LEG Edizioni
Fanteria all'attacco. Dal fronte occidentale a Caporetto
Erwin Rommel
Libro: Libro in brossura
editore: LEG Edizioni
anno edizione: 2023
pagine: 480
Quando, nel 1937, Erwin Rommel pubblica la prima edizione di "Fanteria all'attacco" trasforma il diario scritto nel corso della Prima guerra mondiale - fronte francese, Vosgi, Romania e infine lo sfondamento di Caporetto, in cui ebbe parte determinante - arricchendo il ricordo delle proprie imprese con una serie di lezioni tattiche indirizzate agli allievi della scuola di guerra di Potsdam. Nessuno, di certo, conosceva fino ad oggi l'attualità di tale lezione. L'innovativa lettura di questo classico della Grande Guerra condotta dal Generale Fabio Mini inserisce nel testo una rete di folgoranti osservazioni che consentono di illuminare l'etica di un guerriero asimmetrico ante litteram.
I carri armati di Hitler. I Panzer tedeschi della Seconda guerra mondiale
Chris McNab
Libro: Libro in brossura
editore: LEG Edizioni
anno edizione: 2023
pagine: 432
I Panzer dispiegati in tutta Europa erano le forze più famose dell'esercito tedesco, e costituiscono tuttora un simbolo indimenticato della Seconda guerra mondiale. Tuttavia, agli albori della guerra, i carri armati tedeschi non avevano ancora acquisito la loro forza eccezionale e fu solo dopo le prime operazioni, quando si ritrovarono davanti a T-34 sovietici durante l'operazione Barbarossa, che si decise di potenziarne lo sviluppo. Le innovazioni tattiche sul campo diedero ai tedeschi un vantaggio che permise loro di sopperire alle lacune dello sviluppo tecnologico, rendendo i carri armati di Hitler un formidabile e implacabile nemico. In questo libro Chris McNab descrive in maniera puntuale lo sviluppo e la storia delle operazioni dei primi carri armati leggeri - il Panzer I e il Panzer II, prodotti a partire dagli anni '30 -, dei carri medi, che costituivano la colonna portante della Divisione Panzer - la prima divisione corazzata tedesca -, dei carri pesanti Tiger e del formidabile King Tiger, il più pesante dei carri armati che abbiano combattuto nella Seconda guerra mondiale. Lavorando sui ricchissimi archivi sui mezzi corazzati della Osprey Publishing, Chris McNab descrive abilmente la storia dei temibili Panzer che hanno trasformato l'arte della guerra corazzata, rivoluzionando per sempre il metodo dei combattimenti via terra.
L'armata delle ombre. Gappisti e militari a via Rasella (Roma, 23 marzo 1944)
Carlo M. Fiorentino
Libro: Copertina morbida
editore: LEG Edizioni
anno edizione: 2023
pagine: 288
L'azione militare di via Rasella del 23 marzo 1944 è stata sino a oggi studiata sulla base delle testimonianze dei gappisti che vi presero parte, pubblicate all'indomani della liberazione di Roma fino ai giorni nostri. Attraverso una diversa lettura critica di queste testimonianze e con l'ausilio di una imponente documentazione d'archivio, in gran parte inedita, il libro si propone di dare una più articolata e compiuta interpretazione di questo importante episodio non soltanto della Resistenza romana, ma di quella italiana e dell'Europa Occidentale. L'azione di via Rasella vide protagonisti oltre ai GAP centrali, anche altri soggetti politici e militari, nel momento in cui si riteneva prossimo lo sfondamento da parte degli Alleati dei fronti di Cassino e di Anzio. Degli stessi gappisti o di alcuni di loro il libro mette inoltre in luce il percorso politico giovanile, caratterizzato dall'influenza culturale esercitata dall'opera di Benedetto Croce e dai contatti diretti con Giorgio Amendola e i suoi fratelli, ma anche dalle diverse relazioni sociali delle loro famiglie, in particolare con il Vaticano, che giocarono un ruolo di primo piano nei loro destini negli anni drammatici dell'occupazione nazista di Roma.
