La Bancarella (Piombino)
L'ascesa di Piombino al declino della Repubblica di Pisa
Nedo Tavera
Libro
editore: La Bancarella (Piombino)
anno edizione: 2021
pagine: 90
Questo volume, pur con tutti i suoi limiti di contenuto, vuole essere un contributo alla ricerca storica piombinese, alla quale, apre insospettate e appassionate vie da percorrere. Se il presente testo, infatti, scuote e ribalta molte fondamentali cognizioni storiche acquisite, è ben lungi naturalmente dal dire quanto sarebbe necessario sull'argomento che tratta, e tutto ciò che dice potrà, forse, non essere esente da ulteriori messe a punto. Piombino nel Trecento, era in una fase di pieno sviluppo commerciale e di espansione demografica; pertanto i cittadini vi godevano di buone condizioni economiche e sociali. Come vedremo Piombino contava forse più di 8.000 abitanti nei primi decenni del Quattrocento, ma dobbiamo constatare che già a cavallo del Due-Trecento la sua consistenza demografica era eccezionalmente alta. Ma la Piombino tanto florida, promettente e popolosa del Quattro-Cinquecento si ridusse ai minimi termini demograficamente nel corso del Sei-Settecento, nei secoli del dominio dei Principi assenteisti Boncompagni Ludovisi, tipicamente rappresentativi dell'arretrata alta aristocrazia romana e dell'ancien régime europeo.
La santa Vergine nella devozione piombinese attraverso i secoli. Piombino: disegno storico della città
Nedo Tavera
Libro: Copertina morbida
editore: La Bancarella (Piombino)
anno edizione: 2021
pagine: 138
"A trent'anni esatti dalla pubblicazione de "La santa Vergine nella devozione Piombinese attraverso i secoli" mi piace riproporne la ristampa aggiungendovi il seguente sottotitolo: Piombino: Disegno Storico della Città. Perché tale aggiunta? Semplicemente per il fatto che alcuni di coloro che hanno letto il libro con interesse e discernimento mi hanno significato di aver trovato "riduttivo" il titolo originario. Il lavoro infatti non è solo una monografia sul passato ecclesiastico di Piombino, e sull'accentuata devozione popolare alla Santa Vergine, ma anche una storia tutta intrecciata, con spaccati di vissuto ordinario in una sorta di disegno storico sui generis della città. Un secondo motivo che mi ha indotto alla ristampa, devo dire brevemente, è che la sostanza del libro è frutto di ricerche archivistiche, le quali non perdono mai d'importanza, e qui, in alcune parti, restano degli interrogativi da sciogliere e da definire. Parlo, in particolare, della mitica antichissima Abbazia di San Giustiniano di Falesia, scomparsa, la cui ubicazione ignota io ritengo di avere individuato. Inoltre rimane, altresì, ancora in sospeso l'ultima parola sull'Autore della Madonna del Latte della Sala Consiliare del Palazzo Civico; Autore che io riconosco nel pittore piombinese Giovanni Maria Tacci, vissuto nel Cinquecento, riscontrando, tuttavia, diverso parere da altri. In definitiva, ciò che può giustificare la ristampa di un libro di storia locale, dal taglio insolitamente religioso, sono proprio le risultanze archivistiche che danno risalto alle mutazioni apportate nella società locale nei secoli passati e specialmente durante il regno di Elisa Bonaparte, che enorme importanza ha avuto nell'Ottocento piombinese, costituendo le premesse della società attuale".
Una insolita befana...
