Ubiliber
Accogliere l'inaccettabile. Come vivere appieno un momento spezzato
Pema Chödrön
Libro: Libro in brossura
editore: Ubiliber
anno edizione: 2021
pagine: 180
Un'opera che giunge al lettore un appassionato appello per imparare ad amare il mondo così com'è, anche in tempi impegnativi e di profondo cambiamento. Con il cuore in mano lo invita ad una metamorfosi necessaria e inderogabile: è attraverso la compassione e il rafforzamento dei legami che si verificano straordinarie opportunità per evolvere. Un'opera ricca di spunti di saggezza, pregni di riflessioni profonde e godibili, che offre una chiave di lettura per individuare la radice comune che, in un mondo sempre più diviso, è importante riconoscere anche quando è inaccettabile, perché solo così si costruisce un solido e comune senso di appartenenza. Condividendo inediti episodi della sua poliedrica vita e facili ma efficaci esercizi quotidiani, illustra come, anche nelle circostanze più difficili, si possa agire per diventare fulgidi e compassionevoli membri di questa nostra umanità.
Dhammapada. Sulle tracce del Buddha. Ediz. italiana, inglese, latina e pali
Libro: Libro in brossura
editore: Ubiliber
anno edizione: 2021
pagine: 245
Poema lungo, di grande impatto e ispirazione, il Dhammapada, “Parole di Dhamma”, è senza dubbio uno dei libri più noti del canone buddhista. Nella versione originale in lingua pali è formato da 423 stanze raccolte in 26 capitoli, il cui perno è principalmente l'insegnamento dell'etica tramite l'esaltazione della virtù e l'invito ad abbandonare i comportamenti non salutari. Cercare di evitare il male, di coltivare il bene e di purificare la propria mente sono i tre principi cardine del testo, che è tra i più amati e rispettati dai praticanti buddhisti di tutte le tradizioni e di tutti i tempi. Trattandosi di un'antologia — si ritiene che l'opera raccolga parole che il Buddha avrebbe realmente pronunciato in svariate occasioni —, il Dhammapada ha un ritmo piuttosto irregolare. Nella maggior parte dei casi presenta versi profondi e poetici, capaci di indirizzare il lettore, con gentilezza e assenza di dogmi tipicamente buddhisti, verso una più alta sensibilità morale e serenità spirituale. Le contraddizioni della vita umana, della condizione incerta in cui essa prende forma tra bene e male, gioia e dolore, la ricerca della fine della sofferenza, della malattia e della morte, perseguita con mezzi spesso sbagliati, sono dipinte con tratti di mirabile acutezza psicologica. Secondo l'insegnamento del Dhammapada, la chiave per progredire lungo il cammino di liberazione e superare la sofferenza sta nell'addestramento della mente, che è alla base di “tutto ciò che siamo”. Libro antico di grande attualità, utile sia per i lettori digiuni del buddhismo che per i meditanti esperti, che ne sapranno riconoscere il valore di guida dall'inesauribile ricchezza. Questa nuova traduzione in lingua italiana è arricchita dall'originale in pali, dalla traduzione in inglese e, come omaggio al più che centenario tragitto di questo poema nella nostra cultura, dalla versione latina del 1900 nella stesura dello studioso danese Viggo Fausbøll, il cui testo rappresenta la prima apparizione in una lingua occidentale del Dhammapada.