Venezia, la triplice corona di Foscolo 1645-1649
Federico Moro
Libro: Copertina morbida
editore: LEG Edizioni
anno edizione: 2023
pagine: 136
Lo scoppio della Guerra di Candia sorprende i veneziani in Dalmazia in una situazione difficile: hanno pochi uomini in fortezze inadeguate, sparpagliate in forma discontinua, con scarsa artiglieria e un pugno di unità navali a collegare le basi aggrappate alla costa. Gli ottomani, al contrario, dispongono di ingenti risorse umane con la possibilità di spostarle per vie interne, concentrandole dove serve. L'esito sembra scontato. Con il nemico alle porte di Zara, Sebenico e Spalato, Venezia invia in Dalmazia un nuovo provveditore generale. Si chiama Leonardo Foscolo, continua a disporre di mezzi insufficienti, ma crea un'armata e inventa una nuova strategia: uso combinato di forze navali e terrestri per attaccare in profondità il nemico. Salva la Dalmazia, ampliandola di molto, e ha l'intuizione che potrebbe far vincere la guerra alla Serenissima.
Il potere marittimo di Venezia. Guerra nell'Egeo, 1645-1651
Federico Moro
Libro: Copertina morbida
editore: LEG Edizioni
anno edizione: 2023
pagine: 128
Nel 1645 inizia la Guerra di Candia. L'attacco dell'Impero ottomano ha come obiettivo l'isola di Creta, il cui possesso, unito a quello di Cerigo nel Mar Ionio e di Tinos nelle Cicladi, permette alla Serenissima di controllare buona parte delle rotte navali a lunga distanza che collegano il Ponente con il Levante mediterranei. Creta è indispensabile all'Impero per acquisire pieno controllo dello spazio marittimo orientale, ma lo è anche per Venezia che, grazie al Regno di Candia, mantiene profondità strategica e peso geopolitico, con le conseguenti ricadute economiche e finanziarie. Non si tratta di un conflitto inutile o "barocco", come talvolta si legge, perché in gioco ci sono interessi vitali per entrambi. Per questo sarà la guerra più lunga e dispendiosa mai combattuta da Venezia, la quale avrebbe potuto uscirne vincitrice, in particolare nel corso delle prime campagne, quando la Repubblica esercitava il pieno dominio del mare. Questa è la storia di cosa successe allora.
Venezia e l'assedio senza fine. L'epopea di Candia, 1646-1669
Federico Moro
Libro: Copertina morbida
editore: LEG Edizioni
anno edizione: 2023
pagine: 160
Nell'immaginario collettivo la lunga Guerra di Candia, quasi un quarto di secolo, è rappresentata in modo plastico dall'assedio della capitale dell'isola di Creta, durato poco meno dell'intero conflitto. È d'altronde proprio l'incredibile resistenza della piazzaforte a dare sostanza alla volontà veneziana di continuare a combattere. Perché se fosse caduta in modo rapido, come sperato dagli ottomani, si sarebbe ripetuta la situazione di Cipro, più di un secolo prima: la conquista integrale dell'obbiettivo dichiarato avrebbe spianato la strada all'accomodamento diplomatico sulla base del fatto compiuto. Strategia ben nota e praticata ancora oggi da qualunque potenza a vocazione imperialista. La resistenza di Candia, dunque, è il perno attorno al quale ruotano tutte le vicende di questo conflitto che, per intrinseche caratteristiche, proietta sino al presente le sue conseguenze, permettendoci di meglio comprendere l'attualità attraverso la lezione del passato. Rappresenta anche, però, uno spaccato formidabile di una civiltà, quella europea del Seicento, in cui maturano valori che diventeranno fondamentali per la società europea e che, in virtù del dominio di questa sul mondo nei secoli successivi, plasmano l'intera dimensione culturale del pianeta così come lo conosciamo.
L'ultimo ammiraglio di Venezia. Angelo Emo, 1784-1792
Federico Moro
Libro: Copertina morbida
editore: LEG Edizioni
anno edizione: 2023
pagine: 160
Venezia, seconda metà del Settecento, un pugno di uomini si oppone al declino della repubblica. Tra questi, Angelo Emo, l'ultimo a guidarne in battaglia la flotta. Considerato già in vita grande marinaio, tattico brillante e acuto stratega, esprime il meglio di sé nel corso di tre campagne navali contro la Reggenza Ottomana di Tunisi, tra il 1784 e il 1786. Si tratta del canto del cigno della Marina della Serenissima, all'interno del quale si colloca la prova di forza decisiva tra due opposti fronti interni al patriziato veneziano: quello senatorio, votato alla neutralità a ogni costo per preservare autorità e ricchezza dei pochi dell'alta aristocrazia, e quello militare, disposto ad allentare le maglie del potere pur di ridare alla repubblica rango internazionale. Nelle acque di Tunisi si consuma il dramma di Venezia, perché la sconfitta del partito militare porterà, in appena dieci anni, alla fine della millenaria repubblica di San Marco.
