Società Editrice Romana
Il latino dei primi secoli (IX-VII a.C.) e l'etrusco
Giovanni Rapelli
Libro: Libro in brossura
editore: Società Editrice Romana
anno edizione: 2014
pagine: 240
Il volume propone due questioni fondamentali: il forte influsso linguistico esercitato dagli indigeni etruschi di Roma sui sopraggiunti pastori latini e la presenza nella lingua etrusca di due strati ben identificabili, uno di tipo anatolico-caucasico (più antico) e l'altro di tipo indoeuropoide. L'A. parte da un esame – il più accurato mai svolto fin qui –della fonetica etrusca, arrivando a conclusioni sorprendenti. Molti termini latini ai quali era vagamente attribuita un'origine etrusca assumono in questa ottica una veste etrusca più giustificata. La scarsità del lessico etrusco finora ricavato dalle iscrizioni e dalla famosa benda della Mummia di Zagabria è, purtroppo, di ostacolo a qualsiasi tentativo di interpretazione; tuttavia, si dispone di molti elementi nel latino, nella toponomastica delle zone colonizzate dagli Etruschi e nell'onomastica personale di Roma, che permettono di ricostruire con attendibilità voci etrusche non attestate. Le etimologie latine proposte nel corso del tempo risentono di un pesante condizionamento che si è dimostrato spesso fuorviante. I linguisti hanno ricercato quasi esclusivamente nel campo dell'indoeuropeo, effettuando molte ricostruzioni cervellotiche e in definitiva false. Dal quadro offerto da questo studio Rapelli cerca di far emerge una realtà finora poco compresa: il ruolo importantissimo che ebbe l'etrusco nella formazione del latino che poi diventerà il latino classico, la lingua del potente Impero di Roma. Il latino dei pastori nomadi del IX secolo a.C. era ben più povero di quello di sette secoli dopo. La lingua era allora ancora alquanto vicina all'indoeuropeo comune, e aveva probabilmente pochissimi concetti astratti; è l'etrusco che sovrapponendosi a essa la costringe ad arricchirsi, a espandersi intellettualmente, prima dell'arrivo del grecco che arricchirà ulteriormente il latino. Giovanni Rapelli si occupa da decenni di ricerche linguistiche e dialettologiche in particolare in relazione: monogenesi del linguaggio, indoeuropeistica, giapponese ed eschimese, lingua cimbra lingua retica, etrusco, dialetto veronese, toponomastica,; cognomi. Collaboratore di numerose riviste tra le quali «Cimbri/Tzimbar», «Archivio per l'Alto Adige» e «Rivista Italiana di Onomastica». Oltre 400 sono le sue pubblicazioni, compresi una ventina di volumi; è stato il primo studioso a proporre la parentela tra giapponese ed eschimese e a pubblicare trattazioni sistematiche dei cognomi veronesi e di quelli cimbri e vanno segnalati i suoi vari studi sulla toponomastica e l'odonomastica della città di Verona. Nel volume dedicato al rapporto tra l'etrusco e il latino dei primi secoli, accanto all'analisi vari antroponimi che consolidano la tesi della profonda penetrazione della lingua e della cultura etrusca a Roma, un notevole rilievo hanno quei toponimi della provincia veronese e delle aree vicine che l'Autore ritiene di origine etrusca; non solo perché appartengono alla zona in cui egli vive, ma soprattutto perché non sono mai stati discussi in precedenza, o gli si è data poca importanza.
In Calabria dicono bella. Indagini sul parlato giovanile di Reggio Calabria
Maria Silvia Rati
Libro: Libro rilegato
editore: Società Editrice Romana
anno edizione: 2014
pagine: 216
Ancora oggi molti giovani del Sud Italia si servono del dialetto come codice linguistico prevalente nelle conversazioni tra pari. Tuttavia, soprattutto nelle città, la perdita di terreno del dialetto come lingua della comunicazione quotidiana coinvolge anche gli usi giovanili: il caso di Reggio Calabria mostra come l'esigenza di utilizzare un linguaggio espressivo a fini ludici o identitari non sia soddisfatta, tra i parlanti giovani del luogo, unicamente dal ricorso a elementi dialettali. Dopo aver vagliato, attraverso questionari autovalutativi, la competenza di una serie di lemmi-bandiera da parte di un campione di studenti reggini, si pubblica e si analizza un corpus inedito di conversazioni spontanee tra giovani, facendo il punto sulla quota di gergalismi, colloquialismi, dialettismi (provenienti dal dialetto locale, ma anche da altre aree) e forestierismi in esse presenti. Viene inoltre tracciato, soprattutto in base ai fenomeni morfosintattici più ricorrenti, un quadro dell'italiano regionale calabrese "di nuova generazione", solo in parte coincidente con quello tradizionale. L'ultimo capitolo apre una finestra sulle scritture elettroniche dei giovani reggini, dai forum di discussione ai social network.