Chiamami con i miei veri nomi. Le poesie
Thich Nhat Hanh
Libro: Libro in brossura
editore: Ubiliber
anno edizione: 2021
pagine: 220
L'unica raccolta poetica del maestro zen consiste di due sezioni: "La dimensione storica" e "La dimensione ultima". La prima raccoglie poesie scritte negli anni '60, mentre nella seconda trovano collocazione testi composti dagli inizi degli anni '70 ai primi anni '90. "La dimensione storica" è perlopiù riferita a componimenti dedicati a quell'orrore che chiamiamo la guerra del Vietnam e nella maggior parte traggono ispirazione da avvenimenti legati a una tragica quotidianità. Sono poesie che sgorgano dalle ferite di una realtà frantumata dall'esperienza bellica, e l'autore si rivolge alla scrittura come raro punto saldo in un mare in burrasca. Le potenti immagini di queste poesie hanno la forza icastica delle fotografie in bianco e nero, catturano l'attimo, l'istantaneo presente dolorante e si dimostrano capaci di interrompere la proiezione di quel film interiore che generalmente segue al trauma. Un film fatto di paura, di risentimento, di desiderio di vendetta. Ma non sono poesie che cercano la consolazione sentimentale visto che rimane la tristezza e soprattutto la sensazione, talvolta anche fisica, del dolore e della sofferenza che però, proprio per la diretta brutalità espressiva, viene sublimata in una forza che si fa consapevolezza di queste esperienze comunque appartenenti alla nostra realtà, e quindi parte della nostra coscienza collettiva. E così è solo introiettandole che possiamo non farci annichilire dall'angoscia, ma trasformare queste immagini in una materia più morbida e malleabile. Che sia questo il modo per impedire che l'esperienza dell'orrore non finisca per tracimare in una condanna generalizzata del genere umano capace di tanto scempio? Siamo noi la morte ma siamo noi anche la vita e la rinascita. Nella seconda parte del libro i componimenti si allontanano invece dal panorama della realtà oggettiva per farsi più distaccati, e il tutto si fa simile a una preghiera. Sono pagine in cui la lettura ci rende umili e in cui l'anelito alla bellezza e alla saggezza è dirompente. Grazie alla sua capacità di generare significato in maniera creativa, Thich Nhat Hanh torna a farsi ponte tra arte e religione, tra lirica e filosofia. Qui la tensione della prima parte si stempera in un fintamente semplice abbandonarsi a osservazioni del mondo naturale, appoggiandosi in maniera spesso lieve a una sottile trama di dottrina buddhista. Una riuscita alchimia artistica capace di far assaporare la compassione profonda che permea ogni parola di questo volume. Il modo migliore di avvicinarsi alla poesia di Thich Nhat Hanh, è probabilmente quello di leggere questi versi ad alta voce, quasi fossero istruzioni di una meditazione guidata, così da poter assaporare in pieno la speranza profonda che, nonostante le terribili verità che vengono descritte nella prima parte, le informa.
Disponibilità incondizionata. Lo spirito dell'accettazione radicale
Tara Brach
Libro: Libro in brossura
editore: Ubiliber
anno edizione: 2022
pagine: 318
Come affrontiamo un dolore insopportabile? Come gestiamo un argomento resistente e onnipresente come quello della bassa autostima? Molto spesso ci rifugiamo in cose da fare, in luoghi fisici o virtuali cui appartenere, ci imbottiamo di parole e chimica, nascondendoci a noi stessi. E così ci ritroviamo con le spalle al muro, sospesi tra giudizi paralizzanti e conflitti nelle relazioni, in preda alle dipendenze e al perfezionismo, proiettati nel superlavoro, soli. Ci incolpiamo o ci scagliamo contro gli altri, attribuendo tutta la responsabilità del nostro disagio esistenziale all'andirivieni della impietosa altalena delle colpe. Cosa accadrebbe se, invece di continuare a dirigere la nostra attenzione all'esterno, fossimo disposti a metterci in gioco e a guardarci dentro, a sederci con noi stessi con consapevolezza e meraviglia, affrontando il nostro dolore, riconoscendolo e "standoci"? Con passione e chiarezza, Tara Brach ci invita a fare inversione di marcia, a fidarci della nostra innata bontà, mostrando come possiamo trovare l'equilibrio tra lucidità e compassione. Ci incoraggia a rallentare, a trovare il tempo e lo spazio per fermarci a comprendere ogni momento, in modo che le nostre azioni possano riflettere il nostro più profondo sentire, facendo sorgere così un senso di accettazione per noi stessi capace di ridimensionare la nostra reattività emotiva. Con l'aiuto di poche ma mirate meditazioni, nate dall'integrazione di pratiche buddhiste con la psicoterapia di matrice occidentale, attraverso esperienze personali, 'case histories' e nuove interpretazioni di racconti tradizionali, l'autrice ci esorta ad accogliere noi stessi con tenerezza e fiducia, ad abbracciare la nostra sofferenza e a trattarci con la cura e la gentilezza che meritiamo. È un invito ad avere nei nostri riguardi lo stesso atteggiamento che avremmo per la persona a noi più cara, o il nostro migliore amico. Solo così, riuscendo a smettere di essere in guerra con noi stessi, liberi di vivere pienamente ogni momento della nostra vita e assaporandone la preziosità, ci avvicineremo dolcemente alla dimensione del cuore, dove compassione e benevolenza apriranno le porte alla guarigione profonda.