Donata Baiocchi
Libro: Copertina morbida
editore: La Bancarella (Piombino)
anno edizione: 2021
pagine: 32
Dalle ricerche in Biblioteca si è evidenziato che libri a tema "Befana" ce ne sono pochissimi; infatti, mentre la letteratura per l'infanzia sul tema "Babbo Natale" è molto ricca, non lo è altrettanto sul nostro personaggio. Ecco dunque che, senza azzardare ipotesi (Befana come strega? Vecchietta brutta e quindi paurosa per i bambini? Befana che giudica i buoni ed i cattivi, portando ai primi i dolci e agli altri il carbone), ma data questa necessità, una lettrice volontaria ha riscoperto la sua vena di scrittrice e, coinvolgendo un'amica che si è resa disponibile a realizzare le illustrazioni, insieme si sono cimentate a produrre racconti a tema; un altro amico ha curato l'impostazione grafica. Ecco così che sono nate ben 5 storie con la nostra protagonista e questa che pubblichiamo di seguito, dal titolo "Una insolita Befana", è la seconda nata, ma prima ad essere stampata; ogni libro racconta, comunque, un'avventura completa in cui ritroviamo gli stessi personaggi con qualche piccola aggiunta. Naturalmente questi libri sono già stati "testati" sui bambini al Museo nelle varie ricorrenze della Befana e dobbiamo riconoscere che sono piaciuti, da qui la decisione di stamparli per poterli distribuire e farli leggere anche ad altri piccoli lettori. "Una insolita befana" ci permette di avvicinare i bambini con una trama semplice ma coinvolgente, ben comprensibile, che si dipana fino alla soluzione finale grazie alla presenza di piccoli animali amici che la rendono poetica e ricca di risvolti emotivi. Le immagini sono collegate al testo verbale in modo da permettere al bambino di associare lo scritto ai disegni estremamente dettagliati e intercalati da sonorità che specificano quanto viene letto. Buon divertimento, dunque, a tutti i bambini e a tutti gli adulti che vorranno leggerla! Età di lettura: da 5 anni.
Il territorio costiero livornese. Storia e patrimonio paesaggistico-culturale
Anna Guarducci, Leonardo Rombai
Libro: Copertina morbida
editore: La Bancarella (Piombino)
anno edizione: 2021
pagine: 270
Il libro, frutto di una lunga ricerca svolta nelle conservatorie e sul terreno, presenta un essenziale profilo geostorico e storico-territoriale d'insieme dell'intero litorale livornese tra tempi medievali e contemporanei, approfondendo (mediante utilizzazione della letteratura esistente e soprattutto delle fonti documentarie originali, a partire dalla cartografia dei secoli XVI-XX) alcune tematiche paesistico-culturali che danno corpo ai valori patrimoniali del territorio considerato: quali il sistema delle fortificazioni e delle strutture di controllo della costa, il sistema degli opifici siderurgici granducali di Caldana di Campiglia Marittima (con le appendici piombinesi di Cornia di Suvereto e di Montioni) e il sistema, assai variegato, delle miniere e dei siti di trattamento metallurgico delle colline campigliesi. Le vicende di lungo periodo dei singoli beni culturali - fortificazioni, opifici e miniere - sono tratteggiate in specifiche schede monografiche: i loro contenuti si prestano ad una agevole utilizzazione per finalità didattico-educative e per eventuali piani e progetti di recupero e valorizzazione, anche in funzione di itinerari turistico-culturali.
Nora. Operaia metallurgica, sindacalista, rivoluzionaria. Una storia d'inizio '900 a Piombino
Maria Cristina Janssen
Libro: Libro in brossura
editore: La Bancarella (Piombino)
anno edizione: 2021
pagine: 96
Primi anni del '900: Nora è una giovane operaia metallurgica, lavora a Piombino alla Magona d'Italia. Originaria di Campiglia Marittima, nell'entroterra, le vicende familiari la portano a migrare verso una delle prime città-fabbrica d'Italia. Qui Nora, cresciuta in un ambiente di mazziniani, socialisti e anarchici, partecipa al movimento sindacale e respira la volontà di cambiamento che coinvolge non solo Piombino, ma tutto il territorio circostante. Dentro la fabbrica sperimenta fatica e sfruttamento, ma anche nuove forme di solidarietà e organizzazione della classe lavoratrice. Fuori della fabbrica vive un periodo storico di straordinario fermento politico e sociale. Crescendo, diventa lei stessa protagonista della lotta per un futuro diverso, sognando il sole dell'avvenire. È la Toscana di Pietro Gori, dei moti anticlericali, e della rivolta di operai, minatori, braccianti. Ma Nora è anche donna e, seguendo l'esempio di operaie, sindacaliste, militanti rivoluzionarie, coglie la disparità nei rapporti di genere, si interroga sul suo essere femminile, sull'amore, il matrimonio, la famiglia. Incontra importanti figure di donne, di persona o attraverso i racconti di altre compagne. Matura una nuova immagine di sé, nella militanza sindacale e politica, nelle battaglie antimilitariste. Nelle relazioni affettive rifugge da catene e vincoli, perché l'amore può essere basato solo sul rispetto e sulla libertà.
