Luiss University Press
Faber fortunae
Alessandro Zattoni
Libro: Libro in brossura
editore: Luiss University Press
anno edizione: 2025
pagine: 244
Pianificazione e controllo. Eseguire la strategia per creare valore
Carlo Maria Ferro
Libro: Libro in brossura
editore: Luiss University Press
anno edizione: 2025
pagine: 464
Ispirare strategie per la crescita e la creazione del valore azionario, tradurle in piani, collegare azioni e obiettivi, motivare le risorse per il loro raggiungimento, misurare i risultati e individuare i necessari adattamenti: questa è la complessa attività di pianificazione e controllo. Il libro – tra letteratura accademica ed esperienza manageriale – descrive questi processi in imprese industriali, in un contesto di rapidi cambiamenti dello scenario competitivo, di accelerazione dell’evoluzione tecnologica e delle trasformazioni dell’organizzazione favorite da IoT e IA. Controllo di gestione e controllo strategico assumono così un ruolo di indirizzo e di hard drive nel processo di attuazione della strategia e si pongono come indispensabile trait d’union tra industria e finanza. La professione del controller è così definita da Carlo M. Ferro in questo volume, che è un distillato della sua esperienza e passione verso questa figura centrale per l’azienda e per i suoi stakeholder. Attraverso la descrizione di organizzazione, processi e strumenti del controllo di gestione, questo libro guida ai suoi principi base, condivide casi ed esperienze e offre suggerimenti, tra dinamiche di business, processi organizzativi, evoluzione delle tecnologie e posizionamento dell’impresa sul mercato. Prefazione di Paolo Boccardelli e Felice Persico.
La meraviglia del possibile. Volume Vol. 11
Libro: Libro in brossura
editore: Luiss University Press
anno edizione: 2025
pagine: 142
C’è un’Italia che ha saputo unire impresa e cultura, visione e territorio, bellezza e responsabilità. Un’Italia che non ha mai separato il progresso economico dalla crescita civile, e che oggi torna a interrogarsi sul significato profondo dell’innovazione. A incarnarla è Ivrea, città-simbolo del pensiero e dell’esperienza di Adriano Olivetti, capitale morale di un umanesimo industriale capace di coniugare tecnologia e dignità del lavoro, design e comunità, sviluppo e benessere collettivo. Il numero 11 di La meraviglia del possibile, intitolato Tutto il paese è mondo, nasce per raccontare questa storia e per proiettarla nel futuro. Attraverso i contributi di economisti, studiosi e protagonisti dell’impresa italiana – da Paolo Boccardelli a Aldo Bonomi, da Paolo Conta a Dino Pesole, fino a Dan Breznitz, teorico dell’innovazione diffusa – la rivista esplora l’eredità olivettiana come modello di sviluppo sostenibile e condiviso. Un paradigma in cui la tecnologia non è fine a sé stessa, ma strumento di crescita umana, culturale e sociale. Il percorso parte dalla “fabbrica delle idee”, l’Olivetti che negli anni Quaranta seppe unire produzione e cultura, per arrivare al presente di un Canavese che, pur senza grandi conglomerati industriali, continua a generare valore grazie a un tessuto di medie imprese, competenze diffuse e una radicata sensibilità per l’innovazione. L’“umanesimo tecnologico” evocato da Paolo Conta mostra come i principi olivettiani possano rinascere nell’epoca dell’intelligenza artificiale, dove la centralità della persona rimane il vero motore del progresso. In dialogo con questo scenario, le interviste a Maurizio Tarquini e Aldo Bonomi aprono la riflessione su una nuova politica industriale e su un diverso modo di intendere il rapporto tra impresa e territorio: non più centrato su grandi poli urbani, ma su reti di comunità creative capaci di innovare dal basso, nel solco della tradizione manifatturiera italiana. Ivrea diventa così un laboratorio simbolico di “innovazione gentile”, un luogo in cui la memoria industriale si fa piattaforma di futuro, dove il valore non nasce solo dalla tecnologia ma dall’intelligenza collettiva dei luoghi. Come scrive Paolo Boccardelli, rettore della Luiss Guido Carli, la sfida di oggi è “unire etica e innovazione, per costruire un futuro più giusto e condiviso”. Tutto il paese è mondo raccoglie questa sfida e la rilancia, offrendo una visione corale dell’Italia che innova senza dimenticare, capace di intrecciare sapere, impresa e comunità. In un momento in cui il dibattito sull’intelligenza artificiale e sulla sostenibilità ridefinisce i confini del progresso, LMDP invita a ripensare il concetto stesso di innovazione: non più soltanto conquista tecnologica, ma progetto umano e culturale. La lezione di Ivrea diventa così un prisma attraverso cui leggere l’Italia che verrà, un Paese che può riscoprire nella propria storia la chiave per costruire un futuro più inclusivo, consapevole e meravigliosamente possibile.
