Titivillus
La donna che cammina. The walk, underground, exhibition, teatro, notte
Renato Cuocolo, Roberta Bosetti
Libro: Libro in brossura
editore: Titivillus
anno edizione: 2025
pagine: 152
Una donna sola attraversa la città. Cammina e pensa: ha un teatro nella testa. Parla di sé ma parla di tutti noi. Guarda le cose come non le abbiamo mai viste. Per la prima volta sono raccolti in volume i testi del “teatro in cammino” di Cuocolo/Bosetti. Al centro di questi lavori il mistero che tiene insieme viaggio, memoria e narrazione. “La donna che cammina” eleva il più semplice e profondo atto di libertà – camminare – a una dimensione epica.
Il teatro corporeo. Principi, metodologia e pratica
Yves Lebreton
Libro: Libro in brossura
editore: Titivillus
anno edizione: 2025
pagine: 342
In seguito alla pubblicazione presso la casa editrice Titivillus di “Sorgenti. Nascita del Teatro Corporeo” e di “Étienne Decroux. La Statuaria Mobile e le Azioni”, questo libro viene a concludere la trilogia che l’autore ha voluto consacrare al “Teatro Corporeo”. Il primo volume si proponeva di circoscrivere mediante una narrazione autobiografica, le fonti ispiratrici che hanno contribuito alla nascita del Teatro Corporeo, in particolare l’insegnamento di Étienne Decroux e gli scritti visionari di Adolphe Appia. Il secondo volume era un omaggio al maestro incontestato del Mimo Corporeo che non ha mai cessato di operare per un teatro del corpo elaborando, parallelamente alle sue creazioni, una “disciplina” inedita e rigorosa che gli permetteva di rispondere alle esigenze del “teatro puro” al quale aspirava. Questo terzo e ultimo volume si focalizzerà ora sulle ricerche che l’autore ha condotto nel corso degli ultimi cinquant’anni per ricentrare l’arte del teatro sul primato del corpo grazie alle pratiche da lui create: il Corpo Energia e il Corpo Vocale. A compimento di questa opera, sarà presentato in appendice il Progetto architettonico per un teatro modulabile, nella prospettiva di aprire il convenzionale rapporto frontale platea/palco a una moltitudine di configurazioni relazionali diverse tra spettatori e attori.
Utopie nel mezzo. Vent'anni del Teatro dei Venti pensando al futuro-Utopias in progress. Twenty years of Teatro dei Venti, with an eye on the future
Libro: Libro in brossura
editore: Titivillus
anno edizione: 2025
pagine: 216
Il Teatro dei Venti diretto da Stefano Tè è una realtà attiva in campo teatrale, ma non solo: crea spettacoli apprezzati a livello internazionale (Il Draaaago, Pentesilea, Moby Dick, Don Chisciotte), ma è anche attivo nelle carceri nelle scuole, tra gli anziani, in progetti di rigenerazione territoriale a base culturale, nelle periferia di Modena e nel piccolo borgo appenninico di Gombola. A ispirare e dare senso a queste progettualità, spesso basate sulla partecipazione dei cittadini, soprattutto i più giovani, è la spinta utopica che anima la compagnia Nel ripercorrere questi vent'anni, gli autori esplorano le diverse utopie sperimentate dal Teatro dei Venti: la creazione del gruppo, il lavoro nel quartiere, la scoperta della strada, l'atmosfera del festival, le esperienze nei margini, la reinvenzione di un borgo abbandonato… Utopie nel mezzo. Vent'anni del Teatro dei Venti pensando al futuro è una "camminata utopica", il racconto di un'esperienza insieme eccezionale ed esemplare, corredato da centinaia di immagini e frammenti visionari, che ci fa scoprire nuove modalità di attivazione culturale e poetica.