Il segreto di Cassandra e altri racconti
Fioralba Niccolini
Libro: Copertina morbida
editore: La Bancarella (Piombino)
anno edizione: 2021
pagine: 162
"Il segreto di Cassandra" è la nuova opera dell'instancabile Fioralba, narratrice a tutto tondo. Questa volta la vicenda principale si svolge in Inghilterra. Cassandra di nobili origini, orfana sin dalla più tenera età, dovrà farsi strada tra un tutore disonesto, colleghi insegnanti e operatori di un famoso collegio riservato a ragazzi handicappati. Qui dovrà combattere un'ardua battaglia ma nello stesso tempo vi troverà l'amore della sua vita e alte sorprese che il fato le porgerà di fronte. Nel secondo racconto. "Dietro le quinte dei ricordi" (biografico?) troviamo la giovane Fiore protagonista nel mondo della moda negli anni '50 del Novecento, della figura delle modelle ammirate al pari degli attori di successo, a costo di grandi sacrifici e a volte della salute stessa. Fiore intraprenderà questa carriera con entusiasmo e soddisfazioni ma le costrizioni poste dalle case di moda alla fine la porteranno ad una profonda crisi da cui... L'altro racconto a sfondo giallo "Il canto della raganella" ci porta a riflettere sui problemi della psiche e delle sue implicazioni anche nei fatti più comuni della vita e che spesso sfociano in vere e proprie isterie. Seguono altri piccoli racconti e riflessioni, poesie e aforismi in cui Fioralba esprime un altro aspetto della sua creatività.
La bertuccia malandrina
Aldo Zelli
Libro: Copertina morbida
editore: La Bancarella (Piombino)
anno edizione: 2021
pagine: 116
La bertuccia malandrina, conigli lepri, galline, elefanti, ranocchie e pesci sono i protagonisti di queste divertenti storie scritte tanti anni fa da Aldo Zelli, per i bambini che amava molto, e a cui dedicava tanto tempo, sia a scuola che in vari incontri in biblioteca o in altre sedi. La sua simpatia era l'arma principale con cui espugnava i cuori anche dei più coriacei. Sapeva suscitare l'amore per la lettura attraverso le sue meravigliose storie e romanzi che rimangono tutt'oggi attuali. Età di lettura: da 7 anni.
Pensieri in ordine sparso. Riflessioni di un musicista
Alberto Del Moro
Libro: Libro in brossura
editore: La Bancarella (Piombino)
anno edizione: 2020
pagine: 172
«Questo libro nasce dall'idea di fermare su carta pensieri affidati al web. Una sorta di raccolta epistolare del terzo millennio. Pagine di un diario che parlano di quotidianità e di futuro, di difficoltà e possibilità. Una riflessione sul senso della connessione non intesa come vita virtuale, ma come recupero di un dialogo tra discipline. La possibilità di restituire all'uomo una visione di sé come unità inscindibile. Corpo, mente e anima sono parti fondamentali di uno stesso individuo. La malattia e il dolore, paradossalmente, ci ricordano la nostra complessità e come ogni parte del nostro essere sia strettamente connessa l'una all'altra. Non si cura il corpo se prima non ci prendiamo cura della nostra anima. Coltivare le passioni, prendere consapevolezza del bello che abbiamo intorno, proteggere l'amore che ci circonda è il primo passo verso la guarigione. Emerge chiaro il concetto di cura, non inteso come attività strettamente medica, ma come principio umano. Citando Battiato, la cura è ciò che protegge l'uomo dalle paure, dai turbamenti, dalle ingiustizie, dagli inganni. È ciò che ci solleva dal dolore, sia esso del corpo o dell'anima. Emerge chiaro un nuovo concetto di tempo, un tempo recuperato, che la malattia ci restituisce. Un tempo per coltivare passioni, per dire ciò che non si è mai detto, per riflettere su ciò che davvero conta per noi. Un viaggio dentro l'anima alla scoperta di nuove possibilità. Un messaggio per quelli che Alberto chiama "fratelli delle stanze del sole". Quei fratelli che condividono l'esperienza del male nelle stanze della cura, le stanze che diventano officine di speranza, dove medicina e anima si incontrano e dialogano fra loro. Questo libro è un viaggio tra ironia e poesia, tra realtà e spiritualità, che mette in mostra tutte le sfumature della personalità di Alberto. A fare da sfondo a tutto la musica, una compagna di vita irrinunciabile. Le pagine si presentano come un dialogo aperto tra chi scrive e chi legge, come la partitura di una musica che si compie e si completa solo con l'incontro tra chi la scrive e chi, leggendola, la suona.» Chiara Raugi
