Somara!
Poi gli spari bucarono il cielo. Storia della partigiana Irma Bandiera
Simona Hassan
Libro
editore: Somara!
anno edizione: 2023
pagine: 44
Quello che ho da dire lo dico da sola
Margherita Giacobino
Libro
editore: Somara!
anno edizione: 2023
pagine: 380
L'anno dell'ambiguo materno: note, appunti, illuminazioni da un seminario al Centro Culturale Virginia Woolf 1982
Alessandra Bocchetti
Libro: Libro in brossura
editore: Somara!
anno edizione: 2022
pagine: 166
"L'anno dell'ambiguo materno" è l'insieme di pensieri e riflessioni fatte da Alessandra Bocchetti durante il seminario che tenne nell'anno '82-'83 al Centro Culturale Virginia Woolf di Roma. Il "Virginia Woolf", fondato nel 1978 e attivo fino al 1996, fu uno dei luoghi più autorevoli del femminismo italiano. "Riattraversare la cultura, produrre politica e libertà femminile", questo è quello che le donne facevano in quel luogo, cioè, a partire dalla loro esperienza, rileggere, salvare o rigettare quello che erano i pensieri, le filosofie, le interpretazioni, le scienze. Era lo spazio per eccellenza del pensiero critico femminile. A frequentarlo erano donne diversissime tra loro, questo è stato il miracolo. Iscritte allo stesso seminario potevano trovarsi, gomito a gomito, donne con tre lauree con donne che avevano solo la quinta elementare, un insieme magico che ha sempre portato dei grandi risultati. In comune: la passione del pensiero, la voglia di rispondere alla domanda "Che cosa è una donna" solo con la propria testa, fare pulizia dei pregiudizi, sentirsi pensare insieme ed essere audaci. A partire dall'anno '82/'83 venne introdotto il tema unico, una ipotesi di ricerca comune per i vari seminari. Il primo fu appunto "L'ambiguo materno". "Il tema dell'ambiguità del 'materno', inteso come amore, come passione e insieme come un modo di stare al mondo, la nostra adorata Virginia Woolf l'aveva messo a tema a suo tempo, invitandoci noi tutte figlie, prima che madri, alla complicità criminale; perché con gesto niente affatto irresponsabile, noi figlie uccidessimo la madre —quella madre 'angelo del focolare' che contribuiva giorno dopo giorno a creare il padre e il figlio e il fratello. Perché questo aveva capito Virginia; e cioè, quello che sempre diceva mia madre, rievocando un luogo comune, che senz'altro a lei aveva tramandato sua madre: "ci vuole una donna per fare un uomo." Cioè a dire, le nostre madri erano state complici nel coltivare una certa idea di 'uomo'. E una certa idea di mondo. Ma si poteva, acquistando coscienza della nostra potenza, 'cambiare': cambiare il mondo, cambiare gli uomini — figli, padri, compagni. Smettere di sentirsi vittime, smettere di obbedire — noi lo stavamo facendo." (dalla prefazione di Nadia Fusini).
Nessuna mi ha mai detto di no. Anne Lister e i suoi diari segreti
Angela Steidele
Libro: Libro in brossura
editore: Somara!
anno edizione: 2020
pagine: 412
Personaggio unico e straordinario, Anne Lister sfida le leggi sociali del suo tempo e lo fa aperta-mente, nei modi, negli abiti, nel rifiuto del matrimonio e dei cliché della femminilità, e segretamente, con una impressionante serie di avventure amorose con donne. Nata nel 1791 ad Halifax, Anne Lister è contemporanea delle eroine di Jane Austen ma vive la vita di una donna libera e di una lesbica sicura di sé, in un’epoca in cui le due cose non erano neppure pensabili. Lucida, travolgente, sensuale e spesso senza scrupoli, Anne Lister unisce alla passione erotica quella della scrittura diaristica. I suoi diari sono un documento prezioso sulla vita quotidiana nell’Inghilterra del Nord, sui paesi inesplorati dei suoi viaggi, e soprattutto sul più sconosciuto e negato dei territori, il corpo e la sessualità delle donne. La biografia di Steidele ci offre un’immagine documentata e complessa della spregiudicata eroina a cui BBC e HBO hanno dedicato la fortunata serie Gentleman Jack, senza nulla togliere alla sua vita da romanzo.
Donne della Rive Gauche. Parigi 1900-1940
Shari Benstock
Libro: Libro in brossura
editore: Somara!
anno edizione: 2018
pagine: 600
“Donne della Rive Gauche” è la traduzione italiana del testo della studiosa americana Shari Benstock “Women of the left bank” del 1986. È un testo nel quale sono raccontate, nei dettagli, le vite delle donne che popolarono la Parigi della prima metà del ‘900, dando vita a un fermento culturale senza eguali. Con questo libro scopriamo che quella che è stata definita l’“era di Pound”, o la “generazione di Auden”, è stata in verità l’era e la generazione anche e soprattutto di donne americane, francesi, inglesi che tra il 1900 e il 1940 abitarono sulla riva sinistra della Senna a Parigi. Così le battezza Shari Benstock: “le donne della Riva Sinistra”. E le nomina una per una: si chiamano Gertrude Stein, Djuna Barnes, Natalie Barney, Sylvia Beach, Colette, Nancy Cunard, H.D., Alice B. Toklas, Mina Loy, Anaïs Nin, Adrienne Monnier, e Jean Rhys e Crosby e Flanner e Solano e Vivien e Boyle e Anderson e Wharton e Bryher e Heap e Jolas.
Poi gli spari bucarono il cielo. Storia della partigiana Irma Bandiera
Simona Hassan
Libro
editore: Somara!
anno edizione: 2023
pagine: 44
Emilia è una bambina curiosa e sensibile, che ascolta dalla voce della nonna la storia commovente e tragica di Irma Bandiera: una coraggiosa ragazza bolognese che durante la seconda guerra mondiale sceglie di battersi per la libertà e diventa una partigiana. Una graphic novel che nasce dalla collaborazione di due giovani donne: l'autrice del testo, Simona Hassan, educatrice bolognese, e Oriana Taliano, illustratrice torinese. Età di lettura: da 6 anni.
Sai che tornerò. Tre grandi scrittrici ad Auschwitz: Irène Némirovsky, Gertrud Kolmar, Etty Hillesum
Mercedes Monmany
Libro: Libro in brossura
editore: Somara!
anno edizione: 2022
pagine: 200
Se nel suo fondamentale libro "Por las fronteras de Europa" (Galaxia Gutenberg, 2015), un "atlante spirituale" nelle parole di Claudio Magris, Mercedes Monmany ha fatto una rassegna esaustiva della letteratura europea del XX e XXI secolo, in "Sai che tornerò" si concentra sulla letteratura, sia narrativa che memorialistica, della Shoah. Per farlo, sceglie tre grandi autrici morte ad Auschwitz: Irène Némirovsky, Gertrud Kolmar e Etty Hillesum.Attraverso i destini delle tre scrittrici, diversi in origine ma, alla fine, legati dalla barbarie, Monmany ricostruisce la scomparsa di gran parte dell'intellighenzia europea e della tradizione della civiltà ebraica che tanto ha plasmato l'identità del continente da Spinoza fino all'irrompere del totalitarismo. Ma, allo stesso tempo, descrive la loro invincibile volontà di vivere, la loro preoccupazione per gli altri, il loro ottimismo che si riflette nel titolo del volume, "Sai che tornerò", come hanno scritto più volte nelle lettere ad amici e familiari. Le tre autrici si erano date una missione: preservare l'umanità nella sua interezza.