Gorizia
Biagio Marin
Libro: Libro in brossura
editore: LEG Edizioni
anno edizione: 2022
pagine: 160
Quando, nel 1940, Biagio Marin pubblica la prima edizione di questo libro, Gorizia è già una delle città più rappresentative della sua geografia sentimentale. Luogo dell’anima e di rarefatte suggestioni, essa simboleggia anche il momento della sua prima formazione intellettuale e fa bene Elvio Guagnini nell’Introduzione a citare le parole con le quali lo scrittore-poeta dipinge, in una pagina memorabile, l’arrivo in città: “Il fracasso del treno era diventato un pieno d’orchestra, la gioia erompeva dal mio cuore nel ritmo della corsa. Entrai in città a piedi; il vespero, per me, si prolungava benigno. E non vidi brutture e rovine; solo l’altare azzurro dell’altipiano di Ternova, e sopra ad esso, immota, una nube festosa, inzuppata di toni violetti. L’ombra inondava le vie, un velo celeste attenuava la morte, ma io avevo l’anima piena di canto”. Con occhio incantato Marin trasfigura liricamente i luoghi del territorio goriziano, gli incontri, le vite di persone umili, le biografie illustri di suoi compagni di studi (primo fra tutti Scipio Slataper) o di amici come Nino Paternolli e soprattutto la Grande Storia che aleggia sempre su Gorizia, segnandone un destino colmo di pathos. In questo modo il poeta gradese cesella un ritratto di Gorizia fatto di cultura, bellezza e, ancora, di Storia, che appare modernissimo e allo stesso tempo, nella prefigurazione di un tempo nel quale i confini cadranno, profetico.
I paracadutisti italiani a El Alamein. Tra storia e memoria
Gianni Oliva
Libro: Libro in brossura
editore: LEG Edizioni
anno edizione: 2022
pagine: 128
Ottanta anni fa, dal 23 ottobre al 6 novembre 1942, lo scontro di El Alamein, nel deserto egiziano: i britannici del maresciallo Montgomery travolgono le forze italo-tedesche del feldmaresciallo Rommel, costringendole ad una ritirata rovinosa che (insieme a Stalingrado) segna la svolta della Seconda guerra mondiale. I paracadutisti della divisione “Folgore”, schierati all’estremità meridionale del fronte, oppongono una difesa strenua ma vengono decimati: 304 superstiti su oltre 5mila effettivi partiti qualche mese prima dall’Italia. Il volume ripercorre le vicende della “Folgore” nella battaglia di El Alamein inquadrandole nell’insieme delle vicende belliche del 1940-42 e soffermandosi sulle motivazioni morali della resistenza ad oltranza: di qui si sviluppa un excursus sulle origini dei paracadutisti, sui miti costitutivi del corpo, sull’eredità culturale della Legione Straniera e dell’arditismo, sulla prospettiva della “bella morte” come riscatto della sconfitta. Ne risulta il ritratto di una pagina di storia nazionale a lungo rimossa dai pregiudizi ideologici, che hanno qualificato come “destra” i paracadutisti di El Alamein e come “sinistra” gli Alpini congelati in Russia, mentre gli uni e gli altri erano le vittime della stessa guerra fascista d’aggressione (come ha chiarito il presidente Carlo Azeglio Ciampi nel 2002, “sdoganando” la vicenda).