La meraviglia del possibile. Volume Vol. 10
Libro: Libro in brossura
editore: Luiss University Press
anno edizione: 2025
Il nuovo numero di LMDP – La meraviglia del possibile è dedicato alla grande tecnologia della nostra era: l’intelligenza artificiale che sta rivoluzionando le nostre vite e la nostra quotidianità. Sempre più ”ibridi” si aggirano nel nostro presente; questi sono il punto di incontro tra l’organico e l’inorganico, tra la vita e i dati organizzati in algoritmi performanti. “La figlia del secolo”, il numero 10 della nostra rivista, non è solamente un viaggio nel funzionamento di questa tecnologia dominante, ma anche un’analisi dell’immaginario che la genera e caratterizza. Perché le macchine, oggi, sono pensanti, e spesso lo fanno al posto nostro, ma non è tutto: sono anche portatrici di un immaginario che è espressione di valori ben definiti. Nessuna macchina è neutrale. Nessun numero o sistema lo è mai stato. Con oltre 160 pagine di contenuti, LMDP approfondisce la portata rivoluzionaria di questa tecnologia, sotto diversi punti di vista, per mezzo di un approccio multidisciplinare. Non un manuale, non un dossier accademico: un atlante di idee, voci e visioni che oscillano fra la ricerca più seria e il piacere puro del pensiero, l’arte, la semiotica. Dal saggio che apre il numero — La sfida delle sfide — fino al grande contributo collettivo che dà il titolo alla rivista, le pagine attraversano le domande più urgenti del nostro tempo: cosa significa “essere intelligenti” quando le macchine pensano con noi? Chi scrive, chi insegna, chi governa in un mondo di algoritmi? E, soprattutto: cosa resta di umano, quando tutto il resto diventa replicabile o artificiale? Tra le firme, studiosi, manager, designer, filosofi e scrittori che mettono a confronto governance, etica, linguaggio, politica e arte. Un dialogo che unisce l’astrazione del pensiero al ritmo della cultura contemporanea. Articoli, saggi e interviste che ragionano di università e formazione nel tempo dell’IA, che raccontano la seduzione delle immagini e delle macchine che imparano, e persino incursioni narrative e artistiche che mischiano speculazione teorica e immaginazione visiva.
Catechismo degli industriali
Claude-Henri de Saint-Simon
Libro: Libro in brossura
editore: Luiss University Press
anno edizione: 2025
pagine: 108
Composto tra il 1823 e il 1824, il Catechismo degli industriali rappresenta la sintesi, audace e programmatica al contempo, del pensiero di Claude-Henri de Saint-Simon, che vide nella nascente classe industriale una straordinaria opportunità di sviluppo sociale. Scritto in forma di dialogo, secondo il gu sto dell'epoca, il Catechismo elabora una visione or dinatrice e teleologica della società moderna, fondata sulla centralità della produzione e sull'organizzazione razionale delle forze economiche. Utilizzando un linguaggio di apparente semplicità, Saint-Simon enuncia un prin cipio dirompente: la preminenza etica e politica di coloro che lui chiamava "industriali" - agricoltori, artigiani, scienziati, ingegneri - rispetto ai ceti privilegiati, oziosi e improduttivi, dell'ancien régime. Al centro di questa "teologia della produzione" si colloca l'idea di un ordine sociale nuovo, capace di coniugare efficienza, giustizia e progresso. In questo scritto, che è sia utopico che sistematico, si anticipano molte delle categorie che attraverseranno il pensiero sociale europeo per tutto il Diciannovesimo secolo: meritocrazia, pianificazione, funzione produttiva come criterio gerarchico. Un testo imprescindibile per comprendere l'evoluzione della civiltà industriale, del la sua ideologia politica e dei suoi presupposti culturali.
