Libri di Giuseppe Cesare Abba
Alpi, alpini, alpinismo e dintorni
Giuseppe Cesare Abba
Libro
editore: L. Editrice
anno edizione: 2010
pagine: 160
Da Quarto al Volturno
Giuseppe Cesare Abba
Libro
editore: Garzanti
anno edizione: 1995
pagine: XX-188
Da Quarto al Volturno. Noterelle d'uno dei Mille
Giuseppe Cesare Abba
Libro: Libro in brossura
editore: Greco e Greco
anno edizione: 2010
pagine: 235
"Sento che in quelle isole vi sono prigioni orribili. Il Re di Napoli vi tiene chiusi i prigionieri di Stato; e le famiglie che ve ne hanno qualcuno dicono: 'Meglio i morti'." "Marsala, 11 maggio. Siedo sopra un sasso, dinanzi al fascio di armi della mia compagnia, in questa piazzetta squallida, solitaria, paurosa. Capitano Ciaccio, da Palermo, piange come un bambino dall'allegrezza: io faccio le viste di non vederlo."
Da Quarto al Volturno
Giuseppe Cesare Abba
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Pontegobbo
anno edizione: 2011
pagine: 132
Età di lettura: da 10 anni.
Vita di Nino Bixio
Giuseppe Cesare Abba
Libro: Libro in brossura
editore: Moretti & Vitali
anno edizione: 2011
pagine: 149
"La vita di Nino Bixio" (1905) di Giuseppe Cesare Abba: un agile ritratto in piedi dell'iracondo "secondo dei Mille", scritto da uno che l'ha visto, che ha sentito il fascino e la primitiva imponenza della sua indole fiera e quasi selvaggia. L'autore delle "Noterelle di uno dei Mille", di un vero bestseller fra Otto e Novecento, toglie dall'affresco corale del suo piccolo esercito antico un fotogramma d'eccezione - quello del comandante Lombardo dal "profilo che taglia come una sciabolata" - lo ingrandisce, lo isola, e gli regala il suo affettuoso ma disincantato panegirico. È la storia, senza vera retorica, di un personaggio da epopea, di una figura mitizzata quanto discussa, che "in sé ha dieci anime": da marinaio si fa garibaldino, quindi entra nell'esercito regolare per poi sedere in Parlamento, per finire poi col buttare tutto all'ortiche e tornare in mare per un'avventura in estremo Oriente, dove muore di colera. Le vicende di guerra e pace di una personalità camaleontica e pragmatica, di "un pioniere di se stesso" (Guerzoni paragonato dal Lamarmora al Boiardo: "È un complimento che mi seccherà più di una volta - scrive il Bixio - e di cui mi riconosco indegno perché davvero non mi conosco sans réproche". La leggenda si crea da sé, nel rispetto assoluto del fatto storico.
Da Quarto al Volturno e noterelle d'uno dei mille
Giuseppe Cesare Abba
Libro: Libro in brossura
editore: Gammarò Edizioni
anno edizione: 2015
pagine: 248
Negli ultimi trent'anni di vita Abba si adoperò generosamente per far conoscere le imprese e i personaggi del Risorgimento non solo nelle cerimonie alle quali era invitato come oratore ufficiale, ma anche con numerose opere scritte in particolare per il popolo e per i più giovani, come l'antologia Uomini e soldati, Letture per l'esercito e per il popolo (1890) e Storia dei Mille narrata ai giovinetti (1904). Quanto più tempo però era trascorso dalle imprese garibaldine, tanto più era aumentato in Abba il risentimento per la progressiva indifferenza delle autorità nei confronti di quanti al seguito del Generale avevano combattuto e si erano sacrificati: questi spunti polemici saranno accentuati nei suoi ultimi scritti: da Vita di Nino Bixio (1905) a Cose garibaldine (1907) alle postume Pagine di storia (1912-13).
Noterelle d'uno dei Mille. Da Quarto al Volturno
Giuseppe Cesare Abba
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2025
pagine: 258
È il diario di un giovanotto di 21 anni che partecipa sconsideratamente all’impresa dei Mille, con Giuseppe Garibaldi alla testa. S’imbarca a Quarto vicino a Genova il 5 maggio 1860, gli danno uno schioppo arrugginito con venti cartucce, ma questo non diminuisce il suo adolescenziale entusiasmo, e parte per un’avventura tutta romantica, indeterminata, in una Sicilia quasi esotica, con Garibaldi che fa le sue apparizioni come un arcangelo, che le palle nemiche esitano a colpire, un’avventura dissennata ma fortunata, in un’aura quasi sacra e già da leggenda; e pure lui, Abba, sarà fortunato, perché non viene mai neppure scalfito; e a Palermo avrà gli occhi solo per le belle ragazze affacciate ai balconi ad applaudirli, com’è naturale a quell’età giovanile. Un’impresa descritta da un punto di vista minore, ingenuo, affettivo, avvincente. Sono taccuini che Abba ha scritto negli intervalli tra una marcia e una sparatoria, poi revisionati con migliorie letterarie e ricordi aggiunti vent’anni dopo; la prima pubblicazione è del 1880, voluta da Giosuè Carducci per la sua importanza documentale, ma anche per il valore poetico. Il testo è stato curato da Renato Polizzi, cui segue la sua illuminante postfazione.
Storia dei Mille narrata ai giovinetti
Giuseppe Cesare Abba
Libro: Copertina morbida
editore: Bompiani
anno edizione: 2010
pagine: 228
Giuseppe Cesare Abba, nell'ultimo periodo della sua vita, si dedicò a opere divulgative sulla storia garibaldina. La "Storia dei Mille narrata ai giovinetti", pubblicata per la prima volta nel 1904, è forse l'opera che nei decenni successivi ha riscosso il maggior interesse di pubblico. Il testo, composto con toni celebrativi ed enfatici, ripercorre l'avventura di Garibaldi e dei suoi uomini analizzandone il contesto culturale e politico in cui si formò la spedizione. Cavour, Mazzini, il desiderio dell'Unità d'Italia, e poi la Sicilia, la regione dove per prima poteva affermarsi il grande sogno risorgimentale di un popolo finalmente unito, sono gli elementi attorno ai quali Abba costruisce la sua partecipata narrazione. È la narrazione di un viaggio, di una traversata, di un sogno che si realizza e che centocinquant'anni dopo è quanto mai utile far riascoltare, anche e soprattutto ai ragazzi di oggi.