Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina

Società Editrice Romana

Battiti d'aprile

Battiti d'aprile

Laura Pesce

Libro

editore: Società Editrice Romana

anno edizione: 2018

10,00

Come ha detto che si chiama? Dizionario dei cognomi più curiosi e imbarazzanti, bizzarri e infamanti

Come ha detto che si chiama? Dizionario dei cognomi più curiosi e imbarazzanti, bizzarri e infamanti

Enzo Caffarelli

Libro: Libro rilegato

editore: Società Editrice Romana

anno edizione: 2017

pagine: 100

Quanti di noi vorrebbero cambiare il proprio cognome? Non molti in verità: perché il nome e il cognome è qualcosa che ci appartiene, è una specie di seconda pelle come diceva Wolfgang Goethe. Però, diciamolo francamente, alcuni sono davvero difficili da indossare e possono creare imbarazzo e talvolta perfino vergogna. In questo dizionario sono raccolti e commentati centinaia di nomi di famiglia. Ma, attenzione, non aspettatevi i soliti cognomi che corrispondono a parole volgari, e che non vale neanche la pena commentare (basta il consiglio di cambiarli attraverso le vie ufficiali previste dalla legge, come centinaia di persone hanno fatto). Non cercate le solite trivialità su cui scherzare. Perché troverete tante curiosità inattese, tante voci nate in modo bizzarro, cognomi dalla storia impensata, cognomi che sembrano voler dire una cosa e significano invece tutt'altro. E qualcuno, come per esempio i signori Lardo e Suino, Salamone o Bellasalma, Feci o Muoio, Collabolletta o Scontrino scopriranno con piacere che i loro nomi di famiglia vogliono dire ben altro. E così, come ogni chiunque venga scoperto a letto con l'amante, declinando le proprie generalità potranno finalmente affermare: "Oh no, non è come sembra...". Scoprirete che Falchi, Manzo, Leopardi, Ramarro, Asini, Delfino, Cervi, Capponi, Giraffa, Cuculi, Puma, Lucci, Gamberi e Vespa non sono animali... Che Lussato, Parlato, Cecato, Chinato e Cotti non sono participi passati. Che Agnolotti, Ricotta, Gelati, Ghiotto e Dieta (e talvolta Grasso) non hanno a che fare con l'alimentazione. Da Abborrito e Assolutissimamente, a Vecchiocattivi e Zampironi, da Quantacquapende al doppio Russo Forte, da Sempregentile a Senzanonna, da Fu Biagio a Pernacchia, da Ciccodicorato a Eco (sì, anche il cognome di trovatello Eco), il lemmario racconta in breve circa 400 storie, accompagnadole con notizie sulla diffusione territoriale di questi cognomi campioni di bizzarria e imbarazzo. Un'appendice al dizionario "maggiore" propone un dizionario "minore" di cognomi che sono mal pronunciati, con l'accento al posto sbagliato. E viene spiegato perché sarebbero etimologicamente corretti non solo Salgàri invece di Sàlgari, ma anche Cóssiga, Báresi, Cagliàri, Sagramòla, Quasimòdo, Aùgias, Vèrtova, Rondìni, Pettìni, Fogàr, Màscara, nonché Bisgio e Crasci (anzichè Bixio e Craxi) e molti altri.
8,50

Onomastica bianconera. Quello che non sapete sui nomi e i cognomi dei calciatori della Juventus

Onomastica bianconera. Quello che non sapete sui nomi e i cognomi dei calciatori della Juventus

Piero D'Alessandro

Libro: Libro rilegato

editore: Società Editrice Romana

anno edizione: 2017

pagine: 96

Questo è un libro speciale. Basta leggere uno qualsiasi dei quasi settanta paragrafi che lo compongono per rendersene conto. Perché è un libro sportivo e onomastico insieme. Sportivo, perché parla di tanti protagonisti della storia della Juventus – giocatori, allenatori, presidenti – e ne ricorda alcuni particolari della carriera. Onomastico, perché spiega il significato e la diffusione dei cognomi (e in alcuni casi dei nomi) di questi personaggi. Qualcuno potrebbe obiettare: ma cosa c'entrano i nomi con lo sport giocato? Forse Omar Sívori sarebbe stato un campione di maggiore o minore statura di quel che è stato se il suo nome e cognome (ligure) significassero qualcosa di diverso dall'erba acetosella? Forse Paulo Dybala segnerebbe delle reti più o meno belle se non volessimo tradurne nome e cognome (polacco) come 'colui che sta a guardia'? Ovviamente no. Ma i nomi dei calciatori, soprattutto i loro cognomi sono quelli più ascoltati, pronunciati, scritti e letti in Italia, i più popolari. Televisione, radio, giornali, discussioni in famiglia, con amici e colleghi, e non soltanto al sabato, alla domenica e al lunedì. Bambini, giovani, adulti, anziani, uomini e donne, da generazioni ripetono quei cognomi... "L'onomastica bianconera" è uno strumento per ripercorrere la storia della Juventus dalle sue origini a oggi, per sapere l'indispensabile di alcuni protagonisti – giocatori, allenatori, dirigenti – e per avvicinare a noi tifosi tutti questi personaggi anche attraverso i significati dei loro cognomi, ossia la storia, le origini, le radici delle loro famiglie. Per conoscere cosa significano davvero Buffon, Zoff, Pirlo, Barzagli, Cuccureddu, Tardelli, Trapattoni, Ancelotti, Furino, Cabrini, Chiellini o anche per essere documentati su derivati come lippismo, delpierista, ancelottismo, zambrottato, higuainista... E per scoprire la giusta pronuncia di Platini, Causio, Mandžukic, Dybala, Asamoah, Benatia e decine di altri.
6,00