La magia di scomparire. Tre drammaturgie al tempo della crisi climatica
La Ribalta Teatro
Libro: Libro in brossura
editore: Titivillus
anno edizione: 2025
pagine: 152
La magia di scomparire è una trilogia dedicata alla plastica, al cibo, e all’acqua: tre elementi simbolo che caratterizzano la crisi climatica del XXI secolo. Il Settimo Continente, Il Pelo nell’Uovo e Stile Liquido, sono i titoli con cui la compagnia ha indagato il rapporto tra l’essere umano e l’ambiente, dando progressivamente forma ad un linguaggio teatrale che, attraverso una rinnovata comicità dell’assurdo, mette in luce l’inadeguatezza dell’Uomo di fronte al cambiamento climatico. La Ribalta Teatro è una compagnia di attori, che esercita attraverso la strada autoriale un proprio sistema di abitare la scena. Il percorso, iniziato da Alberto Ierardi e Giorgio Vierda, incontra qui l’impegno di Luca Oldani e poi di Margherita Galli, dando vita ad una scrittura collettiva che trova nell’azione scenica il suo motore primario. Introduzione di Laura Bevione, postfazione di Franco Farina.
Con il cuore in bocca. Readings
Marco Baliani
Libro: Libro in brossura
editore: Titivillus
anno edizione: 2025
pagine: 134
Questi scritti nascono dalla mia incessante vivacità narrativa, ho cominciato fin da piccolo, da che ricordo, ad avere tale esuberanza in cuore, e trovare il modo di condividerla con altri è stata la mia continua ricerca, fino a trovare quell’arte della parola che potesse contenere e dipanare tanta dilagante visionarietà. Dal cuore alla bocca il tragitto della parola è un lampo e subito dopo la stessa parola diviene vento, fluttua effimera e non resta se non nell’animo di chi ascolta. Questi scritti, però, non nascono, come altre mie opere teatrali, da una performance orale narrativa per poi sedimentarsi in scrittura: questa volta sono scritti pensati per la pagina, per quella carta stampata che dovrebbe garantire la durata nel tempo che invece la parola parlata non ha. Eppure anche qui, nello scriverli, immaginavo la mia voce che li trasformava in suono da far vivere nel qui ed ora dell’atto teatrale. La letterarietà si andava declinando in forme più orali, di presa diretta sul mondo. Scritture da leggere a voce alta, dunque. È venuto poi da sé il sottotitolo readings, intraducibile in italiano se non con “lettura pubblica di componimenti poetici eseguiti dall’autore”.
Vortice del Macbeth Lear, schiavo d'amore, AmletOne! Tre riscritture shakespeariane per Marcido Marcidorjs e Famosa Mimosa
Marco Isidori
Libro: Libro in brossura
editore: Titivillus
anno edizione: 2025
pagine: 272
«Questo trio di "trascrizioni" shakespeariane è stato imbastito affinché la parola del Bardo, opportunamente, o meglio, "opportunisticamente" ricalibrata sulla misura necessaria ad una messa in scena dei Marcido, fornisse alla Compagnia stessa, un trampolino di lancio consono alla realtà della loro molto particolare visione dell'accadimento teatrale. Per tale concezione il testo, che può dimenticare ogni sviluppo storico, deve invece posseder d'obbligo quella scansione musicale sulla quale soltanto, per noi, è lecito far transitare la rotaia drammaturgica; e questo è stato fatto.» (dalla Prefazione dell'autore). Introduzione di Oliviero Ponte Di Pino.
Scene da un matrimonio
Gianfranco Capitta, Carla Pollastrelli
Libro: Libro in brossura
editore: Titivillus
anno edizione: 2025
pagine: 194
Questo volume si propone di raccontare, anche attraverso la voce dei protagonisti, una storia, a suo modo esemplare: quella di Dario Marconcini, attore, regista, drammaturgo, e di Giovanna Daddi, attrice e non solo, oltre che sua compagna nella vita. Nella loro vicenda – davvero fuori dell'ordinario – il teatro, ma anche il cinema, e la loro stessa vita, si affiancano e spesso si intrecciano: lui soprattutto regista, lei protagonista e ispiratrice di tanti spettacoli, importanti per qualità e bellezza. Giovanna e Dario hanno innervato, contaminandoli con la loro creatività, teatro di tradizione, teatro sperimentale e teatro popolare. Non un saggio, ma il racconto del lungo viaggio teatrale di Giovanna Daddi e Dario Marconcini. Ci interessava far emergere soprattutto il loro modo peculiare e tuttavia rigoroso di vivere il teatro, quasi come un'avventura. La loro è stata una vita ricca e movimentata, feconda di occasioni, di formazione e di curiosità dove però ha vinto sempre la passione. E la passione, associata all'intelligenza, potremmo dire che è tuttora per il teatro di Giovanna e Dario la molla più forte che ancora li spinge ad andare in scena, con riconoscimenti unanimi per la qualità delle loro proposte e del loro lavoro creativo.
