Marco Saya
Luce nera. Raccolta poetica
Nicola Vacca
Libro: Copertina morbida
editore: Marco Saya
anno edizione: 2015
pagine: 78
Achab. Il bene dai conversari di Achab
Nando Vitali
Libro: Copertina rigida
editore: Marco Saya
anno edizione: 2015
pagine: 159
Settembre sarebbe un bel mese
M. Paola Canozzi
Libro: Libro in brossura
editore: Marco Saya
anno edizione: 2014
pagine: 96
In uno splendido borgo della campagna toscana di quelli che tutto il mondo ci invidia, i cacciatori cominciano improvvisamente a morire uno dopo l'altro come pere mature che cadono dall'albero. È la voce irriverente della protagonista ad accompagnare il lettore nelle vicende di questo insolito thriller al tempo stesso divertente e drammatico, che mette a nudo le violenze contenute nel nostro modo di vivere, alle quali non facciamo nemmeno caso, a cominciare dalla più anacronistica e superflua di tutte: la caccia. Grazie alla leggerezza dei colpi di scena, con quest'opera ci si addentra quasi senza accorgersene in territori scomodi - su cui di norma viene steso un velo - fino a ritrovarsi dietro le quinte della cosiddetta società del benessere e ad aprire gli occhi sul fiume di sangue che la alimenta.
Come da un'altra riva. Un'interpretazione del «Don Juan aux enfers» di Baudelaire
Mario Fresa
Libro: Libro in brossura
editore: Marco Saya
anno edizione: 2014
pagine: 38
"Come da un'altra riva" è un saggio che analizza, con densa profondità, uno dei più potenti e celebri testi poetici tratti dai "Fiori del Male": l'autore ne evidenzia la struttura fortemente drammaturgica, il taglio ambiguo e spiazzante, la dolce violenza, e indaga con attenzione gli echi e le corrispondenze che legano la poesia di Baudelaire con il teatro, la musica e la pittura. Si offre, così, una riflessione critica "sinestetica", dotta e rigorosa, ma di piacevole lettura.
Poeti della lontananza. Antologia poetica
Libro: Libro in brossura
editore: Marco Saya
anno edizione: 2014
pagine: 148
"Sono sette, numero sacro. Sette versificatori diversissimi per tenore compositivo, stile, forma e contenuti, eppure sette voci ultracontemporanee che emergono dal panorama letterario italiano come vessilli di possibilità espressive legate dal medesimo filo conduttore: il vivere o l'aver vissuto, per lungo tempo, per un po' o per sempre, in un paese diverso da quello d'origine e avere fatto di questa lontananza una condizione esistenziale direnta e fatta salva dalla propria volontà artistica e dalla propria produzione poetica. L'avere assunto la nostalgia delle cose lontane a modus sentiendi, la vis passionale come forma di aisthesis e di sensuale salvezza, la riflessione e la partecipazione al mondo globalizzato, nonché l'attenzione alle culture e alle letterature di altri tempi e paesi come ideale cosmopolita e la meditazione sull'amore, sulla societas umana, sulla vita e sulla morte come chiave del cor di Federigo è ciò che li accomuna e li definisce in quanto poeti che, all'interno della nostra letteratura, cantano la condizione, straniante dello sradicamento. Ghiani, Domenico Arturo Ingenito, Francesco Terzago, Antonio Bux, Ianus Pravo, Michele Porsia, Alessandro De Francesco".