La legge del Nord. La conquista dell'Artico e il nuovo dominio mondiale
Mary Thompson-Jones
Libro
editore: Luiss University Press
anno edizione: 2025
pagine: 304
Il rapido scioglimento dei ghiacci artici sta riscrivendo la geografia del potere globale. Il Polo nord non è più un margine bianco sulle mappe: là dove per secoli ha regnato l’immobilità, oggi pulsa il cuore instabile della politica mondiale. Il Nord raccontato da Mary Thompson-Jones non è più quello remoto e impenetrabile dei romanzi d’avventura, ma la nuova frontiera della geopolitica contemporanea: una scacchiera dove si intrecciano rotte commerciali, ambizioni militari e crisi climatica. Il disgelo impone una diversa geografia del pianeta, apre passaggi tra continenti e porta alla luce giacimenti di gas e terre rare. Russia, Cina e Stati Uniti si contendono il controllo delle nuove vie marittime e degli avamposti strategici – dalla Penisola di Kola alla Groenlandia, fino alla Norvegia, alla Finlandia e ai Paesi Baltici – sempre più centrali nella contesa tra NATO e alleanza russo-cinese. Qui si combatte una guerra silenziosa, fatta di sottomarini, satelliti, poli scientifici e navi rompighiaccio, in un contesto di giurisdizioni che si spostano alla deriva come iceberg. Il confine tra cooperazione e conflitto è più sottile del ghiaccio che si frantuma. Thompson-Jones va oltre la cronaca: intreccia mito e realtà, rievocando le esplorazioni del Passaggio a Nord-Ovest, la resilienza del popolo Sámi e le mappe che trasformarono il Polo in un sogno di potere e di purezza. In un fragile equilibrio tra sicurezza, diplomazia e giustizia climatica, La legge del Nord mostra come, tra i ghiacci che si ritirano, si stia decidendo il vero futuro del dominio mondiale.
Contro la fine del mondo. Una biografia della Nato
Peter Apps
Libro: Libro in brossura
editore: Luiss University Press
anno edizione: 2025
pagine: 572
Se la storia del tempo presente sembra essere scritta con l'inchiostro dell'apocalisse, Peter Apps ci invita a leggerla attraverso le vicende della NATO, l'organizzazione che tante volte ha scongiurato un tragico epilogo per il "nostro" mondo. In questa biografia, l'Alleanza prende la forma di un organismo vivo, capace di nascere, crescere e trasformarsi più volte: dai giorni drammatici del dopoguerra a quelli dei conflitti odierni, passando per le grandi crisi internazionali come le guerre nei Balcani, in Georgia e in Ucraina, e attraversando cambi di scenario brutali come quelli provocati dal terrorismo fondamentalista e dalle nuove guerre informatiche. Apps racconta una NATO imperfetta, problematica, spesso persino litigiosa, ma capace - tra errori, correzioni di rotta e compromessi - di svolgere il suo compito essenziale: tenere al sicuro il territorio degli Stati membri, evitare l'escalation incontrollata e far pesare il vincolo tra le democrazie come strumento di stabilità. Ne emerge il ritratto di un'alleanza politica che vive di consenso e leadership, ma anche di paziente tessitura istituzionale. Capitolo dopo capitolo, Contro la fine del mondo mostra come dottrine, decisioni e crisi abbiano modellato l'ordine di sicurezza europeo e atlantico, e perché oggi quell'ordine sia di nuovo in bilico. Da Dunkerque a Vilnius e Washington, Apps coniuga un percorso storico approfondito con lucidità strategica: solo così si comprende perché la NATO esiste, che cosa fa davvero e perché - nel tempo delle prove estreme - continua a contare. Un invito a uscire dal fa - talismo per scegliere, ancora, la responsabilità del comune destino.