I nomi di battesimo a Firenze (1450-1900). Dai registri di Santa Maria del Fiore un contributo allo studio dell'antroponimia storica italiana
Francesco Sestito
Libro: Libro in brossura
editore: Società Editrice Romana
anno edizione: 2014
pagine: 456
L'onomastica personale in Italia ha già all'attivo numerosi studi, in maggioranza incentrati sulle fasi più antiche della formazione del repertorio e su periodi recentissimi. Tra il Duecento e il Novecento, però, c'è una grande lacuna che ora, per il periodo dal 1450 al 1900, viene colmata da Francesco Sestito, che ha sfruttato in modo esemplare i registri dei battezzati fiorentini inseriti nell'Archivio di Santa Maria del Fiore. Si tratta di uno studio approfondito che considera la dimensione diacronica applicando i metodi rigorosi della onomastica moderna. Il volume fornisce una serie di dati di prima mano, supporto indispensabile per qualsiasi studio in prospettiva storica, e tanto più importanti se si pensa alla cronica mancanza di repertori antroponimici affidabili utili per la ricostruzione della storia del nome personale in Italia. Ma il libro non è solo un elenco di dati: di volta in volta si tentano interpretazioni sulla diffusione delle varie forme e sui presumibili modelli operanti nella scelta del nome, cercando di valutare l'incidenza di fattori devozionali o quella di suggestioni ideologiche, letterarie o teatrali, e, per epoche recenti, mettendo in luce la crescente importanza delle mode nel processo della nominazione. Non mancano tentativi di teorizzazione del fenomeno della moda stessa, né considerazioni di ampio respiro che abbracciano anche il complesso e mutevole panorama dell'antroponimia italiana contemporanea.
Lessico italiano di origine etrusca. 407 appellativi 207 toponimi
Massimo Pittau
Libro: Libro rilegato
editore: Società Editrice Romana
anno edizione: 2012
I borghi più belli del Mediterraneo. Dall'Istria alla Provenza, dalla Catalogna alla Puglia, 50 tesori da scoprire
Claudio Bacilieri
Libro: Libro in brossura
editore: Società Editrice Romana
anno edizione: 2012
pagine: 248
Roma e il lazio nome per nome
Enzo Caffarelli
Libro: Libro in brossura
editore: Società Editrice Romana
anno edizione: 2011
Roma e il Lazio nome per nome è dedicato in particolare ai 378 toponimi corrispondenti ai comuni della regione, agli aggettivi etnici che ne designano gli abitanti, ai cognomi più frequenti e più tipici di ciascun municipio; e, inoltre, alle denominazioni di strade e piazze, ai nomi personali, a quelli commerciali, ai nomi del culto e delle feste popolari, con appunti storici, linguistici, statistici e culturali in senso lato. Il risultato è dato da 350 pagine dense di informazioni e da un modulo che può essere utile al grande pubblico degli appassionati di storia, di tradizioni popolari, di turismo, così come agli specialisti di onomastica.
Francavilla sul Sinni. Le origini feudali, la civiltà contadina, il lavoro, lo sviluppo, storie e microstorie
Felice Di Nubila
Libro
editore: Società Editrice Romana
anno edizione: 2008
pagine: 160
Le aquile di Gropius. Ediz. italiana, inglese e tedesca
Egon R. Hanus
Libro
editore: Società Editrice Romana
anno edizione: 2008
pagine: 42
Silvia Stucky, il sussurro del mondo. Per lontano che andiate, per quanto in alto saliate, vi occorre coinciare con un semplice passo
Libro: Libro rilegato
editore: Società Editrice Romana
anno edizione: 2008
pagine: 136
Fuori strada. Dal carro dei sumeri alla jeep Willys
Flavio Russo, Ferruccio Russo
Libro
editore: Società Editrice Romana
anno edizione: 2008
pagine: 64
I borghi più belli d'Italia. Il fascino dell'Italia nascosta. Guida 2004
Claudio Bacilieri
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Società Editrice Romana
anno edizione: 2004
pagine: 416
I borghi più belli d'Italia. Il fascino dell'Italia nascosta. Guida 2018
Claudio Bacilieri
Libro: Libro in brossura
editore: Società Editrice Romana
anno edizione: 2018
pagine: 672
Sono 276 (più 3 "onorari") i piccoli centri storici, inferiori ai 15mila abitanti, descritti in questa guida, illustrata da circa 2300 fotografie e giunta alla dodicesima edizione. Vi si trovano tutte le informazioni necessarie per organizzare un viaggio in uno dei meravigliosi paesini di cui l'Italia è disseminata, selezionati dal Comitato scientifico dell'associazione «I Borghi più belli d'Italia» tra gli oltre 700 visitati. Superato il difficile «esame di ammissione» - che tiene conto di una settantina di parametri di qualità architettonica, culturale e paesaggistica - i borghi certificati sono pronti a mostrare al visitatore le loro bellezze, i loro panorami, i piaceri della tavola, svelando l'anima profonda della provincia italiana. Grazie a questa guida - oltre 400 mila copie vendute dal 2003 a oggi -, al lavoro dell'associazione «I Borghi più belli d'Italia», alla trasmissione Rai «Kilimangiaro» e alla rivista mensile «Borghi Magazine», i borghi italiani sono diventati attrattivi. Paesini sconosciuti ai più riescono, grazie a questo lavoro di rete, a suscitare l'interesse dei tour operator e dei turisti stranieri (il 36 percento dei visitatori dei borghi), e il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo ha indetto per il 2018 l'Anno del Cibo Italiano per rimarcare le qualità enogastronomiche della provincia italiana. Nel volume sono segnalate quasi 500 strutture per suggerire al lettore dove mangiare, dove dormire e cosa comprare. La guida accompagna per 672 pagine il visitatore dentro la storia e la grande varietà di paesaggi, architetture, produzioni artigianali, feste, tradizioni, cibi, eventi che caratterizzano i borghi più belli, custodi di una parte importante dell'identità culturale del nostro Paese.