convegno, nelle seguenti tre parti: "La storia e la normativa", "La consistenza del patrimonio architettonico religioso" e "Studi e progetti di restauro, valorizzazione e gestione". Presentazione di Giancarlo Santi.
39,00

Antonio Fiore Ufagrà. Passato, presente, futurismo

Antonio Fiore Ufagrà. Passato, presente, futurismo

Libro: Libro in brossura

editore: Gangemi Editore

anno edizione: 2017

pagine: 64

Antonio Fiore, nato a Segni nel 1938, è considerato dalla critica specialistica l'erede dei futuristi dell'ultima generazione. Non si considera però un epigono del movimento marinettiano, bensì un continuatore dello spirito futurista, lo stesso che gli trasmisero direttamente alcuni protagonisti dell'ultimo futurismo con i quali ebbe rapporti intensi e fecondi. Fu infatti Sante Monachesi nel 1978 a indirizzarlo verso la ricerca post futurista facendolo aderire al movimento AGRÀ che aveva fondato nel 1962, battezzandolo futuristicamente UFAGRÀ (Universo Fiore AGRÀ). Conobbe anche Francesco Cangiullo, famoso poeta parolibero futurista, che gli trasmise suggestioni per i contenuti delle opere della prima stagione. Con Elica e Luce Balla, le figlie del maestro del futurismo, il pittore di Segni e la sua famiglia hanno vissuto una lunga, cordiale e feconda amicizia tessuta anche fra i ricordi entusiasmanti della vicenda futurista del padre. Infine, ha avuto rapporti con Mino Delle Site e Osvaldo Peruzzi, futuristi dell'ultima generazione e, soprattutto, con Enzo Benedetto, futurista anche lui che con la “Dichiarazione Futurismo Oggi” del 1967 sancì la continuità ideale del futurismo. A Fiore Benedetto lasciò idealmente il testimone della continuità dell'ideale marinettiano. Tali contatti con i futuristi sono documentati per la prima volta dalle pagine inedite di memorie scritte molti anni fa dalla moglie dell'artista, Maria Pia, e riportati per la prima volta nel testo di Massimo Duranti, in occasione della grande antologica di Fiore al CERP, Centro Espositivo Rocca Paolina di Perugia che, pur non negando i debiti di Fiore verso il futurismo, tende ad affrancarlo dall'etichetta di post futurista. La cosmopittura del pittore segnino viene in tale occasione ridefinita come un preciso linguaggio evolutivo di un'idea che esplora spazi siderei non conosciuti, dove l'artista immagina colori e forme fiammeggianti che fluttuano magmaticamente nel vuoto. Presentazione di Marina Giustini.
20,00

Rome. Twenty-nine centuries. A chronological guide

Rome. Twenty-nine centuries. A chronological guide

Ronald T. Ridley

Libro: Copertina morbida

editore: Gangemi Editore

anno edizione: 2017

pagine: 87

15,00

I fori dopo i fori.  La vita quotidiana nell'area dei Fori Imperiali dopo l'antichità

I fori dopo i fori. La vita quotidiana nell'area dei Fori Imperiali dopo l'antichità

Libro: Libro in brossura

editore: Gangemi Editore

anno edizione: 2017

pagine: 174

Il più grande "cantiere moderno dell'antichità". L'area in cui sorgevano i Fori Imperiali, cuore antico della città di Roma e complesso architettonico unico al mondo per vastità e continuità urbanistica, è stata oggetto di un'attività di scavo, studio e ricerca straordinariamente intensa nel corso del tempo. In particolare, gli scavi archeologici realizzati negli ultimi venticinque anni hanno portato alla luce un tesoro prezioso. Il rinvenimento di un'eccezionale varietà di reperti, in alcuni casi unici, ha permesso, infatti, di ampliare le conoscenze sulle vicende del sito nel periodo medievale e moderno. Un contesto storico sicuramente meno noto (e meno rappresentato) al grande pubblico rispetto a quello classico, ma altamente esemplare della continuità insediativa urbana. Un'interessante e quanto mai diversificata selezione di reperti – tra cui ceramiche, sculture, monete, oggetti devozionali e di uso quotidiano –, tra le migliaia recuperati e per la maggior parte esposti per la prima volta, raccontano questi significativi periodi storici. Come in un viaggio a ritroso nel tempo, gli scavi archeologici hanno riportato alla luce ricchi depositi stratigrafici che si sono accumulati nel corso dei secoli al di sopra dei maestosi resti dei Fori. Qui, già prima del fatidico Anno Mille, erano sorti diversi nuclei di abitato e alcune piccole chiese. Il paesaggio urbano cambia nuovamente alla fine del XVI secolo, quando nella zona vengono avviate operazioni di bonifica dei terreni seguite dalla nascita di un tessuto urbano ordinato: il Quartiere Alessandrino, chiamato così dal soprannome del cardinal Michele Bonelli, che ne promosse la realizzazione. Negli Anni Trenta del secolo scorso il Quartiere, con le sue abitazioni e le sue chiese, viene raso al suolo per l'apertura di via dei Fori Imperiali e la "liberazione" delle strutture di epoca classica. Vengono così cancellati, d'un colpo, secoli di storia, di vita, di arte. La vita quotidiana, insieme alle vicende dei luoghi e delle persone – anche illustri –, è ricostruita attraverso 310 reperti archeologici, costituiti da oggetti appartenuti agli abitanti o prodotti nelle botteghe dell'area.
30,00

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.