L'ultimo haiku
Libro
editore: Ubiliber
anno edizione: 2025
pagine: 304
Antologia nella quale Yoel Hoffmann ha selezionato e tradotto centinaia di 'jisei' – piccoli addii poetici al mondo –, corredandoli di introduzioni e contestualizzazioni storico-culturali. La prima parte di questo libro esplora la tradizione di scrivere poesie in punto di morte nel contesto dettagliato dei diversi atteggiamenti verso l’ineluttabile, nella cornice della storia culturale del Giappone. La seconda parte contiene poesie di morte di monaci buddhisti zen, mentre la terza parte è una raccolta di haiku. Quello che ne è nato è un excursus letterario capace di mostrare come la raffinatezza di questa cultura si sia manifestata anche nell’accostarsi al morire. Un’opera non solo per gli amanti della poesia, ma anche per gli appassionati di cultura giapponese e di buddhismo zen.
Grande abbastanza
Regina Linke
Libro
editore: Ubiliber
anno edizione: 2025
pagine: 40
Quando il nonno gli assegna il compito di riportare a casa il bue di famiglia, Ah-fu teme di non essere grande abbastanza per occuparsi di una faccenda così importante. Pieno di dubbi e paure si assume però le sue responsabilità e nel tentare questa impresa capisce, passo dopo passo, che è possibile fidarsi di sé stessi, abbracciare chi si può diventare e, guidati dalla compassione, entrare in sintonia con il mondo. In un albo illustrato, la poesia del diventare grandi viene rivelata con pennellate delicate e sicure. L'inconfondibile tratto di Regina Linke ci regala una nuova, dolce e indimenticabile avventura. Età di lettura: da 5 anni.
Il nocciolo della vacuità
Thich Nhat Hanh
Libro
editore: Ubiliber
anno edizione: 2025
pagine: 348
Nei primi anni duemila Thich Nhat Hanh tiene due ritiri di tre mesi nei quali offre insegnamenti sulle "Stanze sulla via di mezzo", l’opera più importante di Nāgārjuna, il filosofo indiano del II secolo d.C. Si tratta del testo per eccellenza sulla comprensione della vacuità, uno dei concetti buddhisti fondamentali: niente ha una natura propria e tutto è in un costante processo di cambiamento. La dialettica di Nāgārjuna è però complessa, di difficile comprensione e racchiusa come una noce in un guscio. Il commento di Thich Nhat Hanh, presentato nel "Nocciolo della vacuità", è allora lo schiaccianoci che permette di superare le difficoltà interpretative e di gustare tutta il sapore fragrante di questa saggezza senza tempo. Con il suo stile inconfondibile, la più alta speculazione filosofica buddhista è resa fruibile per la vita di tutti i giorni, diventando un aiuto a lasciar andare i nostri concetti precostituiti e a vivere all’insegna di comprensione e compassione. “Come lo straordinario intelletto di Einstein eccelleva nella fisica, così il cuore di Nāgārjuna eccelleva nella comprensione degli insegnamenti del Buddha.”
Quando tu sei tu
Shunryū Suzuki Roshi
Libro: Libro in brossura
editore: Ubiliber
anno edizione: 2025
pagine: 160
"Quando tu sei tu" è un testo nato da materiali inediti del defunto maestro Shunryū Suzuki Roshi. Un libro con la stessa profondità di "Mente zen, mente di principiante" il cui filo conduttore è la trasformazione interiore alla ricerca della propria intrinseca essenza, nell’ottica dell’impermanenza. È la pratica, lo stare seduti in meditazione, la via per entrare in contatto con il proprio sé e imparare così a vivere pienamente ogni attimo nel qui e ora, che sia in un bosco, in macchina oppure in cucina. Perché, come dice l’autore, «diventare sé stessi non è un concetto da padroneggiare né uno stato da raggiungere. è piuttosto una pratica continua e incarnata nel bel mezzo della nostra vita».