Il rovinismo di Lord Byron nell'opera di Marco Filiberti
Vincenzo Patanè
Libro: Libro in brossura
editore: Titivillus
anno edizione: 2024
pagine: 147
“Il rovinismo di Lord Byron nell’opera di Marco Filiberti” di Vincenzo Patanè, uno dei massimi studiosi italiani byroniani, è un volume imperniato sull’idea di ‘drammaturgia del Rovinismo’ elaborata da Filiberti attorno al 2010. Da essa è poi scaturita la trilogia teatrale Il pianto delle Muse, un composito, potente affresco che ha come oggetto lo svilimento spirituale, etico, estetico, antropologico e ontologico della società attuale. Filiberti, regista, scrittore e drammaturgo, ha identificato in Lord George Gordon Byron un profeta dello spaesamento dell’odierno uomo di pensiero, depauperato dei suoi archetipi antropoculturali in un mondo globalizzato e caotico. Byron fu un personaggio affascinante, possente per la schiettezza e la forza di sfidare l’opinione pubblica. Nello stesso tempo presagì con acume molti temi propri della modernità: la difesa della libertà delle nazioni e degli uomini, la condanna della guerra (eccetto quelle combattute per la libertà), l’amore per la natura e gli animali, la passione per il viaggiare, l’anticonformismo, la sessualità disinibita, il rifiuto dell’omologazione.
Viaggiare sicuri nella scena digitale. Strumenti per artisti, curatori e spettatori
Libro: Libro rilegato
editore: Titivillus
anno edizione: 2024
pagine: 112
Come una guida turistica in paesaggi ignoti, questo libro permette al lettore un'esplorazione del contesto della creatività performativa in digitale. Strutturato in maniera semplice e agevole, con numerosi box di approfondimento che completano i testi principali, il volume raccoglie i contributi di 10 dei maggiori esperti italiani del settore, sia artisti, sia teorici delle arti digitali, sia curatori di rassegne ed eventi sull'argomento. "Pensiamo che i lettori ideali di questo libro siano uno studente di discipline culturali e creative, così come un artista in cerca di ispirazione, o uno spettatore curioso e desideroso di novità" scrivono Lucia Franchi e Luca Ricci, i curatori del volume.
La distribuzione degli spettacoli dal vivo. Un percorso di curatela
Elena Lamberti
Libro: Libro in brossura
editore: Titivillus
anno edizione: 2024
pagine: 192
Una delle figure professionali più richieste nel settore dello spettacolo dal vivo è l'addetto alla distribuzione. Più richieste e meno reperibili perché il lavoro della distribuzione è, come emerge da una delle conversazioni contenute nel libro, il punto critico, il grande malato del sistema dello spettacolo dal vivo italiano. Non esiste, inoltre, nel panorama editoriale, un manuale dedicato interamente a questo mestiere. La distribuzione degli spettacoli dal vivo. Un percorso di curatela, prova a colmare questo vuoto e a suggerire una pratica. Il volume parte dall'esperienza personale dell'autrice, attraverso il dialogo con le due compagnie con le quali ha collaborato – Sotterraneo e Santasangre – per ampliarsi e arricchirsi con numerose testimonianze di coloro che operano, o hanno operato, nel settore, come curatori di percorsi artistici, manager, organizzatori, unite a quelle di artisti, direttori artistici, responsabili di circuiti, di festival e di spazi teatrali. Attraverso il racconto di queste molteplici esperienze, questa pubblicazione proverà a suggerire una metodologia lavorativa e, soprattutto, a spostare il punto di partenza: non vendere un prodotto ma accompagnare un percorso artistico con un'ottica curatoriale, basata sulla fiducia e l'ascolto reciproci fra chi si occupa della distribuzione e l'artista. Dalla prefazione di Oliviero Ponte di Pino.