La mente del consumatore. Neuromarketing e neuroscienze nell'epoca dell'intelligenza artificiale
Rumen Pozharliev, Patrizia Cherubino
Libro: Libro in brossura
editore: Luiss University Press
anno edizione: 2025
pagine: 212
Che cosa succede al nostro cervello quando facciamo shopping? Per quale motivo prendiamo coscienza, in pochi secondi, di preferire un prodotto a un altro? E in che modo un brand riesce a creare un legame emotivo con i suoi clienti? La mente del consumatore risponde a questi interrogativi e molti altri, offrendo un'analisi sul funzionamento del marketing contemporaneo attraverso le neuroscienze. Dall'acquisto al consumo di un bene, la ricerca di Pozharliev e Cherubino ci guida nella comprensione di una nuova disciplina, il neuromarketing, attraverso cui diventiamo consapevoli dei principali processi cerebrali umani implicati nella sfera economica. Il comportamento del consumatore viene indagato attraverso avanzati strumenti neuroscientifici, quali l'eye tracker, l'elettroencefalografia e altri dispositivi in grado di rilevare le reazioni fisiologiche del corpo a diversi stimoli di marketing - come pubblicità, prodotti, brand e siti web - nonché a input sensoriali quali profumi, colori, sapori e suoni. In questa edizione aggiornata e ampliata, Pozharliev e Cherubino approfondiscono inoltre l'applicazione dell'intelligenza artificiale nel mondo del business, esplorando modalità e strumenti attraverso cui il marketing evolve in parallelo al progresso tecnologico.
Turismo o invasione. Un management per la sostenibilità
Pietro Fiorentino
Libro: Libro in brossura
editore: Luiss University Press
anno edizione: 2025
pagine: 156
Dopo la lunga battuta d'arresto causata dalla pandemia, il turismo mondiale è tornato a crescere, riconquistando un ruolo centrale nell'economia globale. Una ripresa che, insieme ai suoi benefici, ha riportato alla luce vecchie e nuove contraddizioni. In Turismo o invasione, Pietro Fiorentino analizza con chiarezza e rigore il sistema turistico italiano - uno dei pilastri del "Bel Paese" - mostrando come fenomeni quali l'overtourism, la digitalizzazione incontrollata e la perdita di competenze stiano minando il valore autentico dell'accoglienza e del turismo Made in Italy. "Fare turismo" non dovrebbe significare affitti brevi, flussi incontrollati e servizi scadenti, né città d'arte invase da frettolosi visitatori, quanto piuttosto impegnarsi in un modello di valorizzazione delle comunità e della cultura in ottica di sviluppo sostenibile. Per questo, Fiorentino richiama l'urgenza di formare una nuova generazione di professionisti: manager consapevoli, competenti, capaci di coniugare innovazione, sensibilità ambientale e responsabilità sociale. Attraverso esperienze, casi concreti e riflessioni sulle trasformazioni del settore, l'autore traccia un percorso per mutare l'invasione in opportunità, restituendo al viaggio la sua funzione più nobile: creare legami, conoscenza reciproca e valore condiviso.
Il mondo un'altra volta. Indagine sulla generazione Z
Enrico Savio
Libro: Libro in brossura
editore: Luiss University Press
anno edizione: 2025
pagine: 80
In un tempo attraversato da continue rivoluzioni digitali, pensare al futuro significa automaticamente parlare della Generazione Z. Il mondo un'altra volta è un viaggio nell'immaginario, nelle inquietudini e nelle speranze di questa generazione, nata dopo il 1995 - quella che oggi, più di ogni altra, si trova a vivere sospesa tra una realtà fisica sempre più distaccata e una dimensione digitale talmente pervasiva da influenzarne l'identità. Enrico Savio non affronta questo fenomeno con l'estraneità dello studioso che osserva da lontano - un atteggiamento che finisce per renderlo opaco, quasi incomprensibile - ma in modo orizzontale, in dialogo vivo e reciproco con la Generazione Z, analizzando il rapporto delle giovani e dei giovani con la conoscenza, la tecnologia, il lavoro e la sostenibilità. Da questa indagine emerge il ritratto di una generazione tutt'altro che indifferente, ma consapevole dei limiti dello sviluppo, attenta ai valori dell'inclusione e della cooperazione, benché tormentata da ansie e fragilità emotive, spesso alimentate da una società fin troppo connessa. Proprio per questo, il saggio è un appello a riscoprire una nuova armonia tra umanità e innovazione, tra presenza e virtualità: un equilibrio fragile ma indispensabile che la Generazione Z sembra intuire e perseguire con lucidità, nel tentativo di restituire senso e misura al cambiamento. Ed è proprio in questo spazio di possibilità che si disegna non solo il profilo di una generazione, ma anche la traiettoria di un mondo in completa trasformazione.