Nomi che uccidono

Nomi che uccidono

Enzo Caffarelli

Libro: Libro rilegato

editore: Società Editrice Romana

anno edizione: 2017

pagine: 176

Ma quei due incidenti mortali potevano essere solo una strana coincidenza? E lo scambio di figurine, un rebus nel rebus? A chi appartengono le maschere che popolano i cuori dei personaggi, si agitano negli incubi dell'io narrante, si applicano reali sui volti di altri o si presentano come nomi e cognomi? In un mondo dove i buoni non sono a priori distinti dai cattivi, possiamo attenderci, alla fine, una vera sorpresa, come ebbero a mostrarci Poe e Conan Doyle e in seguito Hitchcock, prima che il giallo fosse ridotto da Agatha Christie a un semplice gioco da tavolo, dove l'assassino non può che essere uno dei 5 o 10 signori per i quali faticosamente è stato costruito un movente, fornita sottobanco un'arma e artificiosamente modulata l'occasione. Una cosa è certa. Dopo questa lettura, se incontrerete a distanza di anni un vecchio compagno di scuola, sarete più prudenti. I nomi propri rappresentano in questo raccoto uno dei motori dell'azione e dello scioglimento degli enigmi che caratterizzato l'esordio letterario del più noto studioso di onomastica italiano. "Nomi che uccidono" è il primo titolo di una nuova collana della SER, "Onomastica in giallo".
7,00

Si può scrivere un libro sul nome Francesco?

Si può scrivere un libro sul nome Francesco?

Francesco Sestito

Libro: Libro rilegato

editore: Società Editrice Romana

anno edizione: 2016

pagine: 96

Il numero 8 nella collana "L'arte del nome" della SER è il primo a occuparsi di un singolo nome di persona: Francesco (e ovviamente Francesca), due dominatori in Italia nel XX secolo e, al maschile, ininterrottamente numero uno nel XXI secolo. In queste pagine si parla della storia del nome, del suo significato, delle motivazione alla base della sua formazione e del suo... successo. Della sua comparsa in nomi derivati, suffissati e composti. Della sua distribuzione territoriale e diffusione nel tempo, dal Medioevo a oggi. Del suo rapporto con nomi soltanto apparentati come Franco e Franca. Il nome è reso particolarmente noto e illustre dall'attuale papa, un pontefice molto noto e amato anche al di fuori degli ambienti cattolici; ma si tratta, caso non del tutto isolato ma neppure frequentissimo, di nome diffuso in maniera piuttosto ampia in tutte le generazioni di italiani, ma è tutt'altro che un successo recente: almeno a partire dall'epoca di Dante fino a oggi si hanno testimonianze dell'alta diffusione di Francesco fra le popolazioni italiane. Inoltre, al contrario di molti nomi di imponente tradizione ma generalmente limitati a un solo sesso, la diffusione antica e moderna di Francesco è stata quasi sempre accompagnata da quella del femminile Francesca. A questi temi si aggiungono quelli riguardanti Francesco e Francesca nelle insegne stradali, nella toponomastica, nel lessico comune e soprattutto nei cognomi. La prima appendice del volume è una sorta di dizionario che riporta oltre 250 nomi di famiglia derivati da Francesco e dai suoi diminutivi, anche dialettali: Cesco, Cisco, Cecco, Cicco, Checco, Fresco, Scotto, Zecco. Tutti questi cognomi sono analizzati nella loro formazione e diffusione fino al livello dei singoli comuni italiani. Cognomi diffusi in tutta Italia, seppure in maniera decisamente irregolare (per cui, ad esempio, un Checchin sarà con grandissima probabilità veneto, un Ceccherelli toscano e un Ciccarese pugliese). Da Francesco e varianti derivano anche voci del lessico, da francescanesimo a cecchino fino alla più umile grattachecca. Le altre appendici si occupano di statistiche e di classifiche a livello nazionale o cittadino, dal Medioevo all'attualità, anche nei nomi composti e nei cognomi. Insomma, una sorta di minienciclopedia sul nome Francesco e Francesca, con una tale mole di curiosità da far rispondere ovviamente in modo affermativo al punto interrogativo posto dal titolo del libro.
7,50