Controllare il passato. Usi pubblici della storia al tempo della Seconda Repubblica
Matteo Giurco
Libro: Copertina morbida
editore: LEG Edizioni
anno edizione: 2022
pagine: 294
Il controllo del passato, sosteneva George Orwell, è garanzia di dominio nel tempo presente. Muovendo da tale massima, questo volume presenta un'analisi della memoria storica in Italia, al tempo della cosiddetta Seconda Repubblica. In virtù di una meticolosa ricerca condotta prevalentemente su fonti a stampa, l'indagine si concentra su usi e abusi pubblici della storia del Novecento italiano, con particolare riguardo agli eventi di maggiore cesura: i due conflitti mondiali, il Ventennio fascista, la Resistenza. All'insegna di quali rapporti di forza le maggiori culture politiche e i più accreditati intellettuali del Paese hanno interpretato questi momenti cardine della storia nazionale? Quali narrazioni, argomentazioni e memi sono stati agitati per consolidare, plasmare, trasformare il senso comune storico? E in quali termini ne hanno risentito le coordinate identitarie collettive? La panoramica complessiva mira a rispondere a queste domande, prendendo in considerazione la realtà nazionale. Il mosaico è integrato poi da un'angolatura locale, espressa mediante un focus sul Friuli e sulla Venezia Giulia, prezioso osservatorio dal quale ricostruire tanto la memoria delle guerre di ieri, quanto le dinamiche della «guerra della memoria» di oggi. Dalle rivendicazioni apologetiche della Resistenza alla mitopoiesi etnoregionalista promossa dalla Lega Nord, dal dibattito «revisionista» al trionfo del «paradigma vittimario», protagonisti e comparse del dibattito pubblico hanno manifestato le sensibilità più diverse, accomunate tuttavia dall'adesione a un orizzonte di senso autenticamente post-nazionale. E se, specchiandosi nel suo passato prossimo, l'Italia si accorgesse di non esistere più?
Gorizia contesa. Fotografie dello studio Altran 1944-1954
Antonella Gallarotti
Libro: Copertina morbida
editore: LEG Edizioni
anno edizione: 2022
pagine: 226
Raccontare un decennio della storia di Gorizia non è cosa facile, quando gli anni in questione siano quelli tormentati della guerra e dell'immediato dopoguerra. La disponibilità dell'archivio storico fotografico Edvigio e Arduino Altran permette di farlo con una impostazione che privilegia la valorizzazione delle immagini, ponendo il lettore di questo libro nella condizione di osservatore e testimone degli eventi, quasi aprisse la propria finestra di casa sulla storia: la storia di una piccola città improvvisamente protagonista di un periodo tragico, che riportava il suo nome, già noto a livello internazionale alla generazione precedente per la sua vicenda nella Prima guerra mondiale, sulle pagine dei giornali e nelle stanze degli incontri ad alto livello che dovevano decidere gli assetti politici e territoriali del futuro.
I servizi segreti dell'Austria-Ungheria
Albert Petho
Libro: Libro in brossura
editore: LEG Edizioni
anno edizione: 2022
pagine: 471
Il lavoro di Pethö è uno studio scientifico delle attività dei servizi segreti dell’Austria-Ungheria prima e durante la Grande Guerra. Dopo un breve excursus sulla nascita e i primi sviluppi dell’apparato dei servizi segreti austriaci, l’ambito esaminato dall’autore si allarga alle attività degli agenti del Lloyd austriaco nel Levante, alle manovre dell’orientalista Alois Musil nei deserti dell’Arabia, contrapposte agli sforzi paralleli del celeberrimo Thomas Edward Lawrence, ai numerosi sabotaggi, tra cui l’affondamento della dreadnought “Benedetto Brin”, perpetrati in Italia dagli austriaci, che avevano un agente persino tra gli uomini di fiducia del Papa. Pethö accompagna quindi il lettore alla scoperta dei molteplici intrighi intessuti nei primi anni del Novecento dagli ufficiali informatori della neutrale Svizzera e nello scacchiere dei Balcani, crogiolo delle mire delle grandi potenze e terra di scontro per i loro agenti più abili e spregiudicati. Con competenza e rigore si occupa quindi della Grande Guerra e del raffinato sistema di spionaggio sviluppato dai geniali decifratori austriaci, facendo emergere chiaramente l’importanza del servizio di intercettazione e decifrazione per carpire le comunicazioni del nemico in tutti i settori (radio-telefono-telegrafo). Altri capitoli, basati su una documentazione inedita e trattati con grande tensione dal punto di vista narrativo, si occupano del controspionaggio austriaco nelle terre irredente, del celeberrimo caso Redl, l’ufficiale dello stato maggiore dell’Arciduca che vendette alla Russia importantissimi piani segreti negli anni immediatamente precedenti la Grande Guerra, e dei retroscena dell’assassinio di Sarajevo, preceduto da campagne serbe di disinformazione e dai relativi sforzi di contrastare queste attività da parte austriaca. Il rigore documentativo che sorregge la struttura di questo lavoro non impedisce che gli avvenimenti si dipanino sotto gli occhi del lettore con il ritmo di un romanzo di spionaggio e permette di riaprire l’interpretazione su eventi cruciali di questo secolo.