Un villaggio vivente nella memoria. Teatro Koreja: dall’archivio le storie (1982-1999)
Maria Chiara Provenzano
Libro: Libro in brossura
editore: Titivillus
anno edizione: 2024
pagine: 169
È la primavera del 1982, i giorni della settimana santa, quando Nicola Savarese – che insegna presso l’Università di Lecce – introduce al teatro un giovane, quanto inconsapevole, studente di Antropologia, Salvatore Tramacere, che si trova impiegato come facchino e trovarobe per la filmazione dello spettacolo "Come! And the Day will be Ours dell’Odin Teatret". Dall’incontro con gli stravaganti stranieri giunti dal nord e guidati da Eugenio Barba, si accende la scintilla che sarebbe divenuta il Teatro Koreja. Qui ha inizio questa storia teatrale, le cui origini e sviluppi sono stati ripercorsi attraverso i documenti conservati nell’archivio dell’ente: un fondo complesso e variegato che raccoglie la documentazione prodotta in quasi quarant’anni di attività, tutelato dalla Soprintendenza Archivistica della Puglia dal 2007. Scorrere le carte conservate in un archivio è un po’ come attraversare strade e vicoli di un villaggio che resta vivente nella memoria. Una memoria che è dell’individuo ma anche della comunità: faldoni, cartelle, videocassette, schedari con foto e diapositive, manifesti, fogli di sala, programmi, diari, taccuini, etc. raccontano di una giovinezza e di una maturità, raccontano una periferia del Meridione d’Italia, l’ansia di esistere, di resistere alla noia, alle droghe, alla norma, raccontano la ricerca di una strada che diventa metodo per una doppia identità: quella teatrale di frontiera e quella culturale del fare nella e per la comunità. Cosicché il lavoro condotto sulle carte e attraverso le memorie dell’archivio vivente restituisce una storia che è un piccolo tassello della più ampia storia teatrale del Novecento italiano.
Pensare il teatro
Fabrizio Cruciani, Claudio Meldolesi, Franco Ruffini, Ferdinando Taviani
Libro: Libro in brossura
editore: Titivillus
anno edizione: 2024
pagine: 120
A seguito di esperienze (Living, Grotowski, Barba, Brook), ricerche (ISTA) e studi (DAMS) che stavano cambiando il modo di Pensare il teatro, quarant'anni fa Fabrizio Cruciani, Claudio Meldolesi, Franco Ruffini e Ferdinando Taviani scelsero di intitolare così questa dispensa per il primo Dottorato in Discipline dello Spettacolo in Italia. I loro pensieri contengono chiaramente oggetti, metodi e obiettivi 'antropologici', eppure l'aggettivo nel libro non compare mai, e non perché in effetti non abbia forse un'accezione univoca per gli autori, ma perché il loro sguardo, apertamente militante (ma non da questo limitato) traguarda ancora più lontano: teso a gettare le basi di quella che Marco De Marinis definirà poi Nuova Teatrologia, terza via fra vecchi modi di studiare ancora servili alla letteratura (la Theaterwissenschaft) e nuove tendenze potenzialmente dispersive (i Performance Studies). Studenti, allievi attori, o anche semplicemente chi ama il teatro, in quei pensieri possono trovare oggi stimoli e orgoglio; perché, di fatto, sono il manifesto dell'unica vera rivoluzione pedagogica in campo teatrale dell'ultimo mezzo secolo e perché a proclamarla sono quattro anime di quella 'rivoluzione' che, in Italia, quanto a studi teatrali, sono la generazione della svolta; autentici maestri di un rovesciamento copernicano, dalla filologia alla fisiologia del teatro: dal dito alla luna ma poi di nuovo al dito.