Il multiforme ingegno. Ulisse e il mestiere dell'innovatore
Franco Stivali
Libro: Libro in brossura
editore: Luiss University Press
anno edizione: 2025
pagine: 120
L'ingegno, per non morire, deve travestirsi mille volte, sempre diverso, sempre nuovo. C'è un filo segreto che attraversa la storia dell'umanità: quello dell'invenzione, dell'astuzia, della capacità di reinventarsi. Il multiforme ingegno è il racconto di questa energia instancabile, di quell'arte del mutamento che accompagna la nostra specie dai giorni in cui era abituata a parlare con gli dèi. Franco Stivali ci guida attraverso un viaggio dove l'intelligenza non è mai ferma, ma è capace di mascherarsi da eroe o da ciarlatano, da genio visionario o da artigiano paziente, da Ulisse polytropos a Leonardo, dai canti di Omero a stringa di codice, sempre in bilico tra serietà e gioco. Pagina dopo pagina, scopriamo così come l'ingegno abbia cambiato forma mille volte: macchina da guerra e strumento di poesia, speculazione filosofica e dispositivo tecnico, scintilla che accende rivoluzioni e ironico stratagemma che salva dal naufragio. Stivali racconta tutto questo con lo sguardo del viaggiatore curioso e la penna dell'erudito che ama sorprendere: le citazioni classiche convivono con aneddoti brillanti e la lezione diventa avventura. "Il multiforme ingegno" non è un manuale né una cronaca: è un atlante di metamorfosi, un mosaico in cui ogni tessera rivela la nostra inesauribile capacità di trasformarci. Ed è anche un invito a lasciarsi stupire, perché dietro ogni conquista della mente si nasconde un pizzico di follia, e dietro ogni follia un lampo di verità. Prefazione di Massimo Canducci.
La rivoluzione dei santi. Il puritanesimo alle origini del radicalismo politico
Michael Walzer
Libro
editore: Luiss University Press
anno edizione: 2025
pagine: 344
In tempi in cui i fondamenti della convivenza civile sembrano sempre più incerti e le ideologie appaiono svanite, i temi del radicalismo politico e della rivoluzione tornano a imporsi con forza. Con La rivoluzione dei santi, classico dimenticato di Michael Walzer, il grande filosofo statunitense individua nell'esperienza puritana del Seicento l'emergere di una forma originale di politica radicale, costruita sull'insolita convergenza tra vocazione religiosa, disciplina collettiva e tensione trasformativa dell'ordine sociale. Per mezzo di una indagine magistrale capace di intersecare storia, politica e filosofia, sociologia e teologia, Walzer restituisce il senso della mobilitazione puritana come origine di un modello politico alternativo sia alla monarchia tradizionale che alla razionalità secolare dell'Illuminismo. Lontano da una lettura convenzionale, il saggio propone una riconsiderazione delle interpretazioni tradizionali sia marxiste che liberali, mettendo in luce l'autonomia dell'ideologia e il ruolo decisivo degli "intellettuali radicali" nei momenti di svolta storica. Il puritanesimo emerge così non tanto come moralismo religioso, ma come forza culturale e organizzativa capace di prefigurare le logiche dei moderni partiti rivoluzionari. Un testo imprescindibile per comprendere come, tra Vecchio e Nuovo mondo, la coscienza religiosa abbia potuto dare forma a uno dei primi laboratori della modernità politica e di come, ancora oggi, ideologia e fede continuino a bruciare sotto la cenere di un tempo che si vorrebbe disincantato, ma che resta attraversato da impulsi irrazionali e visioni totalizzanti.