I nomi delle automobili

I nomi delle automobili

Enzo Caffarelli

Libro: Libro rilegato

editore: Società Editrice Romana

anno edizione: 2016

pagine: 118

28,00

Cognomi in Italia. Storie, tipologie, significati e statistiche in 450 domande e risposte
10,00

I sentieri della memoria

I sentieri della memoria

Remo Bracchi

Libro: Libro rilegato

editore: Società Editrice Romana

anno edizione: 2016

pagine: 168

Studioso di onomastica a tutto campo, ma soprattutto delle motivazioni dei nomi e della loro storia in diacronia calata nella vita quotidiana dei parlanti, specialista delle parlate della sua terra, la Valtellina e dintorni, Remo Bracchi ha raccolto cento schede dedicate ciascuna a un toponimo, dove fa rivivere, grazie anche a uno splendido contributo iconografico, le valli, i monti, i laghi, le nevi e i panorami particolarmente belli e toccanti dell'Alta Valle dell'Adda. Per quest'opera l'A. ha scelto un linguaggio e un'impostazione divulgativa e vivace, destinata a un pubblico ben più ampio degli specialisti; ma, nel medesimo tempo, ricostruisce gli etimi, le reinterpretazioni popolari e i significati originari e nuovi dei luoghi di cui si occupa con particolare accuratezza, sfruttando documenti medievali cui ha attinto proficuamente in numerosi altri scritti, facendo tesoro della letteratura scientifica già condivisa ma avanzando spesso nuove proposte o interpretazioni alternative dove altre ipotesi gli sono apparse inesatte o non del tutto convincenti. Le ricostruzioni linguistiche di Remo Bracchi, docente alla Pontificia Università Salesiana e presidente dell'Istituto di dialettologia ed etnografia valtellinese e valchiavennasca dalla sua fondazione, sono accompagnate dall'inquadramento di ogni nome nel luogo di appartenenza, con una visione poetica della natura, descritta mirabilmente da uno studioso dell'animo e delle attività dell'uomo che ha pubblicato anche numerose raccolte di poesie. Un connubio del tutto originale, che racconta il passato e il presente con gli occhi del bambino sempre meravigliato e con la voce dell'anziano saggio che ha visto e ascoltato migliaia di volte scorrere le acque del grande fiume tra le montagne e le vallate della sua terra.
34,00

Silvia Stucky. La forma dell'acqua

Silvia Stucky. La forma dell'acqua

Silvia Stucky

Libro: Libro in brossura

editore: Società Editrice Romana

anno edizione: 2016

8,00

Per chi vuole seguire il vento a piedi. Le parole della fragilità e della solidarietà di Don Mario Picchi

Per chi vuole seguire il vento a piedi. Le parole della fragilità e della solidarietà di Don Mario Picchi

Enzo Caffarelli

Libro: Libro in brossura

editore: Società Editrice Romana

anno edizione: 2016

pagine: 120

Don Mario Picchi (Pavia, 1930-Roma, 2010), sacerdote dal 1957, è stato il fondatore e il presidente del Centro Italiano di Solidarietà di Roma (CeIS) e la sua filosofia d'intervento "Progetto Uomo" ha ispirato in tutta Italia e nel mondo, a partire dagli ultimi anni 70, la nascita di programmi terapeutico-educativi per persone con problemi di droga e altre dipendenze o in varie situazioni di difficoltà. In queste pagine uno dei suoi più stretti collaboratori ripropone la figura e l'opera di Don Mario Picchi attraverso un'analisi delle sue parole: il suo lessico attento alla dignità di ogni persona, portato al dialogo, all'incontro e all'abbraccio con l'altro. A partire da quando giovane seminarista a Tortona (Alessandria) progettava quale sarebbe stato il suo servizio come sacerdote, fino al suo testamento. Particolarmente sottolineate sono le parole-chiave dell'insegnamento di Don Mario, come "fragilità", "solidarietà", "responsabilità", "condivisione", "progettualità". Rivolte non solo a persone tossicodipendenti, ma a chiunque avesse bisogno di aiuto, in ogni campo del sociale, e rivolte ai familiari e ai conoscenti delle vittime di dipendenze e di altri problemi e patologie. Tuttavia il ritratto qui proposto dell'uomo e del sacerdote Mario Picchi va al di là dei suoi discorsi e dei suoi tanti scritti per cercare l'essenza di una persona che ha speso tutta la sua esistenza terrena, fino agli ultimi giorni, per compiere la sua missione, il suo progetto di promozione della vita oltre le paure, i pregiudizi, i silenzi, per restituire a migliaia di persona il desiderio e la gioia di vivere. Con in una mano il Vangelo e nell'altra il libro delle storie dei suoi ragazzi, come era solito ripetere. E con un monito costante: «Ci sono molti che annunciano delle rivoluzioni, ma non osano mettervi dentro neppure un dito. È chi accetta di soffrire per salvare suo fratello che cambierà il mondo».
10,00