Nave traghetto Garibaldi & Porto Venezia. I problemi della navigazione a Venezia e nella sua laguna
Adriano Betti Carboncini
Libro: Copertina morbida
editore: La Bancarella (Piombino)
anno edizione: 2020
pagine: 102
Il primo cenno ufficiale di una linea di navi-traghetto delle Ferrovie dello Stato tra continente e Sardegna fu fatto alla Camera dei Deputati il 24 ottobre 1955, durante il dibattito sul bilancio dei Trasporti. Nel luglio 1957 il Comitato dei Ministri per il Mezzogiorno decise l'istituzione della nuova linea sotto la gestione delle Ferrovie dello Stato. Nel presente libro viene tracciata la storia della realizzazione della menzionata linea, dall'impiego delle prime due navi-traghetto (Tyrsus ed Hermaea) alle ultime unità costruite (Garibaldi e Logudoro), nonché delle numerose navi-traghetto che nel tempo da Messina furono inviate in sussidio al servizio della rotta sarda. Riteniamo opportuno articolare il presente libro in due parti. Nelle prima parte ci soffermiamo sulla particolare tecnologia della nave-traghetto "tuttomerci" Garibaldi, prima e unica unità ad alta tecnologia della flotta delle Ferrovie dello Stato. Nella seconda parte tracciamo la storia completa delle navi-traghetto delle Ferrovie dello Stato in servizio tra Civitavecchia e Golfo Aranci. La storia di Venezia è legata alla tradizione del suo porto, documentata fino al VI secolo d. C. Questo porto è posto allo sbocco della pianura padana, non lontano dai valichi alpini che conducono ai paesi dell'Europa centrale. Per secoli la principale via d'accesso alla laguna fu il canale di San Nicolò. Dalla metà del secolo XVI tutti i canali, e in particolare quello di San Nicolò e lo sbocco del Lido furono interessati da un processo di interramento, che nel 1726 richiese lo scavo del canale di Santo Spirito al fine di consentire alle navi di giungere al porto, da tempo collocato nel Bacino di San Marco. I traffici marittimi si espansero verso l'Oriente e il Mar Mediterraneo occidentale. L'intera città divenne un grande porto. La seconda parte del libro, che tratta degli attuali problemi della navigazione marittima a Venezia, si compone di quattro parti, nelle quali ci soffermiamo, con criteri di proporzione, sugli argomenti seguenti: il porto di Venezia dalle origini fino agli anni '30 del ventesimo secolo; l'epoca delle grandi navi da crociera; navi-traghetto e "general cargo ships" problemi concernenti la navigazione nei canali cittadini.
Dalla guerra alla ricostruzione dell'Ilva di Piombino. «Diario» e Documenti (1939-1948)
Raffaello Perna
Libro: Libro in brossura
editore: La Bancarella (Piombino)
anno edizione: 2020
pagine: 118
Il caos tragico generato dall'armistizio dell'8 settembre 1943 coinvolse anche l'ILVA di Piombino. Gli occupanti tedeschi iniziarono la procedura di smantellamento degli impianti produttivi e il loro trasferimento verso nord. Gli operai coinvolti erano consapevoli del valore dei mezzi di produzione dai quali dipendeva il loro futuro lavoro, così molti si rifiutavano di collaborare e preferivano abbandonare la fabbrica. Al passaggio del fronte, la società decise di procedere al licenziamento collettivo. Dopo la liberazione della città, iniziò subito l'opera di pulizia e bonifica dello stabilimento per consentire la ripresa delle attività. Gli operai accorsero volontariamente e accettarono il sistema del cottimo collettivo per accelerare la messa in marcia degli impianti. Ferveva intanto l'attività di rinnovamento dei rapporti industriali. Il primo organismo rappresentativo che iniziò a funzionare fu la Camera del lavoro alla quale furono demandate le questioni più complesse, come quella del criterio di riassunzione dei lavoratori. Seguirono le commissioni interne, i comitati di gestione, quindi i sindacati. Anche la politica avviò la nuova stagione repubblicana con le elezioni comunali del 1946 e l'insediamento del sindaco Villani democraticamente eletto. Iniziava così quel "mondo nuovo" che apriva la grande stagione della siderurgia piombinese del dopoguerra.
