Moretti & Vitali
La religion des esclaves. Recherches sur la confrérie marocaine des Gnawa
Viviana Paques
Libro
editore: Moretti & Vitali
anno edizione: 1992
pagine: 328
L'arte del morire. Lettura simbolica del suicidio
Stefano Baratta
Libro
editore: Moretti & Vitali
anno edizione: 1992
pagine: 132
La istoria della casta Susanna
Lucrezia Tornabuoni
Libro
editore: Moretti & Vitali
anno edizione: 1992
pagine: 119
Introduzione alla psicologia di Jung
Toni Wolff
Libro
editore: Moretti & Vitali
anno edizione: 1991
pagine: 216
Vita di Nino Bixio
Giuseppe Cesare Abba
Libro
editore: Moretti & Vitali
anno edizione: 1990
pagine: 150
L'universo in periferia. S-Oggetti sparsi intorno alla Poesia
Francesco Macciò
Libro: Libro in brossura
editore: Moretti & Vitali
anno edizione: 2023
pagine: 152
"L’universo in periferia. S-Oggetti sparsi intorno alla Poesia" è un libro prismatico, un polifonico strumento di osservazione e di indagine sull’atto poetico, che ne reinterpreta le radici nel passato e nel presente. Partendo dal padre della poesia italiana, Dante Alighieri, Francesco Macciò offre una nuova interpretazione non solo dei grandi poeti del passato, ma porta alla luce anche autori meno conosciuti mettendone in risalto l’indubbia capacità poetica e l’importanza letteraria. Estromessa dal mondo odierno, relegata in periferia, la Poesia fa i conti con il presente, ha radici profonde nel passato e antenne protese al futuro, antenne buone a guidare i nostri passi. Basterebbe soltanto riconoscerla, metterla al centro della propria esistenza unita alle altre arti come cosa viva. In questo sovvertimento, che comporta necessariamente uno scambio di posizioni, ciò che sta al centro finisce ai margini, confinato in periferia da un’idea rivoluzionaria il cui fascino sta proprio nel pensare possibile l’impossibile. Le ardenti considerazioni, le acute analisi, le riflessioni attente e vibranti sul poiéin di oggi e, in controluce, su quello di ieri, fanno di quest’opera un viatico insostituibile per chi si mette in cammino verso la Poesia e i suoi segreti. Prefazione di Marco Ercolani.
Mi chiamo Arianna
Pasquale Panella
Libro: Libro in brossura
editore: Moretti & Vitali
anno edizione: 2023
pagine: 120
Il teatro, il canto, il mito, le creature umane che i miti li hanno creati e continuamente li rinnovano senza rendersene conto. Sotto il palcoscenico di un teatro una apertura a arco conduce a sotterranei che diramano. Un primo tratto del sottosuolo è utilizzato come deposito di scene. Per l’allestimento di “Orfeo e Euridice” – un montaggio, pare, di citazioni da libretti arcadici – un piano inclinato consente agli interpreti di risalire dal sottopalco al piano scenico. Mentre l’opera è in prova un certo Orfeo (è una coincidenza) è nei magazzini sotterranei, accompagnato da un certo Caronte (un’altra coincidenza). Da laggiù si intravedono le luci di scena e la salita al palco. Orfeo cerca la ragazza che interpreta Euridice. Orfeo è un cantante leggero che fu da lei ammirato e amato e ora lamenta la perdita di quell’amore. Uscendo dal camerino, la ragazza incrocia i due e non si sottrae dal fare due passi nel sottosuolo, inteso in tutti i sensi, prima di risalire a interpretare Euridice. Il suo nome è Arianna (non è una coincidenza). Il testo è un copione in versi. Con un saggio introduttivo di Lucio Saviani.
Mente, cervello, ambiente: questioni
Libro: Libro in brossura
editore: Moretti & Vitali
anno edizione: 2023
pagine: 228
Questo fascicolo di «Atque» intende riflettere sulle questioni relative al rapporto complesso tra mente, cervello e ambiente, che è al centro sia delle ricerche negli ambiti della filosofia contemporanea e, in particolare, della filosofia della mente, delle neuroscienze, della fisica, della matematica, della logica, e della psicologia. C'è da considerare in primo luogo che dagli studi più recenti delle neuroscienze è stata confermata, sulla base di impressionanti risultati sperimentali, la tesi relativa alla "plasticità del cervello". E in secondo luogo che dagli studi più recenti della fisica, riguardanti in particolare la teoria quantistica dei campi, sono derivati modelli basati sul gioco complesso dello scambio continuo (nel senso di quel commercium che Kant definisce Wechselwirkung) tra il cervello e l'ambiente. Si pensi, al riguardo, al modello di Freeman-Vitiello, dove si ha l'immagine di un sistema che vive tramite una serie continua di "transizioni di fase" e dunque di nuovi livelli emergenti, dovuta, in particolare, a un meccanismo per la formazione di strutture ordinate noto come rottura spontanea di simmetria (SSB, Spontaneous Symmetry Breaking). C'è poi in terzo luogo da considerare che anche nella matematica e nella logica si va affacciando con sempre maggiore incidenza la questione della relazione tra la mente e l'ambiente. Per questa via emerge la convinzione che anche ammettendo che la mente, in qualche stato originario, possa essere assimilata a un sistema assiomatico, la sua interazione con l'ambiente finisce sia per rendere via via più complesso il sistema di partenza, sia per modificarlo strutturalmente in modo impredicibile — sino a sfuggire alla nostra analisi e conservare comunque una peculiare coerenza. Va infine rilevato in quarto luogo che in ambito filosofico, sì è reso sempre più fecondo un approccio al problema della mente e della coscienza basato sulla nozione di soglia emergente (o sopravveniente) capace di superare la sterile alternativa tra riduzionismo naturalistico e dualismo speculativo. Proprio a partire da questa serie di considerazioni il fascicolo raccoglie contributi che in base alle attuali ricerche, affrontano come tema centrale il nesso tra mernte, cervello e ambiente sia nell'ambiente delle neuroscienze e della psicologia cognitiva, sia in quello della filosofia, della fisica, della logica e della neurologia.
Era questo l'amore?
Roberto Gabellini
Libro: Libro in brossura
editore: Moretti & Vitali
anno edizione: 2023
pagine: 80
In questo tempo segnato dalla paura e dalla solitudine, il testo accompagna il lettore a "dire" il dolore: ammissione e quasi ridefinizione del dolore stesso, cui ogni epoca sempre è costretta. Gli si offre come esperienza personale, che in qualche modo misterioso e imprevisto, come accade sempre con la poesia, si allarga a rappresentare l'essere in quel suo punto fondo e segreto, nel quale l'uomo, come un bambino, si ritrova solo e indifeso. Una lingua densa e insieme incerta, "esposta" e come accumulata a soppesare qualcosa che non si capisce, che non si conosce; che costringe a sgranare il cuore, quasi a dire: io. Parola sospesa che ha conosciuto la paura, o l'orrore, che ugualmente si offre testimone del pur impaurito eroismo dell'uomo. Infine, essa stessa inchinata ad adorare il volto che emerge, inatteso, dal dolore. A "dire" l'amore. Postfazione di Giancarlo Pontiggia.