Edizioni Efesto: Quaderni del Master
La diplomazia culturale italiana per il ritorno dei beni in esilio. Storia, attualità e future prospettive
Stefano Alessandrini
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Efesto
anno edizione: 2018
pagine: 210
Dopo il congresso di Vienna gli Stati italiani riuscirono a recuperare in Francia numerosi beni trafugati. Nasceva così la diplomazia culturale italiana. La razzia continuò fino ai giorni nostri: straordinari capolavori hanno lasciato il nostro Paese attraverso traffici di ogni genere. L’Italia è infine riuscita a definire un’efficace strategia per il recupero dei beni in esilio. Il MIBACT e l’Avvocatura dello Stato hanno organizzato trattative con importanti musei americani, accompagnandole con i risultati delle indagini giudiziarie e con relazioni scientifiche elaborate da noti studiosi. La diplomazia culturale è stata determinante per l’avvio di importanti collaborazioni con le istituzioni museali straniere, anche attraverso prestiti a lungo termine di eccezionali opere d’arte. L’opinione pubblica ha compreso l’importanza del ritorno dei beni ai contesti originari e della lotta alle acquisizioni indiscriminate. Il futuro riserva ancora incognite: collezionisti, mercanti e musei internazionali cercano di opporsi alle richieste italiane. La diplomazia culturale per il recupero delle opere d’arte riveste un ruolo fondamentale per la tutela della nostra identità nazionale.
Yves Klein, essere nell'infinito. La visione dell'arte e la retrospettiva 1970: il caso giudiziario
Greta Alberta Tirloni
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Efesto
anno edizione: 2018
pagine: 210
Yves Klein è internazionalmente conosciuto per il suo Monochrome bleu e la rappresentazione Le Saut dans le Vide. Immerso nella cultura del Dopoguerra, Klein in una vita pur breve apportò un determinante contributo all'arte contemporanea, influenzando molti degli artisti a lui coevi e successivi. Monocromi, pitture di fuoco, sculture spugne, antropometrie e performance, arte in contatto con la natura e uso del corpo sono in Klein innovative e ribadiscono l'unicità dell'opera,con una collocazione sistemica e coerente nella visione esoterica/religiosa dell'arte e della vita propria dell'artista francese. Se la vita è il teatro del vuoto, l'artista ne è il direttore e il regista, il maestro delle cerimonie, il sacerdote dell'arte come rappresentazione sacra, con la missione di impregnare l'infinito nella materialità. L'autrice, sullo sfondo di questa lettura olistica, presenta anche le vicende giudiziarie legate alla contestata autenticità di opere, in occasione della retrospettiva europea "Klein del 1970" presso la GAM di Torino, con le posizioni dei diversi protagonisti, offrendo altresì in approfondimento gli strumenti della cassetta degli attrezzi per meglio leggere l'artista e gli eventi narrati.