Raetia

Ein schwerer Rucksack voller schlimmer und schöner Erlebnisse: So blickt Josefine Runggaldier auf ihr Leben zurück. Als Kind einer Bergbauernfamilie erlebt Josefine in den 1960er-Jahren den touristischen Aufschwung ihres Heimattales mit. Bei Skirennen, aber auch im künstlerisch-handwerklichen Bereich blitzt Josefines Talent auf, doch das konservative Umfeld bietet ihr keinen Freiraum für Entfaltung. Schon als Jugendliche erfährt sie körperliche und sexuelle Gewalt von Vorgesetzten und Bekannten. Als Josefine sich gegen die Abtreibung ihres unehelichen Kindes und gegen eine arrangierte Ehe entscheidet, wird sie von ihrer Familie verstoßen. Spät findet sie ihr wahres Lebensglück. Ein Lebensbericht, der Mut macht!

Un romanzo di dark humor, ricco di colpi di scena e di gnomi. Un po’ Stefano Benni, un po’ Agatha Christie, con una spruzzata di Woody Allen se da New York si fosse trasferito nel Villaggio di M. Night Shyamalan. Da quando il signor Louis è diventato vedovo detesta il mondo e, in particolare, detesta tutti gli abitanti del villaggio in cui vive. Le sue giornate procedono nella monotonia tipica delle persone anziane ma le cose cambiano bruscamente quando Greta, l’unica persona giovane giunta da poco nel villaggio, fa breccia nella sua vita chiedendo con insistenza cosa rappresentino gli strani gnomi in mostra nel suo giardino. Da quel momento le cose precipitano e quello che sembrava un luogo idilliaco si trasforma in un palcoscenico farsesco e drammatico, dove un’assurda comicità la fa da padrone.»

Alpi mozzafiato, Le montagne dell'Alto Adige come non le abbiamo mai viste prima: per realizzare le sue straordinarie fotografie Lukas Schaefer affronta arrampicate sotto la pioggia, la neve e il vento, e trascorre notti gelide in tenda aspettando pazientemente la luce e le condizioni atmosferiche ideali. Sfogliando le pagine del volume, ci immergiamo insieme a Schaefer nei meravigliosi paesaggi dell'Alto Adige.

Julia ama i dolci. Sopratutto se creativi. Entrate nel favoloso mondo dei suoi dessert, vere coccole per l'anima, capaci di regalare sempre un sorriso. Le delizie che ha in serbo soddisfano tutti i gusti: dai grandi classici come la torta al cioccolato, le ciambelle e le cheesecake, alle prelibatezze internazionali come il rava laddu e il kulfi indiani, il voisilmäpulla finlandese e i pancake americani. Idee creative: come fare in casa i bounty e gli orsetti gommosi; ingredienti semplici: tanto cioccolato e frutta fresca; facili e veloci: dessert da sogno per stupire gli ospiti.

Nel 1948 si svolse la prima «Fiera Campionaria Internazionale di Bolzano». Da quella edizione iniziale in piazza del Tribunale si è giunti all'odierno quartiere fieristico a Bolzano sud e a un gran numero di fiere sia specializzate che di pubblico. Uno sguardo dietro le quinte racconta, attraverso parole e immagini, le tappe fondamentali della storia della Fiera di Bolzano e ne descrive le visioni per il futuro. Nei 75 anni di storia della Fiera si riflette anche il processo di sviluppo che ha reso l'Alto Adige una realtà economica vivace e moderna. Con un'analisi storico-economica di Alice Riegler e i contributi di Susanne Pitro, Teseo LaMarca, Stefan Rummel, Enrica Baccini e Antonia Ventura Kleissl, nonché di Armin Hilpold e Thomas Mur.

Vea Carpi è una contadina di montagna per passione. Vizia gli ospiti del Mas del Saro, nella Valle dei Mocheni, con i suoi piatti preparati utilizzando esclusivamente prodotti di stagione. La sua è una cucina a chilometro zero: tutte le ricette partono dagli ingredienti che coltiva nell’orto del maso. Durante la stagione calda propone allettanti prelibatezze come i pancake al basilico e il carpaccio di radici. Nei mesi freddi, grazie alla sua fornita dispensa, Vea suggerisce ricchi sapori come il kimchi di cavolo nero e gli sformatini di zucca. 80 ricette stagionali, prevalentemente vegetariane, italiane e internazionali; consigli per la dispensa e per la cura dell’orto.

Lasciare la città, gli amici, la vita mondana, gli spaghetti alla carbonara e trasferirsi per un anno in un'estrema provincia d'Italia che non è proprio Italia, dove si parla un tedesco che non è proprio tedesco, dove tutti praticano assiduamente sport che non sono proprio sport. Per una romana d'adozione come Erica Giopp l'Alto Adige, anzi il Südtirol, è una montagna da scalare, e non solo metaforicamente, una terra aliena da scoprire tra bizzarri equivoci, sentimenti contrastanti e odori forti. Un vivace e divertente manuale di sopravvivenza per "nuovi montanari" e per tutti coloro che accettano la più ardua delle sfide: trascorrere un anno in Südtirol e decidere, nonostante tutto, di rimanervi.

“8 settembre! Questa è una data ormai molto lontana, ma a me sembra di appena pochi giorni fa.” Il dodicenne Leopold Bermann inizia così il suo diario e descrive gli avvenimenti accaduti l’8 settembre 1943: il proclama di armistizio di Badoglio visto con gli occhi di un bambino, le voci che girano a Merano e subito dopo le colonne di carri armati tedeschi che sfilano nel centro della città. Leo vive con sua madre Anna. Il fratello Raffaele è ricoverato in ospedale. Il padre è assente. All’interno della Comunità ebraica di Merano si capisce subito che restare in Alto Adige non è più possibile. Così anche la madre di Leopold organizza una repentina fuga per mettere in salvo la sua famiglia.