Urbanistica e architettura a Piombino 1900-1940
Mauro Carrara
Libro: Copertina morbida
editore: La Bancarella (Piombino)
anno edizione: 2020
pagine: 88
L'occasione di questa pubblicazione nasce da un preciso stimolo, da parte dell'amministrazione comunale, a redigere un documento utile ad accompagnare lo svolgersi delle giornate di studio dedicate al 900: "urbanistica e architettura a Piombino" e di una mostra a queste legate, da tenersi nel febbraio 1997. Senza la pretesa di creare alcunché di esaustivo o di concluso, il testo, come nelle intenzioni della collana che lo contiene (tutta incentrata sui caratteri della storia e delle tradizioni piombinesi), desidera documentare un "pezzo" della storia della città: nel caso specifico una parte assai importante, visto che il materiale proposto ci permetterà, questo il fine ultimo, di comprendere le intime ragioni dello sviluppo della struttura urbana di Piombino così come oggi la vediamo e la fruiamo. L'architettura determina i luoghi dove viviamo, trasforma gli spazi e li rende "città", l'urbanistica indica i luoghi dell'architettura, combina territorio e costruito, mostra una strada da percorrere per la città del domani. La "città" dunque ed il suo sviluppo, in un periodo breve ma significativo, anzi, decisivo per le sorti del territorio in esame; dal 1900 al 1940; dall'interno della città murata, che vedeva l'inizio del secolo praticamente intatta dopo quasi cinquecento anni di assalti, al folle traguardo della seconda guerra mondiale. Non ci soffermeremo sulle scelte e non commetteremo i risultati delle trasformazioni che registreremo nel testo, ritenendo non essere questa la sede adatta: ci limiteremo a prendere atto delle modifiche sul territorio e dei suoi effetti nello spazio del vissuto, l'urbanistica e l'architettura appunto, soprattutto attraverso documenti e schede che, ancora una volta, siamo certi, riproporranno il volto di una città che ha molto da mostrare a chi abbia ancora voglia di vedere.
La leggenda dei tre capelli
Gino Pozzi
Libro: Copertina morbida
editore: La Bancarella (Piombino)
anno edizione: 2020
pagine: 452
Un popolo discendente dai Vichinghi, che aveva deciso di vivere in pace lontano dalle guerre e dalle violenze che sconvolgevano il mondo, si trova improvvisamente a combattere contro le forze più oscure e terrificanti della Terra di sotto. Quello che fin dai giorni della creazione non si era mai verificato, diventa una realtà terribile in un brevissimo spazio di tempo, in una lotta che coinvolgerà Dèi benefici e Divinità terribili. Al centro della vicenda ci sono tre capelli... chi riuscirà ad impossessarsene sarà il dominatore dell'universo intero. In questo allucinante scenario, schiacciati da forze a loro incomprensibili, Agher, detto "l'Uomo delle pietre lucenti", sarà il protagonista insieme ai suoi leali compagni di una lotta impari contro le potenze nere del sottosuolo, decise una volta per tutte a risalire in superficie e scalare il ponte del cielo; lotterà con tutte le sue forze insieme alla figlia Karian, cercherà disperatamente di ritrovare Edda, la sua amata sposa, rapita da uno stregone terribile e potentissimo. Questa storia nordica ha le sue radici nelle mitologie teutoniche e scandinave, ambientata in un clima dal contesto severo ed ostile, dove inaspettati colpi di scena si susseguono a un ritmo frenetico ed incessante. Non mancano draghi, mostri terrificanti della Terra di sotto, nani, giganti, donne guerriere, navi vichinghe potentissime e Sciamani dai poteri impensabili.