«Questo nome mi è nuovo...». Quisquilie e pinzillacchere onomastiche nella lingua del sommo Totò

«Questo nome mi è nuovo...». Quisquilie e pinzillacchere onomastiche nella lingua del sommo Totò

Enzo Caffarelli

Libro: Libro rilegato

editore: Società Editrice Romana

anno edizione: 2016

pagine: 80

Nell'arte comica del grande attore napoletano Totò (1898-1967), il nome proprio assume un ruolo altamente significativo. D'altra parte una certa attenzione onomastica anche dell'uomo Antonio de Curtis è rilevabile da vari indizi: il culto della genealogia e dell'araldica e il desiderio di ostentare le proprie origini principesche, documentato dalla lunga catena onomastica di cui amava fregiarsi: Antonio Maria Giuseppe Gagliardi de Curtis Griffo Focas Angelo Flavio Ducas Comneno Porfirogenito di Bisanzio. Anche se a fare la sua fortuna è stato il semplice e banale Totò. Basti pensare a quanti pochi attori hanno avuto l'onore di inserire il proprio nome nei titoli (ben 35) dei film interpretati. Reinterpretazioni, frantendimenti, scambi di nome, giochi di parole... ma soprattutto i cognomi considerati come fossero parole del lessico e dunque "parlanti", trasparenti. Chi non ricorda lo sketch del vagone letto con l'onorevole Trombetta o i pasticci onomastici dei cugini Posalaquaglia e Posalaquaglia quando devono testimoniare in tribunale per entrambe le parti avverse? Chi non conosce gli sguardi torvi tra gli impiegati Guardalavecchia e Colabona a proposito delle rispettive mogli, o nel film I ladri, il malcapitato di turno il cui è cognome è La Nocella, ma di battuta in battuta diventa La Noce, La Fico Secco, La Peretta, La Nocchia, La Finocchia, La Melona, La Tortora, Nocciolina e Ortolani? O l'incauto acquirente italoamericano della Fontana di Trevi, Decio Cavallo, interpretato come un formaggio e quindi ribattezzato Provolone e Gorgonzola? Notevole fu anche l'attenzione di Totò agli abbinamenti comici, come la famiglia dei miopi che si chiama Bellavista; o i cognomi di Torquato Pezzella (Totò) e Fabio Topponi (Aldo Fabrizi) ne I tartassati che ricordano il settore tessile, parodiato nella pellicola (pezza e toppa). Nei film insieme a Peppino De Filippo, a Nino Taranto, ad Aldo Fabrizi, ma ancor prima nelle riviste in teatro, Totò ha manipolato nomi e cognomi fino a trasformarli in protagonisti di gag irresistibili, riportate in queste pagine e opportunamente inquadrate e commentate da un linguista e onomasta di professione.
7,50

Altri romaneschi. Percorsi in diamesia e in diafasia

Altri romaneschi. Percorsi in diamesia e in diafasia

Andrea Viviani

Libro: Libro rilegato

editore: Società Editrice Romana

anno edizione: 2016

pagine: 128

Dal blog di Beppe Grillo al Premio "Strega", dai Simpson a facebook, dieci incursioni condotte con rigore scientifico e metodologico per terreni inesplorati (chat, biglietti augurali, persino il gergo da officina) alla scoperta delle nuove frontiere espressive della parlata di Roma. Il libro di Andrea Viviani si muove tra recupero della tradizione, definizione per lingua del senso d'appartenenza alla comunità cittadina e, anche, inaspettate reticenze. Con inattesi sconfinamenti all'uso oltre-mura e oltre-regione che inducono a riconsiderare al rialzo il prestigio di una varietà che sta ristrutturando, per consistenza e ambiti d'uso, i tradizionali rapporti con l'idioma nazionale. Il dialetto di Roma, come è stato dimostrato da una ormai lunga serie di contributi, si pone in un continuum rispetto alla varietà di italiano usato nella capitale e ha un rapporto particolarissimo, per certi aspetti simbiotico, con l'italiano contemporaneo. Questo consente la risalita di elementi locali anche in contesti insospettati, presso tra parlanti e scriventi romani che pure sono molto lontani dalla dialettofonia.
15,00

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.